I respiri per acquietare la tua mente
Un “oceano di silenzio”: come raggiungerlo con le tecniche di meditazione
di Giampiero Cara
“Quanta pace trova l’anima dentro / scorre lento il tempo di altre leggi / di un’altra dimensione / e scendo dentro un oceano di silenzio / sempre in calma”.
Ricordate il Franco Battiato di “Un oceano di silenzio”? Le sue parole ispirate evocano in chi la pratica lo stato interiore che si raggiunge con la meditazione.
In tale stato accade effettivamente qualcosa di meraviglioso, ci si sente pervasi da una calma infinita, e più ci si cala nella profondità dell’essere, più si diviene padroni della propria pace interiore. La mente si acquieta ed il corpo — che dalla mente viene sempre diretto, anche quando non ne siamo consapevoli — trae enormi benefici a livello di salute, perché vengono neutralizzate le attività mentali che provocano malattie fisiche, come le preoccupazioni o i sensi di colpa. Si raggiunge, insomma, lo stato che il grande poeta inglese William Wordsworth definiva “Una felice tranquillità della mente”.
Si tratta di un’esperienza emozionante, sempre più tale man mano che si raggiungono livelli più profondi, in cui ci si sente canali aperti al fluire dell’energia dell’universo, e in cui ci si accorge che il silenzio, se sappiamo ascoltarlo, spesso contiene proprio le risposte che stavamo cercando. E sono proprio queste risposte che, a volte, ci permettono di superare almeno a livello individuale (ma anche planetario, se tutti imparassero ad ascoltare il silenzio) momenti difficili come quelli che il mondo sta vivendo negli ultimi mesi.
Tuttavia, raggiungere uno stato di vero silenzio interiore può non essere facile, soprattutto per chi non ha molta dimestichezza con le pratiche meditative. Ecco perché vi proponiamo alcune semplici ma efficacissime tecniche che, anche se non siete meditatori esperti, vi permetteranno di cominciare ad immergervi nell'”oceano di silenzio” dentro di voi, traendone subito notevoli benefici per il corpo, per la mente e per l’anima.
Queste tecniche sono state messo a punto dai celebri terapisti americani Joel e Michelle Levey – i quali si sono a loro volta ispirati a tradizioni religiose sia orientali (soprattutto buddhiste zen) sia occidentali (come quelle ideate da San Francesco di Sales) – e sono tratte dal loro bellissimo libro “Simple Meditation and Relaxation” (Conari Press), disponibile purtroppo solo in lingua inglese (clicca sul link n° 1 per saperne di più).
LA TECNICA DI BASE: CONTARE I RESPIRI PER ACQUIETARE LA MENTE
Questo esercizio è ideale per cominciare, sia per la sua semplicità sia perché prepara il terreno a quelli successivi.
1. Sedetevi comodi su un soffice tappeto con le gambe incrociate (in posizione del loto, se ce la fate), le mani abbandonate in grembo e il viso rilassato in un lieve sorriso.
2. Portate l’attenzione sul vostro respiro e gustatevi la sensazione dell’aria che fluisce dentro e fuori di voi attraverso le narici.
3. Quindi, cominciate a contare ogni volta che espirate, fino ad arrivare a dieci. Se perdete il conto, ricominciate ogni volta da uno. Altrimenti, ripetete il conteggio per alcuni minuti, fino a
raggiungere una condizione di silenzio mentale. Non cercate di concentrarvi troppo, lasciate la mente rilassata ma sveglia. Inevitabilmente, vi troverete a vagare con il pensiero, ma ogni volta che vi accorgete di farlo, non fate altro che riportare l’attenzione sul vostro respiro, magari ricominciando il conteggio.
Poiché spesso seguire un suono aiuta a rilassare la mente, potete eseguire questo esercizio anche con una piccola variante: provate ad accompagnare ogni espirazione con la delicata emissione del suono “ahhh”, permettendo alla vostra mente di aprirsi e di fluire con tale suono come in un’onda continua di consapevolezza.
LE MEDITAZIONI DEL CUORE
Una volta raggiunto il silenzio, è possibile aggiungere alla meditazione delle visualizzazioni, in modo da canalizzare la propria energia nella direzione desiderata. Per esempio, in seguito agli eventi che negli ultimi mesi hanno sconvolto il mondo, ci sembra opportuno suggerire due esercizi di meditazione-visualizzazione molto adatti a trasformare sentimenti negativi come la paura, il dolore, l’odio e il desiderio di vendetta in qualcosa di positivo e di benefico per noi stessi, ma anche per tutta l’umanità e l’intero Pianeta.
A) MEDITAZIONE SULLA GRATITUDINE
Gli insegnamenti spirituali di tutte le epoche sono concordi nell’affermare che il modo migliore per riequilibrare la nostra vita è quello di coltivare sentimenti di apprezzamento e di gratitudine per tutto ciò che entra a far parte della nostra vita.
1. State dunque seduti nella posizione già suggerita ed entrate in uno stato di silenzio interiore eseguendo per qualche minuto la tecnica base esposta in precedenza.
2. Una volta acquietata la mente, indirizziamo la nostra
energia-pensiero su una persona verso la quale ci sentiamo
profondamente grati, visualizzandola di fronte a noi.
3. Mentre inspirate, immaginate di portare questa persona verso il vostro cuore. Espirando, invece, visualizzate la vostra sincera e profonda gratitudine come una luce che risplende verso e attraverso la persona cui siete grati.
Continuate questa meditazione per quanto tempo volete, cambiando di tanto in tanto la persona o la situazione per la quale provate gratitudine. Presto vi sentirete così bene che vi verrà naturale passare all’esercizio successivo, probabilmente più difficile, soprattutto in questo periodo in cui ci sentiamo tutti almeno un po’ scossi dagli eventi che si stanno verificando nel mondo e cerchiamo magari qualcuno da incolpare e punire.
B) MEDITAZIONE SUL PERDONO
Il perdono è il modo migliore per guarire vecchie o nuove ferite che bloccano il nostro cuore e ci impediscono di aver fiducia e di amarci l’un l’altro. Come diceva infatti Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo (6:14), “Se voi perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi”.
1. Seduti nella solita posizione, dopo esservi rilassati con la tecnica base per acquietare la mente, visualizzate di fronte a voi una persona verso la quale provate risentimento o altri sentimenti negativi (potrebbe essere anche Osama Bin Laden, George Bush o chiunque altro).
2. Continuate a visualizzare questa persona di fronte a voi, cercando di abbandonare ogni risentimento nei suoi confronti. Per riuscire a farlo più facilmente, potete magari immaginarla come un bambino triste e bisognoso d’affetto. Quando vi sentirete più disposti al perdono, pronunciate mentalmente frasi tipo: “Ti perdono con tutto il cuore per qualsiasi cosa tu mi abbia fatto, tramite pensieri, parole o azioni, e che mi abbia provocato dolore”. Se è una persona che conoscete, e che pensate possa avercela con voi per qualche motivo, aggiungete: “E ti chiedo di perdonarmi per qualsiasi cosa io possa averti fatto, intenzionalmente o no, e che possa averti ferito”.
3. Mentre inspirate, immaginate di avvicinare questa persona al vostro cuore. Espirando, invece, visualizzate il vostro perdono come una luce intensa che risplende su questa persona e, riflettendosi su di essa, torna a colpirvi, inondandovi di benefico e luminoso calore.
Copyright © 2001 Giampiero Cara
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