Il sonno

pubblicato in: AltroBlog 0
Che cosa accadrebbe se il sonno ci fosse negato? Avremmo
forse piu’ tempo di lottare, intrigare, far danni? Saremmo
piu’ crudeli e spietati? Ci sarebbe maggior tempo a nostra
disposizione per essere umili, compassionevoli, frugali?
Saremmo piu’ creativi?

Il sonno e’ una strana cosa, ma straordinariamente
importante. Per i piu’, le attivita’ della giornata
continuano anche durante il sonno notturno; il loro sonni
e’ la continuazione della loro vita, tediosa o divertente,
un’estensione su di un altro piano della stessa insipidezza
o degli stessi sforzi senza significato. Il corpo e’
rinfrancato dal sonno; gli organi interni, dotati di vita
loro propria, si rinnovano. Nel sonno, i desideri si
acquietano e pertanto non interferiscono con l’organismo; e
col corpo riposato, le attivita’ del desiderio hanno
ulteriori opportunita’ di stimolo e di espansione.
Ovviamente, meno ci s’intromette negli organi interni,
meglio e’; meno la mente si occupa dell’organismo, piu’ la
sua funzione e’ salutare e naturale. Ma la malattia
dell’organismo e’ un’altra cosa, sia se prodotta dalla
mente, sia se dalla debolezza del l’organismo stesso.

Il sonno ha un grande significato. Piu’ i desideri sono
forti, minore il significato del sonno. I desideri,
positivi o negativi (cioe’ di avere o di non avere, Ndr),
sono sempre, fondamentalmente, positivi, e il sonno e’ la
sospensione temporanea di questo positivo. Il sonno non e’
l’opposto del desiderio, il sonno non e’ negazione, ma uno
stato che il desiderio non puo’ penetrare. L’acquietarsi
degli strati superficiali della coscienza avviene durante
il sonno e cosi’ essi sono in grado di ricevere le
intimazioni degli strati piu’ profondi; ma questa e’
soltanto una comprensione parziale dell’intera questione.
E’ ovviamente possibile a tutti gli strati della coscienza
di essere in comunicazione l’uno con l’altro nelle ore di
veglia, ed anche durante il sonno; e naturalmente cio’ e’
essenziale. Questa comunicazione libera la mente della sua
propria importanza, onde la mente non diviene il fattore
dominante. E perde, quindi, liberamente e naturalmente, i
suoi sforzi e le sue attivita’ restrittive. In questo
processo, l’impulso del divenire si dissolve completamente,
la forza d’inerzia cumulativa non esiste piu’.

Ma qualcosa di piu’ avviene durante il sonno. Vi possiamo
trovare una risposta ai nostri problemi. Quando la mente
conscia e’ tranquilla, e’ in grado di ricevere una
risposta, e questa e’ una cosa abbastanza semplice. Ma cio’
che e’ di gran lunga piu’ significativo e importante di
tutto questo e’ il rinnovamento, che non e’ frutto di
coltivazione. Si puo’ deliberatamente coltivare un dono,
una capacita’, o sviluppare una tecnica, uno schema
d’azione e di condotta; ma cio’ non e’ rinnovamento.
Coltivare non e’ creare. Questo rinnovamento creativo non
si verifica se c’e’ una qualsivoglia specie di sforzo da
parte di colui che diviene. La mente deve volontariamente
perdere ogni impulso cumulativo, il formarsi di scorte
fatte di esperienze come tramite per ulteriori esperienze e
conquiste. E’ lo stimolo cumulativo, autoprotettivo che
genera la curva del tempo e impedisce il rinnovamento
creativo.

La coscienza che noi conosciamo e’ del tempo, e’ un
processo di registrazione e di accumulo di esperienza a
livelli diversi. Qualunque cosa si verifichi nella nostra
coscienza e’ la proiezione di questa; ha le sue proprieta’
ed e’ misurabile. Nel sonno, o questa coscienza si rafforza
o qualche cosa di totalmente diverso si verifica. Per la
maggior parte di noi, il sonno rafforza l’esperienza, e’ un
processo di registrazione e di accumulo, in cui c’e’
espansione, ma non rinnovamento.

L’espansione da’ un senso di benessere, di conquista
inclusiva, di comprensione, e cosi’ via; ma tutto ciò non
e’ rinnovamento creativo. Questo processo di divenire deve
totalmente concludersi, non per fare ulteriori esperienze,
ma come conclusione in se’.

Durante il sonno e spesso durante le ore di veglia, quando
il divenire e’ interamente cessato, quando l’effetto d’una
causa s’e’ consumato, allora viene in essere cio’ che e’ al
di la’ del tempo, al di la’ dei limiti delle cause e degli
effetti.

Jiddu Krishnamurti

Approfondimento sul sito www.sublimen.com

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *