Il cervello delle persone creative

pubblicato in: AltroBlog 0
Il cervello delle persone creative

Le persone creative possiedono un emisfero destro del cervello particolarmente sviluppato.

Negli anni ’60, gli studi sul funzionamento del cervello del dottor Roger W. Sperry e dei suoi
allievi Michael Gazzaniga, Jerre Levy, Colwin Trevarthen, Robert Nebes e altri, hanno dimostrato
come creatività ed empatia siano funzioni dell’emisfero destro del cervello. Ho ipotizzato, perciò,
che la personalità creativa sia una struttura di personalità caratterizzata da un emisfero destro
particolarmente attivo.

Vediamo meglio come funziona il cervello e cosa significa avere un emisfero destro attivo. Il nostro
cervello è formato da due emisferi, destro e sinistro, con funzioni e abilità specifiche. Entrambi
gli emisferi collaborano tra loro ma funzionano in modi diversi. Approssimativamente possiamo dire
che l’emisfero sinistro coglie le cose in modo analitico, lineare, logico matematico, razionale,
consequenziale e oggettivo. Mentre l’emisfero destro comprende in modo intuitivo, analogico,
immaginativo, relazionale, sintetico, divergente e soggettivo.

Come si può intuire da questo elenco, empatia e creatività sono funzioni che appartengono
all’emisfero destro.

Perciò quando ci sentiamo creativi o siamo in empatia con qualcuno, questo emisfero è al lavoro e
tutte le sue competenze sono attive. Mentre l’emisfero sinistro tiene conto della sequenza dei
fatti, ha una visione analitica e si basa sul ragionamento e sulla logica, l’emisfero destro è
attento alle relazioni tra le cose, ha una visione d’insieme ed è focalizzato sul presente.

Inoltre, ha un contatto diretto e immediato con l’inconscio, da cui spesso attinge conoscenze e
consapevolezze “non logiche”. Questa sua capacità è la fonte delle intuizioni improvvise, di quel
sapere che si accende come una lampadina senza bisogno di passaggi intermedi. L’inconscio, infatti,
è, per definizione, la sede di ciò che non sappiamo, delle cose di cui non ci ricordiamo più. E’ il
serbatoio in cui finiscono tutte le consapevolezze che, occupando troppo la nostra mente,
renderebbero la vita sovraccarica di informazioni inutili e piena di confusione.

Nell’inconscio si trovano tutte le esperienze che abbiamo vissuto, le cose che abbiamo visto, i
libri che abbiamo letto, le parole che abbiamo detto e ascoltato, e via dicendo? tutto quello che ci
è successo! Tutto questo sapere è contenuto nel nostro inconscio ed esiste sotto la soglia della
consapevolezza cosciente.

L’emisfero destro, grazie alla sua propensione alla sintesi e alla globalità, pesca da quel bagaglio
di conoscenza ciò che gli serve, con immediatezza e senza passare attraverso la sequenza del
ragionamento logico. Mentre l’emisfero sinistro, ricercando le cause e gli effetti di tutte le cose
impiegherebbe moltissimo tempo per trovare e mettere in ordine le informazioni.

Entrambi gli emisferi del cervello sono indispensabili per avere una visione corretta della realtà,
ma solitamente durante la crescita l’emisfero sinistro tende a prevalere su quello destro, che
progressivamente vi si sottomette, finendo per essere utilizzato meno.

I programmi scolastici, infatti, prediligono lo studio analitico, razionale e logico matematico,
peculiarità che appartengono tutte all’emisfero sinistro, e danno meno importanza alle sintesi, alla
creatività, al ritmo, all’utilizzo delle immagini e a tutte le funzioni che competono all’emisfero
destro. Si struttura così, durante gli anni della scuola, una sorta di “dittatura” di un emisfero
sull’altro e si forma l’abitudine mentale a operare seguendo la logica senza considerare più il
pensiero creativo, le sensazioni e le intuizioni.

Credo che le Personalità Creative possiedano un emisfero destro incapace di sottomettersi
all’emisfero sinistro. In loro, nonostante il bombardamento “logico matematico” subito durante gli
anni di scuola, si mantengono sempre vive tutte le sue funzioni: ascolto dei sentimenti, intuizione,
capacità di sintesi, atemporalità, facile accesso all’inconscio, attenzione alle relazioni,
creatività ed empatia.

Autrice: Carla Sale Musio
Fonte: carlasalemusio.blog.tiscali.it

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *