I primi elementi di Occultismo 4

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I primi elementi di Occultismo 4

Tratto da:

JOANNY BRICAUD

I primi elementi di Occultismo

(Quartaparte)

Traduzione e cura di Pietro Bornia

AVVERTENZA

Nel profluvio di pubblicazioni che, più o meno a buon diritto, pretendono di
svelare il mistero del mondo occulto, questo scritto di Joanny Bricaud si
segnala per dei meriti del tutto particolari.

Innanzitutto, lo si può ritenere un classico, uno di quei libri, cioè, che
nonostante l’età difficilmente possono essere interamente sostituiti. In
secondo luogo, l’opera del Bricaud è da considerarsi introduttiva nel senso
migliore della parola: essa spiega, infatti, i principi basilari delle scienze
occulte con un linguaggio semplice e chiaro, senza per questo scadere al
livello della bassa volgarizzazione. Il volume, quindi, è accessibile a tutti,
a patto che il lettore voglia dedicarvi quel minimo di attenzione e di cura
che argomenti di questo genere richiedono necessariamente.

Gruppo Atanr.

Si vede spesso traspirare il corpo astrale dal corpo di un medium ed apparire
vicino a lui. [E’ la già accennata materializzazione di spiriti, ottenuta per
mezzo della medium Eva, dal dottor Geley]. Un esperimentatore distinto, il
colonnello de Rochas, è
riuscito a seguire, passo passo, tutte le fasi successive di questa
esteriorazione, servendosi di sensitivi o di veggenti, che faceva controllare
a vicenda. [A riguardo dei pazienti, il LANCELIN, alla pag. 257 di L’Audel
et ses problemes, Così si esprime: “…vi sono individui il cui organismo
presenta le particolarità necessarie per l’esperimentazione continuata dei
fenomeni psichici. Costoro sono chiamati medium in psichismo, sonnambuli in
magnetismo, soggetti in ipnotismo. Quest’ultima denominazione s’usa spesso in
tutti e tre i casi. Costoro sono esseri sensitivi, nei quali il sesto senso è
quello psichico che in tutti gli altri uomini si trova in germe,
particolarmente sviluppato in una qualsiasi delle modalità”. In magia i
sensitivi sono chiamati lucidi. Ora conviene fare qui due osservazioni.

1. Il mondo è chiamato universo, perchè ha una sola faccia, un solo
lato, quello che vediamo; non ne ha un altro. Dietro ad esso non esiste un
altro mondo, che noi non vediamo. Quindi il Mondo astrale ed il Mondo divino,
noi li chiameremo o con la denominazione che stata loro data, o con la frase
il mondo che non il nostro, cio quella parte del mondo che è
extraterrestre.

2. I sensitivi utilizzati in psichismo ed in spiritismo sono detti medium
perchè sono persone che hanno la potestà di mettersi in comunicazione con
l’invisibile, cioè che stanno di mezzo tra questo e il mondo che non il
nostro. Una nota storica: si ritiene che l’androide od automa, cioè [corpo] “che si muove da
se”, di Alberto Magno (11931280), non fosse una macchina, ma un soggetto di
carne e d’ossa, e che la sua distruzione, da parte del suo allievo Tommaso
d’Aquino, sia una favola come tante altre].

Egli [il colonnello de Rochas, che ha esperimentato parecchi anni prima del
Dottor Geley] ha constatato anche la formazione progressiva, al di fuori del
corpo, di strati luminosi equidistanti, che possono estendersi fino ad un
metro dalla pelle, i quali si agglomerano poco alla volta per formare il
doppio, o corpo astrale.

Accade spesso che un morente [non già un morto] può apparire in corpo astrale.
Il caso non è neppure raro. Durante le malattie gravi [P. es. nel tifo] esso
sfugge talvolta dal corpo dei sofferenti e si pone di fianco a loro; o,
esteriorandosi anche di più, si pone a sedere vicino al letto o in un altro
punto della camera. Talvolta il malato può vedere il suo “doppio”, che prende
generalmente per un estraneo che si ostini a trattenersi vicino a lui, e del
quale chiede insistentemente l’allontanamento.

In noi, il corpo astrale veglia incessantemente; non dorme mai.

Tutti conoscono lo strano fenomeno dell’intuizione dell’ora, bizzarra facoltà,
che ha la maggior parte degli uomini. Essi si destano esattamente all’ora
preventivamente da loro fissata. [Giulio Cesare e Napoleone I avevano un tal
dono; e quest’ultimo ne aveva anche altri, p. es. quello di dettare
contemporaneamente quattro lettere a quattro segretari, perciò il Levi lo
chiam “il mago intuitivo”]. E sembra loro che qualcuno si trovi al loro
fianco e che li svegli all’ora stabilita. Talvolta avviene anche che un uomo,
assorbito in una meditazione profonda, si dimentichi l’ora d’un convegno.
Allora in lui ha luogo un soprassalto; qualcuno che vegliava presso di lui,
vicino a lui, l’ha strappato dalla propria estasi.

Questo qualcuno è il corpo astrale. Il caso si è verificato ugualmente nel
soggetto, addormentato magneticamente. Non sono ne’ il corpo, ne’ lo spirito,
che ricevono il comando del magnetizzatore, ma il corpo astrale, che
immagazzina gli ordini e li esegue all’ora prefissa. Così nell’esperimento
classico dell’ipnotizzatore che ordina al proprio soggetto d’impadronirsi di
un oggetto, e p. es., di un orologio che non gli appartiene, il corpo astrale
obbedisce, facendo agire il corpo materiale; l’atto indelicato sta per essere
commesso, quando lo spirito, la coscienza, si desta ed il soggetto protesta,
dicendo: “ma questo un furto!”.

[Con la suggestione postipnotica, cioè con l’ordine dato dall’operatore al
soggetto di eseguire un’azione dopo la seduta, si possono far commettere
delitti, il mandante dei quali resta sconosciuto. Similmente avviene coi
cocainomani. La suggestione che s’insuffla diremo così in un essere,
appena questo ha ingerito una dose di cocaina, domina sola tutta
la sua mente per tutto il tempo che il veleno esercita in lui la sua azione.
Di guisa che il cocainomane è un soggetto che vive per qualche ora in uno
stato sonnambolico, sebbene eseguisca tutte le azioni che compirebbe un uomo
sano, e che tende onninamente a fare ciò che gli fu suggerito nel momento
dell’ultimo barlume d’intelligenza. Di quanti e quali crimini possa esser
fonte il costringere altri a prendere la cocaina, ognuno vede facilmente].

Il corpo astrale non ha, di per se stesso, ne’ intelligenza, ne’ coscienza.
[Perciò gli fu dato il nome d’incosciente, al quale bisogna aggiungere
l’aggettivo inferiore, per distinguerlo dallo incosciente superiore, che e
l’Idealità]. E’ esso che vive nei sogni, che erra nel piano astrale e che
v’incontra le visioni che rallegrano o rattristano il nostro sonno.

[L’A. afferma che il corpo astrale, cioè la forza vitale, non ha ne’
intelligenza ne’ coscienza. Per quando esso si esteriora dal corpo umano, non
si esteriora da solo, ma unito alla psiche, o forza nervea, cioè alla
coscienza. Nel dominio dell’astrale rientra tutto ciò che l’uomo fa “Senza
accorgersene”, “Senza saperlo” e “Senza volerlo”, cioè vi sono comprese le
abitudini, gl’istinti, le passioni e i desideri. Perciò gli fu dato il nome di
subcosciente ed anche di subliminale, cio’ che sta sotto la soglia della
coscienza”. Per contro la coscienza costituisce l’io, che pensa, ragiona,
parla ed eseguisce gli atti ordinari della vita di ogni giorno].

Da coloro che hanno assistito a sedute di magnetismo occulto e di medianità,
la realtà del corpo astrale non può essere messa in dubbio.

V.

IL PIANO ASTRALE.

Noi, adesso, intraprenderemo lo studio più impressionante dell’occultismo,
cioè lo studio dell’invisibile, lo studio del [cosiddetto] aldilà [del mondo
che non è il nostro].

Nel capitolo sulle teorie dell’occultismo abbiamo detto che la legge del
ternario domina tutto, in occultismo. Difatti l’occultismo insegna che
compongono l’universo tre mondi [o piani, o strati, che s’interpenetrano, di
modo che nello stesso spazio si possono trovare corpi appartenenti a tutti e
tre i mondi]: il mondo fisico, l’astrale (suddiviso in astrale inferiore od
astrale ed in astrale superiore o psichico) ed il mentale o spirituale.

In tutte le azioni della vita occorre un intermediario [un mediatore]. Se per
esempio, vogliamo sapere ciò che contiene un libro, ci occorre la mediazione
della vista. Tra il principio creatore e quello creato v’ un intermediario;
ed tale intermediario che, in occultismo, vien chiamato piano astrale o
mondo astrale.

Immaginiamo che un pittore abbia concepito un quadro; questo quadro esiste nei
suoi lobi cerebrali, o nella sua immaginazione, come si vuole.

Ebbene, il piano astrale è, relativamente al piano divino, ciò che
l’immaginazione per rispetto al pittore; e il piano astrale potrebbe essere
chiamato l’immaginazione di Dio.

[il pittore è a somiglianza di Dio, un essere ideatore; la sua immaginazione e’
ciò che crea. Ma il quadro immaginato, per essere visibile e tangibile, ha
bisogno d’una mano, che obbedisca alla testa, di un pennello che obbedisca
alla mano, e d’una tela che riceva le impressioni del pennello. Immaginazione,
mano e pennello sono intermediari; la tela dipinta è l’opera eseguita. Come il
pittore sono lo scultore, l’architetto, il musicista, il poeta, lo scienziato;
in una parola, così è l’essere umano. Dunque, affinchè un’azione sia compiuta,
occorrono tre cose: un ideatore, creatore od operatore [l’operaio dei
massoni]; la sua immaginazione ed i mezzi a lui propri per attuarla; e il fatto].

I tre mondi possono essere raffigurati con tre buste, [messe] una dentro
l’altra, [Cioè] nello stesso tempo unite e distinte [le buste del
prestigiatore].

[Il DURVILLE. alla pagina 40-42 del suo Magnetismo personale, si serve di
un’altra immagine per spiegare i tre piani, quella cioè della spiaggia, che è
ricoperta di sabbia, nella quale sono disseminati ciottoli, e che è lambita
dall’acqua marina. I ciottoli rappresentano il mondo fisico; la sabbia il
mondo astrale; l’acqua che riempie i vuoti tra i granelli di sabbia, il mondo
mentale].

Il mondo spirituale [o mentale] produce e riempie il mondo astrale, che alla
sua volta origina e ricolma il mondo materiale [o fisico]. Il mondo astrale è
la manifestazione del mondo spirituale, e il mondo fisico è la
manifestazione del mondo astrale.

Di guisa che questo piano intermediario è incaricato di ricevere le
impressioni del piano superiore e di realizzarle, agendo sulla materia, [nello
stesso modo] come la mano dell’artista è incaricata di ricevere dal cervello
le sensazioni e di fissarle sulla materia. [In questo caso l’artista è analogo
a Dio; il suo cervello sede del pensiero corrisponde al mondo divino; la
sua immaginazione, al mondo astrale; e la creta, la tela, la carta, o
l’istrumento musicale, al mondo materiale].

Non s’immagini [da nessuno] che il piano astrale si trovi in una regione
metafisica, impossibile ad esser percepita all’infuori che dal ragionamento.
Noi non ci stancheremo mai di ripeterlo: tutto è strettamente inguainato,
tanto nella natura, quanto nell’uomo. Questo piano [l’astrale] ci contiene,
come racchiude l’infusorio, come comprende l’universo. La necessità
dell’analisi ci obbliga sola a separare cose assolutamente tra loro connesse.
Da ciò che abbiamo detto si deduce che il piano astrale può essere considerato
come uno specchio del mondo divino.

[Nell’uomo si riscontrano i quattro piani che gli antichi designarono mediante
i quattro elementi ermetici, cioè: Terra, la materia, il corpo fisico, che è
l’esteriore; Acqua, l’astrale, che è la vita animante il primo; Aria, la
psiche, che è la forza nervosa, che muove tutto l’essere; e Fuoco, lo spirito
o essenza vitale che lo dirige (v. alla pag. 38 la suddivisione quaternaria
degli antichi filosofi greci).

Secondo le ricerche e gli accertamenti degli scienziati moderni, le cellule
del corpo umano e gli stessi atomi d’etere hanno identica composizione (v.
RICHARD, L’etere vivente, opera importantissima).

Si confronti questa notizia con quanto fu scritto alla pag. 47 circa la
composizione della cellula umana].

Ogni cosa è dapprima creata nel mondo divino in principio, vale a dire in
potenza di essere; poi, questo principio passa nel piano astrale e vi si
manifesta “al negativo”, cioè a dire che tutto ciò ch’era luminoso nel [suo] principio [nella sua idea generatrice], diventa oscuro [in astrale], e
reciprocamente tutto ciò ch’era oscuro diventa chiaro; però non è l’immagine
esatta del principio quella che si manifesta, sebbene la modellatura [la
forma, lo stampo, il calco, la negativa] di tale immagine. Quando la
modellatura [Il calco] e’ stata ottenuta, allora la creazione “in astrale” è
terminata.

Da quel momento incomincia la creazione sul piano fisico, nel mondo visibile.
La forma astrale, agendo sulla materia, fa nascere la forma fisica. E
l’astrale non può più modificare i tipi ai quali da’ la vita, come lo stampo
[il calco] non può cambiare l’Immagine che riproduce.

Ma questo non tutto. L’occultismo Insegna che, come ogni cosa [ogni oggetto] ed ogni essere proiettano un’ombra sul piano fisico, così tutto proietta un
riflesso sul piano astrale.

Quando una cosa od un essere sparisce, il suo riflesso in astrale persiste e
riproduce l’immagine di tale cosa, o di tale essere, tale quale quella
immagine era al momento in cui sparita. Ogni uomo lascia, dunque “in
astrale” un riflesso, una immagine caratteristica.

Il piano astrale possiede, al pari del piano fisico, i suoi abitatori: “.. il
mondo astrale dice l’occultista Guymiot, non è meno variato del mondo
fisico: precisamente come questo ultimo, è popolato da esseri che trovano in
esso le loro condizioni d’esistenza, come noi troviamo le nostre nel mondo
materiale”.

Vi sono anzitutto delle entità direttrici, che presiedono al progresso di
tutto ciò che evolve in astrale. Queste entità [entità od eone viene da ens,
“che , che esiste”, e designa un essere vivente] sono costituite da uomini
superiori delle umanità anteriori [alla presente], evoluti di loro propria
iniziativa ([sono] gli spiriti dirigenti della cabbala), o da esseri speciali
del piano divino (angeli e raccoglitori di luce). Poi, vengono gli eggregori, o
immagini astrali dalle forme speciali, nutriti mediante le aspirazioni delle
collettività (dei particolari delle religioni), i corpi astrali di esseri
sovrabbondanti di materialità (i suicidi), di esseri in via di evoluzione [i
beati, gl’iniziati, i santi, i maestri], di entità umane che attraversano
l’astrale, sia per incarnarsi, che dopo essersi disincarnate. Da ultimo vi si
rinvengono anche certi vari esseri, suscettibili di subire l’influsso della
volontà umana, cioè gli elementali [elementini o sagani].

Questi esseri costituiscono una delle classi più Importanti degli abitanti del
mondo astrale; ora noi li studieremo In special modo.

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