IL MANDALA
a cura di Barbara
Cosa difficile è definire il Mandala sinteticamente: appartiene a un mondo
che simbolicamente rappresenta due aspetti opposti della vita umana,
spesso inconciliabili: uno spirituale e l’altro materiale.
Il Mandala ha infinite tipologie, pertanto sarà impossibile esperirle
completamente.
In ogni Mandala sono presenti virtualmente ogni cosa del creato, questo
lascia immaginare quante infinite possibilità nasconde.
Il Mandala, come tante altre discipline di tradizione orientale, ha lo
scopo sicuramente di migliorare la salute mentale e fisica dell’essere
umano; può infatti indurre ad uno stato di serenità e ottimismo e
riaccendere in ogni individuo la speranza, che in questa epoca consumistica
e frenetica va scomparendo. L’origine del Mandala è antichissima, basti
pensare che il termine deriva dal sanscrito e ha come significato
“cerchio o centro”.
Veniva utilizzato per la meditazione e nei riti di purificazione del corpo;
è certamente una vera e propria espressione d’arte per i popoli orientali
che da molto tempo ci tramandano l’uso di tecniche per migliorare la
nostra condizione umana, promuovendo la ricerca verso qualcosa di
più interiore e la Realizzazione di Sé, cercando di mantenere un perfetto
equilibrio psicofisico.
Il Mandala ha la stessa natura delle semplici Icone e immagini sacre,
in quanto vengono create con le medesime regole prescritte dagli antichi
codici rituali.
Ritorniamo al significato del Cerchio; è noto che il cerchio è un simbolo
“UNIVERSALE”:. (tutti i punti che formano il cerchio sono equidistanti dal
suo centro): alle origini della civiltà indiana rappresentava il SOLE o
la LUNA o la RUOTA. Intesa come simbolo del cerchio ciclico.
Antichissimi testi indiani, i “VEDA”, ritenevano il CERCHIO un potente
campo di ENERGIA psicofisica, una sorta di area sacra; pertanto, come già
accennato all’inizio, lo scopo fondamentale del MANDALA è quello di
giungere all’autocontrollo della sfera mentale e psichica; è come
compiere un viaggio all’interno di noi, attraversando segni e simboli
psichici, che la meditazione totale fa emergere. L’immaginazione può essere
una delle chiavi che ci permettano di sfruttare il nostro mondo interiore e
le nostre potenzialità, in gran parte inespresse della nostra mente.
K.G.JUNG, pioniere della psicanalisi(1875/1961), affermò che il MANDALA è
un vero simbolo della VITA IMMAGINARIA, dove il cerchio è collegato alla
rappresentazione del SE’ e della PSICHE,.
Diversamente, il quadrato rimanda alla materia (terra e corpo).
Possiamo cosiì dire che l’uso del MANDALA può guidarci nella ricerca
del nostro “essere”, e cioè l’essenza che si nasconde nel profondo intimo,
il nostro “centro”, dal quale spesso ci allontaniamo, proiettandoci
troppo all’esterno, dimenticando di “ascoltarci”.
Il centro del MANDALA rappresenta l’uomo stesso, o meglio la sua parte
più intima, la forza che lo spinge a ricercare la sua vera natura, a
volersi “ricontattare” migliorando in modo positivo la propria esistenza.
Ecco che il MANDALA può essere utilizzato come strumento di ricerca
spirituale, come mezzo terapeutico di carattere psicofisico, ma
anche con lo scopo di attivare alcune funzioni mentali assopite.
Il MANDALA si presenta quale simbolo quella vita dell’universo e del
percorso che conduce al superamento della materialità: solo in questo
modo l’uomo può raggiungere un giusto e armonico equilibrio.
da lista Sadhana >> it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana
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