Il sesso di Osho
< Il sesso >
Tratto da: < Questioni d'Amore >
– di Osho –
Ho deciso di optare per un perfetto celibato.
Per favore, dammi la tua benedizione.
Amico mio, aspetta un pò, non avere tanta fretta! Perché mai vorresti optare
per il celibato?
Questo desiderio affiora in tutti gli indiani e tu, essendo indiano, non fai
eccezione – troppi secoli di condizionamento! Anch’io vorrei che tu, un
giorno, approdassi al celibato, ma non perché lo desideri, bensì come frutto
di una comprensione profonda. Il desiderio di essere celibi può essere una
conseguenza della frustrazione.
Il sesso è sia gioia che tristezza, sia estasi che agonia. Questo paradosso
va compreso; senza una comprensione di questo paradosso non riuscirai mai a
comprendere il desiderio del celibato.
Il sesso porta con sé un’estasi momentanea; per un istante vieni trasportato
in un altro mondo, il mondo in cui non esiste il tempo. Per un istante ti
fondi nell’altro, non sei più un io separato – da qui deriva la gioia
squisita e immensa dell’orgasmo. Ma si tratta solo di un attimo, poi tutto
torna a richiudersi. Tutte le porte e le finestre che si erano aperte,
tornano a chiudersi. Il cielo e le stelle che hai scorto, non ci sono più.
Di nuovi precipiti nella tua tetra prigione sotterranea. Ed è di gran lunga
più tenebrosa di prima, perché ora hai assaporato qualcosa di trascendente.
Immagina di camminare di notte per una strada senza luci e di essere
abbagliato dai fari di un’auto che sbuca all’improvviso dal buio. Per un
attimo tutto è illuminato a giorno, poi l’auto scompare e la strada ti
appare piú buia che mai, perché ora puoi fare un confronto: gli occhi hanno
visto la luce; pertanto, a causa del contrasto, l’oscurità sembra più che
mai tenebrosa. Prima di quella luce, ti stavi abituando all’oscurità.
La stessa cosa accade con il sesso: ti dà un’estasi profonda, ma è
momentanea. Ed è seguita da una caduta, una caduta abissale dalle vette. E
l’oscurità ti circonda, affiora angoscia e tu ti senti premere dalla
tristezza. Cominci a sentire un interrogativo affiorare in te: «Che senso ha
tutto questo?». Precipiti in uno spazio negativo; cominci a rimuginare
contro il sesso: «Che senso può mai avere? Se è solo momentaneo, non serve a
nulla». E pensi a quanto avevi sperato, a tutto il tempo e all’intensità con
cui avevi atteso quel momento, a tutto ciò che ti aspettavi e ora tra le tue
mani non trovi nulla, solo un ricordo, un vago ricordo che svanisce
rapidamente nelle remote lontananze della tua mente. E ora ti ritrovi nel
buio, immerso nell’angoscia, agonizzante. Sarebbe stato molto meglio non
aver conosciuto quell’esperienza.
In tali momenti di negatività, ecco insorgere il desiderio del celibato, ma
neppure questo desiderio è qualcosa che può durare a lungo: nel giro di
ventiquattro ore ti sarai scordato di quel momento di negatività, della
tristezza e dell’agonia. Anche queste cose saranno diventate vaghi ricordi,
anch’essi saranno sfumati in lontananza. Di nuovo guarderai una bella donna,
il suo volto meraviglioso – un bell’uomo – e di nuovo affiorerà il
desiderio. E ricomincerai a sperare, forse questa volta sarà diverso. Chi
può dirlo? E di nuovo sarai eccitato\a, ringalluzzito\a. In tali momenti non
hai dubbi sull’effetto positivo dell’amore.
E tutto questo continuerà ad accadere, ancora e di nuovo, perché è un
circolo vizioso: dopo il momento positivo viene quello negativo, dopo il
momento negativo viene quello positivo, come il giorno e la notte. Il giorno
segue alla notte, la notte segue al giorno, e tu continui a girare in questa
ruota.
In Oriente l’abbiamo definita proprio così: «La ruota della vita – della
nascita e della morte – la ruota delle polarità opposte». Ci sono alti e
bassi, e tu continui a salire e a scendere: quando sei in alto, ti senti in
cima al mondo e pensi che il celibato e cose simili sono tutte assurdità –
vere stupidità! Ma quando tocchi i momenti di negatività, incominci a
pensare che tutta quella positività era solo infatuazione. Ed è qualcosa che
hai ripetuto un’infinità di volte, e che continuerai a ripetere per tutta la
tua vita, se non cerchi di capire questo circolo vizioso.
Pertanto, ti dico solo di non decidere nulla mentre sei in uno spazio di
negatività. Se decidi mentre sei in quello spazio, diventerai uno che nega
la vita. Ed è ciò che è successo in passato nelle religioni: divennero
negatrici della vita; decisero in quel momento di negatività. In questo
caso, fuggirai in un monastero; dovrai andare sulle montagne, rintanarti in
caverne. Ma anche lì il sesso non ti lascerà con tanta facilità, perché non
è qualcosa di esterno a te, è qualcosa dentro di te. È la tua biologia, è la
tua psicologia, è la tua fisiologia; quegli ormoni sono dentro di te: sono
nel tuo sangue, nelle tue ossa, sono il tuo stesso midollo. Non sono neppure
soltanto nel tuo centro sessuale, eppure ci sono stati degli stupidi che si
sono tagliati gli organi sessuali per diventare perfettamente celibi.
In Russia esisteva una setta cristiana che credeva nel taglio degli organi
sessuali. Certo, quella setta ebbe una difficoltà, visto che non poteva
produrre bambini e ogni setta aspira ad ampliare il numero dei suoi membri;
ma se ci si tagliano gli organi sessuali, ben presto si scomparirà dal
mondo, in quanto setta. Perciò quella setta era solita adottare bambini –
figli di poveri, figli di mendicanti, venivano adottati. E quando quei
bambini entravano nella pubertà, quando erano sessualmente maturi, venivano
evirati. Ogni anno, i membri di quella setta si riunivano in un raduno
oceanico durante il quale veniva celebrata questa cerimonia, e la gente si
tagliava gli organi sessuali in uno stato di delirio che contagiava un
numero di persone sempre più ampio la gente ama imitare, è estremamente
imitativa; se qualcuno fa qualcosa, gli altri la faranno immediatamente.
No, il sesso non ha neppure nulla che fare con gli organi sessuali; potete
tagliarvi gli organi sessuali, il sesso rimarrà, perché il centro sessuale
esiste nel vostro cervello. L’organo sessuale non è altro che il
prolungamento di quel centro cerebrale. E ora quel centro nel cervello è
stato individuato.
Adesso si può aprire uno spiraglio nella vostra testa e inserire degli
elettrodi proprio nel centro sessuale presente nel cervello, in modo che
possa essere stimolato direttamente. In questo modo, avrete un orgasmo senza
che gli organi sessuali vengano minimamente coinvolti. E molto presto, io
ritengo che non è lontano il giorno in cui le persone andranno in giro con
delle scatolette in tasca, e degli elettrodi nel cervello.
Nessuno saprà mai cosa fate – vedranno solo il ghigno trasformarvi il volto!
E sembrerete estatici, persi nell’estasi, sembrerete dei Buddha viventi! E
tutto ciò che farete per esserlo sarà solo premere quel pulsante che avete
in tasca. Continuerete a premere quel pulsante, e ogni volta una scarica
elettrica stimolerà il vostro centro sessuale.
È ciò che accade quando fate l’amore con una donna, con un uomo: quando
subentra l’orgasmo, si produce una scarica di energia che stimola quel
centro, come fosse un pulsante. Lo si può fare in maniera estremamente più
economica usando una tecnologia scientifica; e accadrà. Quel giorno avrete
chiuso col matrimonio, con l’omosessualità, con l’eterosessualità; la farete
finita con ogni sorta di sessualità. Esisterà solo un tipo di sessualità,
per la quale dovremo trovare un nome: la sessualità dei cerini? O qualcosa
di simile porterete in tasca quella scatoletta, proprio come fosse una
scatola di fiammiferi!
Esiste solo un pericolo Come mai non è ancora stata lanciata sul mercato,
visto che tutto questo è stato dimostrato scientificamente, e che tutti gli
esperimenti hanno avuto successo? Il solo motivo per cui non è ancora stata
lanciata sul mercato è questo: non c’è modo di impedire alle persone di
avere migliaia di orgasmi al giorno; pertanto, tutti smetterebbero di fare
qualsiasi altra cosa. Questo è il solo problema, visto che il sesso ha un
limite, un limite ben preciso: un uomo può fare l’amore solo una o due volte
al giorno; dipende dall’età – se è giovanissimo può arrivare a tre volte al
giorno. Invecchiando, avrai bisogno di un lasso di tempo più lungo per
riprenderti. Ma con quella scatoletta in tasca non ci sarebbero problemi –
vecchio, giovane, perfino da morto, non avresti problemi!
Ci sono dei ragni mentre fanno l’amore il ragno femmina comincia a mangiare
l’amante. Lui sta facendo l’amore, è sopra di lei, e lei comincia a
mangiarlo. E comincia a divorarlo partendo dalla testa; comincia
mangiandogli la testa, in modo che non possa scappare. E il maschio continua
a fare l’amore – la testa se n’è andata, ma chi ne ha bisogno? Quando si
tratta di fare l’amore, chi ha mai bisogno della testa? Il maschio non ha
più la testa e pian piano comincia a perdere anche le altre parti del corpo,
ma lui continua a fare l’amore. Ciò che resta continua ad avere dei fremiti.
Questi ragni fanno l’amore una sola volta: che amore! Che totalità! Che
pienezza! – veri santi!
Gli esperimenti fatti da Skinner in questo senso dimostrano che può essere
una cosa pericolosa. È stato visto con i topi – così stimolati, i topi
smettono di fare qualsiasi cosa. Non mangiano, non si preoccupano di
dormire; continuano a premere il pulsante! Vi stupirà: seimila volte in
un’ora! Certo, nel giro di tre o quattro ore il topo è morto. Ma finché non
cade stecchito, il topo continua a premere il suo pulsante. Perché mai
preoccuparsi di mangiare e dormire o di intrattenere conversazioni per
socializzare e cose simili? Perché preoccuparsi di incontrare persone,
andare al Rotary Club, e fare altre assurdità simili? Ecco, il pericolo è
questo. Ed è questo ad aver fermato Skinner, che fece decine di esperimenti:
è impossibile arrestare il processo. Una volta che il topo, o qualsiasi
altro animale con cui egli ha fatto esperimenti, conosce quel pulsante,
continua a premerlo.
Certo, il sesso ti seguirà nel tuo monastero, ti accompagnerà nella tua
caverna, perché si trova nel tuo cervello. Non avverrà alcun celibato; si
verificheranno solo perversioni.
Il celibato deve avvenire spontaneamente, non può essere praticato, né ci si
può addestrare a essere celibi. Sorge spontaneamente, ma in questo caso non
è una decisione presa in momenti di negatività, e non è una negazione della
vita; in questo caso è un fenomeno trascendente.
Hai sperimentato ancora e di nuovo sia il positivo che il negativo, e hai
compreso l’inganno naturale che la natura tende a giocare con te. Tu sei una
vittima della natura: la natura vuole riprodurre le proprie specie, ecco
perché ha innestato in te una strategia, cioè la tua sessualità. Una volta
che lo hai compreso per esperienza personale e diretta, il sesso comincia a
scomparire e affiora il celibato; ma non è qualcosa di imposto, non si
tratta di un esercizio, non è una pratica.
Io posso solo benedire un celibato che nasca così.
Mi chiedi: Ho deciso di optare per un perfetto celibato
Per favore, non desiderarlo. Attraversa tutte le esperienze dell’amore, sia
quelle positive che quelle negative. Entraci in meditazione, vivile
pienamente consapevole, e pian piano vedrai affiorare in te una luce
trascendente, affiorerà una profonda comprensione. E allora non chiederai:
«Come essere celibe?». Lo sarai! E io posso solo benedire un simile
celibato.
Io posso benedire solo ciò che accade grazie a una comprensione, non ciò che
viene coltivato. Io sono contro qualsiasi carattere, sono favorevole solo
alla consapevolezza. Se un carattere consegue alla consapevolezza, va bene,
ma la consapevolezza non deve seguire nessun carattere. Fino a oggi è stato
così, non deve mai più esserlo in futuro. L’uomo è maturato.
Ora, per ciò che concerne i problemi interiori dell’essere umano è
necessario un approccio scientifico totalmente nuovo. Il mio sentiero
spirituale, il mio sannyas, è un approccio scientifico. Non ha nulla che
vedere con le vecchie religioni; è una religione del futuro. I miei
sannyasin, i ricercatori del vero riunitisi intorno a me, devono essere gli
araldi del futuro.
E io ti do tutte le mie benedizioni, ma solo rispetto a ciò che accade in te
tramite la comprensione, non come frutto di uno sforzo. Io sono contrario a
ogni e qualsiasi sforzo.
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