Il cervello cresce sempre

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Il cervello cresce sempre

di: Paolo Manzelli/University of Florence

La crescita del cervello puo’ durare per tutta la vita. Recenti scoperte sulle “cellule staminali”
nel cervello hanno eliminato il vecchio dogma della Neurologia per cui si riteneva che le cellule
neuronali del cervello fossero incapaci di riprodursi. Oggi sappiamo invece che in un ambiente
ampiamente stimolato anche nell’adulto la rigenerazione neuronale è sempre possibile a partire da
“cellule staminali” così dette “Toto-potenti”, che in qualità di precursori indifferenziati possono
differenziarsi in diverse forme cellulari.

Inoltre è ben noto che esistono nel cervello processi di stabilizzazione che rallentano e
diminuiscono il numero di neuroni nel cervello e rallentano la crescita di nuove cellule neuronali..
Il Cervello del nascituro inizia a svilupparsi con rapiditò impressionante ed i neuroni si
moltiplicano con grande rapidità. Dal sesto mese, la produzione così celere dei neuroni rallenta
notevolmente mentre accelera la nascita di collegamenti interneuronali (Assoni e Dendriti
sinaptiche). Anche esse si moltiplicano rapidamente fino ai 4 anni circa. Di seguito con
l’esperienza e l’apprendimento si stabilizzano percorsi di integrazione delle varie aree cerebrali
pertanto mano a mano con la formazione dell’individuo si attua un fenomeno di riduzione delle
potenzialità plastiche del cervello che è indice di una stabilizzazione della specializzazione delle
funzioni di integrazione cerebrali.

Di conseguenza man mano che procede tale stabilizzazione delle funzioni cerebrali il numero di
Neuroni e delle Interconnessioni neuronali tende a diminuire e il cervello risponde in tal misura ad
un vitale processo di adattamento cognitivo. Alla stabilizzazione del sistema di apprendimento va a
corrispondere di pari passo il processo di “Mielinizzazione” delle interconnessioni Neuronali. La
Mielina è un polimero proteico-lipidico che forma una “guaina” intorno ai neuroni in funzione
protettiva estremamente necessaria in particolare per inibire la dispersione di campi bio-elettrici
negli assoni, cioè nelle fibre nervose che propagano le informazioni nel cervello e nel corpo
dell’individuo. Dato che la mielina è di colore biancastro, con la crescita dell’individuo e la
formazione cerebrale si osserva un progressivo fenomeno di diminuzione relativa della materia grigia
in favore di aumento della materia cerebrale bianca dovuto alla mielinizzazione delle fibre di
interazione cerebrale, azione che si completa all’incirca attorno ai 20 anni (pur potendo proseguire
anch’esso per tutta la vita a ritmo rallentato).

Proprio come conseguenza di un tale fenomeno di riduzione neuronale, caratteristico dello sviluppo
cerebrale dal bambino all’adulto, si era ritenuto che i neuroni non avessero più alcuna possibilità
di rinascere nell’adulto mentre quello che avviene. Quello che sappiamo oggigiorno fa riflettere
sulla possibilità di esplorare nuove e forme di apprendimento capaci di migliorare la plasticità
cerebrale cercando di limitare una formazione rigida sostanzialmente tesa a stabilizzare in modo
ripetitivo i processi di memorizzazione a lungo termine. Certamente strategie alternative di una
formazione meno condizionante i processi di stabilizzazione cerebrale, orientate pertanto verso il
mantenimento della plasticità cerebrale, sono oggi rese possibili dai sistemi di “Net-Learning”
basati sulla condivisione di conoscenze in rete internet.

Ciò infatti corrisponde ad un sistema di apprendimento che certamente rappresenta un arricchimento
ed ampliamento dell’ambiente comunicativo rispetto a quello limitato dello spazio di una classe a
scuola. Le linea di guida delle sperimentazioni di “NET-Learning” introdotte recentemente dal
LRE/EGO-CreaNET sono realmente innovative, proprio in quanto tendono a predisporre una attenta e
cosciente considerazione sulla formazione delle funzionalità cerebrali. Infatti sostanzialmente sono
basate sulla considerazione che vede nelle potenzialità cerebrali creative la possibiltà di una
formazione anticipativa di nuove conoscenze finalizzata a crearsi un futuro entro sistemi di
condivisione ed auto-determinazione dello sviluppo cognitivo.

È ragionevole ritenere che per rinnovare se stesso, il cervello di un individuo debba apprendere
molto sulla propria formazione cerebrale e quindi non solo svolgere il compito di apprendere
nell’imparare nozioni relative al mondo cognitivo e l’ambiente che lo circonda. La completa
correlazione tra soggetto ed oggetto dell’apprendimento genera pertanto una opportunità del tutto
nuova capace di generare una visione integrata di ciò che cambia e di come si possa significare
creativamente le alternative del cambiamento. E quindi è in questa prospettiva che riteniamo
importante la sperimentazione di NET-Learning che consegue a una presa di coscienza sulle
potenzialità cerebrali di sviluppo, poste al di la’ di antiquate modalità di apprendimento e di
obsoleti dogmi cognitivi.

NOTA: La “Mielina” è formata da uno strato interno di colesterolo ed uno strato interno di
fosfolipidi e proteine serve come schermatura dei flussi bio-eletrica di informazione che scorrono
nelle fibre nervose Gravi alterazioni dei processi di de-mielinizzazione si riscontrano nella
sclerosi multipla e nel morbo di alzehimer.

Per ulteriori informazioni:

Paolo Manzelli
Director of LRE/EGO-CreaNet-“VIA” – University of Florence
Via Cavour, 82 – 50129 FIRENZE – Italy
Phone: +39 055-288754
Fax: +39 055-2756702
Mobil +39 335-6760004
E-mail: LRE@UNIFI.IT
E-mail: manzelli@invisibilmente.it

Università degli Studi di Firenze

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