Il sorriso che guarisce
(gli autori dei brani sono elencati nella bibliografia a fondo pagina)
Un sorriso che non dai, è un sorriso che non riceverai.
Probabilmente avrete notato che i depressi fanno fatica ad essere allegri.
Possono lavorare come dannati, ma fanno una grande fatica e quasi non
riescono ad usare un piccolo muscolo: lo zigomatico maggiore, quel
muscoletto che, fermo sullo zigomo, tira i lati della bocca verso l’alto e
l’esterno nel più bello dei sorrisi.
Bene, il depresso non ride, non può ridere!… Il cervello, infatti, manda
un impulso che blocca quel, muscolo. Non pretendo che sia fisiologia, ma
l’effetto finale è questo.
Proponiamo ora un vero e proprio esercizio, basato sul fatto che i muscoli
del volto sono influenzati (ed influenzano) la mente subconscia. Pertanto se
una persona tiste o depressa, si sforza di sorridere pian piano cambia il
suo atteggiamento e diventa anche più simpatica.
Esercizio pratico: superate tutte le difese, i ragionamenti fallaci, le
scuse, “ma è ridicolo!” eccetera, si atteggi la bocca (i più volonterosi
anche il volto) in un bel sorriso. Il cervello che è logico, ma di buon
senso non ne possiede neanche un po’, si spaesa: “Mah, è il caso di ridere?
Bah, mi sarò sbagliato!, e gira l’interruttore verso l’allegria.
Facile? Difficilissimo! Pochi avranno l’animo di farlo, anche perché il
primo “sorriso” si presenta come una maschera grottesca. Si crede di ridere
e invece si chiude un occhio, eccetera… I volti amati dei familiari sono
soffusi di imbarazzo e di sgomento: “Caro stai male?”, “Sì, sto male e me la
rido a crepapelle!!”, urlerete voi tra un tentativo e l’altro, ma giù sulla
strada della vittoria, come Napoleoni sul Moncenisio.
Il tempo per far questo è lungo quanto si impiega in “seicento” a percorrere
3 chilometri, quanto ne impiegai io per scoprire e applicare felicemente
questa tecnica.
EFFETTI DI UN SORRISO
Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona.
Un sorriso non costa nulla e produce molto:
non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è un sostegno,
è il segno sensibile dell’amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
nello scoraggiamento rinnova il coraggio,
nella tristezza è consolazione,
è l’antidoto naturale di tutte le nostre pene.
Ma è un bene che non si può comperare,
né rubare, né prestare,
poiché solo ha valore dall’istante in cui si dona.
Se poi incontrerete talora chi l’aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro,
perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi ad altri non sa darlo.
(Anonimo)
—————–
IL SORRISO INTERIORE (3)
I problemi organici sono spesso collegati ad emozioni negative così come le
medesime possono insorgere a causa di problemi organici. Il Sorriso
Interiore è una valida tecnica taoista che si basa sull’energia che si può
raccogliere nel centro (chakra) tra le sopracciglia. Questa energia, una
volta inviata ai vari organi del corpo, porta a loro ed a noi un senso di
benessere e felicità, aiutandoci a contrastare stress, tensioni e disarmonie
psicofisiche.
Chi è ammalato o debole nei polmoni può provare tristezza o depressione. Un
fegato surriscaldato o congestionato può provocare rabbia o malumore, mentre
la sua debolezza può provocare un calo di produttività ed una mancanza di
controllo o equilibrio. Un cuore surriscaldato, può causare impazienza,
odio, e persino crudeltà; la sua debolezza può dare luogo ad una mancanza
di calore e vitalità. La debolezza della milza, stomaco o pancreas può
produrre preoccupazione, ansia ed una mancanza della stabilità. La debolezza
dei reni può provocare paura, mancanza di forza di volontà ed ambizione.
Un sorriso genuino emette un’energia di simpatia che ha il potere di
riscaldare e guarire. Imparando a sorridere internamente agli organi ed alle
ghiandole, il corpo intero si sentirà amato ed apprezzato. In questo modo
anche l’energia vitale avrà modo di fluire più facilmente e percorrerà il
tutto il corpo come se fosse una cascata. Quando si sorride ai propri organi
le energie negative gradualmente cambiano e si trasformano in energie vitali
e positive.
– Come sorridere agli organi –
Nell’inizio, può essere necessario spendere vari minuti per completare
questo esercizio, nel tempo la pratica quotidiana accorcerà questo periodo.
Suggeriamo di avvalersi di un libro di anatomia e controllare il colore, la
forma e l’ubicazione di ogni organo e ghiandola con cui verrà fatta
l’esercitazione.
Per un miglior effetto di questo esercizio è bene che, dopo aver sorriso ad
un organo, si immagini il medesimo che sorride a noi. Ricordiamo che i
nostri organi non sono mai stati e non possono essere “nostri nemici”, siamo
noi che ne disturbiamo il funzionamento con l’alimentazione innaturale, lo
stress e le emozioni negative. Pertanto, lo stabilire un buon rapporto con
essi può essere altamente benefico e produttivo ed aiuterà a dissipare le
energie negative ad essi correlate.
1. Siedi sull’orlo di un sedia dura o un panchetto, con la mano destra nella
sinistra appoggiate nel grembo. Occhi chiusi, lingua contro il palato.
2. Inizia la meditazione immaginando una fonte di energia benefica e
radiante proprio davanti al tuo volto. Questa fonte può essere il tuo stesso
volto sorridente, o quello di qualcuno che tu ami e rispetti. Potrebbe anche
essere l’immagine di un momento in cui ti sentisti profondamente in pace,
forse un’alba radiosa, un caldo tramonto o la quiete di una foresta.
3. Diventa consapevole del centro tra le sopracciglia, rilassa la fronte ed
attira l’energia immaginando che essa entri avvolgendosi a spirale; una
spirale che tu vedi entrare nel senso contrario a quello delle lancette
dell’orologio.
4. Manda un sorriso alla ghiandola timo ed al cuore. Senti come il cuore si
apre con amore, gioia, e felicità. Resta a sorridere al tuo cuore tutto il
tempo necessario per sentirlo rilassato ed espanso con amorevole energia.
5. Manda un sorriso a: polmoni, fegato, pancreas, milza, reni ed organi
genitali. Ringraziali per il lavoro che fanno per te.
6. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed attira
altra energia nel punto tra le sopracciglia.
7. Manda un sorriso verso il tratto intestinale: l’esofago, lo stomaco,
l’intestino tenue, l’intestino crasso, la vescica e l’uretra.
8. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed attira
altra energia nel punto tra le sopracciglia.
9. Manda un sorriso al cervello, alla pituitaria, al talamo ed alla
ghiandola pineale. Sorridi anche verso il basso, alla colonna spinale.
10. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed attira
altra energia nel punto tra le sopracciglia.
11. Manda un grande sorriso al corpo intero.
12. Raccogli l’energia nel centro dell’ombelico (un punto situato qualche
centimetro sotto l’ombelico).
Per gli uomini: copri l’ombelico con entrambe le mani, la sinistra sopra la
destra. Espandi l’energia a spirale con 36 rotazioni delle mani nel senso
delle lancette dell’orologio. Quindi attira l’energia con 24 rotazioni nel
senso contrario a quello delle lancette dell’orologio.
Per le donne: copri l’ombelico con entrambe le mani, la destra sopra la
sinistra. Espandi l’energia a spirale con 36 rotazioni delle mani nel senso
contrario a quello lancette dell’orologio. Quindi attira l’energia con 24
rotazioni nel senso uguale a quello delle lancette dell’orologio.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Ringraziamo tutti gli autori, che, con il loro lavoro hanno permesso questa
raccolta e ci scusiamo qualora avessimo fatto qualche errore nel citare la
fonte originale del materiale presentato.
Il numerino vicino al titolo, qualora utilizzato con i riferimenti
bibliografici, permette di conoscere la fonte del brano proposto.
1) Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce,
Edizioni del Cigno, Peschiera del Garda (VR).
2) Giuseppe Filipponio, La via della Luce,
Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 – 00143 Roma.
3) Mantak – Maneewan Chia, Awaken Healing Light of the Tao,
Healing Tao Books – Huntington, New York, U.S.A.
Lascia un commento