I tuoi “minuti” sono molto più importanti degli anni!…
IL MAESTRO DISSE
(Parole di Yoganandaji)
“Siate guidati da saggezza”, disse il Maestro “Le azioni sbagliate del passato hanno lasciato dei
semi nella vostra mente. Se date fuoco a questi semi mediante la saggezza, essi si ‘arrostiscono’ e
perdono la loro efficacia. Non potete conseguire la emancipazione finche’ non avrete bruciato i semi
delle azioni passate nei fuochi della saggezza e della meditazione. Se volete distruggere gli
effetti deleteri delle azioni passate, meditate. Cio’ che avete fatto, voi potete disfarlo. Se non
crescete spiritualmente, malgrado le prove, dovrete ritentare sempre di nuovo. Quando i vostri
sforzi presenti diventeranno piu’ forti del vostro Karma derivante dalle azioni passate, allora
sarete liberi”.
Durante una conferenza Paramansaji disse; “Il Cristo disse a ciascuno di noi di ‘amare il prossimo
come se stesso’. Ma, senza la conoscenza dell’anima, con la quale realizzerete che ogni uomo e’ in
verita’ ‘voi stesso’, non potete obbedire al comando di Cristo. Per me non c’e’ differenza tra gli
uomini, perche’ io vedo ognuno di essi quale figlio di Dio. Non posso pensare a nessuno come a un
estraneo.
“Una volta a New York, fui circondato da tre rapinatori. Io dissi: ‘Volete denaro? Prendetelo’, e
porsi loro il mio portafoglio. Finalmente, uno di loro esclamo’: “Vi chiedo scusa. Non possiamo
farlo’. Ed essi fuggirono.
Un’altra sera a New York, vicino alla Carnegie Halle, dove avevo appena tenuto una conferenza, fui
avvicinato da un uomo con una pistola, che mi disse: “‘Sapete che posso uccidervi?”‘. “‘Perche’?’,
chiesi con calma. La mia mente era in Dio. “‘Voi parlate di democrazia’”. Ovviamente era una persona
malata di mente. Restammo in silenzio per un certo tempo; poi egli disse: “‘Perdonatemi. Voi avete
tolto da me il male'”. E corse via giu’ per la strada come una lepre.
“Coloro che sono in sintonia con Dio possono mutare il cuore degli uomini”. Il pentimento non
consiste soltanto nell’esser dispiaciuti per aver fatto qualcosa di male, ma anche nell’astenersi
dal farlo di nuovo”, disse il Maestro “Quando vi pentite sinceramente, voi decidete di abbandonare
il male. Il cuore e’ spesso molto duro e non si commuove facilmente. Ammorbiditelo mediante la
preghiera; allora la divina benedizione arriva”.
L’equilibrio era una parola-chiave negli insegnamenti di Paramansaji. “Se praticherete profondamente
la meditazione”, egli diceva, “la vostra mente si rivolgera’ con sempre maggiore intensita’ a Dio.
Tuttavia, non dovete trascurare i vostri doveri nel mondo. Mentre imparate a svolgere tutti i vostri
compiti con la mente in pace, sarete in grado di fare tutte le cose piu’ celermente, con maggior
concentrazione ed efficienza. Scoprirete allora che qualunque cosa facciate, le vostre attivita’
saranno permeate della divina coscienza. Questo stato viene solo dopo aver praticato profondamente
la meditazione e disciplinato la mente, perche’ si rivolga a Dio non appena avete compiuto i vostri
doveri, e facendoli col pensiero di servire Lui solo”.
“Vedete l’altare di Dio nelle stelle, sotto terra, nel pulsare dei vostri sentimenti”, disse il
Maestro “Egli, la realta’ negletta, e’ celato ovunque . Se seguirete il sentiero con costanza e
mediterete regolarmente, Lo vedrete nel Suo dorato manto di luce che si estende su tutta
l’eternita’. Dietro ogni vostro pensiero sentirete la Sua beata presenza.
“Dio non e’ cosa di cui si possa soltanto parlare. Molti hanno parlato di Lui, e molti hanno letto
di Lui. Ma pochi hanno gustato la Sua gioia. Solo quei pochi Lo conoscono; e quando Lo conoscerete,
non ve ne starete piu’ in disparte a adorarlo, ma diverrete Uno con Lui. Allora potrete dire, come
dissero Gesu’ e tutti gli altri maestri: ‘Io e il Padre mio siamo Uno'”.
“Una persona pigra non trovera’ mai Iddio”, disse il Maestro “Una mente pigra diventa l’officina
del diavolo. Ho visto molti sannyasin (monaci), che rinunciarono al lavoro, diventare soltanto dei
mendicanti. Ma le persone che lavorano per vivere, senza alcun desiderio dei frutti dell’azione –
che bramano soltanto Dio, quelli sono veri rinuncianti. E’ molto difficile praticare tale rinuncia,
ma quando amate Dio tanto che ogni cosa che fate è per piacere a Lui, allora siete liberi.
“Se pensate: ‘Io lavoro per Dio soltanto’, il vostro amore diverra’ cosi’ grande che non avrete in
mente nessun altro pensiero, nessun altro obbiettivo, se non quello di servirLo e adorarLo”.
Paramahansaji metteva spesso in guardia i discepoli contro i pericoli della pigrizia spirituale. “I
minuti sono piu’ importanti degli anni”, soleva dire.”Se voi non riempite i minuti della vostra vita
con i pensieri di Dio, gli anni scivoleranno via; e quando avrete piu’ bisogno di Lui, sarete
incapaci di sentire la Sua presenza. Ma se riempite i minuti della vostra vita di divine
aspirazioni, gli anni ne saranno automaticamente saturi”.
“Guruji”, disse un discepolo, “se poteste tornare indietro nel tempo fino al punto in cui il vostro
Maestro vi chiese di intraprendere il lavoro organizzativo, acconsentireste lietamente, sapendo cio’
che sapete ora del fardello di responsabilita’ che portate per molte altre persone?”. Il Maestro
rispose: “Si’, questo lavoro insegna ad essere altruisti”.
La millenaria domanda: “perche’ Dio permette la sofferenza”, veniva posta spesso a Paramahansaji.
Egli spiegava pazientemente: “La sofferenza e’ causata dal cattivo uso del libero arbitrio. Dio ci
diede la facolta’ di accettarLo o di rifiutarLo.Egli non vuole darci dei dolori, ma non interferira’
se noi scegliamo di compiere delle azioni che ci procurano l’infelicita’.
“Gli uomini non ascoltano la saggezza dei santi, ma si aspettano che circostanze straordinarie, o
miracoli, vengano a salvarli quando si pongono nei pasticci. Il Signore puo’ fare qualsiasi cosa; ma
Egli sa che l’amore e la buona condotta dell’uomo non possono essere acquistati con dei miracoli.
“Dio ci mando’ fuori quali figli Suoi, e in questa divina qualita’ noi dobbiamo ritornare a lui.
L’unico modo per riunirci a Lui e’ attraverso l’esercizio della nostra propria volonta’. Nessun
altro potere sulla terra, o in cielo, puo’ farlo per noi. Ma quando inviamo a Dio un vero richiamo
dell’anima, Dio ci manda un Guru, affinche’ ci guidi dal deserto del dolore alla Sua casa della
gioia eterna.
“Il Signore ci ha dato il libero arbitrio, percio’ non puo’ agire da Dittatore, Benche’ Egli sia il
Potere Onnipotente, non dispone che noi siamo liberati dal dolore se abbiamo scelto la via delle
cattive azioni. E’ forse giusto aspettarsi che Egli rimuova i nostri fardelli, se i nostri atti e
pensieri sono in contrasto con le Sue leggi? Nell’osservanza del Suo codice etico, quello ch’Egli
diede nei Dieci Comandamenti, sta il segreto della felicita’”
Lascia un commento