Il magico e sconosciuto potere della tua voce
LA VOCE
dal libro “Misticismo del Suono”
di Hazrat Inayat Khan
La voce non è soltanto indicativa del carattere dell’uomo, ma è l
espressione del suo spirito. La voce non è solo udibile, ma anche visibile
per coloro che sono in grado di vedere. La voce produce delle impressioni
nella sfera eterea, impressioni che si possono chiamare udibili; allo stesse
tempo sono visibili.
Gli scienziati che hanno fatto esperimenti con il suono e hanno messo le
impressioni del suono su certi dischi – impressioni che appaiano come forme
– troveranno un giorno che l’impressione della voce è più profonda ed ha un
effetto più grande. Il suono non può essere più vivo della voce.
Conoscendo ciò, gli Indù dei tempi antichi dicevano che cantare è la prima
arte, suonare la seconda e danzare la terza arte che compongono la musica.
Gli Indù, che hanno trovato che tramite questi tre diversi aspetti della
musica si ottiene la spiritualità molto più presto che in qualsiasi altro
modo, hanno scoperti che la strada più breve per raggiungere le altezze
spirituali è il canto.
Per questo motivo i più grandi profeti indù furono dei cantanti: Narada e
Tumbara. Narada ispirò Valmiki che scrisse il ‘Ramayana’ e il ‘Mahabharata’,
le grandi scritture indù.
Se prestate attenzione alla vita di tutti i giorno, vi accorgerete che, a
volte, ancora prima che una persona abbia finito di parlare, vi siete già
annoiati. La causa non è ciò che la persona ha detto, ma la sua voce. E vi
accorgerete – anche se non ogni giorno, ma ogni tanto – che una volta che
avete sentito una persona dire qualcosa, questa cosa vi è rimasta dentro per
sempre: vi dà sempre una sensazione stupenda, calmante, curante, elevante ed
ispirante.
Un medico che visita un paziente può, con la sua voce, spaventarlo e
renderlo ancora più malato, se la sua voce non è armoniosa.
Un altro medico, al contrario, può, con la voce, curare il paziente, ad un
punto tale che questo si sente meglio prima ancora di prendere delle
medicine.
Il medico dà la medicina, ma è la voce con cui si rivolge al paziente che
conta. La parte più bella dello studio della voce è che si può scoprire l
evoluzione particolare di una persona, il suo livello di evoluzione. Non è
necessario vedere la persona; la sua voce da sola ci dirà dove si trova,
fino a che punto si è evoluta.
Non c’è alcun dubbio che il carattere di una persona è chiaro e evidente
dalla sua voce. Nella scienza della voce si può trovare una cosa
meravigliosa: cioè, che una persona fortunata ha una voce diversa di quella
di una persona che non è così tanto fortunata.
Se mettete insieme cinque persone che hanno dato prova di essere state
fortunate, scoprirete, ascoltando la loro voci, quanto grande sia la
differenza fra loro voci e le voci comuni. Se paragonate le voci delle
persone famose – non importa quale sia la loro direzione nella vita – con le
voci degli altri, noterete la differenza.
Ciò cui ci riferiamo è la voce parlante. Quando si tratta del canto la cosa
è molto diversa, perché l’arte del canto oggi ha raggiunto il massimo dell
artificiosità. L’idea è di allenare la voce e di renderla diversa da come
sia naturalmente.
L’allenamento della voce non sviluppa ciò che è naturale in sé, ma
principalmente vi aggiunge qualcosa che non è naturale. Quindi, quando una
persona canta secondo il metodo di questi tempi, ha una voce diversa.
Non è la sua voce, non è il suo carattere. Potrà avere un grande successo,
potrà essere ascoltata da migliaia di persone, ma allo stesso tempo non sta
cantando con la sua voce naturale.
Ogni persona è uno strumento in quell’orchestra che è l’intero universo, e
la sua voce è la musica che viene da questo strumento.
Ogni strumento è creato distinto, particolare, peculiare, in modo che
nessuna altra voce possa prendere il posto di quella voce particolare.
Se allora – con lo strumento che Dio ha creato, e con la musica che Dio ha
voluto che fosse suonata sulla terra – non si permette che quella musica
venga suonata e si sviluppa una voce che non è la propria, ciò è
naturalmente una grande crudeltà verso se stessi e verso gli altri.
Per coloro che sono sulla strada spirituale, pensatori, studenti, anime
meditative, è molto importante conoscere di tanto in tanto la condizione del
loro spirito, consultando le loro voci. Questo è il loro barometro.
Dalla mattina alla sera si può vedere che tempo fa – il tempo creato da se
stessi: se fa caldo o freddo, se è primavera o inverno. La propria voce è
quel barometro che ci mostra ciò che sta venendo, perché ciò che viene è la
reazione, il risultato di ciò che è stato creato, e la voce ne è un
indicazione.
Coloro che pensano più profondamente su questo punto saranno capaci di
vedere come, passo per passo, stanno progredendo sulla strada spirituale,
soltanto consultando la loro voce. Ogni passo sulla strada spirituale crea
un piccolo cambiamento. Studiando distintamente la voce si può trovare che è
così.
Quando si va indietro, si osserva tramite il cambiamento: “Ero andato così
lontano ed ora sono tornato di nuovo indietro”. La voce glielo dice.
(domande e risposte fatto a e dato da Hazrat Inayat Khan)
Domanda: È consigliabile esercitare la voce quando non se ne ha molta?
Risposta: Si può chiedere: È consigliabile fare esercizi fisici quando si è
molto magri? Se si è magri è ancora di più necessario fare degli esercizi.
Così, se non c’è tanta voce, è ancora più necessario di svilupparla.
Domanda: La voce cambia con l’età?
Risposta: Sì, ad ogni età, infanzia, fanciullezza, giovinezza e nell’età
avanzata, si cambia il diapason della voce. L’età avanzata è un’espressione
di ciò che una persona ha guadagnato, e così anche la voce è indicativa del
suo raggiungimento. Non c’è dubbio che ad ogni passo in avanti nell’età di
una persona, come in ogni passo in avanti nell’evoluzione spirituale, c’è
una differenza di voce. Ogni esperienza nella vita è un’iniziazione: persino
nella vita terrena è un passo in avanti, e quell’esperienza cambia la voce.
Domanda: Le parole dette nel passato continuano ad influire sulla propria
voce?
Risposta: Certo, certo.
Domanda: Cosa è più potente: dire qualcosa mentalmente, oppure ad alta voce?
Risposta: Se si dice qualcosa mentalmente, senza parlare, ciò è potente. Se
la si dice a parole, e non con il pensiero, è senza potere. Quando la si
dice mentalmente ed allo stesso tempo ed alta voce, allora ha il potere più
grande.
Domanda: Potreste raccontare come Tansen abbia potuto accendere le candele
con il suo canto?
Risposta: Si racconta che Tansen, il grande cantante, facesse dei miracoli
cantando. Tansen era uno Yogi. Era un cantante, ma lo Yogi del canto. Era
divenuto maestro del suono e quindi la sua voce divenne vivente e, rendendo
viva la sua voce, tutto ciò che desiderava si avverava. Poche persone al
mondo sanno fino a qual punto si possono produrre dei fenomeni con il potere
della voce. Se esiste qualche vera traccia di miracolo, di fenomeno o di
magia, è nella voce.
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