Il meraviglioso metodo sufi d’educazione ai figli
di Murshida Ratan Witteveen
Può sembrare limitato ed anche un pò semplice parlare di educare i bambini
senza prima considerare come diventare genitori.
Essere genitori è forse il compito per il quale si è meno preparati nella
vita. Mentre esiste un’educazione quasi per ogni funzione al mondo, non c’è
nulla che ci educhi a diventare genitori. Generalmente si impara dopo aver
fatto degli sbagli e sappiamo tutti che gli sbagli nell’educazione sono i
più gravi che si possano mai fare ai nostri simili.
Ci sono certamente tanti genitori che leggono dei libri meravigliosi
sull’educazione, ma la maggioranza non lo fa. Perché? Forse perché si ha
bisogno di qualcosa di semplice, di forte e di profondo. I libri non
trattano quasi mai il fatto di essere genitori da un punto di vista mistico,
il che potrebbe illuminare i cuori di tutti i genitori. I genitori hanno
bisogno di ogni attenzione, cura ed incoraggiamento per questo grande
compito e quindi: il cuore deve parlare con il cuore.
Vorrei cominciare con una metafora:
“I cuori uniti dei due futuri genitori sono come un terreno in cui il seme
del loro bambino viene seminato da Dio”. E’ un seme tanto eccezionale, sia
spirituale che materiale.. L’essenza spirituale è l’anima del bambino,
poiché ogni anima viene da Dio come un raggio di sole. Il raggio consiste
della luce del sole e così l’anima consiste della vita di Dio.
Dio è la consapevolezza che tutto pervade e l’anima è l’essere assoluto, è
completamente pieno dell’intera esistenza; è un inviato di Dio, il cui
compito è quello di sperimentare la vita sulla terra con il corpo e la
mente. Per mezzo di un’azione di Dio questo grande essere dell’anima è
nascosto nel seme e allo stesso tempo vivendo intorno ad esso e continuando
a fare così viene incorporato in un bambino che poi diventerà un maturo
essere umano.
I genitori dovrebbero essere sempre consapevoli di questa realtà: un bambino
è un inviato di Dio sulla terra che deve essere rispettato come tale.
Ritornando al piccolo seme: ogni altra cosa che esso contiene consiste di un
ricordo di impressioni e influenze che l’anima ha raccolta sulla sua strada
venendo dalla sua originale dimora spirituale ed andando verso il suo piano
materiale dell’esistenza sulla terra, dove crescerà e si trasformerà in un
essere umano con un corpo, una mente ed un cuore. Il corpo, la mente ed il
cuore sono i suoi veicoli con i quali sperimenterà la vita. Sapendo questo,
coloro che stanno per diventare genitori, devono realizzare che quel piccolo
seme, dato dall’uomo alla donna, sviluppandosi nel suo grembo, viene
ricevuto allo stesso tempo nei loro cuori uniti dove lo ameranno, facendo
crescere ciò che sta per diventare un essere umano e coltivandolo nel
miglior modo possibile, finché è sufficientemente cresciuto fisicamente,
mentalmente e spiritualmente al punto che può vivere ed educare se stesso
indipendentemente da essi.
E’ necessaria una preparazione per i due cuori dei genitori. Da dove si può
iniziare? I futuri genitori devono essere in pace con i loro stessi
genitori, in modo che le influenze ereditarie possano operare positivamente
e i conflitti che possono essere esistiti nel passato vengono appianati, o
risolti completamente prima della nascita del bambino. Questo è molto
importante per poter creare una bella relazione fra i nonni, genitori e
figli. Mentre i figli amano i loro genitori, una buona relazione con i loro
nonni può essere come una musica fine di saggezza.
Continuiamo per un momento con la metafora con cui avevamo cominciato. I
futuri genitori erano a loro volta dei semi piantati da Dio nel terreno dei
cuori dei loro genitori. Sanno cosa vuol dire crescere fisicamente e
mentalmente, fiorire e sognare, pensare e sentire, sanno cosa vuol dire
essere educati dai loro genitori che facevano del loro meglio, ma spesso non
sapevano meglio, perché essi erano a loro volta il prodotto dei loro
genitori e dell’ambiente culturale e delle attitudini della loro epoca
Meravigliose qualità sono state coltivate in alcune famiglie attraverso
generazioni e forti tradizioni sono state create. Conosciamo però anche
degli esempi di condizioni estremamente cattive non risolte e di
atteggiamento di cui i bambini hanno sofferto tremendamente e dove una
cattiva tradizione è continuata per generazioni.
Per esempio, se i genitori picchiano i loro figli, questi molto
probabilmente picchieranno i loro figli e così via. Ciò può continuare per
una ragione, cioè a causa dell’amore innato dei figli per i loro genitori,
un amore ancora immaturo e senza difesa. Questo amore puro verso i genitori
che picchiano diventa infetto. In seguito, questi bambini pensano spesso che
sia giusto che i bambini vengano picchiati per i loro errori. Imparavano che
fosse “per il loro bene”. Vedete l’infezione che continua senza mai guarire?
Vedete come l’amore diventa infetto in continuazione a causa di un certo
odio nascosto nel picchiare, e la paura che ne è il risultato? Come può un
bambino amare Dio senza paura -Dio che è la sua origine – con una tale
immagine del padre e della madre? In tal caso – ma anche nei casi meno
estremi dove non si alzano le mani ma ci sono soltanto delle voci minacciose
che dicono: tuo padre sarà arrabbiato, la gente ti ride dietro, avrai dei
voti bassi, ti prendono in giro e così via – in tal caso un bambino sarà
capace di amare Dio ma allo stesso tempo avrà paura di Dio e mescolerà
insieme amore e paura. Quante volte questo succede anche oggi! L’amore
mescolato con la paura è un pasticcio che crea delle tendenze indesiderabili
come una bassa stima di sé a causa dell’insicurezza. L’amore che è Divino,
semplicemente perché è una qualità innata, può esprimersi in armonia, in
fiducia, ed in bontà. Allora risultato è la bellezza dei sentimenti, la
bellezza della tolleranza e la bellezza dell’accettazione degli altri;
allora non c’è paura e la stima di se stessi cresce.
Veniamo ora alla nostra generazione. Molti di Voi sono oggi genitori
moderni. E’ possibile che abbiate superato la paura. Desiderate vivere le
vostre vite in piena libertà e consapevolezza e responsabilità verso voi
stessi e gli altri. Avete imparato dal passato e vi liberate da certi
atteggiamenti culturali che non vi piacciono.
Esiste una legge antica data all’umanità, che col tempo ha perso la sua
forza e che dovremmo considerare di nuovo e cercare di rivivere in una
comprensione nuova. Questa legge dice: “Onorerai tuo padre e tua madre”. In
termini Sufi possiamo interpretare queste parole in modo che possiamo essere
d’accordo. Diciamo: “Cerca di amare tuo padre e tua madre in un modo
incondizionato”; anche se non sono i genitori migliori, anche se hanno
commesso tanti errori, hanno tuttavia amato sempre te, il loro bambino, e
ora amano il neonato, il nipote. Questo è già sufficiente per amarli in un
modo incondizionato. L’amore incondizionato non è ostacolato dalle
limitazioni umane delle altre persone. E’ l’amore naturale, ispirato
dall’amore divino, che purifica il nostre cuore e la nostra mente dalle
vecchie impressioni di tristezza, odio o disperazione per il comportamento
ingiusto che fino ad ora avrebbe potuto infastidirci.
Queste impressioni si possono superare pensando con amore in modo giusto e
con la realizzazione che l’anima di ogni individuo è divina e completamente
pura, e che quasi nessuno si comporta secondo questa purità, a causa del
fatto che tutte queste impressioni sulla mente infastidiscono l’ego. L’amore
incondizionato cura tutto questo. Dato che elimina le impressioni
indesiderate, crea così uno spazio nel cuore per onorare un’altra persona e
per essere consapevole del divino in questa persona.
La contemplazione può essere di grande aiuto, per esempio ripetendo: “Non
odio nessuno, non ho rancore per nessuno, tollero tutti, perdono tutti, amo
Dio e tutta la sua creazione”. Questa contemplazione aiuta a purificare la
mente e il cuore e a lasciar scorrere l’amore liberamente, perdonando e in
modo creativo.
Durante la gravidanza si è coinvolti nella creazione divina. Fai quindi in
modo che il fiume d’amore, venendo naturalmente attraverso di te, raggiunga
il fiume d’amore dei tuoi genitori per il loro nipote. Il tuo bambino avrà
bisogno di entrambi.
Dopo aver purificato se stessi, amando i loro genitori in modo
incondizionato, i futuri genitori hanno preparato i loro cuori per l’amore
che devono al loro bambino. Occorre un sacrificio naturale, capire che cosa
è in realtà un bambino e comportarsi di conseguenza. Molti genitori
sviluppano questa tendenza durante la gravidanza e al momento del fenomeno
della nascita. La loro buona volontà è grandissima, tutto ciò di cui hanno
bisogno è la residenza incoraggiata dalla conoscenza.
L’anima di un infante che è come un raggio della coscienza onnipervasiva di
Dio, viene sulla terra come una mente che è formata da impressioni delle
sfere più elevate, dai mondi angelici e da quelli dei jinn, attraverso i
quali l’anima viaggia lungo il suo percorso proveniente da Dio, e arriva sul
piano terrestre. Ma questa mente non è ciò che noi chiamiamo la mente, è
ancora vaga, è qualcosa come una lastra fotografica che non è mai stata
esposta alle impressioni del mondo fisico che sono molto denso al confronto
di quello dei mondi più elevati; ma quella lastra fotografica ha già
impressioni che provengono appunto dai mondi degli angeli e dei jinn. Ma
sempre allo stato negativo, in senso fotografico, e così quando il bambino è
nato, le impressioni di questo mondo, che sono molto dense, possono
ricoprire quella lastra fotografica. E possono ricoprirla completamente e
perfino mettere radici nell’anima, quindi cancellarla di tutte le
impressioni che aveva ricevuto in precedenza.
Ed è questo che Inayat Khan dice che nessun attività di natura grezza
dovrebbe intervenire dopo la nascita e nessuna impressione indesiderabile
dovrebbe essere data al bambino, perché la transizione dal cielo alla terra
dovrebbe avvenire fatta molto gradualmente, e quindi qualsiasi manipolazione
in ospedale al momento della nascita e subito dopo andrebbe ridotta al
minimo possibile perché esse spaventano il bimbo; perché il neonato
evidentemente non si è ancora costruito un meccanismo di difesa, ed assorbe
tutto completamente in modo aperto.
Quindi, solo sentimenti d’amore, d’armonia e di bellezza e grande gentilezza
dovrebbe circondare il bambino. E questo è molto importante perché le
primissime impressioni della sua vita sulla terra rimangono solide e
concrete. Nulla le può cancellare perché l’infanzia è il periodo nel quale
l’anima diventa positiva. Per cui è meglio che sia una persona ad educare il
bimbo, preferibilmente la madre, ma oggigiorno i padri aiutano e questo è
uno sviluppo molto positivo se lo confrontiamo con il passato. Così adesso è
più che mai necessario che i cuori dei genitori siano molto uniti, amorevoli
e teneri ed anche in grado di perdonare, perché è da questo amore che
procede l’amicizia che dovrebbe instaurarsi con il bimbo.
E’ anche molto importante che il potere mentale del bambino, che è la sua
forza di volontà, non venga ridotto e tuttavia il bambino deve essere
controllato. L’educazione inizia subito dopo la nascita.
Nel primo anno ci deve essere disciplina, disciplina con gentilezza,
mitigata. Per esempio, un giocattolo desiderabile andrebbe dato più volte,
ripetutamente, e quando cade ridateglielo con pazienza; il giocattolo
dovrebbe essere interessante e armonioso, avere un significato, in modo che
il concentrarsi su di esso sia gradevole. Non dategli molti giocattoli in
una volta perché questo non fa altro che confondere la sua mente. Non
dategli degli animali, – anche se tutti vengono e regalano questi animali di
peluche così soffici; è sempre la prima cosa che si tende a dare, ma non è
bene perché dà impressioni del mondo animale. Il mondo animale è bellissimo,
ma il bambino è un essere umano e dovrebbe sviluppare questo per primo, la
coscienza di essere umano, questa andrebbe sviluppata in primo luogo e poi
l’amore per gli animali può venire dopo. A volte gli adulti hanno ancora
degli orsacchiotti in macchina e magari sulla scrivania, sul letto, un po’
dappertutto, invece di immagini per esempio degli angeli. Un essere umano è
un angelo adulto, ed è bene che si ricordi del cielo da dove è venuto.
L’equilibrio è una cosa necessaria
Un ritmo eccitato, quando il bimbo piange, deve essere riportato alla
normalità tramite il canto gentile, – la voce della madre o del padre dà
conforto -, battere piano le mani oppure produrre ritmicamente un suono che
piaccia al bimbo. Non lasciatelo piangere troppo a lungo, non lasciatelo
solo. Spesso le madri dicono: ” Il mio bimbo si addormenta piangendo”, che
secondo me non è il modo giusto di far cessare il pianto. Significa
solitudine e disperazione. Si addormenta pieno di disperazione. La presenza
calmante della madre sembra a me più positiva, più amorevole. Piangere un
po’ è normale perché il bambino è un esiliato del cielo e dovrebbe essere in
grado di esprimere questo sentimento. E’ naturale che pianga a causa della
densità di questo piano terreno in paragone al cielo.
Si potrebbe chiedere: ma allora, perché l’anima viene? Perché è la sua
passione è quella di manifestare se stessa. E’ un inviato di Dio e Dio le ha
dato questo desiderio. Allo stesso venendo sulla terra perde il paradiso e
ciò provoca un grande dolore. E’ questa la ragione perché un bambino piange.
Piangere troppo fa male ai nervi e perciò la madre è calmante.
La morale deve essere sviluppata..
In un infante che viene allattato dalla madre, le qualità del cuore vengono
formate. Amore e amicizia si formano con l’allattamento al seno ed al
contatto fisico con la madre. Con il bambino in braccio ritornano i
sentimenti angelici dimenticati per tanto tempo, in uno sviluppo maturo ed
ella li risveglia nell’infante nel quale sono latenti.La teoria antica di
allattamento per otto mesi era meravigliosa , non soltanto dal punto di
vista del migliore nutrimento ma anche da quello psicologico. La generosità
viene creata durante questo periodo: partecipare, gioire, sentire le braccia
intorno, tutto questo dà sicurezza, quel sentimento di unicità da cui la
generosità è creata. Questa unicità è un sentimento buono, è un sentimento
di ricchezza, l’infante possiede tutto, tutto appartiene a lui.e a Dio con
il Quale è ancora connesso. Da questa unicità si sviluppa facilmente la
generosità, ma dal momento che arriva la coscienza della dualità (due
bambini insieme), si genera l’essere possessivo. Quindi per insegnare la
generosità, si deve sostenere l’idea della unicità, per esempio l’unicità in
relazione al padre, alla madre, alla sorellina ed al fratellino. Però senza
forzarla, lasciando che dietro ci sia l’amore: l’amore è creato tramite
l’unicità (mio fratellino ed io apparteniamo l’uno all’altro). In momenti di
rivalità l’unicità ha cambiato posto con la dualità e la generosità è andata
via.
Invece di pensare che il bambino è cattivo, dagli più amore così che i suoi
sentimenti di rivalità vi ci si possano annegare. Amore genera amore, ed è
facile dare degli esempi d’amore: quando dai un biscotto o una banana fa si
che l’infante te ne dia un pezzettino. Dimostra appezzamento, è un gioco
d’amore. L’infante lo ripeterà con il suo fratellino o sorellina e la
rivalità di qualche momento prima sarà annegata nell’amore, nuovamente
nell’unicità.
Il rilassamento dovrebbe essere insegnato.
In un ambiente tranquillo, in una posizione comoda, fagli dolcemente delle
carezze sul corpo per dare riposo al sistema nervoso.
La regolarità in tutte le attività è rilassante. Più fini e più stabili sono
i sentimenti della madre, meglio è per uno sviluppo di una gentilezza
rilassata.
E’ meglio non mettere un infante in un nido, per prima cosa perché la madre
non c’è, ma è ancora più importante a causa del fatto che il contatto con
tanti bambini lo annoia. Tornerò su questo punto.
L’infante può rilassarsi mettendosi le dita in bocca e questo dà
autosufficienza, potere. Un oggetto di gomma o plastica è indesiderabile
perché è meccanico e rende il bambino dipendente da qualcosa di esteriore.
Le dita o i pollici sono di sua proprietà e lo rendono indipendente. Il
rilassamento dovrebbe essere trovato tramite i suoi propri mezzi. La madre
può stimolare tutto questo e l’idea più profonda è: “Bada a te stesso con i
tuoi propri mezzi”.
Tutti i diversi stasi come mettere i denti, sedersi, mettersi in piedi,
muoversi strisciando, camminare, parlare, corrispondono ai diversi sviluppi.
Mettere i denti vuol dire lo sviluppo della mente, C’è una corrispondenza
fra il mettere dei denti e pensare: i denti prendono intenzionalmente
piccoli pezzi di cibo e li masticano e pensare significa prendere
intenzionalmente piccoli pezzi di pensieri e metterli al posto giusto.
Allora la mente è veramente sulla terra.
Prima della nascita, mentre l’anima era ancora in cielo, – nel mondo dei
jinn -, la facoltà di ricevere impressioni non aveva ancora creato una mente
definita con una facoltà di pensare chiaramente. Questa facoltà di ricevere
impressioni si potrebbe paragonare alla morbidezza di un oggetto di argilla
prima che venga cotto nel forno. Dopo la nascita l’infante è ancora in
contatto con il mondo dei jinn e con il cielo degli angeli, prima che la
mente si sviluppa. Questo è bene. Quindi non preoccuparti se i denti vengono
tardi: il tuo bambino è ancora in contatto con il cielo e la mente potrebbe
svilupparsi anche più profondamente!
Muoversi strisciando significa iniziare la vita terrestre come un piccolo
animale.
Mettersi in piedi vuol dire sviluppare potere, coraggio, sopportazione,
pazienza, perseveranza, diventare un essere umano.
Parlare. La mente viene ora connessa sia con l’anima che con il corpo. La
coordinazione tra il sentimento, il pensare e l’esprimersi in parole tramite
la coordinazione del respiro, la bocca e le labbra, il tono e il ritmo, è un
grande traguardo: Lascia quindi venire le parole in modo naturale, non
insegnarle ma lascia che il bambino le scopra. Egli ha bisogno del tuo
amorevole apprezzamento.
Ora vorrei dire qualcosa sulle influenze nella vita di un infante. Prima
della nascita l’anima riceve delle influenze dalla sua origine divina, e
dalle sfere angeliche e dei jinn. Alla nascita ci sono delle influenze
planetarie e durante la vita sulla terra tante altre impressioni del mondo
esteriore influenzano il cuore, la mente e il corpo, ed è così che si forma
il destino. Ma l’essere umano ha ricevuto dalla sua origine divina un dono
prezioso: la libera volontà. Tramite lo sviluppo della libera volontà in
collegamento con la divina volontà l’uomo può diventare il maestro del suo
destino, se soltanto prendesse in mano la sua vita e facesse le scelte
giuste nella vita in armonia con lo Spirito Guida. Questo Spirito Guida,
chiamaLo Dio, intuizione, ispirazione, insegna all’uomo di raccogliere sulla
terra ciò che ha valore nel cielo: questo é il segreto della vita. Questo
raccolto significa: le qualità del cuore d’amore, d’armonia e di bellezza,
le qualità spirituali di sopportazione, grandezza, bontà e perdono.
E’ necessario che i genitori abbiano riguardo per questa verità. Per
esempio: per tutto il primo anno l’infante si trova ancora nella sfera
angelica; non permettere che venga disturbato mentre é in questa condizione,
essa é molto preziosa.
Nel secondo anno molto spesso qualcosa nel carattere del bambino vuole
venire fuori ed egli piange molto. Può succedere che il bambino si comporti
in modo che non piace ai genitori. E’ necessaria molta pazienza e
rilassamento interiore da parte dei genitori – Nessuna tensione! I nervi di
un infante non devono tendersi a causa di grida di divieto. Con il ripetere
delle espressioni d’amore e con la pazienza si vince sempre e con molto
calore corporeo l’infante viene consolato.
Nel terzo anno arriva l’inclinazione di distruggere delle cose. Questa é una
grande virtù! E’ Il desiderio dell’anima di conoscere il mistero della vita.
Poiché ogni cosa ha un velo, il bambino é annoiato da questo velo e vuole
sapere cosa c’é dietro rompendolo. Questo é naturalmente difficile per i
genitori, il modo di far smettere ad un bimbo di rompere tutto viene fatto
tramite delle suggestioni, non con l’essere annoiati in quanto ciò
danneggerebbe il sistema nervoso del bambino.
I centri nervosi di un bambino sono delicati e dobbiamo sempre ricordarci
che sono i centri intuitivi. In seguito aiuteranno l’anima a percepire la
conoscenza più elevata, e quindi ora é il momento di proteggerli. Con
pazienza si può suggerire: “non rompere le cose ma guardale e vedi che cosa
significano”. Più pazienza avete meglio é, perché la volontà del bambino
diventerà allora cooperativa e potente. Non pensare mai che il tuo bambino
abbia degli aspetti cattivi nel suo carattere, ma pensa sempre che egli é
buono, in modo che diventa buono. Ciò gli fa crescere la stima di sé. La
suggestione, usata nel modo giusto, é un potere enorme.
Un bambino può mostrare testardaggine e ostinazione: non bisogna mai
rimproverarlo (ha un cattivo effetto), ma occorre richiamare ripetutamente
la sua attenzione su qualcosa che gli toglierà quel pensiero ostinato. Così
facendo lo porti su un ritmo giusto. Cerca di capire perché é ostinato.
E’ importante sviluppare la sensibilità per la musica. La musica dovrebbe
essere chiara e semplice (ciò che si chiama musica celeste) e non densa. La
musica di buona qualità é un bene per l’anima. La mia esperienza personale é
la musica “Barocca”: Bach, Vivaldi, Purcell ed altri.
Vorrei concludere questi pensieri sull’infanzia ed i primi anni di età
(dalla nascita fino ai tre anni).
Proteggi l’infante dalla densità del mondo materiale (il piano terrestre
dell’esistenza), lascialo sviluppare a suo tempo. Non forzare lo sviluppo.
Non permettere che esista un muro di malinteso tra il padre, la madre ed il
bambino, non lascialo andare ad un nido (se possibile) dove viene messo
insieme ad altri bambini che si trovano tutti in stadi diversi. Questo
confronto lo allontana dal suo essere interiore e ne forza lo sviluppo. La
differenza fra i bambini é molto più grande di quella fra gli aduli e
tuttavia anche adulti soffrono di questo, ma hanno più scelta e possono
prendere cura di se stessi. Non permettere che l’individualità dell’anima e
lo sviluppo della personalità diventino ottusi abituando gli infanti troppo
presto alle condizioni sociali Lascia che l’amore e la gentilezza si
sveglino a casa in una relazione armoniosa fra il bambino, i genitori ed i
nonni (se possibile) così che la profondità del cuore possa essere aperta e
toccata. Allora in tempo, esso sarà aperto al divino
***
UN SUFI
Cosa impara: ad espellere il falso Ego e a scoprire il Dio interiore.
Cosa insegna: l’armonia.
Cosa cerca: il Divino
Cosa dona: amore ad ogni creatura.
Cosa ottiene: maggiore capacità d’amare.
Cosa perde: l’egoismo.
tratto da lista Sadhana >> it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana
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