Il mantram “OM”

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Il mantram “OM”

di Swami Sivananda Radha

Tratto da: Swami Sivananda Radha MANTRA Armenia

I SINGOLI MANTRA

I Mantra presentati nella prima sezione di questo capitolo sono i Mantra del cuore, usati come brevi
formule intese a determinare la concentrazione della mente allo scopo di raggiungere
l’Autorealizzazione. Verso la fine del capitolo sono proposti altri esempi di Mantra che potreste
cantare per svariati scopi, oltre a suggerimenti per cantare basandosi su testi diversi.

La maggior parte dei Mantra sono associati a un aspetto del Divino, il che fornisce alla mente
qualcosa su cui lavorare. La mente è creativa, e non appena le si mette a disposizione un materiale
di qualche tipo elabora una struttura personale basandosi su di esso. Quando si comincia un canto,
la mente crea immediatamente un’immagine, o un simbolo del Divino, di solito rappresentato come un
essere sovrumano perché questa è la sola forma in cui la mente umana riesce a concepire l’Energia
Cosmica come un potere che nutre un interesse personale per gli esseri umani. È importante che
l’immagine creata abbia un significato per il devoto come individuo, che sia la somma di ciò che per
lui costituisce l’amore divino migliore, più bello e più perfetto. Questa immagine corrisponde alla vostra mente nel suo aspetto più creativo.

Durante il canto, tuttavia, si può facilmente commettere l’errore di credere che tale immagine abbia
una fonte divina, ci si può innamorare della propria creazione e dimenticare che deriva soltanto da
noi. A questo punto l’immagine concepita diventa nella vostra mente la rivale di Dio.

Il vantaggio derivante dal non sapere inizialmente cosa significhi il Mantra che si sta usando è
dovuto al fatto che la vostra mente non ha nulla su cui lavorare; quando, poi, il Mantra si rivela
non esiste più alcun dubbio sul suo significato. Anche se una spiegazione intellettuale abbraccia
soltanto una piccola parte del significato di un Mantra, conoscerlo e comprendere al tempo stesso la creatività della mente può affrettare l’avvento della rivelazione.

Ci sono molti Mantra perché ci sono molti tipi diversi di persone. Dal momento che esiste un
particolare suono, o vibrazione, a cui il corpo spirituale di un individuo reagisce meglio, il
Mantra ad esso corrispondente è quello più adatto al soggetto in questione, il che non significa che
nessun altro possa usare lo stesso Mantra. D’altro canto, i Mantra non sono così diversi fra loro
come possono sembrare. Hari Om, un Mantra che invoca il Signore Krishna, non è tanto diverso dall’Om
Namah Sivaya quanto può sembrare a un principiante, perché entrambi portano alla comprensione della massima Unità, sia pure seguendo vie di approccio differenti.

Krishna è come un amante che attira il devoto in un rapporto personale con il Divino mediante il
suono tormentoso del flauto. In questo caso il devoto è guidato dalla sua inclinazione a instaurare
un romantico rapporto con Krishna, placando così il senso di solitudine. Siva può invece attirare un
fedele che desidera ardentemente sopraffare alcuni ostacoli sul sentiero spirituale e sta cercando aiuto e protezione.

Ogni Mantra porterà alla Realizzazione in Dio, sulla cima della montagna spirituale, ma ciascuno
imbocca un sentiero leggermente diverso dagli altri. In ogni situazione il percorso corrisponde alle
inclinazioni naturali e al temperamento del singolo: ma, questo, non è forse ciò che si riscontra
dovunque nella vita? Ogni persona viene attratta verso ciò che essa trova più gradevole,
desiderabile e soddisfacente. La distinzione fra il potere e il significato del Mantra scomparirà a
mano a mano che il discepolo matura, in quanto la sottigliezza della psicologia orientale è sempre
più raffinata solo fino a quando l’aspirante non è più dipendente dall’aspetto personale di quello spaventoso potere chiamato con tanti diversi nomi.

Per scegliere il vostro Mantra potete ascoltare i nastri che forniscono campioni di numerosi Mantra,
e un modo per effettuare la scelta è quello di stendersi in una posizione comoda con gli occhi
chiusi, ascoltare il nastro e accertare se esiste qualche risposta intuitiva a un particolare Mantra. Se essa esiste, quello è il Mantra da scegliere.

Nel corso del tempo un altro Mantra potrebbe affiorare e imporsi con estrema naturalezza. Dal
momento che è possibile che la melodia si presenti di sua iniziativa, dovrete effettuare accurate e
dettagliate indagini, al fine di accertare che la comparsa di questo nuovo Mantra non sia dovuta
all’irrequietezza della vostra mente, e non dovrete passare a un Mantra diverso finché non avrete
avuto un’esperienza connessa al potere del primo, perché ne potrete usare simultaneamente più di uno
soltanto in uno stadio successivo della vostra evoluzione, quando parecchi Mantra saranno divenuti
attivi dentro di voi. A quel punto, una volta che la vostra comprensione sarà cresciuta e voi avrete
capito che tutto il potere è effettivamente unico, non ci sarà confusione di sorta e potrete
scegliere un altro Mantra per cantarlo e provare un’esperienza diversa. Da quel momento, quando vorrete aiutare gli altri, sarete in grado di farlo da svariate angolazioni.

AUM

Il suono Cosmico AUM, oppure la sua forma condensata OM, è l’origine di tutti gli altri suoni ed è
esso stesso un Mantra. È chiamato Pranava, o sacra sillaba, e simboleggia Brahman o la realtà
spirituale essenziale. Il Mantra AUM dà origine ai raggi di Luce e porta così l’illuminazione alla mente.

Tutti i suoni si fondono nello splendido cosmico AUM, che può vibrare nel cuore degli uomini e delle
donne. Il Mantra è il linguaggio più profondo, il suono alla sua massima purezza; quando diviene
sovrano, il suono supremo dell’OM vi porta al di là del vostro piccolo io egoista, in modo da
rivestirvi di un nuovo abito di pensiero. Sarete innalzati al di là di ogni altra esistenza e quando parlerete ascolterete il suono dell’Io, la vostra Essenza più intima.

Il flauto del Signore Krishna è anche simbolo del Pranava. Mediante il suono del suo flauto, Krishna
ha creato il mondo e sempre con esso richiama i suoi fedeli nella loro casa celeste.

Come il flauto, il devoto deve essere vuoto, libero dall’egoismo e dalla presunzione. In quella resa
completa e perfetta l’aspetto mortale, la volontà dell’io, si mescola con il Divino e si unisce ad
esso in gioia e in armonia, producendo un suono di grande ispirazione, il suono cosmico AUM.

Swami Sivananda ha spiegato come in questo genere di resa dell’io, che viene dal nucleo stesso del
cuore di una persona, la pratica spirituale o sadhana, non sia necessaria perché il devoto è diventato davvero una proprietà del Signore, il flauto del Signore Krishna.

L’AUM deve essere cantato in tre parti, concedendo a ciascuna parte un uguale spazio di tempo: Ah viene cantato nella regione dell’ombelico, OO nello sterno e MM nella gola.

Quello che segue è l’esempio di una meditazione che può giovare alla comprensione e all’intuizione
di questo Mantra, contribuendo al vostro sviluppo spirituale. Quando cantate l’Ah, collocate il
suono all’altezza dell’ombelico e visualizzate un loto che rappresenta la vita stessa. Apprezzate
una fluttuazione di energia luminosa sui suoi petali e immaginate un cambiamento cromatico dal rosso
acceso al colore delle nuvole cariche di pioggia. Permettete quindi alle correnti di energia di
muoversi quasi come se avessero una vita propria e consideratele un simbolo del cambiamento di
umore. Imponetevi di vedere la punta dei petali di loto diventare di un rosa tenue e permettete al
loto di farsi a poco a poco di un bianco scintillante. Consideratelo come la Luce Divina
dell’introspezione, della comprensione e dell’amore che disperde le piovose nubi dell’ignoranza.

A mano a mano che la Luce si espande lasciate che il loto, che ne è il cuore e il centro, ne divenga
il punto focale, poi cantate l’OO, e collocate il suono nell’area dello sterno, immaginando i petali
del loto rossi al centro, rosa a metà della loro lunghezza, la punta di un bianco limpido. Mentre
cantate pensate a quanto possano affinarsi le emozioni se coltivate mediante simili pratiche.

Intonando l’ultimo suono, MM, con le labbra chiuse, diventerete consapevoli della vostra reazione
fisica e della vibrazione delle innumerevoli cellule del vostro corpo. Quando cantate ascoltate con
grande attenzione e contemplate l’innato potere del suono e la sua abilità a manifestarsi, sino ad
avvertire l’AUM cosmico, grazie a un’esperienza non fisica ma recepita dall’orecchio interiore,
sempre il destro. La M diviene il simbolo dell’abbandono e della reazione del corpo nel momento in cui echeggia nel Pranavanada, il suono dell’Altissimo.

Il canto dell’AUM purificherà la mente, distruggerà ogni malvagità e ogni egoismo. L’AUM rappresenta
la trinità del corpo fisico, mentale e spirituale, che corrispondono alla veglia cosciente, al sogno
cosciente e al sonno senza sogni, oltre a indicare la consapevolezza individuale, universale e trascendentale.

Ascoltando il suono del flauto del Signore Krishna, tutte le coscienze si immergono nel Divino,
mentre nel percepire le vibrazioni interiori dell’AUM il devoto diviene divino, si svuota di sé e viene riempito di un’essenza che va al di là di ogni descrizione.

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