Il Codice del Benessere

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Il Codice del Benessere

Alla scoperta di EFT – Emotional Freedom Techniques

di Andrea Fredi

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CAPITOLO I: Le scoperte di Einstein al servizio del Benessere

Più di 70 anni fa Albert Einstein rese nota al pubblico la famosa equazione E=mc2. Il suo
significato è che tutto (inclusi i nostri corpi) è fatto di energia e che essa non si può
distruggere ma può solo variare di stato, esprimendo una diversa frequenza. Questa scoperta, con la
sua profonda semplicità ed universalità, ha rivoluzionato il mondo della fisica e di tante altre
scienze umane, eppure è stata largamente ignorata dalla moderna medicina ufficiale, psicoterapia
inclusa. Per fortuna c’è stato chi, al di fuori dal coro, è riuscito a cogliere l’importanza di
questa scoperta e soprattutto a trasformarla da equazione matematica a soluzione pratica. Pur
essendo sana e necessaria la ricerca di teorie che spieghino la realtà, ritengo che maggiore
importanza la rivestano i risultati, intesi come cambiamenti positivi in uno o più settori della
nostra vita.

E’ evidente che l’approccio olistico (dal greco olos, intero), ovvero il considerare l’essere umano
come una unità nella quale ogni aspetto è collegato agli altri, rappresenta aria nuova all’interno
della concezione “meccanicistica” dell’uomo tipica dell’odierna mentalità occidentale. Nel campo
della salute, ad esempio, siamo giunti ad un altissimo livello di spersonalizzazione dell’individuo,
visto come un insieme di organi e sistemi che vanno trattati separatamente, perché percepiti come
separati. Perciò se abbiamo mal di testa, un evidente sintomo che qualcosa nel corpo e nella mente
non funziona, la “soluzione” correntemente in uso è l’assunzione di un farmaco. Il dolore viene
sedato, noi possiamo andare avanti a fare i miliardi di cose che sentiamo necessario fare, e non se
ne parla più…fino alla prossima volta. Risulta evidente che il nostro mal di testa non è sorto dal
nulla, ha un’origine la quale non è stata percepita, né tanto meno sanata.

Ciò rende molto alte le probabilità che il malessere ritorni. Un paragone automobilistico aiuta a
chiarire il concetto: immaginiamo di essere una vettura composta dai vari sistemi elettrico,
meccanico, idraulico, etc. che sono interdipendenti e collaborano per far sì che l’automobile
funzioni bene. Sappiamo ad esempio che un problema all’impianto elettrico può comportare disagi in
tutto il resto della macchina, o che una convergenza sbagliata porta ad una eccessiva usura dei
pneumatici e quindi ad un maggior consumo di carburante. Per questo motivo è importante tenere
controllata l’auto ed osservare i messaggi che le spie ci inviano. Se un giorno si accende la spia
dell’olio, significa che dobbiamo aggiungerne.

Ringraziamo la spia, che ci ha evitato di fondere il motore, e provvediamo al rabbocco. Semplice,
no? Evidentemente no, perché se la nostra spia si chiama mal di testa (o attacco di panico, o
allergia) innanzitutto la malediciamo perché interrompe la nostra corsa, e poi provvediamo a svitare
la lampadina dal quadrante, in modo che quella fastidiosa luce si spenga e noi possiamo continuare
il viaggio. E l’olio? Fin che ce n’è, andiamo. Poi, una volta fuso il motore (ed a quel punto siamo
costretti a fermarci), non ci resta altro da fare che sostituirlo, sempre che ci sia un “usato
sicuro” a disposizione. Non era meglio fermarsi, ascoltare ciò che la spia aveva da comunicare ed
aggiungere olio?

Atteggiamenti di questo tipo, uniti alla quasi totale mancanza di fiducia verso il nostro “timone”
automatico (intuito o saggezza interiore), contribuiscono a quotidiane dosi di sofferenza che
potrebbero essere evitate o, quantomeno, trasformate in utili indicazioni evolutive e di percorso.
Ovviamente, tornando al paragone dell’auto, se dovessi avere un incidente non esiterei un istante ad
affidarmi alle cure dei moderni meccanici che, con la tecnologia attuale, riescono a compiere veri e
propri miracoli. Al limite, durante la convalescenza cercherei di comprendere cosa mi abbia portato
ad avere l’incidente e a danneggiare così seriamente il mio veicolo.

Torniamo ai risultati pratici intesi come cambiamenti positivi, obiettivo dei vari metodi di cura
che abbiamo sviluppato nel corso dei millenni. Cambiamenti, perché per uscire da una situazione di
disagio mi devo allontanare da essa, oppure far sì che essa si sposti. In tutti e due i casi, un
cambiamento è necessario. Positivi: qui il concetto è relativo (del resto siamo partiti dalla Teoria
della Relatività di Einstein…) perché la positività dipende dal punto di vista dal quale si guarda
un evento o un fenomeno.

Per positivo intendo tutto ciò che porta nella direzione di maggior pace, gioia, libertà di essere
se stessi, salute, leggerezza; in una parola, amore. I risultati pratici, a mio avviso, conducono in
questa direzione: liberarci dalle Emozioni Negative che ci impediscono di manifestare la nostra
profonda natura spirituale e di vivere consapevolmente. Per produrre qualsiasi cambiamento, il primo
passo è la consapevolezza della situazione attuale e di ciò che la determina: ecco perché è
necessario guardare da vicino ciò che ci tiene separati dai nostri meravigliosi potenziali: le
Emozioni Negative.

Qualsiasi tradizione, scienza o sistema filosofico si occupa a qualche livello delle Emozioni
Negative. Migliaia di libri sono stati scritti, e svariate teorie formulate, per cercare di
comprendere e risolvere questo fenomeno dal quale non sembriamo capaci di liberarci. L’idea che
presento qui non vuol essere la risposta definitiva al problema, piuttosto un punto di vista che,
unito alle soluzioni che offre, può convalidare se stesso grazie alla prova che più conta: i fatti.

Come avrete modo di sperimentare personalmente, i fatti intesi come cambiamenti positivi sono la
struttura portante dell’intero complesso teorico, ed al tempo stesso il carburante che lo mantiene
vivo. Quando riuscirete, grazie ad EFT, a guardare con naturalezza anche gli eventi più drammatici
della vostra vita, o ad eliminare completamente una fobia che vi condiziona da anni, capirete
appieno cosa intendo. L’idea di base è che ci siano essenzialmente due manifestazioni dell’energia:
Amore o Paura.

Ogni pensiero o azione umana si basa su uno di questi due opposti, e ne rappresenta un’esperienza.
La paura è l’energia che chiude, trattiene, separa, distrugge, attacca, difende, reagisce. L’amore
comprende, unisce, apre, lascia fluire, crea, risana, dona, agisce. La nostra vita oscilla tra
questi due campi di forza, e l’intensità e la durata del flusso che ci attraversa determina la
qualità dei nostri pensieri, sentimenti, azioni. Inoltre, se siamo animati da una energia, non
possiamo contemporaneamente esserlo dall’altra; se sto andando a nord, non posso contemporaneamente
andare a sud.

Se osserviamo la nostra vita vedremo che è un continuo oscillare tra i due aspetti, come un pendolo;
sta a noi cercare di godere appieno dei momenti “belli”, ed utilizzare quelli “brutti” come spinta
verso il nostro miglioramento, e non come limite o zavorra. Le Emozioni Negative si manifestano
generalmente in tre modi: come tensione, disagio o malattia fisica; come sentimento o stato emotivo
disarmonico; come limite o disagio mentale. In pratica, con il termine Emozione Negativa possiamo
intendere qualunque manifestazione di squilibrio nel corpo, nelle emozioni, nella mente e nello
spirito. Così considerata, questa qualità di emozioni particolarmente densa rappresenta ciò che ci
separa dai nostri immensi potenziali ed imprigiona le nostre risorse. Un’altra caratteristica delle
Emozioni Negative è la loro straordinaria capacità di consumare inutilmente l’energia della quale
siamo dotati e di lasciarci così senza altro “carburante” se non per sopravvivere.

Pensiamo alle enormi quantità di energia che consumiamo quotidianamente in tensioni inutili, paure,
rancori, giudizi, sensi di colpa, convinzioni limitanti, e così via: è normale che arriviamo a sera
stanchi, sfiduciati e privi di quel bagliore negli occhi che denota la presenza di passione per la
vita. Se vogliamo vivere intensamente e manifestare il genio sopito dentro di noi dobbiamo
sciogliere l’origine delle Emozioni Negative: la Paura. Come possiamo fare? Partendo da ciò che ci è
più famigliare, con il quale spesso ci identifichiamo: il corpo. La scoperta alla base di EFT
infatti recita:

“La causa di ogni emozione negativa è una interruzione nel sistema energetico del corpo”.

Questo significa ad esempio che una tensione muscolare, un’allergia, una fobia ed una paura possono
essere ricondotte alla medesima fonte: il sistema energetico umano. Poniamo che sia vero, ed
ampliamo il ragionamento: se una interruzione nel sistema energetico (meridiani) del corpo provoca
questa serie così variegata di conseguenze, significa che agendo sullo stesso sistema potremo
risolvere all’origine una grande quantità di problemi.

Le interruzioni nel sistema energetico umano hanno un effetto profondo sulla psicologia di una
persona; correggere queste interferenze attraverso la percussione di alcuni punti nel corpo
corrispondenti ai meridiani energetici, spesso porta a soluzioni molto rapide. Questo significa
libertà da traumi, fobie, abusi, convinzioni limitanti, paura di parlare in pubblico; significa
dissolvere l’ansia che porta a prendere pastiglie, fumare, bere troppo alcool o depredare il
frigorifero; significa libertà di esprimere se stessi con grazia, fiducia e passione, di rendere la
propria permanenza sulla Terra la più lieta e costruttiva possibile.

Poiché con EFT:

– non si assumono farmaci; – è possibile trattare autonomamente un grande numero di problemi; – non
servono attrezzature – non sono richiesti particolari titoli di studio; – a differenza dai metodi
tradizionali, non bisogna raccontare la storia della propria vita (e riviverne i momenti dolorosi)
decine di volte; – normalmente non ci si mettono mesi o anni, anzi a volte si ottengono benefici in
pochi minuti; – spesso i risultati ottenuti sono permanenti;

è inevitabile che EFT (e tutte le sue “sorelle”) si diffondano in Italia, come già oggi sta
accadendo in tutto il mondo. Se state leggendo queste righe, vuol dire che siete dei Pionieri, siete
tra le poche persone che (per ora) hanno avuto accesso a queste straordinarie scoperte: cosa ne
farete, dipende da voi.

Uno degli scopi di questo libro è infatti di guidarvi alla scoperta delle possibilità pratiche di
EFT, in modo che possiate applicarle da subito sui pesi che trattengono la vostra vita. Immaginiamo
per un momento che ogni persona sia una splendida, coloratissima mongolfiera, ricolma di elio e
pronta a solcare il cielo nella sua sfavillante bellezza; come mai invece di farlo, se ne resta a
terra, o si accontenta di viaggiare incerta a pochi centimetri dal suolo?

La ZAVORRA! Essa, con il suo peso, le impedisce di esprimere le sue potenzialità; quante persone
conoscete che vivono la vita con qualche convinzione limitante, trauma, fobia, ansia, abuso,
incapaci di liberarsene e casomai raccogliendone altri lungo il cammino? Ecco perché EFT si rivela
efficace per migliorare la qualità della vita delle persone, fornendo loro uno strumento che ha
altissime probabilità di funzionare e che può essere applicato in completa INDIPENDENZA da ognuno.

Questo aspetto non lo sottolineerò mai abbastanza: siamo abituati a dover dipendere da qualcun altro
per qualsiasi cosa pensiamo o facciamo, per come dobbiamo mangiare, curarci, vestirci, pregare,
vivere. Apprendere EFT non significa diventare felici e liberi grazie ad una bacchetta magica, ma
rappresenta un passo deciso verso la possibilità di SCELTA; pensateci bene, conoscete una condizione
peggiore del non avere scelta? Invece avere per se l’onore e la responsabilità di decidere e
dichiarare la propria Indipendenza dalle Emozioni Negative significa iniziare a divenire Sovrani di
se stessi ed accelerare la propria evoluzione.

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