Il Silenzio Supremo
di Osho
Di solito per silenzio si intende qualcosa di negativo, di vuoto, un’assenza di suono, di rumore.
Questo fraintendimento è così comune perché poche persone hanno sperimentato il silenzio.
Sotto la voce “silenzio” di solito non si sperimenta altro che “assenza di rumori”.
Ma il silenzio è un fenomeno assolutamente diverso. E assolutamente positivo. È esistenziale, non è vuoto. Trabocca di una
musica mai udita, di una fragranza ignota, di una luce che può essere vista solo dagli occhi interiori.
Non è qualcosa di immaginario; è una realtà, e una realtà già presente in tutti. Il guaio è che noi non guardiamo mai
all’interno.
Il tuo mondo interiore ha un proprio sapore, ha una fragranza propria, una luce propria. Ed è assoluto silenzio, silenzio
immenso, eterno silenzio. Non è mai esistito rumore alcuno, né mai ci sarà un solo rumore. Nessuna parola lo può penetrare,
ma tu puoi farlo.
Il centro del tuo essere è l’occhio del ciclone. Niente lo può toccare. È silenzio eterno: i giorni vanno e vengono, gli anni
passano, scorrono i secoli. La vita va e viene, ma l’eterno silenzio del tuo essere resta esattamente lo stesso: la stessa musica
senza suono, la stessa fragranza dell’essenza divina, la stessa trascendenza di tutto ciò che è mortale, di tutto ciò che è
transeunte.
Non è il tuo silenzio.
Tu sei il silenzio.
Non è un tuo possesso; ne sei posseduto, e questa è la sua grandezza. Perfino tu non sei presente, in quanto perfino la tua
presenza sarebbe di disturbo.
Il silenzio è così profondo, che non esiste nessuna presenza, neppure tu. E questo silenzio ti dona verità, amore, e mille
benedizioni.
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