Il potere sconosciuto della memoria (Paramahansa Yogananda) 3

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Il potere sconosciuto della memoria 3

(Paramahansa Yogananda)

– Parte 1 di 3

Tempio della Self-Realization Fellowship,
Hollywood, California, 12 settembe 1943

La memoria è una facoltà umana molto importante. Provate soltanto a immaginare che cosa succederebbe se non avessimo più nessun ricordo! Non ricorderemmo i risultati, buoni o cattivi, delle nostre azioni. Non potremmo ricordare i nomi, non sapremmo camminare né eseguire il più semplice dei compiti. Per tutta la vita dovremmo continuare a imparare a compiere ogni azione, ad acquisire ogni minima informazione quando ne abbiamo bisogno, come se fosse la prima volta. Senza la memoria rimarremmo degli eterni bambini.

Il termine ‘ricordare’ viene dal latino recordari, da cor-cordis, cuore che per gli antichi era considerato la sede della memoria, col prefisso re, di nuovo; significa ‘richiamare al cuore, alla memoria’. Per memoria si intende prendere mentalmente nota dei pensieri delle azioni o delle esperienze la prima volta in cui hanno luogo. Ogni ricordo è registrato nel cervello come un particolare modello di pensiero. Quindi, ricordare significa richiamare alla coscienza una qualsiasi di queste innumerevoli registrazioni.

Tutte le nostre esperienze, sia quelle delle incarnazioni passate sia quelle che abbiamo fatto in questa vita fin dalla nascita, sono presenti nella mente subconscia. Eppure la maggior parte degli esseri umani non ricorda le vite passate: chi era, dove ha vissuto, che cosa ha fatto, e non ricorda molto neanche dei primi anni di questa vita. Potete invece rammentare facilmente ogni minimo dettaglio del passato recente, come ad esempio che cosa e dove avete mangiato ieri. Ricordare la miriade di esperienze che avete fatto in questa vita e in quelle precedenti affollerebbe la vostra mente cosciente al punto tale che non avreste più pace. Fortunatamente la memoria è selettiva e vi permette di ricordare i tratti salienti delle vostre esperienze, senza doverle ricostruire nei particolari. Il ricordo delle vite passate affiora alla mente soltanto se avete sviluppato una memoria molto forte.

La memoria di una persona spiritualmente illuminata agisce in modo estremamente diverso da quella dell’essere umano medio. Ad esempio, voi siete consapevoli di ogni parte del vostro corpo, senza dover ‘ricordare’ o riprodurre tale consapevolezza nella coscienza. Sapete di avere un corpo perché la vostra coscienza è presente in tutto il corpo. Analogamente, su una scala più vasta, Dio è in ogni cosa e ogni cosa è in lui. Egli non ha memoria; non ne ha bisogno, perché è presente in tutte le esperienze passate, presenti e future. Nella sua eterna e cosciente consapevolezza, Dio non ha alcun ‘passato’ da ricordare. Alla luce della mia esperienza, mi rendo conto che la memoria mortale svanisce mentre predomina la coscienza divina dell’eterna e onnipresente natura della mia anima. In tale stato di coscienza, la conoscenza, e le percezioni non provengono da un processo mentale o dalla memoria, ma da esperienze intuitive.

La memoria riproduce nella coscienza le esperienze passate e dimenticate. Non dobbiamo tuttavia ricorrere alla memoria per ricordare le cose che accadono nell’immediato presente. Qui, in questo tempio, mentre ci guardiamo attorno attentamente, vediamo le finestre, le tende e gli altri particolari della sala. Ma per ‘vedere’ le parti del tempio lontane dal nostro campo visivo, dobbiamo ricorrere alla memoria e ricordare tutto ciò che abbiamo osservato in precedenza.

Gli effetti limitanti dell’umana natura mortale

A causa del predominio della propria natura mortale, all’essere umano è preclusa la possibilità di attingere alla coscienza universale e di servirsi della completa potenzialità del cervello1. Essendo inconsapevole della propria intuitiva coscienza divina, l’uomo è costretto ad affidarsi alla memoria così scarsamente sviluppata, e quindi non riesce a ricordare tutte le esperienze fatte nei primi anni di vita, e meno ancora quelle delle vite precedenti. L’essere umano può ricordare la casa della sua fanciullezza e qualche esperienza particolarmente importante di quel periodo, ma ha dimenticato quasi tutto ciò che è accaduto allora. Naturalmente alcuni ricordano più di altri perché hanno sviluppato una maggiore capacità di conservare la memoria delle proprie esperienze.

Un sacerdote che aveva vissuto e predicato a Boston per molti anni perse la memoria. Non ricordando più il proprio nome e la professione si trasferì altrove e rimase nel nuovo ambiente per tre anni lavorando come garzone in una drogheria. Poi un giorno batté la testa, e il colpo risvegliò la coscienza in quella zona del cervello collegata alla memoria del passato e ricordò la sua vera identità.

I ricordi delle vite passate

Il ricordo delle vite passate è analogamente svanito dalla vostra mente. Se tutte le cellule cerebrali fossero attive, sareste capaci di ricordare tutto. Io ricordo molte delle mie incarnazioni precedenti. Non si tratta di una semplice convinzione; si può cercare di dimostrare la veridicità delle memorie del passato, e io ho verificato i miei ricordi. Numerose persone mi hanno sentito parlare di una vita precedente durante la quale sono vissuto a lungo in Inghilterra. Le esperienze fatte in quella incarnazione mi ritornano alla mente con chiarezza.

Ricordavo molto bene alcuni particolari della Torre di Londra e quando la visitai nel 1935 constatai che quei luoghi erano esattamente come li avevo visti nel ricordo. Fin dall’infanzia sapevo che in una precedente incarnazione ero vissuto sulle rive dell’oceano. Da bambino vedevo luoghi e avvenimenti di quella incarnazione con gli occhi della mente. Quando ne parlavo, alcune persone mi prendevano in giro, ma ora non lo fanno più perché sono riuscito a dimostrare loro che quelle esperienze di una vita passata, affiorate in me quando ero piccolo, erano realmente avvenute. Se siete calmi e vi concentrate tanto profondamente da raggiungere lo stato della coscienza cosmica, potete richiamare alla memoria i minimi dettagli delle esperienze passate, perché sono tutti registrati nel cervello.

Le abitudini che avete coltivato nelle vite precedenti hanno sostanzialmente creato la vostra attuale costituzione fisica, mentale ed emotiva. Voi avete dimenticato queste abitudini, ma esse non hanno dimenticato voi. Il vostro karma vi segue da secoli affollati di esperienze diverse. E quando vi reincarnate, questo karma, costituito dai pensieri, dalle azioni e dalle abitudini del passato, crea non soltanto la forma fisica che avrete, ma anche i tratti della vostra personalità. Sono questi modelli creati individualmente nelle vite passate che rendono gli esseri umani diversi l’uno dall’altro, e che spiegano l’infinita varietà dei lineamenti e delle caratteristiche. Il fatto stesso di essere una donna piuttosto che un uomo è stato determinato dalle tendenze che voi avete scelto di manifestare nelle vite precedenti.

La maggior parte delle persone non si analizza e perciò non si rende mai conto di quanto sia condizionata dalle azioni del passato. Giorno dopo giorno segue le stesse abitudini fisiche e mentali. Quando dite: “Mi piace questo” e “Non mi piace quello”, è perché alcune esperienze del passato hanno contribuito a creare un’attrazione per una cosa e un’avversione per un’altra. Nell’āśram del mio Guru2 in India, il Maestro ci insegnava a lasciarci guidare dalla saggezza, non dalle simpatie e dalle antipatie. Cominciate ad analizzarvi di più, per capire perché siete come siete. Avrete notato che alcuni bambini posseggono fin dalla nascita stati d’animo e abitudini particolari. Essi hanno portato tali tendenze dal passato, perché in pochi anni di vita non avrebbero avuto il tempo di formare questi caratteristici comportamenti.

Fin da bambino mi è sempre piaciuto costruire degli edifici. In questa vita, il mio primo tentativo è stato la ristrutturazione di una capanna di fango a Calcutta, quando ero ancora un ragazzino Questo interesse era particolarmente spiccato perché nel corso della mia precedente incarnazione in Inghilterra mi ero occupato molto di costruzioni. Ricordo numerose esperienze dei tempi passati! Benché non abbia mai studiato musica in questa vita, ho suonato molti strumenti indiani e mi hanno detto che potrei diventare un buon musicista. Tale predisposizione è il risultato di conoscenze acquisite nel passato. Se vi analizzerete, anche voi potrete ricordare alcune tendenze che avete manifestato durante l’infanzia e che fanno pensare a una vita precedente.

1 “Si presume che la mente umana possa contenere una quantità di informazioni equivalente alla cifra sbalorditiva di centomila miliardi di parole. Ciò significherebbe imparare una parola al secondo, per un milione di anni. Naturalmente nessuno usa più di una minima parte di questa riserva. In 70 anni di vita, un essere umano può immagazzinare una quantità di informazioni equivalente a circa mille miliardi di parole” (Gordon Graff, “Chemical Memory for Instant Learning”, Science Digest, settembre 1973).
2 Lo Swami Śrī Yukteswar.

(continua)

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