Il Nucleo della vita

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Il Nucleo della Vita

di Anonimo

IL SAGGIO dice:

“finché non avrai tolto gli strati che circondano la tua anima, non potrai renderti conto del nucleo
limpido ed eterno che è nel centro di te”

Voi siete la trasformazione, il trasformante e il trasformato. Siete l’alchimista di voi stessi che
costantemente tramuta molecole inerti in incarnazione vivente. Questa è l’azione più magica e
creativa che possiamo intraprendere.

Non vi è limite alle meraviglie di quest’alchimia. In un momento qualsiasi potete leggere un libro,
digerire un pasto, produrre proteine ed enzimi, immagazzinare informazioni nella memoria, crescere,
respirare, percepire l’ambiente circostante, guarire una ferita, sostituire cellule morte,
respingere un attacco virale e compiere numerose altre attività; in gran parte queste trasformazioni
avvengono in modo incosciente. L’alchimista è invisibile, lavora dietro le quinte e a pochi di noi
viene in mente di provare a cercarlo. La sua dimora, non è nello spazio-tempo, ma nell’eternità,
oltre la memoria.

Mettetevi seduti per un momento e immaginate di poter vedere la vostra Vita come una pergamena che
si srotola, a mano a mano che esaminate gli eventi del passato. Risalite nel tempo fino a trovare
una scena familiare, come il giorno in cui avete cominciato il vostro attuale lavoro. Osservatela e
poi andate ancora un po’ indietro, ai tempi della scuola, alla scuola superiore, alle elementari,
all’asilo. Osservate con maggior chiarezza possibile le scene di quando eravate un ragazzo, un
fanciullo, un neonato.

Non importa se non appaiano immagini vivide; può bastare che abbiate una sensazione di quello che
eravate a quell’età.

Poi proseguite ancora fino al giorno della vostra nascita. Questa sarà pura immaginazione, e ancora
vedetevi come un feto e un insieme di cellule trasparenti in forma sferica. Osservate la sfera
restringersi fino a quando voi siete due cellule, poi una. Infine, andate oltre e immaginatevi
com’eravate ancora prima, senza neanche una cellula cui aderire.

Superati questa soglia, noterete che la vostra identità non scompare. Anche senza nessuna immagine
da osservare e nessun corpo, restate ciò che siete in realtà: una consapevolezza che rimane la
stessa anche se lo scenario della vostra Vita cambia continuamente. Questa è la vostra identità in
quanto consapevolezza: un vivente, saggio alchimista che, non legato a nulla, si staglia al di là
del continuo manifestarsi della trasformazione.

Ora immaginate che questa consapevolezza svanisce. In altre parole, provate a immaginare un tempo
prima della vostra esistenza. Non vi riuscirete, poiché l’alchimista non è limitato al regno del
tempo dove tutti gli eventi hanno un inizio e una fine. Analogamente, potete srotolare la pergamena
verso il futuro e cercare di immaginarvi dopo la morte. Anche questo è impossibile. Quando arrivate
alla fine della memoria, del sentimento, dell’emozione, dell’immaginazione e delle idee, ciò che
rimane siete voi stessi nella pura forma di un impulso di Vita, in flusso costante nel miraggio
della creazione. Quel flusso è in costante trasformazione, nell’alchimia dell’esistenza che si
estende in tutti e al di là di tutti i mondi.

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