Imitare le azioni altrui

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Imitare le azioni altrui

di: Donata Allegri – Ecplanet.net

l’imitazione rappresenta una forma fondamentale di apprendimento. Quando nasciamo cominciamo con la
mamma e, con una serie di processi imitativi quasi sempre di natura inconscia andiamo avanti così,
con tutte le figure significative che incontriamo. L’abilità di imitare le azioni altrui è
fondamentale anche per apprendere ad usare strumenti.

Umberto Castiello e colleghi della Royal Holloway, l’Università di Londra nel Surrey hanno
effettuato una ricerca nella quale dimostrano che se la capacità di imitare gli altri è fortemente
radicata nel nostro cervello, non lo è l’imitazione dell’uso degli utensili. I neuroscienziati hanno
usato la tomografia a emissione di positroni (PET) per controllare l’attività dei neuroni in
volontari che osservavano altre persone afferrare un cilindro oppure manipolarlo tramite un braccio
robotica che era rivestito in modo da sembrare un braccio vero.

Quando osserviamo una persona compiere un movimento, il nostro cervello inconsciamente ci prepara a
imitarlo. Un gruppo di neuroni nella corteccia premotoria usano una specie di scorciatoia mentale
codificando l’azione osservata in modo da consentire al nostro corpo di eseguirla immediatamente.
Questi cosiddetti “neuroni specchio” che sono stati scoperti per la prima volta nelle scimmie e si è
notato che tale parte del cervello entra in funzione quando una scimmia osserva un suo simile
afferrare un oggetto, ed anche quando osserva un essere umano che fa lo stesso gesto.

Tuttavia, se la scimmia osserva un uomo che usa un paio di pinze per afferrare l’oggetto, i neuroni
specchio restano inattivi: questo suggerisce una preferenza innata per l’imitazione dei movimenti
biologici. Da questi studi si deduce che, anche se gli uomini si sono evoluti verso l’uso degli
utensili, i neuroni specchio degli esseri umani si accendono solo quando un oggetto è afferrato da
una persona. Nel caso del braccio robotico, infatti, rimangono indifferenti. Questa ricerca è stata
pubblicata sulla rivista “Current Biology”.

Istituzione scientifica citata nell’articolo:
Royal Holloway, University of London

Donata Allegri
E-mail: donata.allegri@ecplanet.com

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