Il principio dellISO
di DDSI Francesco Burrai
La storia vitale di ogni essere umano contiene un mondo sonoro soggettivo e unico: tale dimensione è
definita dal principio dellISO di R.O.Benenzon. Il principio dellISO è definito come linsieme
infinito di energie sonore, acustiche e di movimento che appartengono ad unindividuo e che lo
caraterizzano.
LISO rappresenta il vissuto sonoro, limmagine sonora di ogni individuo.
Questo movimento energetico è formato dalleredità sonora, dai vissuti sonori gestazionali
intrauterini e dalle esperienze sonore dalla nascita alletà adulta.
Le energie sonore contenute in ogni individuo definiscono quatto tipologie di ISO:
-ISO universale, con energie sonore arcaiche, ancestrali, ereditate geneticamente nei millenni,
contenute a livello inconscio.Un ritmo basale,come quello
binario,(sistole-diastole,inspirazione-espirazione), il rumore del vento, il rumore dellacqua,
ninna nanne, appartengono allISO universale.
-ISO gestaltico,con energie sonore prodotte dal momento del concepimento,contenute a livello
incoscio.La voce della madre,il flusso sanguinio,i rumori intestinali,i suoni esterni portati dal
liquido amniotico, i suoni del corpo della madre, sono impressi nellISO gestaltico.
-ISO complementare, con energie sonore e musicali prodotte dalle influenze ambientali e dinamiche
sullISO gestaltico.
-ISO gruppale,con energie sonore e musicali prodotte nella fase di interazione allinterno di un
determinato gruppo. Rappresenta la sintesi di tutte le identità sonore dei compenenti di un gruppo
umano.
La metodologia musicoterapautica basata sul principio dellISO,ricerca lefficacia di una
comunicazione nel passaggio di una energia comunicativa adeguata, armonica ed equilibrata, prodotta
da un oggetto coporeo-sonoro-musicale, direttamente proporzionale allavvicinamento di tale energia
allISO musicale del soggetto.
La musicoterapia basata sul principio dellISO cerca una sintonizzazione,un rispecchiamento,una
rispondenza empatica con lidentità sonora del soggetto.
Lo strumento di comunicazione che ha potere terapeutico in una relazione con il paziente è definito
oggetto intermediario.Loggetto intermediario non deve creare reazioni di allarme,deve essere di
esistenza reale, malleabilie in ogni situazione, è un trasmettitore oggettivo,adattabile ai bisogni
del soggetto, identificabile come oggetto di relazione intima con il proprio se, strumentale come
estensione personale, facilmente riconoscibile. Loggetto intermediario sono gli strumenti musicali
e il suono.
Lo strumento musicale che prevale nella scelta dei soggetti è definito oggetto integratore,il
quale è espressione dellISO gruppale ed è connesso allISO culturale.
Benezon definisce la musicoterapia come la prima tecnica alternativa di avvicinamento alla
comunicazione umana. Tale definizione comporta lenorme influenza della fenomenologia relazionale
madre-feto, madre-neonato, individuo-società.
Lelemento sonoro-musicale acquista il significato fondamentale di variabile del mondo biologico
e
relazionale, che determina unarea transazionale, uno spazio di passaggio sonoro-musicale per una
comunicazione condivisa.
Le fondamenta teoriche del modello si basano sulle seguenti linee concettuali:
a)processo primario, processo secondario,principio di piacere, transfert, controtransfert,
regressione, narcisismo primario (S.Frued)
b)oggetto transazionale e fenomeni transazionali, zona intermedia (W.Winnicott)
c)comunicazione analogica,comunicazione digitale (P.Watzlawickz)
d)inconscio collettivo, archetipi (C.G.Jung)
e)prossemica (E.Hall)
f)imprinting (K.Lorenz)
g)spazio creativo, transtemporalità, processo terziario.
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