KUNDALINI YOGA by Swami Sivananda
Traduzione dalla 6 edizione a cura di Aumprakash & Roma
1971 by The Divine Life Trust Society 1981 by Editrice Vidyananda.
– Sesta parte –
Altre Nadi
Gandhari, hastajihva, kuhu, saraswati, pusha, sankhini, payasvini, varuni, alambusha, vishvodhara,
yasaswini, ecc., sono alcune altre nadi importanti. Queste hanno origine dal kanda. Tutte queste
nadi sono poste ai lati di sushumna, ida e pingala, e vanno in diverse parti del corpo per compiere
certe funzioni particolari. Sono tutte nadi sottili. Innumerevoli nadi minori nascono da queste.
Come la foglia dell’albero aswattha è coperta da minuscole fibre, così questo corpo è permeato da
migliaia di nadi.
Padma o Chakra
I chakra si trovano nel linga sharira (corpo astrale). Il linga sharira è formato da 17 tattva; e
cioè: 5 jnanendriya (orecchie, pelle, occhi, lingua e naso); 5 karmendriya (parola, mani, gambe,
genitali e ano); 5 prana (prana, apana, vyana, udana, samana); manas (mente) e buddhi (intelletto).
Questi hanno centri corrispondenti nel midollo spinale e nei plessi nervosi del corpo grossolano.
Ogni chakra ha controllo e funzione su un centro particolare del corpo grossolano. I chakra non
possono essere visti dall’occhio nudo; alcuni medici folli li cercano nel corpo fisico, ma non li
possono trovare. Poiché non possono trovare nessun chakra in un corpo morto, essi perdono la fede
negli Shastra e nei kriya yogici.
Il sukshma prana si muove nel sistema nervoso del linga sharira (corpo astrale). Sthula prana si
muove nel sistema nervoso del grossolano corpo fisico. I due corsi sono intimamente connessi;
agiscono e reagiscono l’uno sull’altro. I chakra sono nel corpo astrale anche dopo la
disintegrazione dell’organismo fisico dopo la morte. Secondo una scuola di pensiero, i chakra si
formano solo durante la concentrazione e la meditazione. Questo non è possibile. I chakra devono
essere là in uno stato sottile, poiché la materia grossolana è il risultato della materia sottile.
Senza il sottile, il corpo grossolano è impossibile. Il significato della sentenza dev’essere
interpretato che uno può sentire e comprendere i chakra sottili solo durante la concentrazione e la
meditazione.
Dovunque c’è un intreccio di parecchi nervi, arterie e vene, quel centro è chiamato plesso. I plessi
fisici grossolani conosciuti dai vaidya shastra sono: epatico, cervicale, brachiale, coccigeo,
lombare, sacrale, cardiaco, epigastrico, esofageo, faringeo, polmonare, linguale, prostatico, ecc.
Similmente, vi sono plessi o centri di sukshma prana nella sushumna nadi.
Tutte le funzioni del corpo – nervosa, digestiva, circolatoria, respiratoria, genito-urinaria – e
tutti gli altri sistemi del corpo sono sotto il controllo di questi centri nella sushumna. Questi
sono centri sottili di energia vitale; sono centri di coscienza (chaitanya). I centri sottili della
sushumna hanno i loro centri corrispondenti nel corpo fisico. Per esempio, l’anahata chakra che si
trova nella sushumna nadi ha il suo centro corrispondente nel corpo fisico nel cuore (plesso
cardiaco)
I centri sottili nella sushumna nadi sono altrimenti conosciuti come loti o chakra. Un tattva
particolare predomina in ogni chakra; in ogni chakra c’è una divinità che vi presiede. In ogni
chakra è rappresentato un certo animale, che denota che il centro ha le qualità (tattva o guna) di
quel particolare animale. Ci sono sei chakra importanti: muladhara, svadhishthana, manipura,
anahata, vishuddha e ajna. Il sahasrara è il chakra principale, e sta nella testa. Questi sette
chakra corrispondono ai loka (bhuh, bhuvah, swah, maha, jana, tapa e satya loka). Da muladhara a
vishuddha vi sono i centri dei cinque elementi (pancha bhuta): terra, acqua, fuoco, aria e etere.
Quando Kundalini viene destata procede dal muladhara al sahasrara, passando per tutti i chakra.
In ogni centro in cui lo yogi dirige la Kundalini, fa esperienza di una forma speciale di Ananda
(Beatitudine) e ottiene particolari siddhi (poteri psichici) e conoscenza. Egli gode la Beatitudine
suprema quando Kundalini è portata nel sahasrara chakra.
Seguono alcuni altri chakra: adhara (un altro nome del muladhara chakra), amrita, ananda, lalita,
balwana, brahmadwara, chandra, dipaka, karnamula, gulhaha, kuladipa, kundali, galabaddha, kaladaada,
kaladhwara, karangaka, kalabhedan, lalana, mahotsaha, manas, talana, mahapadma, niradhara, naukula,
prana, soma, triveni, urdhvarandhra, vajra, ecc. Alcuni di questi nomi si riferiscono ai sei chakra
principali. Ci sono anche molti chakra minori. Alcuni hatha yogi dicono che ci sono 21 chakra minori
oltre ai 13 maggiori; altri hatha yogi affermano che ci sono 49 chakra, mentre gli antichi yogi
insegnavano che ci sono I44 chakra. Il talana chakra, con i suoi 12 petali rossi, è situato vicino
alla base del palato; il manas chakra, con i suoi sei petali, è intimamente connesso con le
sensazioni, i sogni e i viaggi astrali. Istruzioni dettagliate su ciascun chakra sono date nei
capitoli seguenti.
Petali sui Chakra
Ogni chakra ha un numero definito di petali, con una lettera sanscrita su ciascun petalo. La
vibrazione che si produce in ciascun petalo è rappresentata dalla corrispondente lettera sanscrita.
Ogni lettera denota il mantra di devi Kundalini. Le lettere esistono nei petali in forma latente, e
possono essere manifestate e le vibrazioni delle nadi sentite durante la concentrazione.
Il numero dei petali nei loti varia. Muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha e ajna
chakra hanno rispettivamente 4, 6, 10, 12, 16 e 2 petali. Tutte le cinquanta lettere sanscrite sono
sui cinquanta petali. Il numero dei petali in ciascun chakra è determinato dal numero e dalla
posizione delle yoga nadi attorno al chakra. Sarò ancora più chiaro: da ogni chakra saltano fuori un
numero definito di yoga nadi. Il chakra ha l’apparenza di un loto, con le nadi come petali. Il suono
prodotto dalle vibrazioni delle yoga nadi è rappresentato dalle corrispondenti lettere sanscrite.
Quando Kundalini si trova nel muladhara, i chakra con i loro petali sono volti in basso; quando è
risvegliata, si voltano verso il brahmarandhra. Essi si volgono sempre dal lato di Kundalini.
Muladhara Chakra
Il muladhara chakra è situato alla base della colonna spinale; sta tra l’origine dell’organo di
riproduzione e l’ano. È proprio sotto il kanda e la giunzione dove s’incontrano ida, pingala e
sushumna nadi. Due dita sopra l’ano e due dita circa sotto i genitali, quattro dita in larghezza è
lo spazio dov’è situato il muladhara chakra. Questo è l’adhara chakra (supporto), poiché gli altri
chakra vi sono sopra. Kundalini, che dà potere ed energia a tutti i chakra, sta in questo chakra;
quindi questo, che è il supporto di tutti gli altri, è chiamato muladhara o adhara chakra.
Da questo chakra emanano quattro importanti nadi, che appaiono come petali di un loto. Le vibrazioni
sottili fatte da ciascuna nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite: vam, sam, sham e cam. La
yoni che si trova al centro di questo chakra è chiamata kama ed è adorata dai siddha. Qui Kundalini
giace addormentata. Ganesh è il devata di questo chakra. I sette mondi inferiori: atala, vitala,
sutala, talatala, rasatala, mahatala e patala loka sono sotto questo chakra. Questo chakra
corrisponde al bhu loka o bhumandal, piano fisico (regione della terra). Bhuvah, swah o swarga,
maha, jana, tapa e satya loka sono sopra questo chakra. Tutti i mondi inferiori si riferiscono ad
alcuni chakra minori negli arti, che sono controllati dal muladhara chakra. Quello yogi che ha
penetrato questo chakra mediante il prithvi dharan ha conquistato il prithvi tattva. Egli non ha
paura della morte da terra.
Prithvi è di colore giallo. Il tripura (fuoco, sole e luna) dorato è chiamato ‘ bija ‘; è anche
chiamato parama tejas (la grande energia), che sta sul muladhara chakra ed è conosciuto come
swayambhu linga. Vicino a questo linga c’è la regione dorata conosciuta come kula; la divinità che
vi presiede è Dakini (Shakti). Il Brahma granthi o nodo di Brahma è in questo chakra. Il Vishnu
granthi e il Rudra granthi si trovano nell’anahata e nell’ajna chakra. Lam è il bija del muladhara
chakra.
Il saggio yogi che si concentra e medita sul muladhara chakra acquista piena conoscenza di Kundalini
e dei mezzi per ridestarla. Quando Kundalini è ridestata, egli ottiene darduri siddhi, il potere di
sollevarsi dal terreno. Può controllare il respiro, la mente e il seme; il suo prana entra nella
brahmanadi; tutti i suoi peccati sono distrutti. Acquista conoscenza di passato, presente e futuro;
e gode la beatitudine naturale (sahaja ananda).
Svadhishthana Chakra
Svadhishthana è situato dentro la sushumna nadi, alla radice dell’organo di riproduzione.
Corrisponde al bhuvah loka. Nel corpo fisico, ha controllo sul basso addome, sui reni, ecc. Jala
mandal (la regione dell’acqua – apas tattva), è qui. All’interno di questo chakra c’è uno spazio
come una luna crescente o dalla forma di conchiglia o di fiore kunda. La divinità che vi presiede è
il Signore Brahma e devata è la dea Rakini. Il bijakshara vam, il bija di Varuna, si trova in questo
chakra. Il colore del chakra è puro rosso sangue o color sindura (vermiglio). Da questo centro
emanano sei yoga nadi, che appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono
rappresentate dalle lettere sanscrite: bam, bham, mam, yam, ram e lam.
Chi si concentra su questo chakra e medita sul devata non ha paura dell’acqua, ed ha un perfetto
controllo dell’elemento acqua; ottiene molti poteri psichici, conoscenza intuitiva e un perfetto
controllo dei suoi sensi. Ha piena conoscenza delle entità astrali. Kama, krodha, lobha, moha, mada,
matsarya ed altre qualità impure sono completamente annientate. Lo yogi diviene conquistatore della
morte (mrityunjaya).
Manipura Chakra
Manipura è il terzo chakra dal muladhara. È situato dentro la sushumna nadi, nella regione
dell’ombelico (nabhi sthana). Qui ha il suo centro corrispondente nel corpo fisico, ed ha controllo
su fegato, stomaco, ecc. È un centro molto importante. Da questo chakra emanano dieci yoga nadi, che
appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono rappresentate dalle
lettere sanscrite: dam, dham, nam, tam, tham, dam, dham, nam, pam e pham.
Il chakra ha il colore delle nuvole nere. Dentro c’è uno spazio di forma triangolare. È l’agni
mandal (regione del fuoco – agni tattva). Il bijakshara ram, bija di Agni, è qui. Le divinità che vi
presiedono sono Vishnu e la dea Lakshmi. Questo chakra corrisponde al swah o swarga loka, e al
plesso solare nel corpo fisico.
Lo yogi che si concentra su questo chakra ottiene patala siddhi, può acquisire tesori nascosti ed è
libero da ogni malattia. Egli non ha affatto paura del fuoco (agni). ‘Anche se è gettato nel fuoco
ardente, rimane vivo senza temere la morte’. (Gheranda Samhita).
Anahata Chakra
L’anahata chakra è situato nella sushumna nadi. Ha controllo sul cuore; corrisponde al plesso
cardiaco nel corpo fisico. Questo chakra corrisponde al maha loka; ed è di colore rosso profondo.
Dentro questo chakra c’è uno spazio esagonale color fumo o nero scuro, simile al colore del collirio
(usato per gli occhi) Questo chakra è il centro del vayu mandal (regione dell’aria – vayu tattva).
Da qui emanano 12 yoga nadi. Il suono prodotto da ciascuna nadi è rappresentato dalle seguenti
lettere sanscrite: kam, kham, gam, gham, gnam, cham, chham, jam, jham, jnam, tam e tham. Il
bijakshara yam, bija di vayu, è qui. La divinità che vi presiede è Isha (Rudra), e devata è Kakini.
Nel muladhara chakra c’è swayambhu linga e nell’anahata chakra abbiamo il bana linga. Il kalpa
vriksha, che dà tutte le cose desiderate, è qui. In questo centro viene sentito il suono anahata, il
suono del shabda Brahman.
Potete sentirlo molto chiaramente quando vi concentrate attentamente su questo centro. Potete
distintamente udire questo suono, quando fate sirshasana per lungo tempo. Vayu tattva è pieno di
sattva guna. Il Vishnu granthi si trova in questo sthana. Chi medita su questo chakra ha pieno
controllo sul vayu tattva. Egli ottiene buchari siddhi, khechari siddhi, kaya siddhi (il potere di
volare nell’aria, di entrare nel corpo di un altro), ecc. Riceve l’Amore Cosmico e tutte le altre
divine qualità sattviche.
Vishuddha Chakra
Il vishuddha chakra è situato dentro la sushumna nadi, alla base della gola, kantha-mula sthana.
Corrisponde al jana loka. È il centro dell’akasa tattva (l’elemento etere). Il tattva è di puro
colore blu. Al di sopra di questo, tutti gli altri chakra appartengono al manas tattva. La divinità
che vi presiede è Sadasiva (Itara linga), e la dea è Shakini. Da questo centro emanano 16 yoga nadi,
che appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono rappresentate dalle 16
vocali sanscrite: am, am, im, im, um, um, rm, rm, lm, lm, em, aim, om, aum, am, ah. L’akasa mandal
(la regione dell’etere) è di forma sferica, come la luna piena. In questo centro vi è il bija
dell’akasa tattva, ham; esso è di colore bianco. Questo chakra corrisponde al plesso laringeo nel
corpo fisico.
La concentrazione sul tattva di questo chakra è chiamata akasi dharana. Chi pratica questa
concentrazione non perirà nemmeno nel pralaya, e ottiene il massimo successo. Meditando su questo
chakra, si ottiene la piena conoscenza dei quattro Veda; si diventa un trikala jnani (che conosce il
passato, il presente e il futuro).
Ajna Chakra
L’ajna chakra è situato dentro la sushumna nadi, e il suo centro corrispondente nel corpo fisico è
nello spazio tra le due sopracciglia, conosciuto come trikuti. La divinità che vi presiede,
Paramasiva (Shambhu), ha la forma di un hamsa (cigno). C’è la dea Hakini (Shakti). Il pranava Om è
il bijakshara di questo chakra. È la sede della mente. Ci sono due petali (yoga nadi) ai lati del
loto (chakra), e le vibrazioni di queste nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite ham e
ksham. È questo il granthi sthana (Rudra granthi). Il chakra è il colore bianco puro o come quello
della luna piena (nel giorno di purnima). Il centro corrispondente nel corpo fisico è il plesso
cavernoso.
Chi si concentra su questo centro distrugge tutti i karma delle vite passate. I benefici derivati
dalla concentrazione su questo chakra non possono essere descritti con le parole. Il praticante
diventa un jivanmukta (un uomo liberato mentre è ancora in vita). Egli acquisisce tutti gli 8 siddhi
maggiori e i 32 siddhi minori. Tutti gli yogi e i jnani si concentrano sul bijakshara di questo
centro, il pranava. Ciò è chiamato bhrumadhya drishti (sguardo nello spazio tra le sopracciglia).
Maggiori dettagli su quest’importante chakra saranno dati nelle lezioni seguenti.
Il Cervello
Il cervello e i nervi cranici sono le parti principali dell’intero sistema nervoso. È una massa Di
tessuti nervosi composti DI soffice materia bianca e grigia, e occupa la totalità del cranio.
Il cranio è come una cassaforte di ferro per custodire il tesoro, il cervello. È circondato da tre
membrane o meningi, cioè: 1) dura madre, il fibroso tessuto connettivo a lato delle ossa craniche;
2) pia madre, il tessuto connettivo che contiene una rete di vasi sanguigni, e che penetra e
nutrisce tutte le parti del cervello; 3) aracnoide, una membrana sottilissima attorno al cervello.
Sotto l’aracnoide c’è lo spazio che contiene il fluido cerebro-spinale, che ha lo scopo di
ostacolare qualsiasi offesa al cervello. Sembra come se il cervello galleggiasse su questo liquido.
Il cervello può essere diviso in due metà, emisfero destro e sinistro, da un solco o tessuto
centrale. Nel cervello vi sono parecchi lobi o parti più piccole, come i lobi parietali e temporali
ai lati, il lobo occipitale nella parte posteriore del cervelletto, ecc. In ogni lobo vi sono molte
circonvoluzioni. Ancora, per amore dello studio, possiamo dividere il cervello in quattro sezioni.
1) Cerebro: è la parte più larga del cervello, l’anteriore, di forma ovale. È situato nella parte
superiore della cavità cranica. Contiene gli importanti centri dell’udito, della parola, della
vista, ecc. La ghiandola pineale, che è considerata la sede dell’anima, e che gioca una parte
prominente nel samadhi e nei fenomeni psichici, è situata qui.
2) Cervelletto: il cervello posteriore o piccolo; è questa la porzione principale del cervello, di
forma oblungata, situata proprio sopra il quarto ventricolo e sotto e dietro il cervello. Qui la
materia grigia è disposta sulla materia bianca. Regola il coordinamento muscolare. Durante i sogni,
la mente rimane qui.
3) Midollo oblungato: è il luogo d’inizio del midollo spinale nella cavità cranica, dove si estende
e si allarga in forma oblunga. Si trova tra i due emisferi. Qui la materia bianca è posta sulla
materia grigia. Contiene i centri di funzioni importanti, come la circolatoria, la respiratoria,
ecc. Questa parte dev’essere protetta attentamente.
4) Ponte di varolio: è il ponte che sta prima del midollo oblungato. È fatto di fibre bianche e
grigie che vengono dal cervelletto e dal midollo. È la giunzione dove s’incontrano cervelletto e
midollo.
Vi sono cinque ventricoli del cervello. Il quarto è il più importante, ed è situato nel midollo
oblungato. Il quarto ventrico è il canale centrale del midollo spinale, quando entra nella cavità
cranica. Allora il piccolo canale diventa DI più grande dimensione.
Ogni nervo del corpo è intimamente connesso con il cervello. Dodici paia di nervi cranici procedono
da tutt’e due gli emisferi, attraverso le aperture alla base del cranio, verso le differenti parti
del corpo: olfattori; ottici; motori oculari; patetici; trifacciali; abducenti; facciali; uditivi;
glossofaringei; pneumogastrici; spinali accessori e ipoglossi. Questi nervi sono connessi con occhi,
orecchie, lingua, naso, faringe, torace, ecc. Per uno studio dettagliato di questa sezione
consultate un qualsiasi libro di anatomia. Qui ho dato le parti connesse con il kundalini yoga.
Brahmarandhra
‘ Brahmarandhra’ significa il buco di Brahman. È la casa di residenza dell’anima umana; è conosciuto
anche come ‘dasamdwara’, la decima apertura, o porta. Il luogo incavato in cima alla testa,
conosciuto come fontanella anteriore nel bimbo appena nato, è il brahmarandhra. Questo si trova tra
le due ossa parietale e occipitale. Nel bambino, questa parte è molto soffice.
Quando il bimbo cresce, viene obliterata dalla crescita delle ossa della testa. Brahma creò il corpo
fisico ed entrò (pravishat) nel corpo per dargli luce all’interno attraverso il brahmarandhra; in
alcune Upanishad si afferma così. È la parte più importante; molto adatta per il nirguna dhyana
(meditazione astratta). Quando, al tempo della morte, lo yogi si separa dal corpo fisico, il
brahmarandhra improvvisamente si apre e il prana fuoriesce da questa apertura (kapala moksha).
‘Cento e uno sono i nervi del cuore. Di essi, uno (sushumna) è andato fuori perforando la testa;
ascendendo tramite esso, si ottiene l’immortalità’ (Kathopanishad).
Sahasrara Chakra
Il sahasrara chakra è la dimora del Signore Shiva. Corrisponde al satya loka, ed e situato in cima
alla testa. Quando Kundalini è unita col Signore Shiva nel sahasrara chakra, lo yogi gode la
Beatitudine suprema, parama Ananda. Quando Kundalini è portata fino a questo centro, lo yogi ottiene
lo stato supercosciente e la più alta conoscenza; diventa un jnani pienamente sbocciato
(brahmavidvarishtha).
La parola sahasradala-padma denota che questo padma ha mille petali; cioè, mille yoga nadi emanano
da questo centro. Ci sono diverse opinioni circa l’esatto numero dei petali. È del tutto sufficiente
se voi sapete che da questo centro procedono innumerevoli nadi. Come nel caso degli altri chakra, le
vibrazioni prodotte dalle yoga nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite; qui, tutte le
cinquanta lettere dell’alfabeto sanscrito sono ripetute continuamente su tutte le yoga nadi. Questo
è un centro sottile; il centro corrispondente nel corpo fisico è nel cervello. Il termine
‘shat-chakra’ si riferisce solo ai sei chakra principali, cioè: muladhara, svadhishthana, manipura,
anahata, vishuddha, e ajna. Al di sopra di questi abbiamo il sahasrara chakra, che è il più
importante di tutti i chakra. Tutti i chakra hanno un’intima connessione con questo centro. Esso non
è considerato insieme ai sei chakra, ma è situato sopra tutti gli altri.
Lalana Chakra
Il lalana chakra è situato nello spazio sopra ajna e sotto il sahasrara chakra. Da questo centro
emanano 12 yoga nadi. Le vibrazioni prodotte dalle 12 nadi sono rappresentate dalle lettere
sanscrite: ha, sa, ksha, ma, la, ve, ra, ya, ha, sa, kha e phrem. Ha Om come bija. In questo centro,
lo yogi si concentra sulla forma del suo guru ed ottiene ogni conoscenza. Questo centro ha il
controllo delle 12 paia di nervi che procedono dal cervello verso i differenti organi di senso.
Sommario delle Lezioni Precedenti
Gli aspiranti devono avere tutte le qualità sattviche e devono essere completamente liberi dalle
impurità. Satsanga, solitudine, disciplina dietetica, buone maniere, buon carattere, brahmacharya,
vairagya, ecc., formano le forti fondamenta della vita yogica l’aiuto di un guru, che ha già
percorso il sentiero, è assolutamente necessario per un progresso veloce nel sentiero spirituale.
Per yoga abhyasa, si richiedono posti con clima fresco e temperato. Le nadi sono i canali astrali
(sukshma) attraverso cui scorre il prana (energia vitale) verso le differenti parti del corpo. Ida,
pingala e sushumna sono le più importanti tra le innumerevoli nadi. Tutte le nadi partono dal kanda.
Questo è situato nello spazio tra l’origine dell’organo di riproduzione e l’ano. La sushumna nadi è
situata dentro la colonna spinale, nel canale spinale All’interno della sushumna nadi c’è una nadi
di nome vajra. Chitra nadi, un canale minuto, chiamato pure brahmanadi, è dentro questa vajra nadi.
Kundalini, quando risvegliata, passa attraverso chitra nadi. Tutti questi sono centri sottili, e non
potete fare nessuna prova o esperimento di laboratorio. Senza questi centri sottili, il corpo
grossolano non può esistere e funzionare. Muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha,
ajna e sahasrara sono i chakra più importanti. Quando Kundalini ascende di chakra in chakra, viene
aperto uno strato dopo l’altro della mente e il sadhaka accede a più alti stati di coscienza. In
ogni chakra ottiene vari siddhi. Ida, pingala e altre nadi si trovano ai lati della spina dorsale.
Ida fluisce per la narice sinistra e pingala per la narice destra. Nella swara sadhana il respiro
deve fluire per la narice sinistra durante il giorno e la narice destra durante la notte.
La Misteriosa Kundalini
‘ O Devi! Tu sei la mente, il cielo, l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra. Nulla è al di fuori di Te
nella Tua trasformazione. Tu sei diventata la sacra regina di Shiva per alterare la tua beata forma
cosciente nella forma del mondo’. Kundalini, il potere del serpente o fuoco mistico, è l’energia
primordiale o Shakti che giace addormentata nel muladhara chakra, il centro del corpo. È chiamata
potere serpentino o anulare a causa della sua forma serpentina. È un elettrico, infuocato potere
occulto, la grande forza originaria che costituisce il fondamento di tutta la materia organica e
inorganica.
Kundalini è il potere cosmico nei corpi individuali. Non è una forza materiale come l’elettricità,
il magnetismo, la forza centripeta o centrifuga. È un potenziale potere cosmico (Shakti) spirituale.
In realtà non ha forma. Il buddhi e la mente grossolana (sthula) devono seguire una forma
particolare, nello stadio iniziale. Da questa forma grossolana, uno può facilmente comprendere la
sottile e informe Kundalini. Prana, ahankara, buddhi, indriya, mente, i cinque elementi grossolani e
i nervi sono tutti prodotti di Kundalini.
Kundalini è la Divina Shakti addormentata, avvolta a spirale, che giace assopita in tutti gli
esseri. Avete visto che nel muladhara chakra c’è lo svayambhu linga. La testa del linga è il posto
dove la sushumna nadi è attaccata al kanda. La misteriosa Kundalini sta a faccia in giù, alla bocca
della sushumna nadi, sul capo dello svayambhu linga. Essa ha tre spire e mezzo, come un serpente.
Quando è risvegliata, emette un suono sibilino come quello che fa un serpente percosso da un
bastone; e procede verso gli altri chakra attraverso la brahmanadi, chiamata anche chitra nadi,
dentro la sushumna. Perciò Kundalini è chiamata anche Bhujangini, potere del serpente. Le tre spire
rappresentano i tre guna di prakriti: sattva, rajas e tamas e la mezza rappresenta la vikriti o
modificazione di prakriti.
Kundalini è la dea della parola ed è lodata da tutti. Lei stessa, quando risvegliata dallo yogi,
consegue per lui l’illuminazione. Lei che dà mukti e jnana, poiché Lei stessa è queste due cose.
anche chiamata Saraswati, poiché è la forma del shabda Brahman Ella è fonte di ogni Conoscenza e
Beatitudine; è la stessa pura Coscienza; è Brahman; è prana Shakti, la Forza suprema, la Madre di
prana, agni, bindu e nada. È per questa Shakti che esiste il mondo. In Lei sono creazione,
preservazione, e dissoluzione. Il mondo è sostenuto soltanto dalla Sua Shakti. È mediante la Sua
Shakti nel prana sottile che viene prodotto il nada (suono anahata). Mentre pronunciate un suono
continuo o cantate il dirgha pranava Om, sentirete distintamente che la vera vibrazione parte dal
muladhara chakra. Tutte le parti del corpo funzionano tramite la vibrazione di questo nada. Ella
mantiene l’anima individuale attraverso il prana sottile. In ogni tipo di sadhana, la dea Kundalini
è l’oggetto di adorazione, in una forma o nell’altra.
Kundalini ha connessione con il prana sottile; questo ha connessione con le nadi e i chakra sottili.
Le nadi sottili hanno connessione con la mente; questa ha connessione con tutto il corpo. Avete
sentito che c’è mente in ogni cellula del corpo. Il prana è la forza operante del corpo; è dinamico.
Questa Shakti statica viene stimolata dal pranayama e da altre pratiche yogiche e diviene dinamica.
Queste due funzioni, statica e dinamica, sono chiamate ‘ sonno ‘ e ‘ risveglio ‘ di Kundalini.
Approfondimento sul sito www.sublimen.com
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