di Rachele Eterea
21/11/2016
Prendiamo continuamente decisioni che hanno a che vedere con il nostro lavoro, le nostre relazioni.
Tuttavia, credete che siano tutte razionali e logiche? A volte non siamo consapevoli del fatto che
il nostro pensiero è desiderativo, ovvero influenzato enormemente dai nostri desideri.
Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione ad esempio, raggiungere una
determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla
mente inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa. Tutte
le decisioni che prendiamo a partire da quel momento saranno influenzate da tale desiderio.
Cosa succede allora con la realtà? Si trasforma in ciò che vogliamo e ci fa vedere tutto a modo
nostro. Non è difficile pensare alla quantità di problemi che questo può provocarci, che si tratti
di rapporti affettivi o di lavoro. Ma, la realtà è quella che è, e non cambierà solo perché noi
vogliamo vederla con altri occhi.
Il pensiero diventa schiavo del desiderio
Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione ad esempio, raggiungere una
determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla
mente inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa.
Tutte le decisioni che prendiamo a partire da quel momento saranno influenzate da tale desiderio.
Cosa succede allora con la realtà?
Si trasforma in ciò che vogliamo e ci fa vedere tutto a modo nostro. Non è difficile pensare alla
quantità di problemi che questo può provocarci, che si tratti di rapporti affettivi o di lavoro. Ma,
la realtà è quella che è, e non cambierà solo perché noi vogliamo vederla con altri occhi.
Il pensiero diventa schiavo del desiderio
Potrebbe sembrare estremo, ma il pensiero diventa, a questo punto, schiavo di quel desiderio che si
è impossessato della nostra mente, soprattutto se si tratta di un grande desiderio, molto sentito.
Quando si verifica ciò, per quanto pensiamo di prendere decisioni razionali, non accadrà. Non
vediamo più la realtà per quella che è, ma per come noi la vogliamo.
Il pensiero desiderativo si basa sullillusione e sulla fantasia. In questo modo, non importa cosa
accade davvero, se stiamo seguendo il cammino sbagliato, se non trattiamo bene gli altri, se
commettiamo degli errori
Non vediamo altro che il nostro desiderio, perché stiamo visualizzando un
mondo a parte, un mondo che immaginiamo e rendiamo reale nella nostra mente.
Anche se, a volte, i pensieri desiderativi possono motivarci, essi sono anche un mezzo tramite cui
evadere da situazioni che non ci aggradano, che vorremmo diverse. Immaginiamo, ad esempio, che in
una coppia ormai in crisi si desideri che tutto sia come in passato, quando le cose andavano
meglio. Il pensiero recupererà i ricordi di quei tempi felici, li riporterà al presente, creando
lillusione che la relazione funzioni ancora bene.
La realtà, spesso, può essere molto dolorosa e, per questo, in modo inconsapevole, cerchiamo di
sfuggire ad essa. Viviamo allora in un mondo fantastico senza volerlo e senza essere coscienti di
chiudere gli occhi di fronte a ciò che sta succedendo realmente. Finiamo così per concentrandoci
solo su noi stessi, sui nostri desideri, dimenticandoci degli altri. Questo provoca grandi problemi
a chi ci circonda.
Le trappole del pensiero desiderativo
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che il pensiero desiderativo non nasce mai dalla realtà, ma da
ciò che desideriamo succeda. Tuttavia, essere realisti è necessario, per non cadere in certe
trappole, che possono provocare gravi problemi alle nostre vite.
Eccone alcune:
Fissarsi sullobiettivo finale, ma non sul cammino: questo impedisce di vedere gli errori che si
stanno commettendo, quello che ci fa male e che, se non vi poniamo rimedio, non porterà a nulla di
buono. A volte, ciò che tanto desideriamo può rivoltarcisi contro.
Non riuscire a capire se quello che si vuole ottenere è fattibile: quando abbiamo un obbiettivo o
un sogno, la prima cosa che dobbiamo fare è pensare se è fattibile o meno, per evitare di sforzarci
invano e poi di disilluderci amaramente. Il pensiero desiderativo impedisce questa verifica e
favorisce, invece, linvestimento di risorse in obbiettivi che non possiamo raggiungere.
Sentirsi frustrati e disillusi: il pensiero desiderativo vi farà vivere in un mondo fantastico,
che non è reale. E quando ve ne renderete conto, proverete solo frustrazione e disillusione. Ciò
nonostante, se il vostro desiderio è molto intenso, continuerete a portare avanti questa situazione,
che finirà, però, per distruggervi progressivamente.
E, prima o poi, la realtà si presenterà di nuovo alla vostra porta, ancora più cruda e amara. Se
viviamo in questo mondo di fantasia per troppo tempo, arriveremo ad un punto in cui non sapremo più
riconoscere cosa è reale e cosa non lo è. Ci saranno, forse, dei momenti in cui altri proveranno a
farci aprire gli occhi e se ci riusciranno, per noi sarà una doccia gelata! A quel punto, non
dovrete ricorrere, però, nuovamente alla fantasia, per sentirvi meglio.
Viviamo in un mondo reale, dal quale non possiamo scappare, anche se a volte vorremmo farlo. Se non
aprite gli occhi, le situazioni e le persone finiranno per farvelo fare per forza. È meglio, dunque,
che lo facciate voi da soli, se non volete vedervi distruggere dallo stesso sogno nel quale siete
rimasti incastrati per troppo tempo, una bugia che avete reso reale.
Il pensiero desiderativo è confortevole. Ci fa stare bene, perché ci fa stare come e dove vorremmo
stare. Tuttavia, ci trasforma in persone codarde, che fuggono dalla realtà e da tutto ciò che non
vogliamo accettare.
Autrice: Rachele Eterea
Fonte: fisicaquantistica.it
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