IL QUINTO VANGELO

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IL QUINTO VANGELO

di Antonello Marziali
per Edicolaweb

“Il Regno di Dio è dentro di te e tutto intorno a te. Non è negli edifici di pietra e cemento.
Spezza un legno e io ci sarò, alza una pietra e lì mi troverai.”
“Colui che trova il senso segreto di queste parole non assaggerà la morte.”

Queste sono frasi tratte dal vangelo secondo Tommaso, vangelo apocrifo per la Chiesa cristiana,
scritto da eretici per Eusebio di Cesarea.
Ma perché le parole di Gesù scritte da San Tommaso fanno così paura da non essere riconosciute dal
Vaticano?
Che cosa si nasconde dietro questo testo scritto in copto? Un Cristo diverso dagli altri vangeli? Il
crollo della Chiesa intesa come un’istituzione gerarchica?
Nella primavera del 1945 in una località vicino Luxor (Egitto), durante alcuni scavi, venne
ritrovata una grande giara di argilla. Una volta spaccata, venne estratta una piccola brocca,
aperta, ne venne fuori un rotolo di lino cerato e bitumato. All’interno di esso erano contenuti dei
manoscritti, poi ribattezzati codici di Nag-Hammadi (località del loro ritrovamento), risalenti al I
sec d.C. Alcuni vengono gettati via, gli altri meglio conservati vengono portati al Cairo e venduti.
Tra di essi c’era il vangelo di San Tommaso, scritto in copto, anche se si trattava di una
traduzione di un vecchio manoscritto in aramaico (la lingua parlata da Gesù).
Il copto, nel paese delle piramidi, era una lingua conosciuta da pochi colti, quindi estranea alla
comunità ebraico-cristiana.

Molti studiosi sostengono che il vangelo di San Tommaso è erroneamente classificato come “quinto
vangelo”, essendo stato scritto anteriormente ai quattro vangeli conosciuti, i vangeli “sinottici”.
L’apostolo Tommaso avrebbe trascritto 114 detti, ossia frasi pronunciate da Gesù mentre era ancora
in vita.
Se leggiamo il vangelo in questione, ci rendiamo conto che è ben diverso dagli altri quattro, in
quanto non si parla della nascita, dei miracoli, della crocifissione, della resurrezione di Gesù.
Non c’è alcun riferimento al popolo ebraico, ma le parole di Cristo sono rivolte a tutta l’umanità,
alle generazioni presenti e future.
La preghiera, l’elemosina, il digiuno vengono rigettati e questo lo troviamo nel 14° detto:
Gesù disse loro:
“Se voi digiunate, cadrete in errore per vostra colpa, e se voi pregate, sarete condannati, e se
farete l’elemosina, farete del male al vostro Spirito, e se entrate in qualche paese o percorrete
qualche regione, se qualcuno vi ospita, mangiate pure ciò che vi mettono davanti e curate quelli fra
loro che sono malati perché quello che entrerà nella vostra bocca non vi può contaminare, ma ciò che
esce dalla vostra bocca vi contamina!”

Riguardo la frase “Gesù è dentro voi” il vangelo ci dice che non serve un intermediario tra noi e la
divinità. La nostra anima deve dialogare con Dio “liberamente” e la conquista maggiore è la
conoscenza di noi stessi.

Nel 3° detto Gesù si rivolge a loro:
“Se chi vi guida vi dice: se il Regno è nei cieli, allora gli uccelli del cielo saranno in
vantaggio, se vi dicono che è nel mare, allora i pesci saranno in vantaggio.
Ma il Regno è dentro voi e fuori di voi.
Quando voi vi conoscerete, allora sarete consci e saprete chi siete voi.
Il figlio del Padre Vivente.
Ma se vi capita di non conoscere voi stessi, allora restate poveri e siete la povertà stessa!”

Gesù dice anche che “il Regno di Dio non è negli edifici di pietra e cemento” e questo passo lo
troviamo anche nel Nuovo Testamento.
Nella cacciata dei mercanti dal tempio, alcuni Giudei gli chiesero spiegazioni sul suo
comportamento:

Gesù rispose loro: “Disfate voi questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”.
Gli replicarono allora i Giudei: “Quarantasei anni ci sono voluti per fabbricare questo tempio e tu
lo farai risorgere in tre giorni?”

Gesù pensava “al Tempio del proprio corpo”, non ad una nuova struttura di cemento colma di
ricchezza.

Uno dei più accesi sostenitori del vangelo di San Tommaso è il regista Ruper Wainwright, che sul
tema ha diretto un film, “Stigmate”.
Per Wainwright: “L’uomo può aderire ad un’istituzione o avversarla, può credere in Dio o professarsi
ateo, purché prenda posizione, purché sia libero.”
La protagonista del film, Franckie, è una ragazza atea, che vive il dolore atroce delle stigmate, ma
alla fine acquista “liberamente” la fede in Dio, senza che nessuno glielo insegni.
Il regista, inoltre contrappone il tentativo, fatto con ogni dalla Chiesa, di far rimanere
sconosciute le parole del vangelo di San Tommaso e un gruppo di preti che lottano fino alla
scomunica pur di divulgarlo.
Non c’è dubbio, che “Stigmate” sia la testimonianza più forte di riconoscere come vero “il quinto
vangelo”.
Il film è stato criticato dal Vaticano, e si può capire il perché!
Qui di seguito altri detti del vangelo di San Tommaso:


Gesù ha detto:
“Conoscerai il tuo futuro e ciò che è nascosto ti sarà svelato, perché non vi è nulla di nascosto
che non appaia.”

77°
Gesù ha detto:
“Io sono la luce che si diffonde su tutti.
Io sono il Tutto.
Il Tutto esce da me e il Tutto ritorna in me.
Tagliate del legno: io sono lì.
Sollevate una pietra, mi troverete lì.”

89°
Gesù ha detto:
“Perché pulite soltanto l’esterno del calice?
Non capite che Colui che ha creato l’interno è anche Colui che ha creato l’esterno?”

95°
Gesù ha detto:
“Se vi capita di avere del denaro non prestatelo ad usura, ma datelo a chi non ve lo restituisce.”

108°
Gesù ha detto:
“Colui che beve alla mia bocca, diventa come Me e Io divento Lui e ciò che è nascosto gli è
rivelato.”

Tommaso, chiamato da Gesù “Didino” cioè “gemello spirituale”, era un apostolo come Luca, Matteo,
Marco, Giovanni. Se il suo vangelo è ritenuto apocrifo dalla Chiesa, allora anche i quattro
sinottici potrebbero essere non veri!

Io credo che il vangelo di San Tommaso sia vero come gli altri e non deve essere dimenticato, perché
è importante per comprendere la figura del Cristo.
Potremo leggere solo i quattro vangeli che ci sono stati indicati, ma ne vale la pena?

Gesù ha detto:
“Io rilevo i miei misteri a coloro che sono degni dei miei misteri.
Se la tua mano destra farà qualcosa, la tua mano sinistra non deve sapere ciò che fa.”

Concludo ricordando una frase di Herbert Spencer:
“Vi è un principio che ostacola qualsiasi informazione, che è prova contro ogni argomento e che non
può non mantenere l’uomo in eterna ignoranza. Questo principio è il disprezzo prima dell’indagine.”

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