Il potere di guarigione della paura

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Il potere di guarigione della paura

La paura è solo una fede al rovescio: e se ci fosse un altro modo di vedere la paura?

di Lissa Rankin – 25/08/2016

>> http://goo.gl/CmXCki

Il potere di guarigione della paura

“Il Potere di Guarigione della Paura” parla della lotta con un angelo, un angelo chiamato Paura. La
via alla libertà consiste nel ricevere la benedizione che solo questangelo può impartirci. Tra le
mani avete un libro che può aiutarvi a trovare tale libertà, affinché possiate essere davvero vivi sino in fondo.

La storia di Giacobbe e dell’angelo

La prima volta che udii la storia di Giacobbe e langelo ero molto piccola. Era uno dei tanti
racconti biblici che il mio adorato nonno un rabbi ortodosso e appassionato studioso di Cabala
mi raccontava. Il nonno la presentava così: Giacobbe stava viaggiando da solo, quando loscurità lo
costrinse a fermarsi per mangiare qualcosa e dormire fino allalba. Il posto gli era sembrato
abbastanza sicuro, ma così non era. Nel buio della notte si accorse che braccia muscolose lo avevano
afferrato e lo schiacciavano a terra. Il buio era tale che egli non riusciva a vedere laggressore,
ma ne sentiva la forza. Anche Giacobbe però era molto robusto, per cui cercò di liberarsi. Senonché
il suo aggressore era almeno altrettanto forte e finirono con il rotolarsi al suolo tutta la notte.
Infine, la notte cessò e alle prime luci dellalba Giacobbe si accorse di aver lottato contro un
angelo. Quando il sole sorse, langelo abbandonò la presa e cercò di andarsene, ma Giacobbe lo
tratteneva. «Lasciami andare», disse langelo a Giacobbe, «è spuntata la luce». Ma Giacobbe lo
teneva fermamente. «Non ti lascerò andare fino a quando non mi avrai dato la tua benedizione»,
disse. Langelo si dimenò, ma Giacobbe non lasciava la presa. E così langelo dovette impartire a Giacobbe la propria benedizione.

Da bambina, tutto ciò per me non aveva senso. Giacobbe aveva lottato tutta la notte per liberarsi,
perché non aveva lasciato che langelo se ne andasse? Io avrei fatto così. Inoltre, da amante degli
angeli, non capivo come qualcuno potesse non vedere la differenza tra un angelo e un nemico. Ma il
fatto più strano di tutti era che un nemico finiva con il darti la sua benedizione. Le mie domande
facevano ridere il nonno. «La gente confonde sempre un angelo con un nemico», mi disse. «Giacobbe
non lascia andare langelo prima di aver ricevuto la sua benedizione, perché è questultima a rendere libero Giacobbe».
Mi ci vollero anni per comprendere questo racconto. Allepoca mi tenevo ben stretta alle mie paure. Pensavo che lunico modo di stare al sicuro fosse avere paura.

Il ruolo comune della paura

Di fatto, la mia famiglia promuoveva la paura di noi bambini. Dopo essere stata morsa da un cane
randagio e aver dovuto subire una serie di dolorose punture antirabbia, sviluppai una fobia per
tutti gli animali. I miei genitori incoraggiavano questa paura, convinti che mi avrebbe tenuto al
sicuro. Il risultato fu che la mia paura degli animali si trasformò velocemente in fobia.
Avevo 27 anni quando arrivai in California per proseguire la mia formazione medica. Allinizio
vivevo con degli amici che avevano molti bambini e un grande cane pastore i cui denti gialli mi
terrorizzavano. Gli amici provarono a dirmi che il cane era buono e innocuo, ma non avevo il
coraggio di affrontare le mie paure. Nelle settimane in cui fui ospite in quella casa, tutta la
famiglia fece in modo che ci fosse sempre una porta tra me e quel cane. Di notte, però, il cane vagava libero per la casa e io tenevo la mia stanza chiusa a chiave.

Un mattino mi alzai presto perché avevo bisogno di usare il bagno. Erano le sei del mattino, troppo
presto perché il resto della famiglia fosse in piedi, quindi ero intrappolata nella mia camera da
letto. Ma se qualcun altro si fosse già alzato?… Aprendo cautamente la porta, fui contenta di
sentire Bridget, la bambina di 4 anni, cantare in salotto. Se riuscivo a raggiungerla prima che il
cane mi trovasse, avrebbe potuto farlo uscire. Nonostante la mia paura, percorsi in punta di piedi
il corridoio e socchiusi la porta del salotto. Bridget non stava canticchiando tra sé e sé. Il cane
pastore era sdraiato sullo stomaco insieme a Bridget, che nella sua piccola vestaglia rosa gli stava
lavando i denti con dentifricio e spazzolino, cantando: «Ti chiederai dove se ne sarà andato il
giallo dei tuoi denti dopo che li avrai lavati con Pepsodent». La bocca del cane era piena di
schiuma e la sua coda sbatteva con tanta forza che faceva un tonfo sul pavimento. Feci un respiro profondo e scoppiai a ridere.

In un batter docchi mi ero liberata da una paura che mi aveva paralizzato per più di ventanni. In
quel momento seppi che non avevo paura degli animali che vivevano nel mondo, ma di quelli che
vivevano nella mia mente. La mia paura non mi aveva tenuto al sicuro dagli animali, mi aveva solo
separato dal loro amore. Più tardi, quando trovai il mio appartamento, salvai un grande gatto rosso.
Da quel momento, vivo sempre con qualche animale. Quel momento nel salotto risale a cinquantanni fa: da allora sono stata benedetta da un angelo tutti i giorni.

La paura e il coraggio

Molti credono di non avere il coraggio di affrontare le proprie paure, ma forse hanno più coraggio
di quanto pensino. Se hai molte paure, ci vuole coraggio anche solo per parlare con uno sconosciuto,
rispondere al telefono, andare al mercato a comprare il pane o parlare a voce alta. Come un muscolo
che venga usato giorno dopo giorno, il coraggio cresce se viene usato. Un giorno, quando attingerai
deliberatamente al tuo coraggio perché in ballo ci sarà qualcosa di davvero importante, ne scoprirai il potere e la forza per la prima volta.

Unaltra cosa che scoprirai, leggendo “Il Potere di Guarigione della Paura”, è che sorprendentemente
il coraggio non è lopposto della paura. Lopposto della paura è la gioia. Avevo creduto che la
gioia fosse la stessa cosa della felicità, ma la prima è molto più durevole della seconda. La
capacità di provare gioia sembra venire da una relazione incondizionata con la vita, la capacità di
aprirsi e affrontare tutto ciò che è. Si tratta di unapertura che ci porta oltre il desiderio di
controllare la vita, fino alla capacità di celebrare questultima. Ci sposta da una relazione
antagonista con la vita a quellesperienza del mistero e della meraviglia che è al cuore della vita. Alla fine può guarirci.

Estratto dal libro “Il potere di guarigione della paura” di Lissa Rankin

Il Potere di Guarigione della Paura – Libro >> http://goo.gl/CmXCki
6 passi per sviluppare il coraggio come medicina per il corpo, la mente e l’anima Lissa Rankin
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