Il sesso: l’uso corretto della forza creatrice

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Il sesso: l’uso corretto della forza creatrice

di Yoganandaji

COME SPIRITUALIZZARE E TRASMUTARE LA FORZA CREATRICE

(Il seguente paragrafo è stato scritto con l’unico scopo di sviluppare il
carattere morale e l’autocontrollo, per ristabilire l’armonia nei matrimoni
infelici e per evitare i matrimoni sbagliati e i divorzi.)

L’impulso alla creazione è un dato di fatto. È uno degli istinti più forti
e una delle forze più impellenti instillate dalla Natura nel corpo umano
per perpetuare la riproduzione delle specie. La Natura si vendica in
silenzio di coloro che fanno un cattivo uso o prendono con leggerezza il
sacro metodo della creazione. “La coscienza della foglia di fico”, ossia la
vergogna riguardante la sessualità, ha gettato un velo di empietà sul
principio della creazione e ha causato molta sofferenza materiale e morale
nel mondo. Il principio della creazione ha un duplice scopo: uno è sacro,
l’altro è destinato a mantenere l’umanità nell’illusione.

Questo istinto, diretto verso i nervi dell’apparato riproduttivo, è
accompagnato non soltanto dal desiderio di creare, ma anche di provare
piacere fisico. Un cattivo uso di questa forza creatrice tiene l’umanità
incatenata alla materia, facendola strisciare nella melma vischiosa dei
sensi.

D’altro canto, se si ritira questo istinto della creazione dalla parte
inferiore della spina dorsale, elevandolo lungo la colonna vertebrale fino
al punto sulla fronte, tra le sopracciglia, esso comincia a concepire i
“figli” della realizzazione spirituale. Le coppie sposate, dopo aver
concepito uno o due figli, dovrebbero imparare a unirsi in comunione
spirituale e a procreare in maniera spirituale.

I genitori che desiderano concepire un figlio spirituale devono preparare
le proprie menti con mesi di anticipo. Durante l’unione sessuale, deve
predominare il pensiero di invocare un’anima nobile nel tempio dello
spermatozoo
unito all’ovulo. Durante l’unione sessuale, bisogna fissare il pensiero al
centro delle sopracciglia, in modo da guidare il sacro compito della
creazione; non bisogna permettergli di fluire verso il basso e di
identificarsi con la passione.

Nel matrimonio, una vita vissuta interamente sul piano fisico è adulterio.
Una vita del genere è punita con la noia, l’antipatia reciproca e la
separazione finale. L’adulterio si verifica quando il mezzo della
riproduzione fisica diventa fine a se stesso. L’istinto alla creazione è lo
strumento riproduttivo della Natura e non dovrebbe essere trasformato nel
gioco dei sensi. Il marito e la moglie dovrebbero considerare la loro
unione come l unione della Natura e dello Spirito, delle scintille della
conoscenza e del sentimento. La loro unione è nata per essere soprattutto
un’unione spirituale e soltanto incidentalmente un’unione fisica.

Le coppie più anziane dovrebbero unirsi soltanto a livello spirituale,
inebriandosi con il puro amore reciproco, soddisfacendo il desiderio fisico
con l’amore mentale. Il rapporto fra l’amore e l’indulgenza fisica è
inversamente
proporzionale: maggiore è l’amore, minore è il desiderio fisico, e
viceversa. Il marito e la moglie dovrebbero provare l’amore, e non
l’istinto fisico, ogni volta che si vedono, altrimenti marceranno verso la
trappola della noia e dell’antipatia e, in alcuni casi, dell’odio e della
separazione.

Il marito dovrebbe considerare la moglie come un tempio immacolato, adatto
a creare e crescere le nuove anime. Quel tempio deve essere sgombro da ogni
pensiero impuro. La qualità dello stato mentale dei genitori durante
l’unione sessuale è la forza magnetica che attira un’anima compatibile nel
tempio del corpo della madre. I pensieri concentrati sul livello fisico
invitano anime sensuali.

Secondo le Scritture indù, durante l’unione dello spermatozoo con l’ovulo
si genera una corrente vitale, che funge da porta per l’ingresso
dell’anima. Le anime buone non entrano dalla porta della corrente vitale,
se essa vibra di bassa passione. Preferiscono aspettare, piuttosto che
rinascere in fretta in un posto indesiderato. Tutti i mariti e le mogli
dovrebbero ricordarsi di collaborare sul piano spirituale e mentale, come
pure su quello fisico, per invitare un’anima sacra nel tempio della cellula
che possono creare. Le coppie sposate dovrebbero invocare le anime buone a
venire a vivere con loro.

Gingillarsi con la passione fisica equivale a perdere in maniera avventata
le gioie incalcolabili della vita. L’eccitazione evanescente dell’unione
fisica non è niente, se paragonata alla beatitudine che deriva dal ritirare
l’impulso creativo nel cervello, per procreare qualità spirituali e
intellettuali come l’amore, la considerazione, la pazienza divina, la
compassione, la determinazione, l’entusiasmo, la calma e la realizzazione.

Nella vita matrimoniale il rispetto e la tolleranza reciproca conducono
alla felicità. Le coppie sposate dovrebbero astenersi dal contraddirsi
davanti agli altri e dal discutere per stupidaggini. Marito e moglie non
dovrebbero mai discutere dei loro problemi coniugali con gli altri.

Non si può strappare l amore a un’altra persona: l’amore può essere
soltanto ricevuto come un dono spontaneo. L’amore cresce con la tolleranza,
il perdono e la fiducia, mentre diminuisce con la gelosia. L’Amore vive
nella “vicinanza distante”. Si assopisce nell’eccessiva familiarità.

Marito e moglie devono essere fedeli l’un l’altro e cercare di rendersi
felici in ogni modo. La moglie spirituale non dovrebbe lasciare il marito
materialista, e il marito spirituale non dovrebbe lasciare la moglie
materialista: dovrebbero invece provare, nei limiti possibile, a
influenzarsi e aiutarsi a vicenda.

COME RECOLARE L’IMPULSO ALLA CREAZIONE

L’impulso alla creazione è innato nella nostra Natura e di conseguenza non
è colpa dell’uomo. La società condanna coloro che non riescono a
controllare l’energia potente della Natura per la riproduzione della
specie, ma non insegna loro il metodo per regolare questo istinto,
piuttosto che farsi governare da esso. Neppure uno studio medico o
intellettuale lungo tutta la vita può insegnare allo studente a controllare
questo istinto. Ecco una lista di consigli pratici per l’autocontrollo:

1. Mangia poca carne o non mangiarla affatto; consuma più verdure crude,
frutta, noci di vario tipo e alimenti sostitutivi della carne.

2. Cerca di capire che la forza creatrice può essere utilizzata in quattro
modi:

• Può essere dispersa attraverso il sesso, che è fonte di debolezza e di
malattie, come pure di astenia fisica e mentale.

• Può essere utilizzata per la procreazione fisica.

• Può essere anche impiegata per la procreazione di “figli” spirituali del
genio e della saggezza, se viene convertita nella potenza del pensiero
attraverso la sublimazione e la trasmutazione.

• Si può anche convogliare l’energia creatrice nello sport o nel vigoroso
esercizio fisico.

3. Si può ritirare l’energia dagli organi genitali per portarla verso la
regione del midollo allungato,” attraverso l’uso consapevole del respiro.
Concentrati mentalmente sull’apparato riproduttivo e inspira in modo lento
e profondo, pensando che il respiro abbia origine in quel punto del corpo.
Mentre inspiri, immagina di indirizzare nuovamente in alto l’energia vitale
che fluisce verso il basso. Immagina che il respiro fluisca verso l’interno
dall’apparato riproduttivo, poi verso l’alto attraverso la spina dorsale
fino al punto fra le sopracciglia. Trattieni il respiro e concentra la
mente nel punto fra le sopracciglia, contando mentalmente da uno a
venticinque (o anche di più) e visualizzandoti nell’atto di assorbire tutta
la passione, mentre versi la corrente vitale nel serbatoio dell’energia
localizzato nel midollo e fra le sopracciglia. Poi espira e rilassati,
liberandoti da ogni traccia di passione.

* Midollo allungato: la parte terminale dell’encefalo, di forma
troncoconica, che continua nel midollo spinale, cioè nella parte del
sistema nervoso centrale che riempie il canale formato dalle vertebre.
Yogananda ha spiegato che il midollo allungato è la principale porta
d’ingresso dell’energia nel corpo.* (N.d. T.)*

Ripeti questo esercizio per tre volte, con gli occhi chiusi. Durante il
rilassamento, pensa che l’istinto fisico è stato completamente espulso dal
corpo. In questi momenti, non cercare la solitudine.

Questi sono gli insegnamenti delle grandi Scritture indiane.

CONSIGLI PER PERSONE SPOSATE E NON SPOSATE

1. Realizza il potere intrinseco della mente sul corpo. I pensieri fisici
indesiderati devono essere innanzitutto rimossi dalla mente, spostando il
pensiero su altre cose interessanti.

2. L’impulso creativo indesiderato deve essere regolato prima a livello
psicologico e poi a livello fisiologico. Bisogna controllare questo impulso
sia dall’interno sia dall’esterno.

3. Evita qualsiasi situazione che stimoli l’impulso sessuale attraverso i
sensi della vista, del tatto, ecc.

4. Evita di dilungarti e di parlare di storie inopportune. Rimani
indifferente se qualcuno ti racconta una storia oscena. Non nutrire in modo
subconscio il tuo impulso alla creazione con pensieri degradanti.

5. Cerca di capire l’aspetto fisiologico degli organi riproduttivi
studiando dei testi di medicina.

6. I ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne, non dovrebbero interagire
fra loro con consapevolezza fisica, ma con il pensiero della purezza e
dell’amicizia sacra.

7. Marito e moglie dovrebbero ballare soltanto fra loro.

8. La moderazione, unita all’autodisciplina e alla completa padronanza
dell’impulso alla creazione, risveglia i poteri della percezione
spirituale. Essa è realmente la virtù più grande. Il matrimonio è mirato al
ricongiungimento spirituale delle anime, e non alla licenziosità fisica.

9. Le persone non sposate che non infrangono mai la legge della castità
creano dentro di sé un potente magnetismo, che può attirare un vero
compagno dell’anima, se desiderano sposarsi. Altre persone possono attrarre
i compagni sbagliati con l’uso sconsiderato dell’istinto alla creazione. Se
si perde il magnetismo spirituale con il matrimonio sbagliato o con un
celibato dedito alla sconsideratezza, lo si può recuperare con la pratica
degli Esercizi di ricarica* e con la meditazione.

10. Le persone non sposate possono unire spiritualmente la forza
creatrice della Natura alla forza dell’anima presente dentro di loro,
imparando il giusto metodo di meditazione e applicandolo alla vita fisica.
Possono anche evitare l’esperienza del matrimonio esteriore, se riescono a
sposare l’impulso femminile del loro corpo con la forza maschile della loro
anima.

Nella ricerca del compagno per la vita, chi non è sposato non dovrebbe
farsi guidare interamente dalle proprie inclinazioni, ma dovrebbe
consultare i genitori e, soprattutto, le persone di grande saggezza e
intuizione.

“Yogananda ha creato una serie di trentanove Esercizi di ricarica, che
aumentano notevolmente il flusso della tona vitale* [prana*) nel corpo.
Questi esercizi possono essere imparati nel centro Ananda nei pressi di
Assisi. Per maggiori informazioni, si vedano le pagine alla fine di questo
libro. (N.d. T.)

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