Il legame con la vibrazione
di Amadio Bianchi
Moto uguale vibrazione, vibrazione uguale suono. Ho letto questa affermazione in un libro di fisica. Se nel nostro universo, dunque, tutto si muove, ne consegue che tutto vibra. E se tutto vibra, luniverso ha un suo suono che consegue dalla somma dei suoni dei corpi celesti.La fisica, perciò, concorda con le interpretazioni filosofiche religiose che affermano il suono come principio primo.
Basti pensare allinduismo e al suono della Om oppure a in principio era il verbo della nostra cultura religiosa.I più autorevoli movimenti filosofici indiani affermano che luomo (microcosmo) è della stessa sostanza di Dio (macrocosmo), per conseguenza, si possono studiare le componenti e reazioni umane per comprendere quelle universali.Se sottoponiamo un soggetto a elettroencefalogramma, notiamo le sguenti reazioni : in presenza di attività cerebrale si manifestano vibrazioni che, per farla breve, lago dello strumento trasforma in segni grafici visibili.
A noi interessa in questo articolo di esaminare un aspetto di questo fenomeno. Se poniamo un soggetto in condizioni ideali di riduzione dellattività cerebrale, a digiuno, magari in una stanza silenziosa, incolore a occhi chiusi e poi appoggiamo una mela davanti a lui e lo esortiamo ad aprire gli occhi, notiamo che, non appena il soggetto vede la mela ed inizia una primordiale attività cerebrale comparabile al suo primo desiderio di mangiarla, lago si muove. Voglio arrivare a dimostrare che il desiderio di mangiare la mela che precede lazione stessa dellafferrarla è già una relatà vibrazionale. La cultura indiana afferma che il desiderio di dare vita alla manifestazione da parte del trascendente è già una realtà assolutamente concreta, una prima vibrazione espressa dallo stesso trascendente, come il desiderio nella mente delluomo che vede la mela. Tale vibrazione sarebbe la Om. La Om precederebbe lespressione della manifestazione. E come dire che questa vibrazione si trova tra lidea e la sua materializzazione o messa in pratica.
Ecco perché nelle lezioni di yoga si inizia cantando la Om. Per mettere gli allievi nella condizione di suggerire a se stessi di trovarsi come minimo tra il materiale e il trascendente, tra la tangibile manifestazione e Dio ed iniziare a prendere in esame i fenomeni da quel punto di vista. Lo Yoga infatti mira allesperienza del trascendente e con la Om è come se scegliessimo di collocarci su una piattaforma spaziale intermedia tra luomo e Dio, tra il materiale e lo spirituale. Da questa piattaforma si può azzardare lipotesi di un viaggio verso lesperienza sovrumana.Vediamo ora altri aspetti della Om. Essa rappresenta la somma di tutti i suoni presenti nella manifestazione. La lingua sanscrita ha creduto di raggruppare in 50 suoni la tipologia delle vibrazioni universali dando vita ad altrettanti segni grafici che corrispondono alle lettere
dellalfabeto. Tra queste ce ne sono tre, che poi diventano due, e vedremo come, le quali praticamente li comprendono tutti.
Questi suoni sono corrispondenti alle lettere A U M. Da un punto di vista pratico la lettera A, quando si pronuncia, e provate a farlo, ha una collocazione fisica bassa nella gola, la lettera U al centro sul palato e la lettera M sulle labbra. Tutti gli altri suoni si collocano nella cavità orale allinterno di queste tre posizioni, e per questo le comprendono tutte, assumendo quel giusto valore di sintesi universale.Ecco cosa la Om rappresenta : la sintesi universale della vibrazione materiale divina espressa. Si parte sempre dalla presa di coscienza del molteplice, poi si procede allidentificazione di espressioni che possono essere raggruppate, nel tentativo,
semplificando, di fare lesperienza dellUno.
E così anche in questo caso, dove linfinita molteplicità dei suoni presenti nellUniverso viene organizzata in cinquanta lettere-suoni per poi identificarne tre che li rappresentano tutti ed infine scoprire che la A e la U se pronunciate insieme possono essere benissimo contratte nol suono O. In tal modo prende corpo la sillaba sacra Om che esprime la vibrazione universale, principio della manifestazione. Per lo stesso presupposto una Om di base risulterebbe dalla somma di tutti i suoni che le particelle, in noi attive, emetterebbero. Una specie di suono personale per ogni essere o oggetto animato, una sua caratteristica, una sua tendenza e sensibilità vibrazionale. Si ha ragione di ritenere che, questo suono, può essere modificato. Da lì la scienza del mantra che mira ha innestare processi di cambiamento, determinanti nuove caratteristiche.
La parola Mantra, letteralmente significa strumento per la mente, ed è qualcosa in grado di indurre una diversa natura vibrazionale. Come dicevamo allinizio, la mente emette diversi tipi di vibrazione. Vi sarà capitato di entrare in certi luoghi dove la presenza dei pensieri di qualità bassa dei presenti non vi faceva sentire a vostro agio. Diverso è il tipo di vibrazioni emesso dalla mente di un assassino rispetto a quello della mente di una madre che si rivolge a un neonato. Potete constatarlo anche in pratica : la voce della madre assume toni sottili, alti ed acuti, sicuramente di natura superiore.
Di diversa qualità sono le onde cerebrali, infatti, che lei
emette.Proprio partendo da questo presupposto il mantra stabilisce che si possono praticare, volontariamente, diversi tipi di onde cerebrali fino, attraverso la ripetizione ossessiva, a modificare quelle naturali. Lobbiettivo è di indurne di migliori, abituando la mente a esercitare pensieri della stessa natura.Questo è ciò che il mantra si prefigge, in qualche caso, ha la pretesa di portare la mente a vibrare allunisono con Dio.
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