(La legge del karma, spiegata ad un bambino)
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(di Mohan)
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Padre e figlio stanno passeggiando nella foresta. A un certo punto, il
bambino inciampa e cade.
Il forte dolore lo fa gridare: “Ahhhhh!”.
Con sua massima sorpresa, ode una voce tornare dalla montagna: “Ahhhhh!”.
Pieno di curiosità, grida: “Chi sei?” – ma l’unica risposta che riceve è:
“Chi sei?”.
Questo lo fa arrabbiare, così grida: “Sei solo un codardo!” – e la voce
risponde: “Sei solo un codardo!”
Perplesso, guarda suo padre e gli chiede cosa stesse succedendo.
E il padre gli risponde: “Sta’ a vedere, figliolo!”, e poi urla: “Ti voglio
bene!” – e la voce gli risponde: “Ti voglio bene!”. Poi urla “Sei
fantastico!” – e la voce risponde: “Sei fantastico!”
Il bambino era sorpreso, ma ancora non riusciva a capire cosa stesse
succedendo.
Così suo padre gli spiegò: “La gente lo chiama ‘eco’, ma in verità si tratta
della vita stessa. La vita ti ridà sempre ciò che tu le dai: è uno specchio
delle tue proprie azioni. Vuoi amore? Dalle amore! Vuoi più gentilezza?
Dalle più gentilezza. Vuoi comprensione e rispetto? Offrili tu stesso. Se
desideri che la gente sia paziente e rispettosa nei tuoi confronti, sii tu
per primo paziente e rispettoso. Ricorda, figlio mio: questa legge di natura
si applica a ogni aspetto delle nostre vite.”
Nel bene e nel male, si riceve sempre ciò che si dà: ciò che ci accade non
sono buona o cattiva sorte, bensì lo specchio delle nostre azioni.
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