Claude Bernard diceva: “Il terreno è tutto, il microbo è nulla”.
Dunque un buon terreno non lascia spazio alla malattia; è quindi il
terreno che conta, non l’aggressore. Questo buon terreno bisogna però
averlo. Per averlo e mantenerlo bisognerà affidarsi alla PREVENZIONE.
Significa ricordare che ad ogni passo nella conoscenza bisogna farne
tre nella consapevolezza; la sola che può suggerirci l’equilibrio
delle forze essenziali quale prevenzione dell’infelicità di cui la
malattia non è che il nome e la forma.
Le nostre cellule sono 60 trilioni, il ricambio è di circa 30 milioni
al secondo il che prevede 1 miliardo e 800 milioni al minuto. Di
queste il 20%, cioè 360 milioni al minuto, sono geneticamente alterate
e perciò eventuali generatrici di quelle malattie che nascono dai
codici genetici deformati. Le malattie attaccano solo le cellule
danneggiate, non quelle sane ed è per questo che prevenire le malattie
vuol dire mantenere le nostre cellule in quello stato di buona salute
rappresentato da uno stato di benessere Psicofisico.
Con il nostro intervento emozionale possiamo produrre disequilibri ben
oltre il predetto 20%. In tanti anni di lavoro non mi è mai capitato
di vedere persone che avessero materializzato patologie degenerative
senza avere prima buttato via, a livello emozionale, la loro vita.
La disarmonia, chiamata “malattia”, secondo Bach nasce dal rapporto
conflittuale tra l’Anima e la personalità. L’Anima è la parte divina
che costituisce la vera essenza dell’uomo e gli indica il giusto
cammino verso Dio, cioè la strada dell’Amore. La personalità
costituisce la maschera dell’uomo che altera la giusta visione del
cammino evolutivo, facendogli perdere di vista l’Unità della Creazione
nell’Amore di Dio.
Ogni azione contro l’Amore crea disarmonia, …ogni azione contro noi
stessi o contro un altro, colpisce il Tutto e come l’imperfezione di
una parte si riflette sull’insieme, così ciascuna delle sue parti
deve, in definitiva, diventare perfetta. Vediamo così che sono
possibili due errori fondamentali: dissociazione tra la nostra Anima e
la nostra personalità e il fare un torto agli altri, perchè ciò è un
peccato contro l’Unità. Ciascuno di essi provoca il conflitto che
conduce poi alla malattia. (E. Bach, Guarire con i fiori – 1° parte:
Guarisci te stesso – 2° parte: I dodici guaritori ed altri rimedi),
Edizioni IPSA, pag.19).
E più avanti: La malattia in sé è benefica perché ha lo scopo di
ricondurre la personalità alla volontà Divina dell’Anima. Essa può
dunque essere, a volte, prevenuta ed evitata. Pertanto, se noi
potessimo prendere coscienza degli errori commessi e correggerli con
mezzi psico-spirituali, non vi sarebbe più bisogno della severa
lezione della sofferenza. La Potenza divina ci dà ogni opportunità per
cambiare condotta prima che, come ultime risorse, ci siano inflitti
dolore e sofferenza… La comprensione e la correzione dei nostri
errori abbrevieranno la nostra malattia e ci renderanno la salute (op.
cit., pag.19).
Per restare sani dobbiamo allora cercare di mantenere l’armonia sui
quattro livelli fisico, emozionale, mentale e spirituale. E’ facile
constatare come tre livelli su quattro vadano ascritti ai piani
sottili dell’uomo, e come il loro riequilibrio sia importante per
riportare quell’armonia mentale che permetterà a sua volta la salute
corporea. Un aiuto fondamentale per questa realizzazione lo possiamo
attingere dagli “Rimedi elaborati dal dr. Bach”.
Sono estratti realizzati con fiori di piante spontanee, non coltivate,
raccolte allo stato selvatico ed in determinati luoghi non contaminati
dall’uomo. Infatti le piante, se coltivate, perdono ogni loro
proprietà terapeutica.
I fiori vengono posizionati in una coppa di vetro piena di acqua di
fonte finché la superficie ne sia completamente coperta. La coppa deve
restare al sole finché l’essenza dei fiori non si è trasmessa
all’acqua; questa, così impregnata, viene versata in un flaconcino con
aggiunta di alcool.
Alcuni fiori di piante a fioritura precoce, quando il sole non ha
ancora raggiunto la sua massima intensità, vengono preparati con il
metodo della bollitura. Bolliti e successivamente filtrati più volte,
vengono anch’essi trasferiti in flaconcini con alcool. Gli Estratti
Floreali, date le speciali modalità di preparazione, mantengono
inalterato il potere energetico della pianta in sé e possono essere
considerati come “rimedi energetici a base naturale”.
Gli Estratti Floreali ed i Rimedi Psicosomatici Dinamizzati rivestono
una particolare importanza per le terapie che intervengono a livello
mentale ed emozionale. Siccome almeno l’80% delle malattie attuali
vengono classificate come “psicosomatiche” apparirà assai chiara
l’importanza di questi rimedi che, restituendo l’equilibrio
mentale-emozionale, sono in grado di produrre, seppur indirettamente,
anche la guarigione dei sintomi fisici.
Disse in proposito il Dott, Bach: Tra i miei rimedi troverete quelli
che sono più adatti alle condizioni del momento: quelli per chi è
afflitto da un’eterna incertezza e non sa mai cosa vuole, quelli per
chi soffre di solitudine, quelli per chi è troppo sensibile, quelli
per chi è depresso ecc. E’ senza grandi sforzi che si impara a trovare
il rimedio o i rimedi di cui il paziente ha bisogno per guarire. Ed
ancora: Non occorre alcuna conoscenza scientifica per poter usare gli
estratti dei fiori… Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da
questo dono di Dio deve mantenerli nella loro originaria purezza,
immuni da ogni teoria e considerazione scientifica, poiché nella
natura tutto è semplice.
Per prima cosa cercheremo di chiarire che cosa sia in realtà il corpo
umano, come sia composto e come si conservi in salute e in malattia.
Il corpo umano è composto da miliardi di cellule di diverse varietà.
Ogni singola cellula è un circuito elettrico in se stessa ed oscilla
ad una specifica frequenza.
George Lakhovsky nel suo libro Secret of Life (Il Segreto della Vita)
afferma: l nucleo delle cellule consiste di filamenti tubolari e di
cromosomi fatti di materiale isolante e riempito con un fluido
conduttore che contiene tutti i sali minerali che si trovano
nell’acqua di mare. Questi filamenti sono dei piccoli circuiti
oscillanti dotati di capacità e di induzione, i quali sono in grado di
oscillare a frequenze specifiche. Queste cellule ricevono la loro
frequenza di risonanza dall’etere nel quale sono presenti tutte le
diverse frequenze.
Secondo Lakhovsky si può dire che la malattia è il risultato dello
squilibrio oscillatorio causato da una mancanza o da un eccesso di
vibrazione. Per poter mantenere la salute delle cellule e, di
conseguenza, dell’essere umano, bisogna mantenere un livello
d’oscillazione ottimale delle cellule del corpo. Quando questo livello
viene a mancare la cosa migliore da fare è quella di introdurre un
medicamento naturale che porti con sé una modalità vibratoria adatta
per ottenere la correzione cercata. A questo proposito si possono
utilizzare delle sostanze naturali o “potenziate” come lo sono quelle
che costituiscono i farmaci omeopatici .
Come funzionano questi farmaci sul corpo umano? Quando vengono
somministrati per bocca ad una persona è come se introducessimo nel
sistema un piccolo trasmettitore. Questo trasmettitore emette una
serie di frequenze dalle quali ogni singola cellula coglie la propria
frequenza di risonanza, ritornando al suo livello ottimale di
oscillazione. Nei casi cronici è più facile che molti gruppi di
cellule siano stati colpiti e che ci sia un campo di frequenze più
vasto, al quale sia necessario fornire la frequenza di risonanza
adatta per ciascuna singola cellula ammalata. In questo caso vengono
prescritti più rimedi al fine di ottenere l’effetto desiderato.
Il complesso dei 38 estratti floreali copre tutte le condizioni
negative del carattere e rappresenta un insieme in sé completo che ha
già dimostrato la propria efficacia in 50 anni di applicazione.
Questi estratti intervengono per consentire un’autoarmonizzazione
della personalità umana e conferiscono la possibilità di ridurre, ed
eventualmente eliminare, gli stati d’animo negativi (insicurezza,
gelosia, timidezza, paura, ecc.) originati da una debolezza
caratteriale. Consentono uno sviluppo armonico della personalità
migliorando la resistenza ai disturbi psichici ed a quelli
psicosomatici; quindi anche a livello di importanti modificazioni di
problematiche patologiche organiche.
Il Dott. Bach, anche se poco conosciuto, si può certamente considerare
uno dei più illuminati medici del nostro secolo. Egli ha infatti
superato il suo rapporto con la malattia, così come gli era stato
insegnato nei lunghi anni di studio, per arrivare a delle concezioni
altamente innovative. Le seguenti parole ben illustrano quanto ampie
fossero le sue vedute:
La maggior ragione dei fallimenti dell’odierna medicina è dovuta al
fatto che essa tratta gli effetti e non le cause che li hanno
prodotti. Per molti secoli il materialismo ha mascherato la vera
natura delle malattie dando a quest’ultime la possibilità di dilagare
al punto in cui, tristemente, siamo arrivati ai nostri giorni – e più
avanti – una parte di malanni non potrà mai essere sradicata dal
presente approccio materialistico perché la loro origine non è
materiale. Ciò che noi chiamiamo malattia non è che un ultimo
risultato che appare nel corpo; un risultato dovuto all’azione
profonda di forze che se non vengono rimosse avranno modo di ritornare
allo scoperto anche se apparentemente la cura fisica ha eliminato i
disturbi lamentati.
Il Dott. Bach, basandosi sul suo intuito e la notevole sensibilità, è
riuscito ad elaborare un sistema terapeutico basato sulle essenze di
alcuni fiori selvatici. Egli sperimentava su se stesso l’effetto dei
fiori, ed essendo molto sensibile, è riuscito a catalogarne 38 creando
così un insieme in grado di fronteggiare qualsiasi stato d’animo
negativo. Questo sistema terapeutico non si indirizza infatti alla
malattia ma all’individuo malato, prendendone in considerazione i
tratti caratteriali. Per il Dott. Bach due persone sottoposte allo
stesso trauma presenteranno in seguito effetti diversi. La cura,
pertanto, viene diretta non tanto agli effetti che si manifestano sul
corpo ma al carattere del malato che, reagendo in un certo modo, ha
creato gli effetti in oggetto.
Nel 1930, il Dott. Bach, aveva raggiunto come medico una certa
celebrità, era infatti membro del Reale Collegio dei Chirurghi e del
Reale Collegio dei Medici di Londra. Ma tutto questo non lo appagava
abbastanza perché la sua indole di ricercatore preferiva lo studio
delle erbe e delle piante con interesse particolare a quelle che
crescono allo stato naturale. Convinto delle grandi proprietà
terapeutiche presenti in questi vegetali abbandonò allora ll suo
lavoro che conduceva in modo professionale ed iniziò a lavorare
gratuitamente, vivendo grazie all’aiuto di amici e pazienti
riconoscenti. Con questo cambio di attività inizia il periodo in cui
ha potuto dedicarsi alla sua passione facendo lunghe camminate nei
parchi, toccando i fiori con la mano, oppure mettendoseli in bocca per
sperimentarne l’effetto personalmente. I rimedi del Dott. Bach sono in
grado di curare praticamente gli stati negativi che si presentano
nell’animo umano.
Il paziente non va mai considerato come un “caso” bensì come una parte
di noi stessi perché appartenente all’umanità; un sofferente può
realmente aprirsi solo in un’atmosfera di assoluta fiducia. Il
paziente deve essere aiutato a prendersi la responsabilità della
propria vita ed a collaborare per quei cambiamenti, dieta o
comportamento, necessario supporto a qualsiasi forma di terapia. A
questo scopo egli deve disporre, con il Vostro aiuto, di tutte le
informazioni necessarie.
Nelle schede operative, relative agli estratti floreali, sono posti
anche dei suggerimenti (letture, ecc.) che, qualora necessario,
potranno aiutare il Terapeuta a dirigere il Paziente verso quegli
atteggiamenti di vita che lo aiuteranno nel cammino verso la
guarigione.
E’ possibile, e con successo, curare una persona senza informarla.
L’unico modo per farlo, comunque, consiste nel diluire i rimedi nel
succo di frutta o in qualche bevanda alcoolica, perché nell’acqua o
nel latte sarebbero facilmente individuabili. Se i rimedi del Dott.
Bach fossero pericolosi o avessero effetti collaterali dannosi,
sarebbe certamente inaccettabile dal punto di vista etico-morale
somministrarli senza informarne l’interessato. Dato che, invece,
possono essere di grande aiuto, una decisione del genere equivale ad
offrire un dono amorevole. Tutti, comunque, sarebbero felici di
sapere, in un secondo tempo, come hanno risolto i loro problemi.
Quando si prescrive per se stessi è utile notare come si reagisce in
determinate circostanze. Osservate le vostre reazioni quando siete
stanchi o vi trovate in una situazione stressante, quando dovete
prendere una decisione importante o anche quando il tempo è grigio e
deprimente. Quando siamo stanchi ed irritabili e ci arrabbiamo con
chiunque ci sta intorno, abbiamo bisogno di Impatients. Se siamo
depressi e ci sembra di non vedere nemmeno il più tenue raggio di
luce, abbiamo bisogno di Gentian o di Mustard.
Talvolta possiamo ridere o cantare per mascherare la nostra
scontentezza o per sembrare meno stanchi; questa condizione necessita
di Agrimony. Se cadiamo a capofitto nell’autocommiserazione,
necessitiamo di Chicory per farci coraggio. Quando ci sembra di avere
perso interesse in qualsiasi cosa e di non fare attenzione a chi ci
parla viene indicata Clematis. Se, d’altra parte, sentiamo che la vita
ci tratta male e che abbiamo troppe cose da fare, è Willow il rimedio
che fa al caso nostro.
Se siamo indifferenti e padroni della situazione quando prende fuoco
il fornello, apparteniamo al tipo Vine. Se abbiamo paura di qualcosa
abbiamo bisogno di Mimulus e se ci prende il terrore, di Rock Rose. Se
abbiamo l’aria di chi è esitante ed indeciso viene chiaramente
indicato Scleranthus. Se invece prendiamo decisioni impulsive abbiamo
bisogno di Impatiens. Se temiamo che la nostra decisione non sia
quella buona, prenderemo Mimulus. Se il nostro impulso ci spinge a
chiedere l’opinione di tutti abbiamo sicuramente bisogno di Cerato e
possibilmente anche di uno specialista.
Se avete difficoltà ad individuare i rimedi adatti, prendete nota di
tutti quelli di cui vi pare di aver bisogno e poi ponetevi le stesse
domande che porreste ad un’altra persona se voleste aiutarla: “Perché
ho paura?”, “Che tipo di ansia provo?”, “Per cosa mi preoccupo?”.
Queste sono delle domande molto importanti: sono le risposte, infatti,
che vi consentiranno di individuare il rimedio o i rimedi necessari.
Può darsi, per esempio, che abbiate l’impressione di non avere fiducia
in voi stessi (Larch), ma che la ragione profonda dipenda solo dal
fatto che vi manca coraggio, in questo caso Mimulus farà al caso
vostro.
Se vorreste essere più sicuri su cosa fare nella vita, Wild Oat,
Scleranthus o Cerato, potrebbero fare al caso vostro: leggete
attentamente la descrizione di ciascuno di essi e scegliete quella che
più si avvicina alla vostra situazione. Altri potrebbero desiderare di
essere più comprensivi nei confronti del prossimo e delle sue
disgrazie (Beech) o di essere in grado di ascoltare con maggior
attenzione, Heather va bene per loro.
A volte, se non sempre, è assai difficile essere onesti con se stessi.
Potreste allora chiedere ad un amico, che vi è molto vicino, come vi
vede e quali tratti caratteriali sarebbero da “ritoccare” o
addirittura eliminare; pensa che siate troppo esitanti, troppo
impazienti, troppo nervosi, troppo prepotenti, troppo facilmente
manipolabili?
In questo modo potreste conoscere alcune vostre caratteristiche di cui
non eravate consapevoli. Fatelo comunque soltanto se riuscite ad
essere umili a sufficienza. Chiedete la verità, non siate suscettibili
e fate tesoro di quello che vi viene detto. Ricordate sempre che
ognuno di noi è, in effetti, “tre individui in uno”: quello che uno
pensa di essere, quello che gli altri pensano di lui e… quello che
veramente è.
I 38 RIMEDI E LE LORO CARATTERISTICHE
1. Agrimony – Agrimonia: serve a chi soffre dentro di sé ma agli altri
si presenta tranquillo e sorridente.
2. Aspen – Pioppo: è utile a chi ha paura ma non sa precisare di cosa,
sta in apprensione per il futuro ed è pessimista.
3. Beech – Faggio: per chi è rigido nel corpo e nella mente. Vede
immediatamente e non sopporta gli errori altrui.
4. Centaury – Centaurea: rimedio per chi non ha volontà e quando gli
vien chiesto qualcosa non sa proprio dire di no.
5. Cerato – Piombaggine: è indicato per chi non si fida di sé stesso e
va cercando il parere dell’esperto.
6. Cherry Plum – Prunus cerasifera – Visciola: essenza per chi ha il
terrore di fare qualcosa che le persone normali non farebbero mai.
7. Chestnut Bud – Gemma di castagno: serve a chi ha difficoltà a fare
un bilancio della situazione e ad usare le esperienze fatte per
ottenere migliori risultati in futuro.
8. Chicory – Cicoria selvatica: è utile a chi è felice quando si sente
necessario e può aiutare qualcuno, deve però stare attento a non
soffocare gli altri con il troppo zelo.
9. Clematis Clematide – per chi è sempre assorto nei suoi pensieri,
tende ad essere confuso ed avere poca memoria per i dettagli.
10. Crab Apple – Melo selvatico: rimedio utile per chi si sente
“sporco” nel corpo o nella mente. Utile a coloro che si lavano in
continuazione.
11. Elm – Olmo: è indicato a chi, in un certo periodo della sua vita,
ha la sensazione di non farcela più a fronteggiare le sue
responsabilità.
12. Gentian – Genziana: essenza per chi è scettico, dubbioso,
pessimista e si scoraggia facilmente nelle difficoltà.
13. Gorse – Ginestra: serve a chi è senza alcuna speranza,
completamente scoraggiato e disperato.
14. Heather – Erica: rimedio per chi pensa e parla soltanto di sé e
dei propri problemi.
15. Holly – Agrifoglio: è utile a chi ha il cuore indurito, è geloso,
diffidente e nutre sentimenti di odio e di invidia su tutti i piani.
16. Honeysuckle – Caprifoglio: per chi ha una grande nostalgia delle
cose passate, non vive nel presente ma nei suoi ricordi.
17. Hornbeam – Carpinus betulus: rimedio per chi soffre di una
stanchezza dovuta più alla noia che al lavoro vero e proprio.
18. Impatiens – Erba balsamina: è indicato per chi, essendo veloce
nell’azione e nel pensiero, è impaziente e vuole che tutto sia fatto
senza esitazione né ritardi.
19. Larch – Larice: essenza per chi non tenta mai nulla perché ha
subito dei fallimenti in precedenza e teme di fallire nuovamente.
20. Mimulus – Mimmolo: serve a chi è timido, nervoso, ed ha paura
delle cose del mondo: malattie, viaggi, dolori, incidenti, solitudine,
povertà, buio, sfortuna, ecc.
21. Mustard – Senape: è utile per chi subisce depressioni di cui non
si spiega il motivo in quanto ha tutto ciò che gli serve per essere
felice.
22. Oak – Quercia: per chi lotta giorno dopo giorno per risolvere
problemi gravosi o vincere una brutta malattia.
23. Olive – Olivo: rimedio per chi ha molto sofferto fisicamente o
psichicamente e si sente così esaurito da essere incapace del minimo
sforzo.
24. Pine – Pino: è indicato per chi si scusa spesso anche se non ha
colpa ed a volte si prende anche le colpe degli altri.
25. Red Chestnut – Castagno rosso: essenza per chi teme per la vita
dei suoi cari e lo fa in modo esagerato arrivando ad essere ossessivo.
26. Rock Rose – Eliantemo: serve per chi è preso dal terrore o dal
panico nelle occasioni in cui vi è un pericolo reale (incendi,
incidenti, ecc.) o nei casi senza speranza.
27. Rock Water – Acqua di roccia: è utile per chi è perfezionista,
segue rigide regole siano esse per ideali spirituali, direttive morali
o per una salute fisica sempre migliore.
28. Scleranthus – Scleranto: per chi non è capace di decidersi quando
vi sono due cose da scegliere o da fare.
29. Star of Bethlehem – Stella di Betlemme: rimedio per chi è in
condizione di shock a causa di cattive notizie, traumi, ecc.
30. Sweet Chestnut – Castagno dolce: è indicato per chi ha raggiunto i
limiti dell’umana sopportazione.
31. Vervein – Verbena: è utile per i temperamenti violenti che
vogliono imporre agli altri la loro volontà.
32. Vine – Vite: serve ha chi è convinto di poter insegnare agli altri
e pensa che essi abbiano assoluto bisogno delle sue indicazioni.
33. Walnut – Noce: è utile per chi segue mete ben definite ma è molto
influenzabile dal parere altrui, e questo parere è spesso in grado da
distoglierlo dai suoi programmi.
34. Water Violet – Violetta acquatica: per chi è troppo centrato su sé
stesso ed è così intollerante da arrivare ad appartarsi.
35. White Chestnut – Castagno bianco: rimedio per chi non riesce a
controllare i suoi pensieri ed essi girano in tondo nella mente
creando molto disagio.
36. Wild Oat – Avena selvatica: è indicato per chi avrebbe tante carte
da giocare ma, a causa di passate frustrazioni, non riesce più a
trovare qualcosa che lo entusiasmi.
37. Wild Rose – Rosa canina: essenza per chi è rassegnato e vegeta in
apatia senza interesse alcuno.
38. Willow – Salice giallo: serve per chi vive nel risentimento e
nell’amarezza per le dure prove vissute che lui pensa di non aver
meritato.
39. Rescue Remedy – Rimedio d’emergenza: è un rimedio composto da
cinque essenze indicato nei casi in cui la persona ha subito un trauma
sia esso fisico che morale.
Tale classificazione è il frutto delle accurate ricerche nei confronti
degli stati d’animo umani negativi e delle piante che sono in grado di
curarli. Oggi la scienza medica riconosce che almeno l’80% delle
malattie sono di origine “psicosomatica”, ne consegue che un rimedio
atto a migliorare lo stato d’animo, ed in conseguenza l’approccio
esistenziale di un paziente, potrà essere di validissimo aiuto nella
cura della malattia.
Le energie contenute nei rimedi floreali lavorano in modo da mettere
in risalto gli aspetti più positivi della personalità, rinforzandola
se debole o riarmonizzandola se si sono instaurati disturbi o
disarmonie. I rimedi del Dott. Bach si possono dare anche ai neonati
in quanto sono fatti con fiori messi a macerare, in acqua di sorgente,
alla luce del sole oppure bolliti nel modo più opportuno al fine di
preservarne le proprietà curative.
da procaduceo.org
Lascia un commento