02 marzo 2015
Il compito di anticipare le intenzioni e le azioni degli altri, essenziale per gestire in modo adeguato le interazioni sociali, è assolto da uno specifico gruppo di neuroni situati in una regione del cervello detta corteccia cingolata anteriore(red)
da lescienze.it
E’ una popolazione di neuroni nella parte dorsale della corteccia cingolata anteriore che permette di raffigurarsi lo stato mentale degli altri e prevederne intenzioni e azioni, rendendo così possibile interazioni sociali complesse e in particolare il comportamento cooperativo. A dimostrarlo è una ricerca condotta da Keren Haroush e Ziv M. Williams, della Harvard Medical School, che hanno monitorato l’attività cerebrale di scimmie rhesus impegnate in un gioco che prevede di scegliere se cooperare o no con un altro giocatore.
La scoperta dei neuroni specchio – che riflettono le azioni di sé e degli altri, attivandosi in entrambi i casi allo stesso modo – aveva suggerito che ci fossero anche neuroni in grado di rappresentare le intenzioni o le decisioni imminenti altrui. La loro effettiva esistenza e localizzazione però non era ancora stata dimostrata sperimentalmente, benché fosse stata di fatto già recepita da molte teorie sul comportamento sociale.
Nella nuova ricerca pubblicata su “Cell”, Haroush e Williams hanno focalizzato la loro attenzione sulla corteccia del cingolo anteriore, che è coinvolto nell’apprendimento di informazioni sociali ed è fortemente collegato con altre regioni del cervello che hanno un ruolo nel comportamento interattivo. L’attività di quest’area è stata attentamente monitorata mentre coppie di scimmie erano impegnate a risolvere il classico “dilemma del prigioniero”.
In questo gioco, se gli animali scelgono di cooperare ottengono entrambi un bicchiere di succo di frutta, se uno sceglie di non cooperare, ottiene ancora più succo, mentre l’altro non riceve nulla e se entrambi scelgono di non cooperare, ricevono tutti e due una quantità molto piccola di succo. Per ottenere una quantità soddisfacente di succo è quindi necessario prevedere la scelta dell’altro.
Dall’analisi dei risultati è apparso che l’attività della popolazione di neuroni nella parte dorsale della corteccia cingolata anteriore permetteva di prevedere con una buona precisione (66 per cento) le scelte della scimmia, e con una precisione ancora superiore (79 per cento) le scelte dell’altro giocatore.
La riprova che i neuroni così identificati hanno effettivamente un ruolo fondamentale nel valutare le interazioni positive recenti con l’altro, e nel prendere di conseguenza decisioni reciprocamente vantaggiose, è venuta nei test successivi. Quando i ricercatori hanno usato una stimolazione elettrica per bloccare selettivamente l’attività dei neuroni di quell’area, il livello di collaborazione delle scimmie si riduceva notevolmente, come se non sapessero interpretare i segnali provenienti dall’altro e scegliessero a caso il comportamento da tenere.
Lo studio, osservano i ricercatori, può offrire un contributo allo sviluppo di nuove strategie per il trattamento mirato di disordini sociali comportamentali come i disturbi dello spettro autistico.
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