Il matrimonio, dal punto di vista di Yoganandaji – prima parte

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“Il matrimonio”, dal punto di vista di Paramahansa Yogananda (prima parte)

*IL MATRIMONIO SPIRITUALE* (prima parte)

Di Brother Anandamoy

Brani tratti da una conferenza tenuta il 5 luglio 1977 a Los Angeles, durante la Convocazione della
Self-Realization Fellowship

Ritengo che nella vita matrimoniale le difficolta’ nascano soprattutto quando le coppie non
comprendono veramente lo scopo o il significato del matrimonio, ne’ il nesso profondo che intercorre
fra il matrimonio e il sentiero spirituale.

La mia conferenza si basa sugli insegnamenti di Paramahansa Yogananda, e si ispira non solo ai suoi
scritti e ai suoi discorsi, ma anche ai consigli che il Maestro ha dato personalmente a coppie
sposate nel corso di alcuni incontri a cui ho avuto il privilegio di assistere.

* I principi fondamentali del matrimonio*

Come prima cosa desidero illustrare i concetti generali dell’argomento. Il Maestro [Paramahansa
Yogananda] ha spiegato che l’Uno, cioe’ Dio, nel Suo ‘gioco’ cosmico si e’ diviso nella moltitudine
degli esseri umani, e ora l’Uno – che dimora in tutti – cerca di riunirli affinche’ ritornino
nuovamente ad essere l’Uno.

Questo e’ il meccanismo fondamentale dello spettacolo dell’universo. Se l’umano desiderio di
compagnia – nel nostro caso il matrimonio – viene considerato da questa prospettiva, ci rendiamo
conto che non consiste soltanto in un limitato istinto umano, ma in una forza universale. E’ il
potere cosmico dell’attrazione e dell’amore insito in tutte le creature – che attira nuovamente ogni
cosa verso quell’Unica coscienza.

Il Maestro faceva frequentemente questo esempio: l’oceano dello Spirito, servendosi della tempesta
dell’illusione, ha suscitato le ‘onde’ di tutte le cose create – in questo caso gli esseri umani –
e le onde vogliono fondersi di nuovo con l’oceano.

Il punto piu’ importante da comprendere e’ che l’onda non vuole soltanto fondersi con un’altra onda.
Il suo vero fine e’ diventare una cosa sola con l’oceano. Questo non vuol dire limitare o sminuire
il significato del matrimonio. Se compreso e vissuto giustamente, il matrimonio costituisce una fase
molto importante dell’intero processo che porta al ricongiungimento con l’oceano dello Spirito.

Eppure molte coppie nutrono delle aspettative sbagliate, e pretendono di trovare nel partner
l’appagamento completo e la perfezione che soltanto l’oceano della consapevolezza di Dio puo’ dare.

Sri Daya Mata ha detto spesso: “Non e’ realistico, ne’ giusto aspettarsi o pretendere la perfezione
assoluta da un altro essere umano quando noi stessi siamo imperfetti”.

Un atteggiamento del genere mette l’altra persona con le spalle al muro, non vi pare?

Daya Mata aggiunge: “Non dobbiamo aspettarci niente dagli altri, ma molto da noi stessi”.

Immaginate un matrimonio fra due persone che abbiano questo modo di pensare, che non si aspettino
niente l’una dall’altra, ma molto da se stesse, e che intrattengano un rapporto basato sulla
generosita’.

Pensateci.

Aiutatevi reciprocamente a sviluppare le vostre innate qualita’ divine

Il Maestro ha sottolineato anche un altro principio basilare del matrimonio spirituale Grazie alla
legge della relativita’, Dio si e’ diviso in uomo e donna. Ma, essendo fatti a Sua immagine, essi
erano fondamentalmente uguali e, cosi’, per distinguerli, Dio ha creato delle differenze sostanziali
nel corpo, nella mente, nelle emozioni e nella costituzione psicologica dell’uomo e della donna.

L’ideale della loro unione spirituale sta in questo: l’uomo puo’ riuscire a fare riemergere nella
donna la ragione insita in lei, e la donna puo’ aiutare l’uomo a riscoprire il sentimento insito in
lui. Il Maestro non intendeva dire con questo che la donna sia stupida o l’uomo privo di sentimenti;
voleva piuttosto dire che gli uomini e le donne maturi si aiutano reciprocamente a sviluppare le
pure qualita’ divine della ragione e del sentimento perfetti.

Questo che cosa significa? Prima di evolversi, la ragione non e’ pura in quanto esprime la capacita’
della mente sensoria

La ragione perfetta non puo’ nascere dalla mente comune perche’ e’ una qualita’ piu’ alta, e’ una
qualita’ dell’anima, e’ la saggezza.

Neanche il sentimento e’ puro prima di evolversi, perche’ e’ frammisto all’emozione.

Il principale valore spirituale del matrimonio – come dice il Maestro nell’Autobiografia di uno
Yogi, citando le parole dello Swami Sri Yukteswarji – e’ il seguente:

“La responsabilita’ personale di ciascun essere umano consiste nel riportare la sua. natura duale ad
un unico armonico insieme o Eden”.

Sri Yukteswarji voleva dire che, grazie alla profondita’ del legame matrimoniale, l’uomo e la donna
si aiutano reciprocamente a sviluppare sia la ragione perfetta, o saggezza, sia il sentimento
perfetto, o amore.

Paramahansaji dice ancora che quando l’uomo e la donna raggiungono tale traguardo trovano la
liberazione, inizialmente unendosi l’uno all’altra, e poi immergendosi in Dio.

Questo e’ il fine del matrimonio.

Se consideriamo il rapporto matrimoniale da tale prospettiva, e’ chiaro che esso deve basarsi
esclusivamente sull’amicizia divina, cioe’ sull’amore e sulla lealta’ senza riserve. E’ un impegno
incondizionato. Diversamente non si puo’ parlare di matrimonio perche’ viene a mancare il suo scopo
essenziale. Questi insegnamenti, che provengono da lontane ere illuminate, ci sono stati portati dal
Maestro.

*Il matrimonio e’ un rapporto fra pari*

Il matrimonio e’ un rapporto fra pari. Questo e’ l’antico concetto, e i voti che si pronunciano
nella cerimonia nuziale della Self-Realization Fellowship – scritti dal Maestro – ne riflettono
l’ideale: amicizia divina tra due persone che, pur avendo ruoli esteriormente diversi, cercano di
adempiere il fine vero e profondo di aiutarsi reciprocamente a perfezionare le pure qualita’ divine
la cui realizzazione permettera’ loro di fondersi in Dio.

Parliamo ora del matrimonio.

In un articolo ho letto: “Alcuni sociologi hanno fatto delle indagini per stabilire fino a che punto
moglie e marito si conoscano, anche nelle piccole cose. Nel corso di un esperimento veniva mostrata
– alle mogli in una stanza e ai mariti in un’altra – una serie di oggetti: guanti, sciarpe, cinture,
portafogli, e cosi’ via.

Ciascuno di essi doveva indicare che cosa avrebbe scelto il proprio coniuge.

Nessuna delle coppie riusci’ a indovinare l’oggetto preferito dal partner”. Proprio nessuna!

E noi parliamo di amicizia divina, di unione incondizionata? Questo significa che moglie e marito
non fanno nessuno sforzo per immedesimarsi nell’altro e comprendersi – neanche nelle piccole cose –
perche’ non sanno in che cosa consista il matrimonio.

L’articolo continua:

“Nonostante le argomentazioni di alcune femministe, esistono delle differenze sostanziali tra l’uomo
e la donna.

Nessun uomo puo’ capire cio’ che si prova quando si aspetta o si allatta un bambino.

Ogni mese la donna reagisce a uno stimolo assente dal corpo dell’uomo.

L’uomo non puo’ condividere, ne’ capire completamente in che modo questo calendario fisiologico
possa influenzare profondamente lo stato d’animo di una donna, e neppure le reazioni che suscita.

Entrambi i sessi si osservano al di la’ delle barriere create da sensazioni e modi di essere
diversi”.

“Sebbene non si riesca mai a spiegare adeguatamente questi modi di essere e queste sensazioni – e la
maggior parte dei mariti e delle mogli non ne suppone neanche l’esistenza – ognuno si sente
ingannato quando l’altro non comprende lo stato d’animo o i comportamenti che nascono da una di
queste differenze sostanziali.

Per quanto sia grande il desiderio di un’intesa completa, ciascun sesso invia soltanto i messaggi
che e’ predisposto ad inviare, e riceve soltanto i messaggi che e’ predisposto a ricevere.

Cosi’, la donna che attraversa uno stato di depressione dovuto alla tensione premestruale si sente
irritata e sola quando il marito, da cui desidera un gesto di tenerezza, le dice di ‘smetterla’
perche’ non riesce a comprendere la ragione della sua crisi depressiva.

Con sistemi trasmittenti e riceventi cosi’ diversi, non ci si puo’ meravigliare che i messaggi
spesso non vengano ricevuti”.

Questa e’ la descrizione di un matrimonio comune, non di un matrimonio spirituale.

I sociologi non sanno che l’uomo e la donna possono capirsi, non con la ragione, ma con l’intuizione
– cioe’ con il potere onnisciente dell’anima – cercando di comunicare spiritualmente, di
comprendersi e di volersi bene profondamente.

Inoltre non sanno che, nel corso di innumerevoli vite precedenti, ogni donna ha vissuto come uomo e
ogni uomo ha vissuto come donna.

Non intendo dire che tutti debbano cercare di scoprire quale fosse il proprio ruolo nelle
incarnazioni passate. Ma l’esperienza e la conoscenza essenziali che provengono dalle incarnazioni
precedenti sono sepolte dentro di noi, anche se non ne siamo consapevoli.

Grazie all’intuizione, questa consapevolezza viene di nuovo alla luce. La conoscenza e la
comprensione dell’intima natura dell’altro e di cio’ che prova, nascono solo quando il matrimonio si
basa sul profondo impegno di essere leali e di amare senza riserve.

*Sforzatevi di comunicare*

L’intuizione si sviluppa gradualmente nel tempo. E intanto che cosa potete fare? Sforzatevi di
comunicare.

Parlate. Non aspettate che il vostro compagno vi legga nel pensiero.

Voglio raccontarvi un episodio:

una signora stava facendo colazione nel bar di un albergo e, finito di mangiare, chiese il conto
alla cameriera.

“Ma io l’ho fatto pagare a quel signore seduto accanto a lei e che e’ andato via poco fa”, rispose
la cameriera.

“Come ha potuto fare una cosa simile!”, esclamo’ la signora.

“Non ho mai visto quell’uomo prima d’ora; non so neanche come si chiami”.

E la cameriera replico’:

“Mi dispiace molto. Pensavo che foste sposati perche’ non vi siete scambiati nemmeno una parola”.

E’ proprio molto triste, non vi pare?

Una psicologa di New York ha analizzato quarantamila coppie sposate, riscontrando che in tutti i
casi marito e moglie si parlavano mediamente ventisette minuti la settimana!

Esistono legami matrimoniali molto profondi, molto intimi, fondati su un’intesa interiore che non ha
bisogno di troppe parole.

Sono sufficienti uno sguardo o un gesto perche’ l’altro capisca.

Ma per arrivare a questo e’ necessario impegnarsi seriamente.

La maggior parte delle persone non fa nessuno sforzo per stabilire un’intesa; non raggiunge i piu’
profondi livelli interiori.

Percio’, parlate, non date per scontato che il vostro sposo o la vostra sposa possa indovinare cio’
che pensate. Non lasciatevi andare alla malinconia e alla frustrazione, e non risentitevi solo
perche’ vostro marito o vostra moglie non comprende cio’ che provate.

Potrebbe non saperlo. Come puo’ saperlo?

Dovete andarvi incontro a vicenda, dovete comunicare. Questa e’ una delle ragioni per cui Dio ci ha
dato la bocca!

*Dimostrate il vostro affetto*

Recentemente ho letto questa storia.

Un giorno, rivolgendosi al marito, la moglie gli dice: “Sai, mi piacerebbe che tu fossi piu’
affettuoso con me. Ad esempio, quando torni a casa dall’ufficio, vorrei che mi baciassi”.

E il marito acconsenti’.

Il giorno dopo, appena arrivato a casa la bacio’.

“No”, disse la moglie, “questo bacio non e’ abbastanza lungo”.

“Va bene, quanto deve durare?”, domando’ il marito.

“Otto secondi”, rispose la moglie.

Il sistema si rivelo’ efficace! Questa piccolezza li aiuto’ a sentirsi piu’ vicini.

Ne fecero un gioco. Il marito tornando a casa dall’ufficio a volte diceva: “Ho avuto una giornata
terribile; oggi il bacio durera’ soltanto sei secondi”.

Invece, in altre occasioni annunciava: “Oggi e’ stata una giornata ottima; il bacio durera’ dieci
secondi”.

Questa storia chiarisce un altro principio: siate affettuosi. Non date per scontato che vostro
marito o vostra moglie sappiano che li amate; dimostrate il vostro amore.

La stessa cosa vale anche per i figli.

Specialmente in America, i figli hanno tante cose: giocattoli, denaro, automobili; ma ,molti non
sono amati.

Ho veduto personalmente le tragedie che nascono dalla mancanza di amore.

Per un bambino l’amore e’ molto piu’ importante di tutti i giocattoli, di tutto il denaro, di tutti
i regali del mondo.

Qualche volta nei Paesi molto poveri i figli sono coccolati e trattati amorevolmente; non hanno
giocattoli costosi, ma sono circondati di premurose attenzioni; e crescono cosi’ sani ed
equilibrati.

Nella nostra societa’, chi appartiene a famiglie molto ricche, in genere e’ stato accontentato in
tutto dai genitori, ma non sempre e’ stato amato abbastanza, e cresce deforme da un punto di vista
emotivo.

Alcuni mi hanno confidato:

“Non sono stato amato; vorrei esprimere il mio amore, ma non posso, non ci riesco”.

E’ tragico! Molti diventano dei criminali perche’ a casa non hanno conosciuto nessuna forma di
disciplina e perche’ non sono stati amati.

Spinti da un piacere perverso, si trasformano in criminali per attirare l’attenzione della societa’.

La mancanza di amore e’ una causa delle alterazioni emotive. I bambini hanno bisogno di essere
amati, accarezzati e coccolati.

Manifestare l’amore e’ la cosa piu’ importante di tutte.

Poiche’ nelle donne prevale soprattutto il sentimento, i mariti devono ricordare che le mogli hanno
bisogno di manifestazioni di affetto.

Se il marito non riesce a esprimere i propri sentimenti alla moglie, se il suo amore e’ in qualche
modo inibito, almeno glielo faccia sapere!

Le dica: “Vorrei poter esprimere cio’ che provo, ma non ci riesco”.

Allora lei si rendera’ conto che il suo compagno sta compiendo un gesto amorevole e lo apprezzera’.

*Il lato fisico nel matrimonio*

Alcune persone credono che l’affetto possa essere espresso soltanto attraverso il sesso. Questo non
e’ vero, e percio’ voglio parlare di un altro aspetto del matrimonio: quello fisico.

In molti casi, come ho potuto constatare dai consigli del Maestro, il successo del matrimonio
dipende dal modo in cui viene vissuta la sessualita’.

Il Maestro insegnava la moderazione e dava una particolare enfasi all’amore, dicendo:

“Nel matrimonio l’amore umano non puo’ durare, a meno che non si esprima divinamente. Senza il
potere magnetico dell’amore divino, i coniugi non riescono piu’ a costituire un interesse l’uno per
l’altro, ne’ a rispettarsi; quando questo accade, il matrimonio va a rotoli. L’attrazione sessuale,
l’intelligenza, la bellezza, il denaro, la cultura e il fascino personale, non sono sufficienti a
mantenere unite due persone in un rapporto matrimoniale felice in cui manchi, pero’, l’amore divino.

Le donne e gli uomini sposati cercano l’amore perfetto nei propri compagni, ma non riusciranno a
trovarlo fino a quando entrambi non esprimeranno l’amore divino in tutte le motivazioni, le azioni e
le aspirazioni della propria vita”.

Il Maestro aggiunge:

“Il primo requisito fondamentale di un matrimonio felice e’ l’unita’ delle anime” – cioe’
l’affinita’ degli ideali e delle mete spirituali – “attuata grazie a una reale volonta’ di
raggiungerla con lo studio, l’impegno e l’auto-disciplina”, compresa la meditazione. “

Il secondo e’ l’affinita’ degli interessi intellettuali, sociali e cosi’ via.

Il terzo – il requisito meno importante, sebbene generalmente venga messo al primo posto dalle
persone non illuminate – e’ l’attrazione fisica, che perde presto il suo fascino se non coesistono
il primo e il secondo requisito”.

Perche’?

E’ molto semplice.

L’uomo e’ l’anima. All’inizio abbiamo parlato degli esseri umani che, come onde, sono scaturiti
dall’oceano della coscienza di Dio. Quando ci riferiamo all’onda potremmo pensare che si tratti del
corpo, ma non e’ cosi’, anche se noi lo consideriamo tanto importante.

Nell’analogia dell’onda e dell’oceano, sapete a che cosa il Maestro paragona il corpo?

Soltanto alla spuma sulla cresta dell’onda. L’essenza dell’uomo sta nelle qualita’ interiori, e
nell’anima. Questa e’ la vera natura dell’onda.

L’anima e’ ricoperta da vari strati, come una lampadina che sia coperta da diversi paralumi posti
l’uno sull’altro.

Il ‘paralume’ piu’ esterno e’ il corpo fisico.

Ora, quando due persone si osservano – in senso metaforico, due lampadine coperte da questi paralumi
– che cosa notano innanzitutto?

Il paralume esteriore.

Questo e’ un esempio sui generis, ma serve a chiarire il concetto!

Percio’, quando le persone si incontrano per la prima volta, l’attrazione che provano e’ soltanto
fisica ed emotiva, e molti non vanno al di la’ di questo.

Il matrimonio e’ un’altra cosa perche’, per adempiere il suo vero scopo, deve essere soprattutto
un’intesa basata su livelli piu’ profondi, volta a stabilire l’unione di due anime.

*Che cos’e’ la moderazione?*

Adesso si pone un interrogativo importante.

“Che cos’e’ la moderazione?”.

La risposta e’ molto semplice. Non esiste una regola oggettiva perche’ le persone sono diverse e
hanno quindi esigenze diverse, ma esiste una regola interiore che, per sua natura, agisce
matematicamente.

Questa regola e’ parte integrante della cerimonia nuziale della SRF; mentre la sposa e lo sposo si
scambiano una rosa come simbolo del loro amore, promettono l’uno all’altra:

“Ti offro questa rosa quale simbolo del mio amore che ti manifestero’ con la gentilezza, il
rispetto, la fedelta’ e la fiducia finche’ avro’ vita”.

Questa e’ la regola, perche’, fino a quando si cerca di essere moderati, coesistono le qualita’
divine del rispetto, della gentilezza e della lealta’, espressioni dell’amicizia divina,
dell’amicizia e della lealta’ senza condizioni.

Se una coppia vive troppo sul piano fisico, queste qualita’ divine scompaiono e, come tanto spesso
vediamo, il matrimonio si trasforma in una parodia.

Perche’ l’eccessivo abbandono ai sensi ha questa conseguenza?

L’uomo, pur essendo dotato di una maggiore energia sessuale, e’ biologicamente e sessualmente piu’
debole della donna.

Per quale motivo?

Perch,, sebbene entrambi perdano una notevole quantita’ di energia nell’atto sessuale, nell’uomo
deve ricostituirsi il liquido seminale le cui cellule non sono cellule comuni essendo, infatti,
destinate a creare una nuova vita.

E’ necessario un enorme apporto di energia per ricostituirle, e la natura fara’ qualsiasi cosa per
reintegrare il liquido seminale, anche a spese di altre sostanze vitali presenti nel corpo
dell’uomo.

Se una donna in stato interessante non dispone del nutrimento adatto, sia a se stessa sia alla
creatura che sta crescendo nel suo grembo, la natura prelevera’ dal corpo della madre le sostanze
necessarie alla formazione del bambino; tutti i medici, tutti i dentisti potranno confermarlo.

All’uomo accade piu’ o meno la stessa cosa. Se eccede nell’uso dei sensi diventa di cattivo umore,
irritabile e violento, perche’ il suo sistema nervoso ne risente.

E’ tipico della natura maschile manifestare la forza che, in un uomo dotato di autocontrollo, si
esprime attraverso le qualita’ migliori (o satviche): calma, comprensione, lealta’, gentilezza e
cosi’ via.

Anche un uomo privo di autocontrollo puo’ manifestare la propria forza, ma in questo caso si tratta
di una pseudo-forza, di un’espressione, cioe’, delle qualita’ peggiori (o tamasiche), in una parola,
della brutalita’.

*La gentilezza: la principale qualita’ divina*

La gentilezza e’ la piu’ importante delle quattro qualita’ divine alle quali abbiamo accennato.

Prendiamo ad esempio un marito che torna a casa dal lavoro. In ufficio deve mostrarsi controllato e
gentile, altrimenti perdera’ il posto. In molti casi portera’ a casa tutta la tensione,
l’irritazione, il risentimento e la rabbia che ha represso durante la giornata e li scarichera’
sulla moglie.

Questa e’ una chiara mancanza di riguardo e di gentilezza.

La stessa cosa vale per la moglie, che puo’ avere avuto dei momenti difficili con i bambini e non
vede l’ora che il marito rientri a casa per scaricargli addosso l’irritazione e la tensione
accumulate durante il giorno, come se lui fosse stato in vacanza e ritornasse a casa proprio a tale
scopo!

Ma questo non e’ un vero matrimonio.

Esiste un modo completamente diverso per affrontare il problema; per liberarsi da tutte queste
tensioni e’ assolutamente indispensabile avere dei periodi di svago da dedicare ai divertimenti,
allo sport e cosi’ via.

E quando tornate a casa siate premurosi, l’uno nei confronti dell’altro.

Una persona mi ha detto:

“Evito accuratamente di portare i miei problemi in famiglia”.

Questo puo’ avvenire soltanto se fra i due partner esiste una vera, generosa e profonda amicizia e
se, immedesimandosi profondamente l’uno nell’altra, si rendono conto di avere avuto entrambi dei
momenti difficili o una giornata faticosa, e che per sopravvivere hanno dovuto sostenere delle
battaglie di cui portano ancora le ferite.

Non sarebbe piu’ logico che si aiutassero reciprocamente e si trattassero da amici? Invece di
mettere il sale sulle ferite, dovrebbero incoraggiarsi a vicenda e tentare di guarirle; dovrebbero
sostenersi amichevolmente e cercare di ricostruire la propria immagine che e’ stata cosi’
danneggiata.

Questo e’ il matrimonio spirituale, e puo’ esistere soltanto quando e’ presente un minimo di
autodisciplina.

Il rispetto e’ un’altra qualita’ essenziale del matrimonio spirituale.

Pensate ai giorni del corteggiamento. Non cercavate forse di apparire amabili, mostrando il vostro
‘lato migliore’?

Ma subito dopo il matrimonio molti ‘si lasciano andare’.

Non voglio dire che non ci si debba rilassare; questo fa parte dell’amicizia. Con un amico intimo,
come accade nel matrimonio, dovreste sentirvi a vostro agio. Ma c’e’ una grandissima differenza fra
sentirsi rilassati e a proprio agio ed essere, mi spiace dirlo, trasandati. Siate spontanei nel
vostro rapporto, ma rispettatevi reciprocamente.

Pensate ad esempio ai genitori del Maestro; erano una coppia super-ideale.

Come avrete letto nell’Autobiografia di uno Yogi, prima che il marito tornasse a casa, la moglie
faceva il bagno, indossava un bell’abito, cambiava il vestito ai bambini e poi accoglieva il marito
con grande rispetto come fosse un re.

E credete forse che una volta a casa egli riversasse su di lei la tensione e l’irritazione di una
giornata di lavoro? Mai!

Lei lo trattava come un re; lui la trattava come una regina, con grandissima considerazione. Come
tutte le altre divine qualita’ di cui stiamo parlando, anche questa richiede una certa
autodisciplina.

*Il legame fra la lealta’ e la moderazione*

Il punto seguente e’ la fiducia, che in sostanza si traduce nell’assoluta lealta’ fra i coniugi.

La lealta’ incondizionata e’ una delle qualita’ essenziali, non solo del matrimonio, ma anche del
sentiero spirituale.

Fra l’uno e l’altro esiste un legame profondo perche’, come ha detto il Maestro, l’atteggiamento che
avete nei rapporti umani si riflettera’ anche sul sentiero spirituale, sul rapporto con Dio e con il
Guru.

E’ molto difficile essere leali nel matrimonio, a meno che marito e moglie non mettano in pratica la
moderazione, che non consiste nel reprimere l’attrazione fisica, ma nel sublimarla trasformandola in
sentimenti piu’ elevati.

Il rapporto fisico deve essere un’espressione di amore. Il sesso per il gusto del sesso abbassa il
livello della coscienza e allora non si vede piu’ il proprio compagno come un tempio di Dio, ma
soltanto come un oggetto di piacere.

Poich, il sesso non puo’ dare l’appagamento completo che tutti cerchiamo, alcune persone si
convincono che debba esserci qualcosa che non va con il proprio partner.

Cosi’ si rivolgono altrove, e la lealta’ scompare.

Senza lealta’, non c’e’ fiducia; senza la fiducia, viene a mancare il necessario senso di sicurezza,
e tutto va all’aria.

Mi sono trovato presente proprio mentre il Maestro consigliava alcune coppie sposate sui rispettivi
problemi matrimoniali.

A ciascuno suggeriva esattamente cio’ di cui aveva bisogno.

Ricordo che una volta, molto gentilmente, molto dolcemente, disse:

“Avete perso il rispetto l’uno per l’altra. Cercate di non eccedere nei rapporti sessuali, allora
il vostro legame diventera’ piu’ profondo e l’amore piu’ forte”.

Aver fede nel proprio compagno: un sostegno senza riserve

Un altro requisito indispensabile e’ l’aver fede nel proprio compagno, offrendogli cosi’ un sostegno
morale, spirituale, psicologico e affettivo.

Supponiamo che un marito attraversi dei momenti difficili nel lavoro; ad esempio che non sia
riuscito a portare a termine con successo una determinata cosa.

Una moglie fedele dice: “Non hai avuto successo e percio’ pensi di essere un fallito, e anche la
gente puo’ pensarlo; ma io credo in te. Ti daro’ tutto il sostegno di cui hai bisogno”.

Puo’ anche non dirlo apertamente, ma glielo dimostrera’ con il suo comportamento e il suo affetto.

Il marito deve dare lo stesso sostegno alla moglie:

“Sto dalla tua parte perche’ sei mia moglie, perche’ sei la mia piu’ cara e intima amica”.

In questo consiste l’amicizia e in questo consiste il matrimonio spirituale.

Ma, in molti matrimoni accade esattamente il contrario: marito e moglie, invece di incoraggiarsi e
sostenersi a vicenda, si distruggono reciprocamente.

Che tristezza!

Il mondo fa gia’ abbastanza per demolire l’immagine che abbiamo di noi stessi; l’amicizia consiste
nel costruirla in modo che ciascuno creda in se stesso. Questo e’ aver fede in un altro. Questo e’
il sostegno che il Maestro dava ai suoi discepoli.

Non eravamo certamente perfetti, ma egli ci rassicurava: “Vi staro’ vicino, qualunque cosa accada,
senza riserve!”.

Anche se marito e moglie hanno perduto la gentilezza, il rispetto, la lealta’ e la fiducia, non
significa che il loro matrimonio sia finito per sempre. Potranno ricostruirlo, se cercheranno di
esprimere nuovamente queste qualita’.

In alcune circostanze, quando marito e moglie si sono rivolti a me per un consiglio, mi sono
trovato di fronte a un matrimonio praticamente distrutto; eppure non appena essi hanno cominciato a
comprendere questi princi’pi spirituali e a metterli in pratica, sono riusciti a ricostruirlo su
nuove e piu’ profonde basi.

(continua)

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