Le sinapsi come nano-strutture del funzionamento del cervello
di Paolo Manzelli – 30/08/2013
Il filosofo francese Francois La Rochefoucauld nelle sue “Riflessioni e Sentenze” (1665) osservo’:
Tutti si lamentano di avere poca memoria, nessuno si lamenta di avere poco giudizio
Che cos’è la memoria?
La memoria normalmente è definita come la capacità di conservare le informazioni e di recuperarle.
Tradizionalmente si distinguono schematicamente due tipologie mnemoniche:
la memoria a breve termine, deputata al mantenimento delle informazioni per un intervallo limitato
di tempo (mbt);
una memoria a lungo termine, fondamentale per l’ apprendimento apparentemente per la rielaborazione
e conservazione delle informazioni a lungo termine (MLT)
La mtb ovvero “episodica o di lavoro”, è una funzione articolata e diffusa che coinvolge varie
aree
del cervello, sincronizzandole in un compito mnesico unitario.
La mlt ovvero “semantica”e/o “procedurale” e’ locata centralmente nel cervello e si correla
preferenzialmente con le aree deputate sia al riconoscimento ed espressione del linguaggio che a
quelle motorie.
Tale schematizzazione dell’organizzazione dei processi della memoria , non affronta, se non
parzialmente, una spiegazione del sistema che conduce alla formazione di ricordi nell’
apprendimento.
Facendo particolare riferimento alle sinapsi, che sono i segmenti di collegamento tra i neuroni , la
memoria, in particolare quella a breve termine, si ritiene causata da effetti temporanei di
polarizzazione delle sinapsi al passaggio di segnali bioelettrici; tale variazione di potenziale
alle sinapsi induce una temporanea attivita di risonanza di oscillazione coerente nei neuroni, che
permette di mantenere ed elaborare la informazione a breve termine. Tale attivita viene rafforzata
dalla ripetizione di fenditure (gap juncton) la cui fessura e di soli 4/5 nm, che si pensa possano
servire a stabilizzare la risonanza stocastica del sistema della “mbt”.
A partire da tale spiegazione possiamo notare che la neurologia che fa riferimento alla scienza
classica non puo spiegare, ad un buon livello di completezza, la formazione della memoria; mentre
la “Teoria del Cervello Quantistico” (“QBT”), basata su l’entanglement quantistico e cioe’ sulla
sovrapposizione (overlap) di stati quantici dei neuroni inclusi nel gap sinaptico, puo svolgere un
ruolo importante nella comprensione della complessa funzione mnemonica del cervello e potrebbe
costituire la base di una spiegazione del rapporto tra apprendimento a lungo termine delle
conoscenze e la evoluzione coscienza umana.
Questa importante constatazione fa nascere il progetto transdisciplinare “quARte” , di arte e
scienza quantistica e di comunicazione in realta’ aumentata, e pertanto cercheremo il confronto
internazionale sulla base di alcune ipotesi e congetture da verificare delle quali alcune sono gia
state accennate in:
a) www.edscuola.eu/wordpress/?p=27436 ;
b) www.edscuola.eu/wordpress/?p=26471
Le sinapsi e l’entanglement
La ricerca di “QBT” del programma “quARte” e iniziata dal considerare che le sinapsi hanno
comunemente uno spessore variabile di pochi nanometri ( tra i 20 e 40 nm) e tale dimensione
sub-microscopica , ci permette di capire come possa agire la funzionalita dell’entanglement
quantistico nella generazione di campi energetici di informazione che agiscano nel comunicare
informazione simultaneamente a distanza.
Sotto tale profilo di comunicazione simultanea a distanza, diventa possibile ipotizzare, che le
sinapsi possano agire con due modalita :
A) la prima e’ quella “Bioelettrica” , nel caso che i canali di gettito dei neurotrasmettitori nella
fessura sinaptica siano aperti. In tal caso le due membrane della fessura sinaptica si polarizzano
ed inducono la diffusione risonante delle oscillazioni dei neuroni per attivita’ di “mbt” .
B) La seconda e’ invece quella che si esprime come attivita’ di comunicazione Bio-chimica
simultanea a distanza; in questa fase i canali di gettito dei neurotrasmettitori sono chiusi , cosi
che la costrizione delle molecole della neuro-trasmissione nella fessura sinaptica, va ad agire da
modulatore dell’ entanglement quantistico degli orbitali molecolari dei neuro trasmettitori; cio’
causa la formazione di campi di energia di informazione dotati di una elevata stabilita di
comunicazione simultanea tra le varie aree coinvolte nella MLT.
Mediante queste ipotesi diviene possibile ritenere che i modelli classici fino ad oggi utilizzati
per spiegare i processi cognitivi cerebrali siano ormai inadeguati e che quindi necessitano di un
notevole approfondimento teso a comprendere con modalita transdisciplinari,la organizzazione della
modulazione della memoria che e alla base di ogni processo mentale di conservazione ovvero di
cambiamento culturale sociale ed economico.
Precedenti articoli di Paolo Manzelli
www.edscuola.it/archivio/lre/cremem.html
www.edscuola.it/archivio/lre/simultaneity.pdf
www.egocreanet.it/Postnuke/html/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=190
Clicca qui per maggiori informazioni sul il progetto transdisciplinare “quARte”
http:/www.egocrea.net/quarte/?page_id=59%20%20%20%20%20%20%20%20
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