Medicina Integrata
Un nuovo metodo che permette di ripristinare la capacità di mantenere la salute fisica ed emozionale
Valerio Pignatta – 25/03/2022
Articolo tratto da Scienza e Conoscenza n. 76
Il sistema nervoso autonomo
Per oltre trentanni Stanley Rosenberg ha praticato varie forme di terapie corporee tra le più
utilizzate e diffuse, ma alla fine, come racconta nellintroduzione al suo ultimo libro Vago, il mio
nervo più importante (Macro Edizioni, 2021) ha scoperto che stava usando la mappa sbagliata.
Infatti, venuto a conoscenza della teoria polivagale messa a punto da Stephen Porges, poté, grazie
ai suoi concetti, espandere effettivamente per la prima volta la sua comprensione riguardo al
funzionamento del sistema nervoso autonomo, e avere immediatamente a disposizione una mappa
migliore.
Il sistema nervoso autonomo è parte integrante del sistema nervoso umano, e il suo compito consiste
nel supervisionare e regolare lattività degli organi interni o viscerali, ossia il cuore, il
fegato, la cistifellea, lo stomaco, lintestino, i polmoni, i reni e lapparato genitale.
Le disfunzioni di uno qualsiasi di questi organi possono manifestarsi a causa di un malfunzionamento
del sistema nervoso autonomo.
Come ci racconta Rosenberg il suo è stato un percorso di crescita continuo segnato dal passaggio
finale dalle teorie classiche sul sistema nervoso autonomo alla rivoluzione apportata da Porges:
prima della teoria polivagale, era opinione largamente accettata che il funzionamento del sistema
nervoso autonomo avvenisse in base a due stati: stress e rilassamento.
La reazione acuta da stress, detta anche reazione combatti o fuggi, è un meccanismo di
sopravvivenza che si attiva quando ci sentiamo minacciati; in pratica, esso mobilita il corpo e lo
prepara a com-battere o fuggire.
Quindi, in stato di stress i nostri muscoli sono in tensione e ci permettono di muoverci più
rapidamente e/o di esercitare una forza maggiore. Dal canto loro, gli organi interni lavorano per
supportare questo sforzo straordinario compiuto dal nostro sistema muscolare.
Una volta che abbiamo vinto la lotta e neutralizzato ciò che ci minacciava, oppure quando ci siamo
allontanati a sufficienza da non essere più in pericolo, a quel punto subentra la reazione di
rilassamento, e noi rimaniamo in questo stato rilassato finché non si presenta una nuova minaccia.
Nel vecchio approccio al sistema nervoso autonomo, il rilassamento era caratterizzato dalla reazione
riposa e digerisci o nutriti e riproduciti.
Questo stato veniva attribuito allattività del nervo vago, noto anche come decimo nervo cranico,
che, come tutti i nervi cranici, ha origine nel cervello, o meglio, nel tronco encefalico. Secondo
questa vecchia interpretazione, universalmente accettata, il sistema nervoso autonomo oscillerebbe
tra stati di stress e rilassamento.
I problemi insorgono quando rimaniamo bloccati in uno stato di stress anche dopo che una minaccia o
un pericolo sono passati, magari perché il nostro lavoro o stile di vita sono continuamente
stressanti. Da molti decenni lo stress cronico viene riconosciuto come un vero e proprio problema di
salute, e uningente quantità di ricerche scientifiche è stata dedicata a comprendere gli effetti
dannosi dello stress a lungo termine.
Nel cercare di curare e gestire lo stress cronico, medici e terapeuti hanno dato vita a un vasto
movimento, e hanno scritto su giornali, riviste, libri e blog un gran numero di articoli destinati
al pubblico in generale. Anche lindustria farmaceutica ha iniziato a produrre unampia gamma di
farmaci antistress che, grazie a un consumo sempre più diffuso, hanno fruttato alle multinazionali
considerevoli profitti. Eppure, nonostante tutte queste risorse, tante persone hanno limpressione
di non essere state aiutate a sufficienza, e continuano a sentirsi stressate.
Molti ritengono che la nostra società stia diventando di anno in anno sempre più stressante, e che
di conseguenza anche la gente sia sempre più stressata.
Forse, il problema è che abbiamo utilizzato la mappa sbagliata. Seguendo il vecchio approccio al
sistema nervoso autonomo non siamo ancora stati in grado di scoprire metodi veramente efficaci per
gestire lo stress. [continua…]
Continuando la lettura su Scienza e Conoscenza n. 76 scoprirai:
La pratica clinica sul nervo vago
La neurologia del coinvolgimento sociale
Come ristabilire il coinvolgimento sociale – le tecniche
Scienza e Conoscenza n. 76 – Aprile-Giugno 2021 >> bit.ly/3dKxwWX
Rivista – Autori vari
www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-76-aprile-giugno-2021-rivista-cartacea.php?pn=15
67
<www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-76-aprile-giugno-2021-rivista-cartacea.p
hp?pn=1567>
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