Il cervello dei suicidi
Data articolo: ottobre 2008
Fonte: salute.agi.it
Il cervello dei suicidi mostra caratteristiche chimiche diverse rispetto a quello di chi muore per
cause naturali. È quanto risulta da un studio canadese nell’ambito del quale i ricercatori
dell’unversità del Western Ontario, della Carleton University e dell’università di Ottawa hanno
esaminato campioni di tessuto cerebrale di 20 persone. In chi si era tolto la vita erano evidenti
segni di metilazione, un processo chimico che si riflette sul comportamento.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Biological Psychology, si afferma che fattori ambientali
avrebbero un ruolo in queste modificazioni biochimiche, il che conferma che fattori genetici e
ambientali sono in grado di interagire, producendo cambiamenti specifici e sostanziali nei circuiti
cerebrali.
Il dna dei suicidi risultava mutato per effetto della metilazione, un processo che spegne i geni
ripetitivi di una cellula: il tasso di metilazione nei suicidi era di circa dieci volte superiore
rispetto a quello delle persone morte per cause naturali. Secondo i ricercatori, la riprogrammazione
cellulare potrebbe contribuire alla natura ricorrente e protratta delle sindrome depressive acute.
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