Il potere dell’intuizione

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Il potere dell’intuizione

di: Edoardo Capuano

« La vita di un uomo eccezionale incomincia a quarant’anni proprio dove quella della gente comune
inizia la sua fase discendente. Il genio rimane come una fonte sempre viva di conquiste creative
fino al suo ultimo respiro, poiché ha imparato come convertire l’energia del pensiero in forme
materiali ». L’intuizione si presenta spesso a ciascuno di noi come un appiglio, poiché, a
differenza della ordinaria percezione sensoria e del ragionamento logico, si manifesta di solito in
lampi improvvisi di energia del pensiero.

La scoperta della legge della gravità da parte di Sir Isaac Newton, è stata il risultato di un lampo
spontaneo di percezione intuitiva. La caduta di una mela mise in moto una sequenza di pensieri
creativi, che sfociarono nella scoperta della legge di gravità. E così, una lampada che ondulava
nella cattedrale di Pisa, condusse Galileo alla scoperta della legge di oscillazione del pendolo.
Tutta la storia è piena di scoperte geniali nei campi della matematica, della pura invenzione, delle
belle arti, delle scienze sociali e della religione.

Nella maggior parte dei casi, i vari pensatori hanno tutti attribuito i loro lampi intuitivi ad una
Fonte Divina? Per esempio, Karl F. Gauss lottò per molti anni a perfezionare un teorema matematico.
« Ce l’ho fatta – disse Gauss – non solo attraverso i miei sforzi, ma anche per la grazia di Dio. La
soluzione accadde improvvisamente come un bagliore inatteso, e non saprei proprio dire quale fosse
il filo conduttore che mi ha portato da tutto ciò che sapevo prima alla soluzione finale ». Il Dott.
Gauss rimase così stupefatto dal suo bagliore intuitivo, che non diede il dovuto credito ai suoi
sforzi coscienti durante molti anni.

Non così nel caso di Thomas A. Edison. Benché egli dicesse: « Sono soltanto uno strumento nelle mani
di Dio attraverso cui Egli svolge il Suo lavoro », tutta via si rendeva pienamente conto del vecchio
adagio aiutati che Dio ti aiuta, poiché pose bene in luce il fatto di aiutarsi quando definì il
successo in poche famose parole. « Il successo, disse, è costituito dall’1% di ispirazione e dal 99%
di traspirazione! ».

Ma chi può affermare con sicurezza da dove provenga l’intuizione? Può ben darsi che la mente umana
si ponga in contatto con una infinità di altri piani di conoscenza, cioè con i pensieri e i ricordi
di tutti gli altri organismi viventi. Ad ogni modo, mi pare logico desumere che in questo campo
vediamo operare una qualche legge della natura. Se la vita su questo pianeta consiste in un processo
evolutivo, secondo gli scienziati e i teologi, allora bisogna ammettere che tutto e tutti sono
sottoposti ad una legge divina. Impulsi congeniti e fisionomie ereditate dal nostro passato
influenzano ancora in gran parte il nostro modo di pensare e il nostro comportamento. Ogni fenomeno
che i nostri antenati non comprendevano veniva attribuito a poteri supernaturali, ci sono ancora
molte persone che tendono ad interpretare i fenomeni paranormali in questo modo ottuso.

Qual è la vera fonte di idee brillanti che riescono a rendere molte persone famose e ricche? Qual è
il significato di una ispirazione, di una intuizione, di una rivelazione improvvisa? Ebbene la fonte
di questo strano potere risiede nel SUPERSENSO, chiamato più comunemente sesto senso. Per la verità
non è affatto un senso estrasensorio o trascendentale, è soltanto « l’altro di noi stessi », una
contropartita di pensiero e di sensibilità del fisico. Benché la parte psichica non abbia struttura
fisica, tuttavia è dotata di facoltà supersensitive di sentire e di pensare, e, se non utilizzate le
sue forze estranormali e la sua intelligenza, la vita può essere assediata da tormenti mentali e
afflizioni fisiche fino a diventare un vero inferno.

Da che esiste la storia, l’uomo ha sempre riconosciuto il conflitto tra il corpo e lo spirito che si
svolge in se stesso. Soltanto la natura e le forze fantastiche del cervello umano ci mettono in
grado di controllare le nostre tendenze primitive, e di porre in grado il nostro lato spirituale ed
intellettuale di vivere una vita pienamente felice. Se Dio avesse voluto farci dono dei frutti
derivati dall’uso completo del nostro cervello senza alcuno sforzo da parte nostra ci avrebbe
mantenuto nel Giardino dell’Eden. Impiegando meno energia mentale nei pensieri costruttivi di quello
che in genere si spreca in inutili preoccupazioni, tutti noi potremmo cambiare l’intero corso della
nostra esistenza. Un gran numero di persone lo ha già fatto e così possiamo farlo tutti!

Quando gli venne chiesto a William P. Lear dove avesse preso le idee per molte invenzioni che
avevano reso famosa la sua organizzazione, Lear rispose: « Diciamo che abbiate, per esempio, il
problema davanti a voi di costruire un aereo migliore, oppure quello di costruire una macchina
speciale che possa risolvere un dato compito. Avrete allora bisogno di una idea. Così – seguitò –
affronterete questo problema cercando ogni nuova idea che vi passi per la testa, e tenterete sempre
di più sapendo che in qualche modo e da qualche parte essa verrà fuori. Proprio a questo punto cerco
di rilasciarmi e lascio che le cose seguano il loro corso normale. E così proprio mentre mi sto
facendo una passeggiata, oppure mentre mi sto per alzare la mattina, questa idea mi si presenterà
ben chiara e definita. « Ecco dunque il mio metodo! Prima di tutto bisogna impegnarsi con tutte le
forze, e non temere di rendere pubbliche alcune idee che possono eventualmente avvantaggiare qualche
altra persona, e al momento giusto vi si presenteranno altre idee. Questo metodo viene definito da
alcuni un modo di pensare positivo, altri gli danno definizioni diverse. Nella ricerca di una idea
c’è sempre un punto in cui la ragione finisce e incomincia la fede ».

In parole povere il segreto di questo metodo risiede nella trasmissione dei pensieri (attraverso il
superconscio della mente ed il sistema nervoso autonomo) verso « l’altra parte di noi » ovvero il
SUPERSENSO, che può mettersi in contatto con il subconscio collettivo, una specie di grande deposito
della memoria, dove ogni esperienza, ogni evento di ogni momento esiste permanentemente.

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