IL CERVELLO QUANTISTICO

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IL CERVELLO QUANTISTICO

da shantimandir.org

Dott. Virmani Ashraf
(Research Scientist – specialising in Neuroscience, Neurology and Pharmocogenetics).

”Il Dna molecole di emozioni – Il cervello e le frontiere delle neuroscienze”

(nuove frontiere sul sistema nervoso centrale in relazione alle possibili implicazioni quantistiche
che sottointendono all’attività cerebrale)

LE NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA SULLA MENTE

L’implicazione della fisica quantistica nei fenomeni biologici viventi apre nuovi scenari per un
approfondimento dei processi neurobiologici associati alle funzioni cerebrali.

In accordo con la meccanica classica la natura mostra la sua ambivalenza: mente e materia risultano
ancora oggi difficili da relazionare. Il rapporto mente-materia e’ molto complesso da spiegare nei
termini di proprietà “meccaniche” del cervello.

Nella meccanica quantistica esiste pero’ la dualità particella-onda e le varie proprietà di un
sistema possono essere spiegate come campi di energia.Tutto ciò ci permette di utilizzare un altro
approccio per la comprensione del nostro universo fisico rivolto verso noi stessi e le funzioni
cerebrali.

Capire come il mondo esterno e’ codificato nell’attuale struttura “chimico-fisica” del cervello
forse ci consentirebbe di spiegare quelle proprietà uniche che emergono da questa struttura organica
come la coscienza, la memoria e tutto il pattern di sentimenti ed emozioni che formano una parte
della nostra mente.

Questo punto di vista potrebbe spiegare l’emergenza di queste proprietà “astratte” non in termini di
proprietà materiali o “meccaniche” ma come campi di energia.

Effettivamente questi “campi di energia” potrebbero spiegare l’assoluta unicità di ogni individuo
nel mondo che e’ sorprendente soprattutto considerando che ogni uomo altro non e’ che la
manifestazione di uno stesso modello genetico, molecolare e fisico.

Nonostante ciò nelle neuroscienze le domande ricorrenti sono sempre le stesse: che cos’e’ la
coscienza? Come può il cervello generare la realtà che ci circoscrive dalle interazioni
onda/particella o dall’interferenza di un’insieme di codici?

E’ stato suggerito che il cervello converta e rielabori i pattern di interferenza del mondo quantico
in costrutti a 3 dimensioni usando gli impulsi provenienti dal network elettrochimico neuronale.

Cosi’ facendo il cervello traduce questo “stato di coscienza” da pattern codificati di “onde” a
stati di coerenza fisica che noi chiamiamo “mente”. Forse simili processi sottintendono altri
fenomeni correlati della nostra mente come la creatività e l’intuizione.In queste particolari
condizioni l’elevato livello di “ coscienza di se’” e’ manifestato dal cervello come onde che
tendono verso un incremento di sincronizzazione e ordine.

Cosi’ come non e’ facile definire la coscienza e’ altrettanto difficile comprendere la memoria da un
punto di vista della meccanica classica perché sebbene tutti i miliardi di neuroni fossero capaci di
immagazzinare, ciascuno, tutte le informazioni che sopraggiungono, non sarebbe comunque possibile
spiegare l’enorme capacita’ di memoria del cervello.

Da un punto di vista quantistico invece questa discrepanza può essere facilmente compresa
considerando ciascun neurone capace di immagazzinare non un semplice “byte” di informazione, con
modalità acceso o spento, ma molte informazioni simultaneamente a differenti stati di energia,
ognuna capace, se cosi’ si può dire, di “ricordare”.

Queste introiezioni di memoria sono codificate come stati dinamici piuttosto che come proprietà
speciali di connessione neuronale.

Durante questo Convegno si tenterà di far luce su questi aspetti tanto affascinanti quanto complessi
che riguardano la nostra mente.

Ashraf Virmani BSc, PhD

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