I POTERI PSICHICI
di Giuseppe Bufalo
per Edicolaweb
Incarnato in un corpo fisico, l’uomo sviluppa, nel corso di ogni incarnazione, una personalità
sensibile ed intelligente, capace di desiderio e di volontà; questa “attività psichica”, molto
legata all’attività terrestre, si basa su un organismo interiore, intermediario tra il corpo fisico
e l’Anima: il “corpo astrale” o “psichico” i cui poteri sono ancora molto lontani dall’essere tutti
attivi e conosciuti.
Alcuni di questi “poteri psichici”, a volte sorprendenti (chiaroveggenza, telepatia, psicometria,
telecinesi, ecc.) mettono l’uomo in comunicazione con il “mondo astrale”, nel quale esistono ogni
sorta di forze ed entità che sono all’origine dei fenomeni “occulti e miracolosi”.
Contrariamente all’opinione generale, quelle percezioni astrali o poteri psichici, non hanno nulla
di spirituale e rimangono nell’ambito dell’attività personale, quindi generalmente egoistica
dell’essere incarnato.
I poteri veramente spirituali sono quelli che procedono dall’Anima e li vediamo all’opera nei geni
autentici, particolarmente i “geni spirituali”. Essi sbocciano soltanto nello psichismo di un uomo
completamente purificato da ogni egoismo e da ogni orgoglio.
È possibile, utilizzando i poteri psichici, produrre alcune opere artistiche, comporre musica o
letteratura, suonare uno strumento e tutto ciò senza alcun precedente apprendimento. Si nota
tuttavia che, in questi casi, le persone si limitano nelle loro prestazioni a riprodurre e ad
imitare dei prestigiosi modelli già esistenti, oppure ad eseguire automaticamente delle opere senza
avere la consapevolezza dei loro gesti né del contenuto della loro produzione.
Il vero genio non ha nulla a che vedere con tutte le esercitazioni psichiche possibili, per quanto
sorprendenti esse siano.
I veri geni sono provvisti di gran sensibilità, di una sorta di chiaroveggenza e telepatia a livello
superiore: essi esprimono la quintessenza del loro specifico settore in relazione alla loro epoca.
Il genio non è certamente un essere passivo, bensì un “creatore”, le cui facoltà si risvegliano.
Se si dovesse parlare di medianità a suo proposito, si potrebbe affermare che il genio è il medium
della propria “Anima Immortale e Onnisciente” e che egli, dei suoi poteri, incarna una proporzione
ben maggiore degli esseri ordinari.
I Grandi Geni Spirituali, quali Krishna, Buddha, Gesù e molti altri, sono, ognuno alla propria
stregua, degli “Avatar” o dei medium dal potere “divino universale”, pienamente risvegliati e
consapevoli, a differenza dei medium ordinari che sono in balia delle forze superiori e che vi
resteranno per tutta la vita.
L’uomo personale egoista ne conosce soltanto dei riflessi deformati che utilizza a sua insaputa
nella vita corrente, in modo caotico.
Alla luce di quanto detto, è auspicabile che i poteri psichici inferiori si manifestino dopo che
quelli superiori siano già attivi. In questa maniera, gli inferiori si mettono al completo servizio
dell’uomo spiritualmente realizzato e sono utilizzati per scopi altruistici e umanitari.
Cercare di acquisire “poteri psichici” per semplice curiosità o peggio ancora, per fini egoistici, è
molto pericoloso. In effetti, la curiosità è legata ai motivi egoistici: il desiderio di
soddisfarsi, di trovare dei rinnovati godimenti, entrano in un campo sconosciuto, foriero di
sensazioni mai provate prima.
L’unico motivo esente da rischio, che consente al ricercatore di meritarsi eventualmente l’aiuto dei
Maestri, è il desiderio di servire gli altri, senza alcun auspicio di raccoglierne un profitto
personale.
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