I gangli della base: anatomia e funzioni

pubblicato in: AltroBlog 0
I gangli della base: anatomia e funzioni

Le funzioni dei gangli della base sono essenziali per lo svolgimento di alcune attività quali la
guida, le piacevoli attività manuali, il salire le scale… Mediano anche la nostra motivazione e
sono coinvolte in patologie come il Parkinson.

Usare le mani per afferrare una palla, muovere i piedi per salire una scala, guidare, dipingere,
suonare uno strumento… I gangli della base sono raggruppamenti di neuroni specializzati
nell’elaborazione delle informazioni sul movimento. Ci aiutano ad affinare e a regolare ognuna delle
azioni più semplici che eseguiamo durante il giorno.

Si tratta di un insieme di nuclei sottocorticali del cervello che svolgono un ruolo molto
importante. Da non sottovalutare un fatto curioso: non fanno parte del sistema motorio. Sono in
realtà un vasto insieme di strutture interconnesse a loro volta con diverse aree.

Quindi la loro finalità è quella di pianificare azioni che hanno un obiettivo molto preciso e che
partono spesso da apprendimenti pregressi. I neurologi descrivono i gangli della base come gruppi di
neuroni che perfezionano le funzioni della corteccia cerebrale.

Assicurano, per così dire, la corretta esecuzione di tutto il programma motorio fra il cervello e i
muscoli. Quindi qualsiasi alterazione di queste strutture causa delle irrimediabili alterazioni a
livello motorio, come accade in malattie come il Parkinson.

“Le neuroscienze sono il ramo delle scienze più interessante, perché il cervello è la cosa più
affascinante dell’universo. Ogni cervello umano è diverso, il cervello rende ogni essere umano unico
e definisce il suo essere.”

-Stanley B. Prusiner-

Cosa sono i gangli della base?

I gangli della base modulano e controllano l’attività motoria. Tuttavia, hanno molte altre funzioni.
E così, lo studio realizzato dal Centro di Ricerca Medica Applicata dell’Università di Navarra
(Spagna) evidenzia che:

I gangli della base mediano tutto ciò che riguarda l’apprendimento motorio (fare sport, attività
come guidare, scrivere, fare lavori manuali…). Inoltre, sono molto coinvolti nella motivazione e
nelle emozioni.

Sono costituiti da una serie di nuclei sottocorticali interconnessi. Si trovano attorno al sistema
limbico e al terzo ventricolo (all’altezza del lobo temporale).

I principali neurotrasmettitori che lavorano all’interno di queste strutture sono la dopamina e il
GABA.

Sono anche stati scoperti nuovi dati sull’anatomia e sulla chimica funzionale dei gangli della base
che ci aiutano a comprendere molto meglio la loro rilevanza nel nostro comportamento e nella nostra
attività. Così come ci aiutano a trattare diverse malattie.

La composizione dei gangli della base

I gangli della base vengono classificati in nuclei d’entrata (ricevono le informazioni dalle altre
strutture cerebrali), nuclei d’uscita (inviano le informazioni al talamo) e nuclei intrinseci
(agiscono come zone intermedie fra i precedenti). Vediamo quindi come sono organizzati.

Il corpo striato

Il corpo striato è la struttura cerebrale sottocorticale più grande nel cervello dei mammiferi. È
un’area che agisce da nucleo intrinseco, cioè riceve le informazioni e le invia a sua volta alle
altre aree.

Il nucleo caudato

Il nucleo caudato riguarda la modulazione del movimento e anche di diversi processi emotivi. È
collegato al lobo frontale e regola aspetti come la motivazione, la memoria, la sensazione di
minaccia, etc.

Il nucleo lenticolare

Il nucleo lenticolare è una struttura che si trova proprio sotto il nucleo caudato. È un’area
abbastanza grande (di circa 5 cm) che facilita la motricità, regola la postura e i nostri processi
di apprendimento, così come la motivazione.

Il nucleo putamen

Negli ultimi anni si sta ricercando la relazione del nucleo putamen con i sentimenti di amore e
odio. All’interno dei gangli di base, esercita anche una funzione fondamentale nei movimenti
automatici. Si trova anche accanto al nucleo caudato.

Il globo pallido

Il globo pallido regola le informazioni che si stabiliscono fra i nuclei putamen e caudato verso il
talamo. È anche collegato al sistema limbico, rafforzando i comportamenti, specialmente quelli
derivanti dal consumo di droghe.

La sostanza nera

La sostanza nera si inserisce nel mesencefalo ed è anche un elemento chiave dei gangli della base. A
causa di un pigmento della neuromelanina, i suoi neuroni le conferiscono una colorazione scura che
tende ad aumentare con il passare degli anni. È relativa all’apprendimento, al movimento e
all’orientamento.

In quali processi fisiologici sono coinvolti i gangli della base?

I gangli della base sono costituiti da diverse strutture neuronali sottocorticali. Fra di esse si
inviano e ricevono informazioni di continui, partecipando così a processi fisiologici che vanno
molto al di là del movimento.

Lo studio condotto dai dottori Ahmed A. Moustafa e Izhar Bar-Gad, dell’Università Bar-Ilan a Ramat
Gan (Israele) ci mostrano che sono fondamentali nei processi della memoria e della motivazione, per
cui qualsiasi alterazione è legata a condizioni quali il Parkinson, il disturbo da deficit di
attenzione e iperattività (ADHD), la sindrome di Tourette, ecc.

Grazie allo studio preciso di alcuni disturbi come quelli elencati, negli ultimi decenni è stato
possibile capire in quali processi fisiologici sono coinvolti i gangli della base:

Regolazione e controllo del movimento.

Apprendimenti relativi a processi che man mano diventano automatici (per esempio la guida).

Attività e movimenti relativi alla pianificazione.

Processi motivazionali ed emotivi.

Malattie e alterazioni relative ai gangli della base

Gran parte delle alterazioni osservate nei gangli della base hanno solitamente gravi conseguenze.
Molte malattie eziologicamente correlate a queste strutture hanno carattere degenerativo. Ci
riferiamo alle seguenti:

Malattia di Parkinson.

Malattia di Huntington.

Sindrome PAP (condizione clinica correlata ad una grave mancanza di motivazione).

Sindrome di Tourette.

Conclusioni

È importante sottolineare che anche condizioni come il disturbo ossessivo compulsivo e il disturbo
il disturbo da deficit di attenzione, con o senza iperattività (ADHD), sono associati a piccole
alterazioni dei gangli della base. Ma in questi casi i trattamenti psicologici risultano molto
efficaci.

Bibliografia

Alexander, G.E.; DeLong, M.R. & Strick, P.L. (1986). Parallel organization of functionally
segregated circuits linking basal ganglia and cortex. Annu Rev Neurosci.; 9:357 – 381.

Kandel, E. R. (2001). Principios de Neurociencia. 1º edición. McGraw-Hill.

Martin, J.H. (1998). Neuroanatomía. Madrid: Prentice Hall.

Netter, F.M. (1987). Sistema Nervioso, Anatomía y Fisiología. A Colección Ciba de Ilustraciones
Médicas (Vl 1). Barcelona: Salvat.

Nolte, J. (1994). El cerebro humano: introducción a la anatomía funcional. Madrid: Mosby-Doyma.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3543080/

www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4139593/

da lista mente gg

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *