Con la parola Karma si intende la raccolta di ciò che abbiamo seminato
in questa vita od in quelle precedenti. Il Karma buono è rappresentato
da tutto ciò che abbiamo fatto per il bene dei nostri simili; questo
Karma ci propone i “crediti” che riscuoteremo in questa vita sotto
forma di persone che ci offriranno aiuti e conforto.
Il Karma cattivo rappresenta invece tutto ciò che abbiamo fatto a
danno fisico o morale dei nostri simili, in questa o nelle precedenti
incarnazioni; questo Karma ci procurerà nemici, guai e malattie che
dobbiamo accettare di buon grado se vogliamo chiudere i “nostri
debiti” nel modo migliore.
Il Karma si può definire come il “grande equilibratore”. Vita dopo
vita egli provvede infatti tute le possibilità necessarie affinché un
individuo possa sistemare i debiti e i crediti contratti con coloro
che lo circondano. Ogni individuo decide infatti di nascere e venire a
contatto con tali persone proprio allo scopo di equilibrare il suo
Karma.
Tuttavia sono pochi coloro che sono disposti a fare i necessari
sacrifici al fine di saldare i debiti contratti in questa vita o in
quelle precedenti. Per poter pareggiare i conti è infatti necessario
prendersi la responsabilità del proprio carico di sofferenze e
sacrifici, senza darne colpa o farli pesare sugli altri.
La vera libertà si può ottenere soltanto pareggiando tutti i conti;
dopo che debiti e crediti saranno stati sistemati anche il rapporto
con Dio potrà essere migliore ed avremo un’ulteriore possibilità di
sviluppare la famosa intuizione.
OGNI PENSIERO ED OGNI PAROLA CREANO… (2)
Ogni pensiero che abbracciate, ogni fantasia che avete per provare una
qualche emozione, crea un sentimento nel vostro corpo che viene
registrato nella vostra anima. Questo sentimento crea poi il
presupposto per gli avvenimenti della vostra vita, perché attirerà a
voi quelle circostanze che corrispondono al sentimento già registrato
nella vostra anima ed esse lo ricreano.
E sappiate che ogni parola che pronunciate crea i vostri giorni
futuri, perché le parole sono solo suoni che esprimono i sentimenti
della vostra anima i quali, a loro volta, sono nati dal pensiero.
Pensate che le cose vi accadano semplicemente per caso? Non esiste il
caso o la coincidenza in questo regno? e nessuno è una “vittima” della
volontà o dei piani altrui. Voi avete pensato e sentito tutto ciò che
vi accade nella vostra vita. Lo avete prodotto fantasticando sul “come
sarebbe? se…” o temendo qualcosa, o accettando come verità ciò che
qualcun altro vi ha detto. Tutto ciò che accade, accade come atto
intenzionale del pensiero e delle emozioni. Tutto!
Ogni pensiero che avete abbracciato, ogni fantasia a cui avete
permesso di diventare vostro sentimento, tutte le parole che avete
pronunciato, o sono già accadute o attendono di accadere.
Perché il pensiero è il vero donatore di vita che non muore mai, che
mai può essere distrutto e che voi avete usato per creare ogni momento
della vostra vita; è l’anello che vi collega con la Mente di Dio.
KARMA COLLETTIVO E KARMA INDIVIDUALE (3)
L’umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i
propri sogni (che a volte divengono manifesti a volte no), costruisce,
poco a poco, un’entità bianca e nel contempo crea anche un essere che
è un demone potenziale. Saranno le energie correlate ai pensieri, ai
sogni ed alle azioni, a far crescere una o l’altra di tali entità.
La creazione di queste due entità fa’ parte delle leggi che governano
il nostro Universo. Quando l’umanità compie certe azioni, oppure pensa
in un certo modo, contribuisce alla formazione, sul piano astrale, di
una di queste due grandiose entità, è inevitabile. Ogni pensiero ed
emozione dell’uomo prende vita e forma nel suo universo individuale
ma, dal momento che vi sono milioni di persone come lui, che pensano e
percepiscono come lui, significa che vi sono milioni di persone
all’opera per creare nel mondo astrale la medesima entità.
Quando l’entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo cerca di
scaricare l’energia accumulata ed allora può creare i presupposti per
l’inizio di una guerra, un massacro, un gesto fanatico o un terremoto.
NON SIAMO PUNITI… (3)
Noi non siamo mai puniti per i nostri peccati, ma dai nostri peccati.
I Maestri ci osservano continuamente, ma ciò non significa che Essi,
vedendo che l’umanità si comporta molto male, emettano un verdetto
seguito da una punizione. I Maestri non hanno bisogno di mettere in
atto delle punizioni; non esiste nel nostro Universo nessuna punizione
se non quella che l’umanità si crea da sola dando vita all’entità
diabolica che abbiamo descritta.
Fintanto che le entità negative sviluppano la loro forma sul piano
astrale, non vi è alcun problema per l’umanità o per la vita del
pianeta. È una situazione che assomiglia a quella del feto nel grembo
materno, non vi sono problemi, né per lui né per la madre. Il bimbo si
trova là, buono buono, non lo si sente piangere né gridare, non
pretende nulla, si trova appartato e cresce pian piano. Dopo la
nascita, invece, subito dopo la nascita, il bimbo, che ora esiste in
modo tangibile, comincia a reclamare il suo diritto a mangiare,
respirare, essere amato e riconosciuto; da quel momento diventa
esigente.
Allo stesso modo dopo un certo tempo la gestazione astrale dell’entità
arriverà a termine e vi sarà la sua apparizione nel mondo fisico. È in
quel momento che l’Entità pretende ciò che gli è dovuto, proprio come
un bambino appena nato. Se si tratta di un’entità maligna, si
produrranno grandi catastrofi. Per provocare questi catastrofi,
l’entità cercherà chi le assomiglia, esattamente così come fanno i
bambini che, una volta grandicelli, cercano tra i loro piccoli amici
quelli che sono più portati a fare i dispetti che loro hanno pensato.
L’idea distruttiva di questa entità sarà innanzitutto recepita dalle
persone che le hanno dato la vita e le hanno fornito l’energia
necessari per svilupparsi: le persone che, anche a loro insaputa,
hanno creato questa entità. È per questo che si possono vedere
qualcuno arruolarsi nell’Esercito mentre pensa tra sé: “Non ho più
nulla da perdere, allora mi unirò a coloro che cercano di salvare il
mio Paese”, oppure “Non ho motivo per vivere, così cercherò di
esistere per la mia Patria, per una nobile causa.” In realtà questa
offerta di sé mostra come vi siano delle persone che nello stesso
tempo collaborano al piano nefasto dell’entità e, con il loro
sacrificio, cercano di riscattare la parte di energie negative che
hanno offerto all’entità stessa per autocostruirsi.
Quindi, esiste un’attrazione tra questa entità e le persone che
l’hanno creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano
esserne le povere vittime. Ogni volta che vedete accadere delle cose
nefaste, orrori dovuti alla guerra o, al fanatismo oppure catastrofi
ambientali (alluvioni, incendi, ecc.), sappiate che dietro ogni evento
vi è stato un accumulo di energia che, scaricandosi, lo l’ha generato.
DOBBIAMO RIMEDIARE AGLI ERRORI ACCUMULATI (4)
Pensate se invece il Cristianesimo avesse seguito l’insegnamento del
Cristo e avesse considerato l’Uomo come un essere di Luce e di Amore
in cammino verso il Padre. Pensate a quale civiltà avrebbe dato Vita
questo concetto se fosse stato apprezzato, insegnato e coltivato.
Questo è ciò che dovremmo fare tutti noi. Tutti coloro che sono venuti
a conoscenza di queste cose hanno infatti la grande responsabilità di
porvi rimedio.
Questo è il compito per il quale ci siamo incarnati in questo preciso
momento storico. Sta a noi utilizzare i nostri pensieri e le nostre
parole per scoprire ed accentuare tutto ciò che è positivo nelle
persone e nella situazione mondiale in modo da chiamarlo alla Vita.
Certo sarebbe molto utile se noi riuscissimo ad osservare tutto ciò
che accade in modo distaccato, impersonale ed imparziale. Non dobbiamo
perciò avere alcun timore di parlare troppo bene o troppo in positivo,
perché dobbiamo rimediare a tutti i malanni che sono stati fatti nel
passato e l’unico modo possibile è quello di parlare bene di tutto e
di tutti!
COME SUPERARE IL KARMA NEGATIVO (5)
La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare
il destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli.
Penserete che questo è fatalismo. No: i fatalisti accettano gli
avvenimenti perché “sta scritto”, dicono; così non reagiscono, si
lasciano coinvolgere da ciò che accade come fanno gli animali, senza
cercare di modificare le cose con la volontà e l’azione.
I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle
iniziative e dicono: “Ho commesso degli errori nel passato, devo
pagare, va bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rimanere
inerte a soffrire? Mi impegnerò piuttosto in una grande e nobile
impresa, che non soltanto cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla
vera liberazione”. A che cosa serve pagare il Karma se è unicamente
per soffrire senza evolvere?.
COME CI SI LIBERA DAL KARMA (6)
Certi generi di Karma sono tanto complessi e incongrui fra loro che
non è possibile trovino espressione in un solo corpo fisico, né in una
sola esistenza. Debiti contratti con tante anime vanno risolti ed
esauriti in tempi e modi diversi. L’inesorabilità della legge non deve
indurre a ritenere che l’uomo non possa agire di propria volontà;
l’uomo è libero di agire, ma, poi, non si può sottrarre alle
conseguenze delle proprie scelte.
Ciò non deve fermare l’azione in un atteggiamento passivo, la peggiore
di tutte le scelte, perché l’attività è superiore al destino. Il
potere correttivo dell’uomo è maggiore di ogni precedente disegno,
proprio come l’artista può mutare con un tratto geniale ciò che avesse
poco artisticamente costruito.
Il correttivo “geniale” è il bene e l’amore, che brucia l’ammasso di
cause create nel passato, e trasforma col sacrificio l’uomo animale in
essere spirituale. Curando il proprio lavoro come servizio d’amore, il
discepolo non aspetta la soddisfazione del risultato, ma rimane
estraneo al piacere di constatare di persona gli effetti che ne
derivano.
Chi agisce per amore, cessa di generare Karma. Chi rende bene per
male, esaurisce il Karma generato nel presente che avrebbe avuto
nell’avvenire.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1. Ghislaine Gualdi, conferenza Maestro e discepolo, collana Sarmoung.
2. Ramtha, Dio in te, la divinità dimenticata, p. 48. Macro
Edizioni, Cesena (FO), 1996.
3. Ghislaine Gualdi, conferenza del 25/11/1990.
4. Francesco Varetto, Sulla Croce, conferenza.
5. Omraam Mickhael Aivanhov, Un pensiero al giorno,
Edizioni Prosveta – F.B.U. – Casella postale 12019 – 20120 Milano.
6. A. Voldben, La Coppa d’Oro, p. 82. SAS Edizioni, Roma, 1990.
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