Il Costante Mezzo
di Confucio
(parte quarta)
Il signore di Ai fece delle domande sull’arte di governare.
Il maestro rispose: Il metodo per governare seguito da Wen e Wu è riportato negli annali. Se
fossero ancora in vita il loro metodo di governo sarebbe palese, siccome però sono morti, non è più
palese.
Il metodo di governo di chi conosce la norma; è come le piante a cui la terra dà nascita, come le
canne che crescono lungo le rive dei fiumi.
Il metodo di governare consiste nell’uomo nell’attrarre gli uomini per mezzo di loro stessi, secondo
la norma; e, ancora, regolandola secondo il criterio della superiorità. É la superiorità che fa
l’uomo; Il fulcro di tutto ciò sta nell’amore verso i genitori.
Giustizia significa comportarsi nel modo opportuno. La cosa più importante è onorare i meritevoli.
Sono i riti che stabiliscono l’affetto che si deve ai consanguinei e al parenti secondo la
gerarchia; il rispetto che va dimostrato ai meritevoli secondo la giusta graduatoria. Ecco perché
il signore deve coltivare se stesso servendo la propria famiglia. Per essere in grado di servire la
propria famiglia deve saper conoscere gli uomini. Per saper conoscere gli uomini deve conoscere le
leggi che reggono l’universo.
Per ogni cosa che esiste sotto il cielo le regole sono cinque e i metodi tre.
Per ogni cosa che esiste sotto il cielo le cinque regole sono queste: i rapporti tra il signore e il
suddito, tra il padre e i figli, tra il marito e la moglie, tra il fratello maggiore e il fratello
minore, tra gli amici.
Per ogni cosa che esiste sotto il cielo i tre metodi sono: avere coscienza del proprio ruolo
superiore e quindi della propria missione; avere coraggio; manifestare verso tutto ciò che esiste
sotto il cielo una azione che sia degna di nota. Applicando questi tre metodi si raggiunge una
condizione di unità.
C’è chi queste cose nasce già conoscendole, c’è chi le assimila con lo studio, e c’è chi le apprende
attraversando prove e difficoltà. In ogni caso, si tratta sempre della medesima comprensione. C’è
chi senza fatica alcuna e con vantaggio ne fa la base del proprio agire; e c’è chi ci riesce con il
sacrificio. In ogni caso, l’efficacia è sempre la medesima.
Il maestro disse: Chi ama lo studio è prossimo alla conoscenza, chi ama l’azione compiuta con
energia è prossimo alla superiorità, chi sa provare vergogna è prossimo al coraggio. Sono queste le
tre regole che occorre conoscere, ed è questo il metodo mediante il quale si coltiva se stessi.
Sapere come coltivare se stessi è il metodo con cui arrivare al governo degli uomini. Sapere come
governare gli uomini è il metodo con cui arrivare a governare la famiglia, il regno e ogni cosa
sotto il cielo.
Sono nove le regole seguite da colui che governa la famiglia, il regno e ogni cosa sotto il cielo.
Queste regole sono: coltivare se stesso, rispettare i meritevoli, amare la famiglia, rispettare i
grandi dello Stato e avere considerazione per quelli di minore rango, trattare il popolo come si
tratta un bimbo, incoraggiare ogni genere di attività e di lavoro, mostrare cortesia verso gli
stranieri e cordialità verso i nobili.
Coltivando se stesso stabilirà la norma. Rispettando i meritevoli non commetterà errore. Amando la
famiglia non scontenterà i fratelli maggiori e minori. Rispettando i grandi dello Stato non
commetterà errore. Avendo considerazione per quelli di minor rango ne sarà contraccambiato.
Trattando il popolo come un bimbo stimolerà tutti a incitarsi l’un l’altro. Incoraggiando ogni
genere di attività e di lavoro potrà utilizzare fino in fondo ogni genere di ricchezza. Mostrando
cortesia verso gli stranieri, li attirerà da ogni dove. Mostrando cordialità verso i nobili sarà
rispettato e temuto ovunque sotto il cielo.
Si incoraggiano i meritevoli coltivando se stessi, facendo digiuni e indossando per i sacrifici le
vesti più belle, attenendosi ai riti, allontanandosi dagli adulatori, attribuendo poca importanza
alla ricchezza e molta all’azione.
Si coltiva l’amore tra i famigliari rispettandone la posizione, incrementando il loro benessere,
condividendo i loro apprezzamenti e il loro disprezzo. Si incoraggiano i grandi dello Stato
usufruendo dell’opera di molti funzionari. Si incitano i funzionari dimostrando fiducia in loro e
incrementando il loro benessere.
Si incoraggia il popolo stabilendo i tempi per il lavoro e alleggerendo le tasse.
Si esortano i lavoratori seguendo la loro opera ogni giorno, esaminandola ogni mese, e retribuendoli
secondo il servizio che hanno reso.
Si onorano gli stranieri e i forestieri andando loro incontro, accompagnandoli alla partenza,
apprezzandone l’esperienza e pazientando se non ne hanno.
Necessario è inoltre ristabilire la successione in quelle famiglie che ne sono rimaste prive, dare
nuova vitalità a regni che più non ne hanno, riportare l’ordine dove non c’è più, aiutare i regni
che sono in pericolo, regolare a corte le udienze, essere generosi con chi parte e non avere pretese
verso chi arriva.
Colui che governa la famiglia e il regno e ogni cosa che esiste sotto il cielo ha queste nove regole
e un unico metodo per applicarle.
Se si predispongono e preparano le cose per tempo, esse arrivano a soluzione; altrimenti, non
riescono.
Una parola che sia stata meditata per tempo potrà risultare efficace.
Una cosa che sia stata decisa tempestivamente non avrà problemi.
Un’azione che sia stata predisposta per tempo risulterà positiva.
Una norma che sia stata fissata per tempo non risulterà difettosa.
Quando si occupa una posizione inferiore non si può ottenere la fiducia del superiore e pertanto non
si possono comandare gli uomini: esiste una norma per ottenere la fiducia del superiore. Chi non
dimostra fiducia negli amici, non ha la fiducia del superiore: esiste una norma per ottenere la
fiducia degli amici. Non obbedire ai propri genitori e non amarli non ottiene la fiducia degli
amici: esiste una norma per obbedire ai propri genitori e amarli. Se esaminiamo sinceramente noi
stessi, non ci consideriamo equilibrati, né persone che obbediscono ai propri genitori e che li
amano veramente: esiste una regola per essere persone equilibrate. Se non si sa comprendere
l’esperienza, non si è veramente equilibrati!
L’equilibrio è la norma del Cielo. Raggiungerlo è la norma dell’uomo. (8) Questo equilibrio privo
di costrizioni è il mezzo, e significa raggiungerlo senza affanni. L’uomo superiore mette in pratica
la norma del mezzo senza difficoltà.
Si giunge a questo equilibrio soppesando bene l’esperienza e poi attenendovisi rigorosamente.
Per ottenere una grande conoscenza occorre apprendere a valutare, a riflettere e ad agire con molta
attenzione, distinguendo con chiarezza e agendo con la sincerità.
Quando non si comprende qualcosa, oppure quando pur comprendendola non si riesce a metterla in
pratica, non bisogna desistere. Né bisogna desistere se non si hanno domande, oppure se si hanno
domande prive di risposta. Non bisogna desistere se non si riesce a distinguere, oppure se si
distingue però non con chiarezza. Né bisogna desistere se non si agisce, oppure se si agisce però
non con la sincerità.
C’è chi ottiene l’equilibrio in un colpo solo, e chi ci arriva in cento colpi. C’è chi riesce in
dieci colpi, e chi in mille. Questa regola è certamente alla portata degli, uomini. Così,
l’ignorante potrà diventare intelligente, il debole potrà diventare forte.
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