Il danno della new age di Marina A. Ricci

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Il danno della new age di Marina A. Ricci

Il benessere dalla nuova spiritualità?

Se, da un lato, bisogna riconoscere che la corrente new age ha avuto il
pregio di portare a conoscenza dei più il fatto che, per stare bene, si deve
cominciare innanzitutto a dare attenzione a se stessi per liberare le
energie represse o deviate, così che poi il corpo possa usufruire di questo
riconquistata fluidità che apporta benessere interiore ed esteriore;
dall’altro canto, però, i danni che sta portando avanti sono, a dir poco,
enormi.

Proviamo a spiegarci: una volta gli Insegnamenti sacri, quelli che
permettevano di intraprendere il cammino della crescita spirituale, erano
esoterici, ovvero segreti, in quanto rivolti a pochi. Non perché non fosse
possibile reperirli, ma perché il linguaggio utilizzato per esprimerli era
così difficile, che implicava una preparazione personale non indifferente.
Ovvio che solo pochi erano quelli che riuscivano a percorrere la salita
sulla “montagna sacra” e superare tutti gli sforzi e i sacrifici che la vera
conoscenza, che va sempre al passo con la propria crescita interiore,
comportava!

Oggi, in teoria, non sarebbe cambiato nulla, il Sublime deve essere ancora
conquistato e non viene mai regalato (né tanto meno comprato!). Tuttavia,
con la divulgazione estrema che è avvenuta con la new age, questi
insegnamenti sono stati fin troppo semplificati, perdendo così moltissime
sfaccettature importanti, spesso difficili da comprendere e da mettere in
pratica, che però davano un senso più vero e completo al significato.
In questa nostra epoca leggiamo libri scritti da semplici ma spavaldi
personaggi che, dopo aver sperimentato, se non addirittura solo letto altri
libruscoli sul tema, si mettono loro stessi a scrivere o a predicare. Per lo
meno questo accade in maniera esasperata negli Stati Uniti, c’è una tale
semplicioneria nel rendere pubblici questi sedicenti “maestri”, che è
veramente impressionante.

Citazioni latine usate a sproposito, da persone che di latino non sanno
certamente nulla ma, dato che fa fino (specie negli Usa, dove la cultura
generale è comunque molto bassa), ecco che ce le ritroviamo in contesti in
cui non hanno minimamente il senso che avrebbero! Lo stesso meccanismo si
riscontra in tutto il resto: informazioni esoteriche buttate lì con la
stessa facilità di quando si compila la lista della spesa, consigli
psicologici di così poco spessore, da essere una vera e propria presa in
giro, una faciloneria semplicistica nell’affrontare la vita che c’è da
chiedersi se chi sta lì a propinarci questi consigli sia poi del tutto
giusto dentro. La vita, checché questi dicano, non è così facile come ce la
vogliono far credere. La realtà è molto più complessa e deve essere
affrontata con intelligenza, non con l’ingenuità dei sempliciotti.

Chi di voi non ha ancora letto, in uno di questi libruscoli appunto, il
consiglio di non andare a lavorare se un giorno vi sentite fuori fase?
Ebbene, seppure per certi versi è comprensibile come consiglio, non è detto
che si possa però applicare, quindi perché dare consigli inapplicabili? Si
dovrebbe invece dare tutta una serie di considerazioni, che permettano di
affrontare la realtà, al momento immutabile di una situazione pesante, in
modo da trasformarla poco alla volta, con impegno e pazienza. Su queste
situazioni, in genere, si deve lavorare con grande acume e strategia, non
basta ripetersi allegramente “think pink” e aspettarsi che il mondo cambi!

Oppure, chi non ha letto dei poteri “magici” delle piramidi? Certo, vi
avranno anche raccontato che si deve direzionarla a nord, ma in quanti hanno
mai precisato che se è l’angolo a essere direzionato a nord si produce un
effetto, mentre se è il lato che viene posizionato in allineamento con il
nord se ne produce un altro? Addirittura gli effetti possono essere gli uni
opposti agli altri: in determinati casi si produce un ampliamento delle
energie, presenti dove viene posta la piramide, in altri, invece, la
piramide assorbirà le energie. Vi immaginate posizionare male la piramide
(cosa che accade nella stragrande maggioranza dei casi) e ottenere quindi
che le energie di tensione che regnano nella propria casa vengano
amplificate?

Per non parlare dei cristalli: oggi si consigliano e si vendono con una
facilità che potrei solo definire vergognosa. I cristalli sono dei
potentissimi amplificatori delle energie. Questo significa che, se non
utilizzati nel modo corretto, ma lasciati magari in giro per casa, questi
amplificheranno le frequenze delle energie interiori degli individui che la
abitano. Quindi, dato che siamo tutti su di un percorso di crescita, e i
moti interiori negativi non siamo ancora riusciti a estirparli del tutto dal
nostro animo, i cristalli aumenteranno queste vibrazioni che, spesso
inconsciamente, emaniamo, generando stati ancora più negativi

Ora tutto ciò è realmente efficace, ovvero succedono veramente cose quando
ci abbandoniamo a questo genere di pratiche. Il problema è se poi siamo
preparati ad affrontare tutto ciò che viene messo in circolo. È vero che
questi suadenti maestri sono poi lì, pronti a consolarci e a coccolarci, ma,
se siamo sinceri, non è questo il senso della crescita! Per crescere
dobbiamo confrontarci con ciò che viene evocato dalla profondità delle
nostre memorie, per poter poi utilizzare, con scopi per noi più
gratificanti, l’energia che si è, infine, liberata. Il punto è però capire,
prima di aprire quelle porte, se poi siamo pronti a vivere diversamente

A un incontro dove si suonavano le campane tibetane, a scopo terapeutico, un
partecipante è stato letteralmente sconvolto dalle memorie inconsce, evocate
dai quei suoni. Attanagliato da spettri, che la sua psiche, per
sopravvivere, aveva rimosso, il poveretto ha spaventato tutti i partecipanti
e non da ultimo la conduttrice che, totalmente, impreparata a gestire una
conseguenza del genere, non è riuscita a fare nulla di fronte a tutto ciò
che aveva provocato! Il poveretto ha passato poi dei mesi in cure
psichiatriche.

Certo, questo è un caso estremo, ottimo per fare un esempio. Ma anche se non
arriviamo a questi punti, la domanda da porci permane: in che misura siamo
stati avvertiti della crisi a cui dovremo andare incontro e quindi imparare
a gestire e superare, per poter finalmente fare quel passo di crescita che,
invece, quel blocco energetico ci impediva di fare?

Non esiste nessun attestato, ufficialmente riconosciuto dalle autorità, che
ci garantisca il tipo di preparazione di questi sedicenti maestri o novelli
terapeuti. D’altro canto è pur sempre vero che, neppure con i
professionisti, siano questi medici o psicologi, si ha la sicurezza che,
accanto alla preparazione tecnica ci sia poi una preparazione umana! Diciamo
che le qualità emozionali, che mancano ai professionisti, è in genere la
qualità principale dei vari individui della new age, ma accanto a questa,
spesso, però, manca loro la necessaria e vasta preparazione tecnica, che
permetta loro di saper andare oltre all’abbraccio di cuore che troppo
facilmente elargiscono. Infatti, non sempre quell’abbraccio è da dare, non
perché si sia indifferenti (come lo sono solitamente i professionisti) ma
perché, per aiutare una persona a uscire da situazioni disastrose, non
dobbiamo dargli il “dolcetto” che, una volta deglutito, non gli avrà però
insegnato come affrontare e migliorare la sua situazione, ma lo costringerà
ad andare a mendicare nuovi dolcetti.

Persino i terapeuti dell’altro benessere, ovvero tutte quelle tecniche per
recuperare la salute attraverso metodiche olistiche e non invasive, sono
oggi equiparabili ai medicinali allopatici che vengono offerti secondo la
visione sintomatologica. Infatti, nella medicina classica a un dolore
equivale un farmaco; con i terapeuti dell’altro benessere: a ogni dolore
equivale una seduta terapeutica. Insomma abbiamo sostituito la chimica con
delle medicine umano-energetiche, che di sicuro non ci faranno male, ma non
ci aiutano neppure a essere indipendenti, ovvero a imparare quelle tecniche
da adottare, che ci permetterebbero di essere noi i medici di noi stessi.
Thomas Edison così si augurava:
“Il medico del futuro non somministrerà medicine, ma coinvolgerà il paziente
nella cura della struttura e delle funzioni dell’organismo umano,
nell’alimentazione, nelle cause e nella prevenzione delle malattie”.

Come ben si può comprendere, per imparare a camminare sulle proprie gambe
bisogna sapersi, volersi, impegnarsi, e oggi, ammansiti come siamo dai vari
“dolcetti/palliativi”, che in continuazione la società del consumo ci impone,
è difficile uscire dal torpore in cui ci siamo assopiti. Questo è anche il
risultato dell’esigenza di mercato, su cui si basa il florido commercio
della new age.

Chi fa marketing, sa fin troppo bene che, dove non c’è il bisogno lo si
deve creare, così che le persone poi si affanneranno a soddisfarlo.
Ovviamente, a questo tipo di bisogni , il mercato non dovrà dare una
risposta risolutiva, bensì solo paliativa, in modo da far rimanere viva la
necessità e il successivo consumo di quei “dolcetti/droghette” che
permettono di sopportare il peso della vita, grazie al loro costante
consumo.

Per cui ben vengano le persone che cercano conforto, la new age ha pronta
una schiera di personaggi volenterosi a consolare gli altri, dietro lauto
pagamento, ovviamente!

Come si diceva, la realtà è molto più complessa e deve essere affrontata con
intelligenza, non con l’ingenuità dei sempliciotti. Tuttavia, al mercato new
age servono però i sempliciotti che, piuttosto di imparare come gestire la
propria vita per risolvere le situazioni spiacevoli in cui si trovano,
preferiscono correre da questi accattivanti maestri/terapeuti, e ricevere
così quei “dolcetti” che, senza alcuno sforzo, permettono loro di addolcire
la loro misera esistenza, per lo meno per il tempo che dura questo
palliativo; non appena l’effetto sarà passato ritorneranno a procurarsene dei
nuovo. Così il mercato fiorisce, per la gioia del portafoglio di questi
smaliziati “illuminati”!

Marina A. Ricci ( malricci@excite.it )

bibbliografia:
Guida alla micronutrizione. Scegliere gli integratori giusti per stare bene
Ricci Marina A. ; Xenia

La realtà vibrazionale. Capire ciò che avviene e l’arte di farlo accadere
Ricci Marina A. ; Xenia

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