di Peter Russel
“The secret” continua ad essere un fenomeno hit anche in Italia e sebbene vi si nascondano delle
pagliuzze d’oro, lanciate, grazie al suo successo, a una miriade di lettori, troviamo di ulteriore
aiuto alla comprensione del suo contenuto e alla tendenza a prendere tutto alla lettera, questa
visione di un fisico d’eccezione, Peter Russel. Aggiungiamo anche una immagine sulla felicità, dal
blog di M. Ricard: la felicità oltre l’egoismo – (www.matthieuricard.org/en/index.php/blog/ –
Wednesday 12 August 2009), di cui Macrovideo pubblicherà a breve un bellissimo video. “Immaginare la
felicità come la realizzazione di tutti i nostri desideri e passioni, è quello che ci porta a
confondere la legittima aspirazione alla realizzazione interiore con una utopia che porta
inevitabilmente alla frustrazione. Tra tutti i modi goffi, ciechi ed estremi con cui andiamo a
costruire la felicità, il più sterile è l’egoismo. Anche se dimostriamo ogni segno esteriore di
felicità, non possiamo mai essere veramente felici se ci dissociamo dalla felicità degli altri.”
da www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-reale-segreto-pareri-diversi.php
Tu crei la tua realtà. Semplicemente pensa positivo e arriverai a possedere una nuova auto, un
lavoro eccezionale, il partner perfetto e un sacco di soldi. Questo è il messaggio udito di più e
con maggior frequenza, soprattutto in documentari popolari come the Secret, a seguito del successo
di What the Bleep Do We Know!?
Per offrire evidenze concrete alle loro affermazioni, i produttori si rivolgono alle scoperte della
fisica quantistica. Ma la fisica è realmente in grado di produrre delle prove per questo tipo di
affermazioni?
La fisica quantistica descrive il cosiddetto “effetto osservatore”, che si riferisce all’impatto che
il semplice atto di osservare può avere sul fenomeno che viene osservato. I Fisici parlano a questo
proposito del “collasso della funzione d’onda”. La funzione d’onda descrive la probabilità di una
particella osservata in uno dei suoi stati possibili. Quando un’osservazione è fatta, la funzione
d’onda “collassa” e la particella viene osservata in uno stato particolare. Un’interpretazione
popolare di ciò è che l’atto di osservare influenza la realtà fisica, “congelandola” all’interno di
un certo stato. Di qui l’affermazione che creiamo la nostra stessa realtà, e l’importanza di tenere
una visione positiva di un risultato desiderato.
La formulazione originaria, tuttavia, portata avanti dal premio Nobel Werner Heisenberg, afferma che
è la nostra conoscenza del sistema che collassa. Niente, in realtà cambia, nel mondo reale; l’unica
cosa che cambia è l’incertezza nella nostra stessa conoscenza.
Tuttavia, c’è un senso in cui si crea la propria realtà: si crea la propria personale esperienza
della realtà. Prendiamo, per esempio, la capacità di vedere. La luce entra nell’occhio, innescando
impulsi nervosi che viaggiano nel cervello. Lì, questi impulsi vengono analizzati e riuniti insieme
in un’immagine. Pensiamo di vedere il mondo, ma quello che vediamo è una ricostruzione del mondo. Lo
stesso vale per tutti i sensi: ascoltiamo il nostro stesso ascoltare, e così via. In questo modo,
stiamo creando la nostra percezione della realtà.
Il percepire la realtà dipende in gran parte dalla nostra attitudine. Un’attitudine positiva è
chiaramente un buon modo per cominciare e può, in parte, spiegare perché le cose talvolta si
rivelano nel modo desiderato
Per es. ho scoperto che quando sono riposato, centrato e chiaro, le cose funzionano bene. Ma io non
credo che questo sia perché sto “creando” il mondo intorno a me. Succede perché ho messo me stesso
in un buon stato d’animo per raccogliere le opportunità.
Un altro fenomeno di fisica quantistica, che è spesso frainteso è la questione della “non-località”.
I teorici quantistici prevedono che le osservazioni in un luogo possono influenzare le osservazioni
a lunga distanza. Einstein aveva respinto ciò come “azione fantasma a distanza” concludendo che
qualcosa non andava con la teoria quantistica.
Nei primi anni del 1980, Alain Aspect, fisico francese, effettuò i primi esperimenti per testare la
previsione. Egli ha mostrato che quando due particelle sono state create con stati quantici
correlati (ad esempio, entrambi con lo stesso spin) e sono poi separate da una lunga distanza, i
loro stati quantici restano in correlazione. Quando Aspect misurò lo spin di una particella,
provocando la sua funzione d’onda al collasso in uno stato particolare, ha rilevato che la funzione
d’onda della seconda particella collassava nello stesso stato, sebbene non si presentasse ora alcun
modo in cui le due particelle potessero influenzarsi reciprocamente. Dal momento che la correlazione
è immediata, alcune persone vedono questo come la prova di una comunicazione più veloce della luce,
o di un campo ancora da scoprire al di là del tempo e dello spazio attraverso il quale siamo tutti
collegati e attraverso il quale comunicare.
La maggior parte dei fisici, tuttavia, tendono a non saltare a tale conclusione così facilmente,
poiché non comprendono appieno come questo fenomeno avvenga. Usano termini come “entanglement”, nel
senso che il rapporto tra le particelle è in qualche modo preservato su lunghe distanze.
Vi è una relazione non locale, che non può essere compresa nel nostro attuale modo di pensare. Sì,
qualcosa d’insolito sta accadendo, ma non credo che dovremmo afferrare questi fenomeni dalla fisica
subatomica per spiegare ciò che può accadere al nostro livello di esistenza.
Non sto dicendo che non dobbiamo pensare in positivo, o che non siamo interconnessi. Ciò che sto
dicendo è che è scorretto usare la ricerca fisica attuale per convalidare tali affermazioni ed è
altamente fuorviante presentarla come la verità ultima, o il “Grande Segreto”dell’universo. Tali
affermazioni grander danno alle persone un falso senso di speranza.
Inoltre, l’affermazione che creiamo la nostra realtà può essere anche molto ingiusta nei confronti
di coloro che sono malati o poveri. Il messaggio di The Secret suggerisce che anche loro sono
responsabili del loro destino.
Ciò significa che le migliaia di persone senza tetto, in Bangladesh, a causa delle inondazioni
soffrono perché non hanno una visione positiva?
La cosa più strana di questi film è che si ammantano di spiritualità, ma stanno, di fatto,
sostenendo il contrario.
Con la loro attenzione sull’acquisire ricchezza materiale, rafforzano l’idea pericolosa che se non
sei felice e in pace nella tua vita dipende da quello che hai, da che cosa fai e da come altre
persone ti vedono.
Eppure quasi tutti i grandi maestri spirituali attraverso i tempi hanno detto che se sei felice
dipende in ultima analisi da come ti senti al tuo interno, non dal fatto che hai una macchina più
bella o un lavoro meglio pagato di qualcun altro.
Dire alle persone che possono raggiungere la felicità attraverso l’acquisizione di più cose rafforza
solo la mentalità che ci conduce a estrarre sempre di più dal nostro pianeta e che finirà per
guidare la nostra cultura verso l’estinzione. The Secret avrebbe veicolato un messaggio spirituale
più potente, se avesse aiutato le persone a realizzare ciò.
Un cambiamento di coscienza è un mutamento nella percezione – un cambiamento nel modo in cui vediamo
le cose. Il vero segreto – ed è un segreto solo perché continuiamo a dimenticarlo – è che abbiamo
sempre una scelta nel modo in cui vediamo, sperimentiamo e interpretiamo la realtà. Questo è ciò che
determina se saremo o meno felici e se troveremo o meno la pace.
Peter Russell è uno scienziato britannico con una laurea in fisica, autore di molti libri e
produttore di tre film sulla coscienza – .http://www.peterrussell.com
L’articolo che appare sul sito dell’autore è stato lì ripubblicato dalla rivista Ode – October
2007.)
Traduzione per scienzaeconoscenza.it di Elsa Masetti
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