Il cervello si evolve
di: Enrico Loi per Ecplanet
Neuroscienziati del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California, e
dell’Università di Cambridge, in Gran Bretagna, stanno mettendo a punto, utilizzando nuove tecniche
di brain imaging, un modello per poter spiegare i processi funzionali del nostro cervello. Il
modello finora messo a punto suggerisce che il cervello è una rete dinamica mutabile. Peculiarità
che gli permette di aggiornarsi continuamente in funzione alle necessità comunicative e
computazionali.
In passato, gli scienziati si limitavano a ipotizzare che il cervello era solo una gigantesca rete
fissa, ma non si era mai riusciti a accertare tutte le sue funzionalità intrinseche. I
neuroscienziati sostengono pratica che l’evoluzione del cervello abbia raggiunto uno stadio
operativo di un apparecchio ibrido. In questo modo, il cervello opera efficientemente e può
eseguire calcoli molto sofisticati con un iter operativo che supera di gran lunga quello dei
calcolatori più sofisticati.
Lo stadio evolutivo ha inoltre permesso anche un affinamento, e quindi livelli energetici più
efficienti, di tutti i dispositivi di comunicazione a lunga distanza situati dentro il cervello. Il
nuovo modello è stato descritto in un articolo apparso sul periodico “Science”.
Istituzioni scientifiche citate nell’articolo:
Salk Institute for Biological Studies
University of Cambridge
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