dalle raccolte del dr. Mario Rizzi
Un sorriso che non dai, è un sorriso che non riceverai.
Probabilmente avrete notato che i depressi fanno fatica ad essere
allegri. Possono lavorare come dannati, ma fanno una grande fatica e
quasi non riescono ad usare un piccolo muscolo: lo zigomatico
maggiore, quel muscoletto che, fermo sullo zigomo, tira i lati della
bocca verso l’alto e l’esterno nel più bello dei sorrisi.
Bene, il depresso non ride, non può ridere!… Il cervello, infatti,
manda un impulso che blocca quel, muscolo. Non pretendo che sia
fisiologia, ma l’effetto finale è questo.
Proponiamo ora un vero e proprio esercizio, basato sul fatto che i
muscoli del volto sono influenzati (ed influenzano) la mente
subconscia. Pertanto se una persona tiste o depressa, si sforza di
sorridere pian piano cambia il suo atteggiamento e diventa anche più
simpatica.
Esercizio pratico: superate tutte le difese, i ragionamenti fallaci,
le scuse, “ma è ridicolo!” eccetera, si atteggi la bocca (i più
volonterosi anche il volto) in un bel sorriso. Il cervello che è
logico, ma di buon senso non ne possiede neanche un po’, si spaesa:
“Mah, è il caso di ridere? Bah, mi sarò sbagliato!, e gira
l’interruttore verso l’allegria.
Facile? Difficilissimo! Pochi avranno l’animo di farlo, anche perché
il primo “sorriso” si presenta come una maschera grottesca. Si crede
di ridere e invece si chiude un occhio, eccetera… I volti amati dei
familiari sono soffusi di imbarazzo e di sgomento: “Caro stai male?”,
“Sì, sto male e me la rido a crepapelle!!”, urlerete voi tra un
tentativo e l’altro, ma giù sulla strada della vittoria, come
Napoleoni sul Moncenisio.
Il tempo per far questo è lungo quanto si impiega in “seicento” a
percorrere 3 chilometri, quanto ne impiegai io per scoprire e
applicare felicemente questa tecnica.
(Ruggero Dujany)
***
EFFETTI DI UN SORRISO
Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona.
Un sorriso non costa nulla e produce molto:
non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è un sostegno,
è il segno sensibile dell’amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
nello scoraggiamento rinnova il coraggio,
nella tristezza è consolazione,
è l’antidoto naturale di tutte le nostre pene.
Ma è un bene che non si può comperare,
né rubare, né prestare,
poiché solo ha valore dall’istante in cui si dona.
Se poi incontrerete talora chi l’aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro,
perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi ad altri non sa darlo.
(Anonimo)
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IL SORRISO INTERIORE (3)
I problemi organici sono spesso collegati ad emozioni negative così
come le medesime possono insorgere a causa di problemi organici. Il
Sorriso Interiore è una valida tecnica taoista che si basa
sull’energia che si può raccogliere nel centro (chakra) tra le
sopracciglia. Questa energia, una volta inviata ai vari organi del
corpo, porta a loro ed a noi un senso di benessere e felicità,
aiutandoci a contrastare stress, tensioni e disarmonie psicofisiche.
Chi è ammalato o debole nei polmoni può provare tristezza o
depressione. Un fegato surriscaldato o congestionato può provocare
rabbia o malumore, mentre la sua debolezza può provocare un calo di
produttività ed una mancanza di controllo o equilibrio. Un cuore
surriscaldato, può causare impazienza, odio, e persino crudeltà; la
sua debolezza può dare luogo ad una mancanza di calore e vitalità. La
debolezza della milza, stomaco o pancreas può produrre preoccupazione,
ansia ed una mancanza della stabilità. La debolezza dei reni può
provocare paura, mancanza di forza di volontà ed ambizione.
Un sorriso genuino emette un’energia di simpatia che ha il potere di
riscaldare e guarire. Imparando a sorridere internamente agli organi
ed alle ghiandole, il corpo intero si sentirà amato ed apprezzato. In
questo modo anche l’energia vitale avrà modo di fluire più facilmente
e percorrerà il tutto il corpo come se fosse una cascata. Quando si
sorride ai propri organi le energie negative gradualmente cambiano e
si trasformano in energie vitali e positive.
– Come sorridere agli organi –
Nell’inizio, può essere necessario spendere vari minuti per completare
questo esercizio, nel tempo la pratica quotidiana accorcerà questo
periodo. Suggeriamo di avvalersi di un libro di anatomia e controllare
il colore, la forma e l’ubicazione di ogni organo e ghiandola con cui
verrà fatta l’esercitazione.
Per un miglior effetto di questo esercizio è bene che, dopo aver
sorriso ad un organo, si immagini il medesimo che sorride a noi.
Ricordiamo che i nostri organi non sono mai stati e non possono essere
“nostri nemici”, siamo noi che ne disturbiamo il funzionamento con
l’alimentazione innaturale, lo stress e le emozioni negative.
Pertanto, lo stabilire un buon rapporto con essi può essere altamente
benefico e produttivo ed aiuterà a dissipare le energie negative ad
essi correlate.
1. Siedi sull’orlo di un sedia dura o un panchetto, con la mano destra
nella sinistra appoggiate nel grembo. Occhi chiusi, lingua contro il
palato.
2. Inizia la meditazione immaginando una fonte di energia benefica e
radiante proprio davanti al tuo volto. Questa fonte può essere il tuo
stesso volto sorridente, o quello di qualcuno che tu ami e rispetti.
Potrebbe anche essere l’immagine di un momento in cui ti sentisti
profondamente in pace, forse un’alba radiosa, un caldo tramonto o la
quiete di una foresta.
3. Diventa consapevole del centro tra le sopracciglia, rilassa la
fronte ed attira l’energia immaginando che essa entri avvolgendosi a
spirale; una spirale che tu vedi entrare nel senso contrario a quello
delle lancette dell’orologio.
4. Manda un sorriso alla ghiandola timo ed al cuore. Senti come il
cuore si apre con amore, gioia, e felicità. Resta a sorridere al tuo
cuore tutto il tempo necessario per sentirlo rilassato ed espanso con
amorevole energia.
5. Manda un sorriso a: polmoni, fegato, pancreas, milza, reni ed
organi genitali. Ringraziali per il lavoro che fanno per te.
6. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed
attira altra energia nel punto tra le sopracciglia.
7. Manda un sorriso verso il tratto intestinale: l’esofago, lo
stomaco, l’intestino tenue, l’intestino crasso, la vescica e l’uretra.
8. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed
attira altra energia nel punto tra le sopracciglia.
9. Manda un sorriso al cervello, alla pituitaria, al talamo ed alla
ghiandola pineale. Sorridi anche verso il basso, alla colonna spinale.
10. Ritorna la tua attenzione agli occhi. Crea un grande sorriso ed
attira altra energia nel punto tra le sopracciglia.
11. Manda un grande sorriso al corpo intero.
12. Raccogli l’energia nel centro dell’ombelico (un punto situato
qualche centimetro sotto l’ombelico).
Per gli uomini: copri l’ombelico con entrambe le mani, la sinistra
sopra la destra. Espandi l’energia a spirale con 36 rotazioni delle
mani nel senso delle lancette dell’orologio. Quindi attira l’energia
con 24 rotazioni nel senso contrario a quello delle lancette
dell’orologio.
Per le donne: copri l’ombelico con entrambe le mani, la destra sopra
la sinistra. Espandi l’energia a spirale con 36 rotazioni delle mani
nel senso contrario a quello lancette dell’orologio. Quindi attira
l’energia con 24 rotazioni nel senso uguale a quello delle lancette
dell’orologio.
***
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Ringraziamo tutti gli autori, che, con il loro lavoro hanno permesso
questa raccolta e ci scusiamo qualora avessimo fatto qualche errore
nel citare la fonte originale del materiale presentato.
Il numerino vicino al titolo, qualora utilizzato con i riferimenti
bibliografici, permette di conoscere la fonte del brano proposto.
1) Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce,
Edizioni del Cigno, Peschiera del Garda (VR).
2) Giuseppe Filipponio, La via della Luce,
Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 – 00143 Roma.
3) Mantak – Maneewan Chia, Awaken Healing Light of the Tao,
Healing Tao Books – Huntington, New York, U.S.A.
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