IL LIBRO DEL RISVEGLIO 2

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IL LIBRO DEL RISVEGLIO 2

ovvero detti intuizioni poemi
che indicano la vera sorgente della vita

di Isabella di Soragna

CAPITOLO 1
non c’è niente e nessuno

All’inizio dell’inizio, anche il nulla non esisteva.

Chuang Tzu

Tutto, nel cielo intellegibile, è dappertutto. Qualunque cosa è tutto. Il sole è tutte le stelle, e
ogni stella è tutte le stelle e il sole.

Plotino

La più incredibile trasformazione della visione del mondo che la nuova fisica ha intrapreso è questa
– il riconoscere che la coscienza ha un ruolo attivo nel cosiddetto universo fisico. Il risultato di
un certo tipo di esperimenti sembra dipendere dalla coscienza dell’osservatore. Non possiamo
osservare il mondo fisico, poiché la nuova fisica ci dice, non vi è un mondo fisico. Noi
partecipiamo all’interno di una gamma di tutte le possibili realtà.

Michael Talbot

Quando non sei conscio, il tuo mondo non esiste. Tu sei conscio della tua presenza e del mondo
all’esterno, ma non sono due cose distinte. Comprendi questo. Il mondo può esistere soltanto se è
presente questo apparato psicosomatico.

Nisargadatta Maharaj

D.: Questo corpo-mente, … non è lui ad agire. L’unica cosa che agisce è la Coscienza. Ed è la
stessa Coscienza che induce questo corpo mente a pensare di poter pensare e di poter agire.

R.: Esattamente cosi! … non c’è nessuno che possa realmente preoccuparsi del fatto che
l’illuminazione si produca o no in questo corpo-mente… Non solo l’illuminazione, ma anche la
realtà è un concetto.

Nisargadatta Maharaj: Che cos’è esattamente… “Dio” …? Non è forse la coscienza stessa – il
“senso di essere” che uno ha – a causa del quale sei in grado di porre domande? “lo sono” stesso è
Dio.

… non ci può essere prova della Realtà al di fuori dell’esserla. In effetti tu sei ciò e lo sei
sempre stato. La coscienza se ne va con la fine del corpo (ed è perciò vincolata nel tempo) e con
essa se ne va la dualità che è la base della coscienza e della manifestazione.

Ramesh Balsekar

D.: Perché negate il mondo?

M.: Non nego il mondo. Lo vedo apparire nella coscienza, che è la totalità del conosciuto
nell’immensità dell’ignoto. Ciò che incomincia e finisce è pura apparenza. Del mondo si può dire che
appare, non che è. L’apparenza può durare molto a lungo su una certa scala di tempo, ed essere molto
breve su un’altra, ma alla fine il risultato non varia. Tutto ciò che è legato al tempo è momentaneo
e irreale.

Nisargadatta Maharaj

Una fluidità che non è acqua, una limpidezza che non è aria; una luce senza fuoco e uno spirito
senza corpo…

Ibn al-Farid

D. Che beneficio può dare il fatto di parlare o di scrivere su simili soggetti?

R. Quando lei è ricettivo, quando è assorto nell’ascolto, libero da qualsiasi referenza, allora è
aperto alle parole… Ecco perché nei libri sacri vien detto che dovete vivere con le parole, le
parole del guru, del maestro. Esse sono in un certo senso delle bussole che puntano in direzione
della verità.

Jean Klein

… la coscienza è il solo strumento che noi abbiamo per esaminare la coscienza. In tal modo siamo
chiusi in un dilemma senza fine – uno specchio che riflette infinitamente una situazione riflessa, e
dalla quale non c’è scampo.

Michael Talbot

D. Chi sono ?

R. Con l’incessante ricerca interiore, “Chi sono”, conoscerete voi stessi… Il vero io o Sé non è
il corpo, … né la mente, neppure lo stato di sonno profondo in cui non si ha alcuna percezione di
questi.

Dopo aver respinto ciascuno di questi e detto ‘ non sono questo ‘ quello che rimane solo è l’ “io”,
cioè la Coscienza.

Rivista The Mountain path 1995

È ora assai plausibile che la “sede della coscienza” non possa mai esser trovata da un
neurochirurgo, perché essa sembra includere non tanto un organo o vari organi, quanto l’interazione
di campi energetici all’interno del cervello. Questi modelli di energia verrebbero rovinati da un
intervento chirurgico, e nei cadaveri essi non esistono più da parecchio tempo. I neurofisiologi non
troveranno certo ciò che cercano fuori dalla propria coscienza, poiché ciò che essi cercano è ciò
che sta cercando.

Keith Floyd

Dov’è la sede della coscienza umana? Dirò per necessità di comunicazione… che esiste una “sfera
del pensiero”… e ciascuno ha per così dire “un’antenna” che proviene dall’ambiente culturale in
cui è nato. Non potrà mai scoprire da solo la sede della coscienza umana perché è dappertutto e
perché non è separato da questa coscienza collettiva. Tutte le esperienze che i fisiologi del
cervello e gli psicologi producono… non cambieranno nulla al problema: non lo scopriranno mai.

U.G.

CAPITOLO 2

corpo – mente

Cosa c’è attorno al mio giardino?
Rocce incolte che abbracciano le nuvole bianche.

Han Shan

Non è forse importante per te sapere se sei solo un corpo o qualcos’altro? O niente del tutto? Non
vedi che tutti i tuoi problemi derivano dal tuo corpo, il cibo, il rifugio, la famiglia, il nome, la
fama, la sicurezza, la sopravvivenza? Tutto questo perde significato il momento che tu realizzi che
non sei solo un corpo.

Nisargadatta Maharaj

Sappi che il mondo intero è uno specchio,
In ogni atomo trovansi
Cento soli fiammeggianti.
Se spezzi il cuore d’una sola goccia d’acqua,
Ne emergono cento puri oceani.
Se esamini un granello di polvere,
Possiamo scoprirvi mille Adamo…
Un universo intero si cela in un grano di miglio;
Tutto si riunisce nel punto del presente…
Da ogni punto del cerchio
Migliaia di forme nascono.
Ogni punto, nel girare in tondo,
E’ talvolta un cerchio,
Talvolta una circonferenza in moto.

Mahmud Shabestarî

L’uomo appare come un derivato del mondo, ma intrinsecamente è l’origine del mondo.

Djalâl-ud-Din Rûmî

Loggia 56

Gesù diceva: Colui che conosce il mondo

Scopre un cadavere.

E colui che scopre un cadavere

Il mondo non può contenerlo.

Come dice il Prologo di S. Giovanni: “Senza di lui: nihil”; senza il Verbo, l’informazione
creatrice: nulla. Meister Eckhart si farà condannare dicendo…”Tutte le creature sono un puro
nulla.. “

Il vangelo di Tommaso

II corpo ha un innata saggezza: è il cattivo uso del cervello che disastra la vita.

Charlotte Joko Beck

Il nagual è l’impronunziabile. Tutti i possibili sentimenti ed esseri senzienti fluttuano in esso
come chiatte, pacifiche, inalterabili, eternamente. Poi la colla della vita ne rilega insieme alcuni
ed un essere viene creato. Quell’essere perde il senso della sua vera natura e rimane accecato dal
luccichìo e dal clamore del tonal, in cui esistono tutte le organizzazioni unificate. Quel grappolo
è la bolla di percezione…Attraverso il nagual, quel grappolo di sentimenti può essere riordinato e
può riformarsi istantaneamente ovunque. In altre parole si potrà vedere il qui e il là allo stesso
tempo. Il nagual può esser testimoniato dalla “volontà”, il tonal dalla “ragione”.

Carlos Castaneda

Considera ciò che succede se butti in aria un sasso. Esso lascia il suo punto d’origine, si slancia,
poi ricade e continua la sua corsa finché non ha raggiunto la sua base d’origine dove rimane di
nuovo immobile. Così le acque dell’oceano evaporano, formano le nubi che sono spinte dal vento e poi
si condensano in pioggia che ricade sulle montagne e scendono poi dai pendii per formar dei
ruscelli, dei fiumi che poi finiscono nell’oceano, luogo di riposo. Vedi dunque che non appena c’è
un sentimento di separazione dalla propria sorgente, si produce un’agitazione e un movimento finché
il senso di separazione non è sparito. Così succede a te. Ti identifichi al tuo corpo e pensi che
sei separato dallo Spirito, il vero Sé. Bisogna sopprimere questo senso di separazione ritrovando la
sorgente e così sarai felice.

Ramana Maharshi

D.: Che tipo di reincarnazione si manifesta se qualcuno si suicida?

P.: “Sui” significa “Sé”. Il vero suicidio è il toglier la vita a questo “Sé” che tu credi di
essere. Se riesci a farlo, non ci saranno più né morti né reincarnazioni. Se uccidi solo il corpo,
ne troverai presto un altro per continuare a soffrire.

Poonja

L’individualità ha solo un’esistenza illusoria. Finché immaginiamo di avere un’individualità
separata, immaginiamo anche che essa abbia il libero arbitrio.

In verità l’ego non ha libero arbitrio, perché non c’è ego; ma sul piano della realtà apparente,
l’ego è composto di libero arbitrio: è l’illusione del libero arbitrio che crea l’illusione
dell’ego.

D. E’ possibile avere la gioia del samadhi mentre si è presi dal lavoro mondano?

R. E’ il sentire “io lavoro” l’impedimento. Domandatevi “Chi lavora?”

E’ sbagliato supporre che se ci si fissa nel Sé, i doveri della vita non saranno adempiuti come si
conviene. Un attore indossa il costume e recita e perfino sente la parte che interpreta, ma sa di
non essere quel personaggio, ma qualcun altro nella vita reale. Nello stesso modo, perché la
coscienza del corpo, il sentire io-sono-il-corpo, dovrebbe turbarvi, una volta che sappiate per
certo di non essere il corpo, ma il Sé?

Ramana Maharshi

A.: Poiché siamo già il Sé, la sofferenza proviene dal fatto che crediamo “Io sono il corpo”, oppure
“Vi è un Sé che devo raggiungere.”

D.: Per favore, esiste un metodo per distruggere la mente?

A.: Trova chi ha la mente. Se la mente esiste ancora dopo che tu sia riuscito nell’intento, allora
potrai cercare un metodo per distruggerla.

… L’ajnani è come l’uomo che osserva solo i nomi e le forme che appaiono sullo schermo del cinema.
L’Jnani d’altro lato, è sempre consapevole dello schermo su cui appaiono i nomi e le forme.

Annamalai Swami

Immagini di trovarti in un certo punto del tempo e di occupare un dato spazio; la tua personalità si
regge sulla tua identificazione con il corpo. I pensieri e i sentimenti si susseguono in te, … e
ti fanno credere, grazie alla memoria, che sei durevole. In realtà sono il tempo e lo spazio a
esistere in te, e non tu in essi… Sono come parole scritte sul foglio: il foglio è reale; le
parole, una pura convenzione.

Nisargadatta Maharaj

D.: Cos’è allora che nasce?

P.: I samskara* non realizzati. [*Anche vasanas ;Sam =insieme – kara = azione]

Il Sé non è toccato. Solo il corpo nasce e muore. L’insieme dei tuoi samskara causa l’impulso per
una nuova vita. Il continuo rinascere e’ chiamato samsara.

Poonja

Sei rimasto inchiodato al racconto dei tuoi genitori: tutto sul concepimento, la gravidanza e il
parto, il bambino, I’adolescente, il giovanotto, e via dicendo. Per disancorarti dall’idea di essere
il corpo, devi ricorrere all’idea opposta: non sei il corpo. E proprio perché è un’idea come
I’altra, trattala come qualcosa da gettare dopo l’uso.

Le parole sono sia barriere che ponti . È l’unica realtà che il corpo abbia.

Nisargadatta Maharaj

Ho un corpo o non ne ho?
Sono io o non sono io?
Considerando queste cose, soppesandole,
Seduto, appoggiato alla scogliera, il tempo passa
Tra i miei piedi spunta l’erba verde
Sul mio cranio cade la polvere rossa
Vedo già gli uomini del mondo volgare,
Davanti al mio letto di morte con le loro offerte
Di vino e di frutta.

Han Shan

D.: Allora, … la nostra difficoltà fondamentale è il pensiero…

U.G.: Non potete fare nessuna esperienza se non attraverso il pensiero. Non potete nemmeno sentire
il vostro stesso corpo senza l’aiuto del pensiero. Ci sono le percezioni dei sensi, ma è il vostro
pensiero che dà forma al corpo e lo definisce, altrimenti non avreste alcun modo di sperimentarlo
come tale.

Il corpo esiste solo come pensiero. C’è un unico pensiero e tutto esiste in funzione di quest’unico
pensiero. Questo pensiero è l’io. Tutte le vostre esperienze, basate sul pensiero, sono
un’illusione. Qualsiasi cosa sperimentiate attraverso il pensiero è un’illusione.

U.G.

D.: Cosa succede quando un essere realizzato lascia il suo corpo? Se non hanno bisogno di
reincarnarsi, dove vanno?

P.: Non esiste ciò che si chiama una persona realizzata. Quando la “persona” non c’è più il Sé è
realizzato. Quando non c’è “persona” la questione di andare o venire non si pone più. Il corpo è
un’apparizione nel Sé. Quando il corpo sparisce, il Sé rimane com’era e com’è sempre. La
realizzazione è la comprensione “non sono questo corpo che viene e va, sono quella realtà che non
cambia mai, nella quale il corpo e tutto il resto appare.”

Ti indico soltanto ciò che sei qui. Non andartene con il pensiero: “Penso di fare esperienza del
vuoto”.

Prima togli l’attività’, il fare, che è pensare e sperimentare, poi togli l’io. Allora potremo
incominciare…

Sono le abitudini sopite, ereditate dalla mente e sepolte nella memoria. Quando si presentano le
circostanze adatte, vengono a galla per afferrare l’oggetto. Quindi ritornano nella memoria, dove si
imprimono di nuovo, per ripresentarsi nelle circostanze appropriate.

L’illuminazione ne annulla il potere, in quanto è annullata l’identificazione e “l’agente” non c’è
più. È cambiata la visuale e non c’è più interesse.

Poonja

Lo ripeto ancora ed ancora; comprendi cos’è ciò per mezzo del quale ci sentiamo vivi, comprendine la
natura, comprendine il gusto; allora l’identificazione con il corpo se ne andrà…

Vi identificate con il corpo e vi limitate, e tuttavia ricordate: non trascurate questo corpo, è la
casa di Dio, prendetevene cura. Dio può essere realizzato soltanto in questo corpo. E’ solo per una
comprensione analitica che Dio, il vostro corpo, il vostro Sé, sono stati divisi, ma è tutto un solo
Sé, tutto è intimamente collegato.

Che il corpo-mente faccia il suo lavoro, ma comprendi che ciò che sta facendo il lavoro non sei tu;
tu sei il senso della presenza.

Ovviamente il tuo corpo resta nel mondo e del mondo, ma non ti inganna più.

Nisargadatta Maharaj

Il corpo è pensiero, la vita è pensiero, il sesso è pensiero. Voi siete pensiero e pensiero è quello
che voi siete. Se non ci fosse il pensiero, voi non ci sareste. Se il pensiero non ci fosse, non ci
sarebbe il mondo.

U.G.

L’universo comincia a presentarsi più come un gran pensiero che una grande macchina.

James Jeans

Lo stato anteriore alla coscienza è permanente. L’apparizione e la scomparsa spontanee, sono una
qualità della coscienza.

Se ti addormenti con la consapevolezza che sei la coscienza, questo pensiero regnerà durante tutta
la giornata seguente. Addormentati con la certezza che il tuo corpo è spazio. Tu soffri perché ti
credi un corpo. Tieni a mente giorno dopo giorno che non sei il corpo, che sei la conoscenza, la
coscienza. Dopo la morte il corpo si trasforma in spazio. Di conseguenza, perché non supporre che
esso lo è già fin d’ora.

Tu non sei il corpo. Tutto ciò che appare e poi sparisce non sono che proiezioni mentali.

Nisargadatta Maharaj

Il pensiero crea il tempo e lo spazio. Quando c’è il pensiero, ci sono il tempo e lo spazio.

Il pensiero ha creato il domani. Voi vi sentite disperati perché avete creato la speranza nel
domani. L’unica possibilità che avete è ora; la speranza non è affatto necessaria. E non ha valore
nemmeno l’idea del Sé, dell’atma. Ho fatto di tutto per trovare questo Sé. Ma è un’invenzione dei
filosofi.

Quando, anche solo per un momento, smettete di desiderare, il pensiero è assente e a voi non rimane
altro che iI semplice problema di prendervi cura dei bisogni del corpo: iI cibo, qualche vestito, un
riparo.

U.G.

È facile smettere di identificarsi col corpo: osserva il corpo, osserva la forza vitale del respiro.
Se tu puoi osservarli, significa che ne sei distinto. Proprio come in seguito, quando osserverai la
coscienza, sarai al di là della coscienza. Ma, da principio, sii una cosa sola con la coscienza. Tu
non puoi in alcun modo confonderti con questa finzione che è il corpo.

Nisargadatta Maharaj

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