IL PERDUTO MODO DI PREGARE 3

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IL PERDUTO MODO DI PREGARE 3

Tratto da Gregg Braden “L’effetto Isaia”

Un’ipotesi per mutare il Mondo senza passare attraverso eventi catastrofici

…segue

Alle moltitudini è richiesto soltanto un cambiamento di prospettiva e atteggiamento, che viene
generato dall’uso della semplice preghiera. Ne nascerà il miracolo di un’esperienza vitale più ricca
in mezzo al caos, focalizzata sull’obiettivo, nel flusso di una nuova consapevolezza.

Diffondere il messaggio (la parola) e applicarne i principi nella vita quotidiana è la missione più
importante di tutte. Se l’applicazione non avviene ai livelli fondamentali dell’esperienza
umana, nessun messaggio ha più valore!…Il vittimismo va trasceso in modo che l’umanità possa
riprendere il suo potere.

Quando condividete il dono di queste affermazioni, dovete essere capaci di approfondire la questione
con chi risponde in maniera reattiva. Il crescente desiderio di cambiare si esprime sempre più e
dovete fornire indicazioni a chi si rivolge a voi in cerca di guida. Responsabilità personale è un
modo diverso per dire: riprenditi il potere e usalo per focalizzarti sull’intenzione di ristabilire
l’equilibrio. La stabilità interiore è un requisito per far parte della squadra di terra.

Rileggere, studiare, contemplare il contenuto dei messaggi nell’esperienza personale dimostrerà la
validità degli stessi e farà ritrovare l’equilibrio in mezzo al disordine. La squadra di terra è
aperta a chi è sveglio, consapevole, impegnato, focalizzato ed equilibrato.

Questo stimola la capacità di agire, invece che reagire. Se non è ancora giunto il momento per un
individuo di operare effettivamente, incoraggiatelo a continuare a studiare, a diffondere il
messaggio e partecipare all’effetto delle increspature mentre attende pazientemente.”

Le canalizzazioni di cui è fatto il testo, mi sembra che concordino perfettamente con i risultati
dei libri di Redfield e con quelli che Braden ha esposto nel testo “Effetto Isaia”. Redfield
presenta le sue tesi nella trama di un romanzo che potremmo definire di genere
avventuroso-spirituale e con ciò è riuscito a veicolare a livello mondiale l’idea di un cammino
spirituale collettivo, del riappropriarsi di un potere sintonizzato con l’energia universale, di una
visione di un mondo e di un’umanità diversi. Il suo libro ha colpito la fantasia mondiale, infatti è
stato tradotto in quasi tutte le lingue e ha avuto una enorme diffusione, sintomo questo che è
riuscito a muovere un’esigenza profonda celata nell’animo umano.

Si può dire che egli ha in un certo modo aperto una possibilità di scelta dinanzi la coscienza dei
singoli e dei gruppi, e credo che sia stato ispirato da un disegno superiore.

Tuttavia, restando nel mondo della fantasia, della pura possibilità non comprovata scientificamente,
per i più il cammino indicato dall’autore della “Profezia di Celestino” è rimasto nel campo
dell’utopia, nel regno felice dell’immaginazione, che può offrire momenti felici di evasione senza
però intaccare, purtroppo, il grigiore quotidiano di una vita inautentica in cui siamo intrappolati.
Il libro di Braden costituisce un passo avanti, perché conferisce alle tesi di Redfield la
consistenza di un’antica tecnologia, di una scienza perduta e ora ritrovata; ci dimostra così che
l’utopia può realizzarsi concretamente proprio perché rientra nell’ambito di una tecnologia
interiore, rispondente a precise leggi che possono essere sperimentate.
Il “Manuale per un nuovo paradigma” si spinge ancora oltre, ci mostra come, il piano di rinnovamento
propostoci, risponda a leggi universali, e sia voluto anche dall’Alto.

Anche in questo caso: “come in alto così in basso”!

L’impatto che questi tre testi hanno sul pubblico sembra così essere il risultato di una regia
intelligente, di un disegno predisposto non a caso.
Recentemente si è imposto all’attenzione un nuovo testo, in cui riappaiono le idee veicolate che sin
qui esposte: “Vita ed insegnamenti dei MAESTRI del lontano Oriente” di Baird T. Spalding (ed. Il
Punto D’Incontro).

L’opera (tre volumetti) narra di una spedizione fatta in Himalaya da undici ricercatori spirituali,
che si proponevano di operare in modo scientifico così da non “accettar nulla, senza aver fatto una
verifica” e non considerare “nulla come vero a priori”. Il viaggio, iniziato nel 1894, mise i
ricercatori a contatto con maestri spirituali incarnati, o che al bisogno utilizzavano un corpo.

La spedizione durò parecchi anni e i Maestri permisero loro di osservare la loro vita e le loro
opere.

Nel primo volume, ad una precisa domanda in cui si chiedeva se “un desiderio può essere realizzato
sul nascere”, fu risposto che: “se il desiderio veniva espresso nella vera forma sarebbe stato
realizzato: il desiderio non è altro che una forma di preghiera, la vera forma di preghiera che Gesù
usò, in quanto otteneva sempre una risposta. La preghiera che ottiene risposta dev’essere la vera
preghiera, dev’essere perciò scientifica e deve seguire la legge prefissata.

La Legge è: “poiché tu sai, la tua preghiera viene esaudita,” e “le cose che desideri, quando
preghi, sappi che le riceverai e le avrai”. Se sappiamo con certezza che qualunque cosa abbiamo
chiesto è già nostra, veniamo a conoscenza che stiamo lavorando secondo la legge.i

Se il desiderio si realizza, allora sappiamo che la legge è stata adempiuta. Se il desiderio non
viene realizzato, allora dobbiamo capire che c’è qualcosa che non va nella nostra richiesta.
Dovremmo sapere che l’errore è in noi e non in Dio

Abbiate fede in Dio. Abbiate fede e non dubitate.

Abbiate fede e non temete. Ricordate che non c’è limite al potere di Dio. Ogni cosa è possibile.
Usate parole positive nel fare la vostra richiesta. Non c’è null’altro che la perfetta condizione
desiderata. Poi piantate nella vostra anima l’idea-seme perfetta e soltanto quella. Quindi, chiedete
che si manifesti la salute e non di essere guariti dalla malattia.

Esprimete l’armonia e realizzate l’abbondanza.
Non chiedete di essere liberati dalla disarmonia, dalla miseria e dalle limitazioni. Gettatele via,
come scartereste una veste logora. Non giratevi neanche un attimo.

Esse non sono niente. Ricordatevi che la parola di Dio è un seme.

Esso deve crescere. Lasciate il come, il quando e il dove a Dio. Il vostro compito è dire ciò che
volete ed emanare benedizioni, sapendo che, nel momento in cui avete chiesto, avete ricevuto…Tenete
il pensiero dell’abbondanza divina sempre in mente. Se vi viene qualche altro pensiero, sostituitelo
con quello dell’abbondanza di Dio e benedicete quell’abbondanza. Ringraziate costantemente, se è
necessario che il lavoro sia compiuto. Non tornate a chiedere. Semplicemente benedicete e
ringraziate, perché il lavoro è compiuto. Dio sta lavorando in voi, state ricevendo quello che
desiderate, poiché desiderate soltanto il bene per poterlo dare a tutti.

Che questo avvenga in silenzio e in segreto. Pregate vostro Padre in segreto. E vostro Padre, che
vede il segreto della vostra anima, vi ricompenserà apertamente…Quindi le istruzioni sono: Amerai il
Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta
la tua forza.

Ora entrate all’interno della vostra anima profondamente, non con proibizioni, paure e incredulità,
ma con un cuore contento, libero, riconoscente, sapendo che quello di cui avete bisogno è già
vostro”.

Penso che queste frasi vogliano significare quale deve essere la disposizione d’animo del
richiedente.
Amare Dio con tutta l’anima, tutto il cuore, tutta la mente, tutta la forza, significa che non vi
deve essere divisione e conflitto in chi prega, ma bisogna essere immersi completamente nel
desiderio da realizzare, per cui si diventa quella cosa; non rimane un minimo spazio di pensiero
altro, di distrazione, il mondo si racchiude tutto nell’oggetto del desiderio e l’essere sparisce in
esso; ma il desiderio deve realizzare un fine “BUONO” .

Molto spesso nella realtà noi facciamo una cosa e ne pensiamo un’altra, o facciamo più cose
contemporaneamente o non siamo nemmeno coscienti di manifestare un desiderio a parole, mentre nel
nostro profondo ne vive uno diverso. Anche in questo caso, così come nel testo di Braden relativo
alla preghiera essena, si insiste nell’espressione positiva del desiderio, sull’abbondanza e non
sulla liberazione dalla carenza (per es. la malattia).
Nel volume sui Maestri del lontano oriente, a questo punto seguono delle parole, che – più che una
spiegazione – appaiono come l’espressione corretta di una tecnica di preghiera corretta, e pertanto
le riporto precise e senza omissioni:

“Con tutto il mio cuore”

Nel cuore del mio essere, o Padre, io sono uno con Te e Ti riconosco come Essere, il Padre di tutto.
Tu sei Spirito, Onnipresente, Onnipotente, Onnisciente. Tu sei Saggezza, Amore, Verità, il Potere,
la Sostanza e l’Intelligenza dalle quali e attraverso le quali ogni cosa viene creata.

Sei la Vita del mio spirito, la Sostanza della mia anima, l’intelligenza del mio pensiero. Sto
esprimendo Te nel mio corpo e nelle mie opere. Tu sei l’inizio e la fine, l’origine di tutto il bene
che posso esprimere.
Il desiderio del mio pensiero piantato nella mia anima è affrettato dalla Tua vita nel mio spirito;
e nella pienezza del tempo, attraverso la legge della fede, viene reso visibile nella mia
esperienza. So che il bene che desidero esiste già nello spirito, in forma invisibile, e non aspetta
altro che il compimento della legge per mostrarsi, ed io so che è già con me.

” Con tutta la Mia Anima”

Le parole che ora pronuncio Ti indicano, Padre mio, quello che desidero. E’ piantato come un seme
nel terreno della mia anima. Deve germogliare. Permetto soltanto al Tuo Spirito – Saggezza, Amore e
verità – di muoversi nella mia anima. Desidero soltanto ciò che è bene per tutti, e ora Ti chiedo,
Padre, di manifestarlo.
Padre, all’interno di me Ti chiedo di esprimere l’Amore, la Saggezza, la Forza e l’Eterna Gioventù.
Ti chiedo di realizzare l’Armonia, la Felicità e la Prosperità abbondante; cosicché io possa avere
la comprensione, direttamente da Te, del metodo per attingere dalla Sostanza Universale quello che
soddisferà ogni buon desiderio.
Questo affinché io possa avere la comprensione ed essere al servizio per tutti i Tuoi figli.

” Con tutta la Mia Mente”

Quello che desidero è già in forma visibile. Formo nella mente soltanto quello che desidero. Come un
seme inizia la sua crescita sottoterra, nel silenzio e nell’oscurità, così ora il mio desiderio
prende forma nel regno silente e invisibile della mia anima. Entro nel tabernacolo e chiudo la
porta.
Quietamente, con fiducia, ora tengo il mio desiderio in mente, come già realizzato. Padre, attendo
ora il perfetto delinearsi del mio desiderio. Padre, Padre, Ti ringrazio dentro di me perché ora,
nell’invisibile, la realizzazione del mio desiderio è sempre radicata, e so che Tu hai riversato
amorevolmente e abbondantemente a Tutti il Tuo tesoro. So che hai realizzato ogni buon desiderio
della mia vita.
Che io possa essere partecipe della Tua opulenza; che io possa realizzare la mia unità con Te; che
tutti i Tuoi figli possano realizzare la stessa cosa; e che qualunque cosa io abbia, possa
concederla per aiutare tutti i Tuoi figli.
Tutto ciò che ho lo do a Te, o Padre.

” Con tutta la Mia Forza”

Nessun mio atto o pensiero negherà che ho già ricevuto in spirito la realizzazione del mio desiderio
che ora è manifesto e perfettamente visibile. Nello spirito, nell’anima, nella mente, nel corpo,
sono in armonia con il mio desiderio. Ho percepito il mio bene nello Spirito.

L’ho concepito come una perfetta idea nell’anima e ho dato una vera forma-pensiero al mio desiderio.
Ora porto il mio desiderio perfetto ad essere una vera manifestazione. Ti ringrazio, o Padre, perché
ora possiedo Amore, Saggezza e Comprensione; Vita, Salute, Forza ed Eterna Gioventù; Armonia,
Felicità e Prosperità abbondante; e il metodo per manifestare dallaSostanza Universale quello che
soddisferà ogni buon desiderio.
Non vi ho detto che, se crederete, vedrete la gloria di Dio?”

L’essere, che parla nel libro, poi fa un esempio pratico di desiderio e dice che se si vuol
materializzare, mettiamo il caso, un cubetto di ghiaccio, bisogna prima formare un disegno mentale
di ciò che si desidera e tenerlo fermo nella mente il tempo sufficiente a formare l’immagine, per
poi lasciarla cadere completamente e guardare direttamente nella Divina Sostanza Universale.

Questa Sostanza è parte di Dio e nostra ed in essa c’è ogni cosa di cui abbiamo bisogno. Dio emana
verso di noi quella Sostanza con la stessa velocità con cui noi la possiamo usare.

Questa sostanza è inesauribile. Quindi, ritornando al cubetto di ghiaccio, con la visione di esso
nella mente, fissiamoci sull’unico atomo centrale, su Dio e teniamo quell’atomo finché non abbiamo
stampato su di esso il nostro desiderio. Infine abbasseremo la vibrazione di quell’atomo fino a che
non sarà diventato ghiaccio, poi tutti gli atomi che circondano quell’uno si affretteranno ad
obbedire al nostro desiderio, abbassando le loro vibrazioni finché aderiranno alla particella
centrale e in un momento avremo il ghiaccio.

Questa la tecnologia interiore, esposta dai Maestri, i quali più volte, nel testo citato,
manifestano l’idea che i loro poteri sono estensibili a tutti gli uomini, che sappiano elevare la
propria coscienza lasciando che Dio si esprima direttamente in loro.

Un altro testo, che attualmente si sta diffondendo anche in Italia, e presenta un’impostazione di
pensiero allineata con gli scritti sin qui esaminati è “Un Corso in Miracoli”.

l ponderoso volume, concepito in modo da produrre effetti teorico-pratici sul lettore, esamina
minuziosamente le radici dei comportamenti mentali umani, per mettere in mostra gli errati schemi
mentali che si basano su una capacità percettiva erronea. Il testo, pertanto, si propone come
filosofia e metodologia atta a smantellare le cristallizzazioni di un pensiero distorto, attraverso
un puntuale lavoro di pulizia di tutte le associazioni mentali usuali e la conseguente presa di
coscienza di quanto poco comprendiamo nello stato di separazione in cui ci troviamo.

ILa guarigione, condizione in cui si attuerà l’allineamento con le leggi divine, ci reintegrerà
nello stato effettivo di coscienza di essere “la figliolanza di Dio” creata a Sua immagine e
somiglianza.

Questa conquista ci farà transitare da una coscienza centrata sulla scarsità ad una focalizzata
sull’abbondanza, che è la reale condizione umana nella Creazione divina.
La stringente logica del “Corso in miracoli”, ci dimostra che non è il mondo a generare le nostre
percezioni, ma al contrario è la nostra percezione a manifestare il mondo.

Rovesciamento sconcertante, ma non nuovo in effetti nella storia del pensiero e nella concezione
orientale della maja. Già Berkeley aveva sostenuto che “esse est percipi” cioè che la realtà
consiste nell’essere percepita, ma, parimenti, che noi non possiamo sapere se al di fuori della
nostra percezione esista veramente l’oggetto reale.

La percezione si riduce, infatti, alle modificazioni che un presunto oggetto concreto produce nei
nostri sensi e all’interpretazione che poi il cervello dà ai dati sensibili. Noi veniamo a contatto
solo con questa interpretazione attraverso il medium sensibile.

Su questa scia, successivamente Locke dimostrava che, la presunta sostanza di cui si supponeva le
cose fossero fatte, era inconoscibile; e Hume continuava, definendo non solo inesistente la sostanza
materiale, ma anche l’io, fondato in definitiva sulla pura illusione, sulla contiguità di stati
d’animo diversi riuniti in un centro solo sulla base di una contiguità di tempo e non su oggettivi
nessi di causa-effetto.

l mondo che i nostri sensi ci mostrano è illusorio, in ciò concorda anche il “Corso in Miracoli” ed
aggiunge che è fatto dalle nostre proiezioni malate.

L’uomo è creativo come Dio, ma può usare la sua capacità in modo inappropriato facendo delle
malcreazioni e, difatti, ha dato il via ad un mondo fondato sulla paura e in cui ogni pace ci è
negata. Sono le nostre idee errate che generano le nostre percezioni e il mondo in cui viviamo. Il
processo di pensiero che si svolge nel testo in oggetto, porta ad una conclusione molto importante:
il pensiero crea.

Bisogna diventare consapevoli della nostra potenza, che si attua anche nella distorsione del
pensiero. Siamo noi uomini che abbiamo creato illusioni, proiezioni di aggressione, di violenza, di
guerra, di disarmonia in genere, mentre avremmo dovuto impedire che le nostre proiezioni distorte si
estendessero all’esterno e costruissero l’habitat della nostra condizione di “caduta”, al posto di
lasciare trasparire la verità, che è il mondo vero, creazione divina e non umana.

I nostri pensieri, in quanto suscitano reazioni e concretizzano, non sono mai neutrali o futili, ma
soltanto veri o falsi e ciascuno dà i relativi frutti.

Solo nella mente Una , si ha la conoscenza e si effettua ” la trascendenza dell’ego e delle sue
percezioni del mondo, del corpo e della morte, consentendoci di identificarci completamente con il
nostro vero Sé”. Il libro, oltre ad una parte teorica, presenta un libro di esercizi atti a
riportarci ad una percezione corretta, in modo che, con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo
reintegrarci nella condizione di “Figli del Padre”. “Un corso in miracoli”, non essendo di facile
lettura, si presta ad essere approcciato in piccoli gruppi, in modo da unire le forze.

Esso completa, a parer mio, ciò che i libri prima esaminati hanno proposto. Infatti, i testi
precedenti hanno introdotto l’argomento nelle linee generali, mentre quest’ultimo compie un’analisi
attenta e puntuale di ogni aspetto insieme ad una metodologia didattica d’intervento personale.

Anche questo volume, la cui sintesi, accluderemo a parte in questo sito, mi sembra, così, che sia
pervenuto a completare un percorso, sapientemente preordinato da un ordine naturale di
“coincidenze”.
Mettendo in relazione il volume sui Maestri orientali e il “Corso in miracoli”, penso che essi si
completino a vicenda, infatti il primo mostra come si svolge la vita di un essere realizzato,
quindi, raccoglie i frutti e rappresenta il fine ultimo del percorso additato dal “Corso in
miracoli”.

Ora, mettendo in relazione le informazioni tratte da tutti i testi esaminati prima, risalta
maggiormente l’importanza del lavoro individuale da compiere su se stessi e quello da attuare in
gruppo. La potenza che l’individuo e il gruppo, se ben orientati e saldi nell’Amore e nel servizio,
sviluppano può mutare la realtà.
.

Se tutto quanto esposto appare convincente, allora c’è molto da lavorare: bisogna prima di tutto
confrontarsi nelle idee, vagliarle, trovare i punti deboli e quelli di forza, raggiungere un intento
comune, risolvere le tensioni che inevitabilmente si ritrovano in ogni gruppo, adottando il non
controllo e la non interferenza, poiché ognuno ha livelli di crescita differenti e ciascuno nel
proprio livello incontra, desidera, pensa e riceve lezioni secondo la propria evoluzione; e ciò che
appare carente o sbagliato per altri, è sempre giusto per il singolo, che del resto anche
“sbagliando impara” (e forse, quando si impara in questo modo, il compito è appreso una volta per
sempre)

Ognuno deve centrarsi su se stesso, senza guardare se chi gli sta accanto fa di più o di meno, se va
o viene, se perde tempo; ognuno è responsabile di se stesso e amministra a suo modo quel libero
arbitrio che il Creatore gli ha concesso, perciò ognuno dia quanto si sente di dare spontaneamente:
contagerà di più l’esempio e l’entusiasmo che l’ammonizione.
Bisogna tenere presente a questo proposito quanto Redfield ha scritto in relazione ai gruppi
nell’ottava e decima illuminazione. Nella decima afferma che, perché un gruppo funzioni, per prima
cosa bisogna riconoscere i sentimenti inconsci che si sviluppano al suo interno.

Questi sentimenti si strutturano quando nel gruppo ci sono elementi che hanno vissuto insieme vite
passate, motivo per il quale rimangono emozioni inspiegabili che provengono da questo vissuto
remoto.

Un gruppo non può raggiungere il proprio potenziale se non risolve questi conflitti. La soluzione
sta nel riconoscere l’emozione, la sensazione di disagio e nel condividerla con sincerità con gli
altri del gruppo. Il parlarne chiarisce le idee e ci lascia liberi di tornare all’amore, che è
l’emozione più elevata. Una volta risolte le emozioni, un gruppo è in grado di superare gli antichi
conflitti per il potere e i drammi di controllo, trovando la sua piena creatività.

Quando si parla con un’altra persona, per elevarne l’energia, bisogna concentrarsi sul suo viso con
amore. Inviando l’energia d’amore al suo sé superiore, facendo emergere le caratteristiche migliori
dell’altra persona.

Questo è anche l’atteggiamento corretto da tenere all’interno di un gruppo: “Ogni persona invia
l’energia agli altri e tutti raggiungono un nuovo livello di saggezza che ha a disposizione una
quantità maggiore di energia ridistribuita poi a ciascuno degli individui coinvolti, in una sorta di
effetto amplificato”. Per Redfield i gruppi possono svolgere, se rettamente condotti ed orientati,
addirittura “una funzione salvifica della terra e dell’umanità”.

Nel clima di non giudizio, di libertà e accettazione totale, nel gruppo si può svolgere un lavoro
creativo, che intrecci sapientemente aspetti materiali e spirituali, ambedue importanti dato che
siamo ancora in una dimensione terrena, costituiti di corpo e spirito, anzi di uno spirito che si
esprime attraverso il corpo, anche se deve fungerne da guida. In quest’accezione, è necessario che
la visione del nuovo mondo sia corredata dallo sforzo di prospettare tecnologie a energia pulita e
sistemi sociali rispondenti alle leggi universali. Non è pensabile, infatti, che si voglia tornare a
forme di civiltà primitive dopo aver provato gli agi del progresso tecnologico, né è pensabile che,
dall’oggi al domani, sapremo sviluppare una scienza interiore che ci permetta di cibarci di prana o
di spostarci con la forza del pensiero e comunicare tramite la telepatia.

Anche se queste probabilmente saranno le caratteristiche del futuro dell’umanità, mi sembra più
probabile l’attuarsi di modalità di vita intermedie prima di raggiungere i risultati finali.

All’ora attuale, c’è un immenso cambiamento vibrazionale sulla terra, per cui tutte le forme di vita
risentono dell’aumento dell’energia spirituale man mano che essa penetra i regni inferiori.
L’effetto accelera l’evoluzione degli schemi di comportamento sia positivi che negativi.

Ci sarà apparentemente un marcato aumento del negativo, fino a quando tali schemi non saranno
elaborati e liberati, così come, spostando un oggetto rimasto per lungo tempo immobile, viene
rimossa la polvere.
Sappiate che durante questa pulizia, una forza interiore apparirà, riceverete vibrazioni divine come
mai prima; dovrete fare attenzione a stabilizzare continuamente la vostra energia per essere pronti
al prossimo cambiamento e a quello successivo.

Questi cambiamenti arriveranno come onde che si avvicinano senza sosta alla spiaggia, l’una dopo
l’altra.

Lasciatevi andare e non soffermatevi su ciò che in voi non va. Vi sentite pesanti? Scoprite quali
sono i vostri pesi: lasciateli cadere. Trovate il cibo ingombrante, i pensieri gravosi, le abitudini
confuse, le persone stressanti? Liberatevene ed elevate la frequenza del vostro corpo fisico.
Accordatevi al cuore più puro della madre terra e là fate vibrare dolcemente il vostro corpo.

Questo periodo si rivela per alcuni troppo difficile da affrontare coscientemente, ed essi scelgono
la morte, la malattia, la tossicomania o la follia come mezzi per evitare questo mutamento. Sappiate
che non vi è alcun mezzo per evitare la trasformazione imminente, e non c’è ragione per tirarsi
indietro proprio ora.

E sappiate anche che ora ogni resistenza alla verità avrà delle ripercussioni immediate.
Siate quanto più possibile coscienti del processo di cambiamento; cooperate con l’ordine elevato di
cui fate parte, osservate i mutamenti e l’aumento dei movimenti.

Vedrete un flusso rapido, al punto che sarà anche difficile seguire le novità, i progressi in
svariati campi e particolarmente la degenerazione dei sistemi, delle credenze e delle
organizzazioni.
Il segreto è di semplificare, di raccogliersi, essere un canale per tutte le elevate energie d’amore
e verità che ora penetrano il pianeta. Divenite sempre più puri ed abbiate fiducia nell’espressione
spontanea che viene dal cuore. In questo modo, la vostra sensibilità aumenterà, come anche la
capacità dei vostri nervi, ghiandole e corpo sottile, così da dirigere i voltaggi crescenti senza
rimanerne bruciati.

Non vi potete più permettere un processo di assimilazione lento e graduale. Coloro che accetteranno
il cambiamento saranno stimolati da livelli superiori a richiedere l’accesso a capacità accresciute.
I vostri corpi si trasformeranno.

Meditate spesso e raccoglietevi costantemente nell’unità e nel momento presente; aprite il vostro
cuore, rafforzate il vostro corpo, abbandonate la vostra tossicomania, le vostre dipendenze,
imparate a riposarvi realmente e mantenete un’attitudine gioiosa; riceverete nutrimento dall’azione,
divenendo consapevoli del processo alchemico evolutivo che si sta realizzando in ogni vostra
molecola.
Che la grazia e la pace siano con voi

tratto da www.antigravity.it/

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