Imparare a sintetizzare, un’abilità trascurata

pubblicato in: AltroBlog 0
Imparare a sintetizzare, un’abilità trascurata

Chi sa sintetizzare gestisce molto meglio le informazioni, perché riesce a individuare
immediatamente i concetti più importanti in modo chiaro e conciso.

Imparare a sintetizzare è utile per gestire e ricordare meglio le informazioni. Esiste forse
un’abilità più importante? Tutti noi in più di un’occasione abbiamo avuto il bisogno di riassumere
un testo e trarne gli spunti più importanti.

Grazie a questa capacità, favoriamo l’apprendimento dando la priorità ai concetti che riteniamo
rilevanti di un determinato argomento. Cosa possiamo dire di questa abilità?

Che è fondamentale in ogni area della nostra vita, ma soprattutto nella vita dello studente. Per
questo motivo, insegnare ai più piccoli a sintetizzare è importantissimo. Va detto che il dono della
sintesi richiede tempo, poiché è necessario padroneggiare molteplici funzioni cognitive altamente
decisive e strategiche.

L’attenzione, la comprensione, ma anche la capacità di individuare schemi e creare diagrammi di
contenuto sono fondamentali per sintetizzare. Approfondiamo quindi questa abilità spesso trascurata,
questo significativo strumento polivalente.

Imparare a sintetizzare è una delle abilità più basilari che dobbiamo acquisire nel corso della
nostra vita di studenti.

Perché è così importante saper sintetizzare?

Estrarre le informazioni più rilevanti da una conferenza, un film, un libro, una conversazione o un
incontro di lavoro sembra un compito semplice, tanto che diamo quasi per scontato che una volta
raggiunta una certa età e un preciso livello di formazione, tutti noi saremo in grado di
sintetizzare. La verità è che saper sintetizzare è un dono destinato alle menti più attente e
raffinate.

Come mai? Ad esempio, sul lavoro, molti colleghi sono molto bravi a proporre nuove idee, ma quando
devono raccogliere e riassumere tutto il loro contributo, la memoria, la concretezza e la chiarezza
falliscono. La sintesi comporta uno sforzo cognitivo altamente sofisticato che non sempre riusciamo
a padroneggiare con successo.

Se saper sintetizzare è etichettato come uno dei processi psicologici più complessi, non è un caso.
Studi come quello condotti dall’Università della Florida ci mostrano che è una delle funzioni
cognitive che impiega più tempo a svilupparsi.

La sintesi implica variabili come l’attenzione, la comprensione, la deduzione dell’essenziale dal
banale, la priorità delle idee e la memorizzazione.

Non si tratta, dunque, di un’abilità che i bambini imparano in prima elementare: è una competenza
che bisogna sviluppare nel tempo fino a raggiungere le scuole superiori. Uno studente del liceo, di
fatto, deve saper sintetizzare le informazioni con grande dimestichezza e agilità.

Strategie per imparare a sintetizzare?

Semplificare e sintetizzare le informazioni significa estrapolare l’essenza di un testo. È come
scoprire lo scheletro di un corpo, la perla di un’ostrica.

Trattenere la parte più significativa di un argomento richiede abilità, lo sappiamo già, ma questa
si acquisisce con la pratica e, soprattutto, con una tecnica specifica.

Saper sintetizzare non consiste semplicemente nel fare una sintesi di un testo: implica anche andare
oltre e personalizzare le idee principali, facendole proprie e fornendo una propria valutazione per
dare maggiore significato ai punti chiave.

Andare a fondo, oltre la semplice comprensione

Il primo passo è logico e ovvio: nessuno può sintetizzare un testo se prima non comprende le
informazioni che gli vengono presentate. Quindi, quello che dobbiamo fare è tuffarci a capofitto nel
testo, in quel materiale specifico.

Lo scopo non è solo comprendere nel dettaglio ciò che abbiamo davanti a noi, ma approfondirlo fino a
farlo nostro, rimanere impregnati della sua essenza, comprenderla dalle sue radici.

Per questo motivo, tecniche come la sottolineatura possono essere utili per evidenziare le idee, le
frasi o i concetti più rilevanti, oltre a creare diagrammi, dare priorità ad alcune informazioni
piuttosto che ad altre, eccetera.

Un primo rozzo riassunto, il diamante da lucidare

Quando ad una persona viene chiesto di sintetizzare qualcosa, è normale che si limiti a fare un
riassunto. Tuttavia, non saremmo all’altezza se ci accontentassimo solo di quella parte. Dobbiamo
andare oltre.

Una volta scritto il riassunto, dobbiamo rifinirlo, ripeterlo se possibile, tornare al testo
originale e chiederci se c’è qualcosa che ci sfugge e se non potevamo riformularlo meglio. Quel
primo riassunto è in realtà il punto di partenza per una buona sintesi.

Imparare a sintetizzare: l’importanza della mappa mentale

Una volta letto, analizzato e compreso il materiale e presentato il primo riassunto, è il momento di
fare una mappa mentale. Proviamo prima a rivedere di nuovo le idee chiave nella nostra mente e
persino a mettere un titolo…

In questa fase è importante fissare una serie di idee ben precise a livello mentale. Questi saranno
i pilastri su cui si sostiene la nostra sintesi.

Attenzione, concentrazione e selezione: non tutto è importante

Sintetizzare richiede concentrazione, attenzione e motivazione per selezionare i dati più rilevanti.
Una cosa su cui dobbiamo essere chiari è che per semplificare l’informazione è necessario separare
ciò che è rilevante da ciò che è meno utile o inutile.

Imparare a sintetizzare: i 140 caratteri di Twitter, quando less is more

Chiunque usi Twitter ha imparato l’arte di saper sintetizzare: i 140 caratteri di un tweet sono
l’essenza di una buona sintesi.

Queste righe includono informazioni rilevanti su un evento specifico e spesso anche la propria
opinione in merito. In questo social network, il modo in cui i dati vengono presentati è più
significativo, oltre ad avere un impatto maggiore sul pubblico.

Ripassare la sintesi: è chiara, è concisa, facile da capire per chi legge?

È tempo di analizzare la sintesi che abbiamo prodotto: le frasi devono essere altamente
significative, cariche di valore e informative.

Allo stesso modo, devono rispondere a tre valori ben precisi: chiarezza, concisione e significato.
Cioè, devono fornire dati rilevanti e molto specifici, ma a sua volta questa sintesi deve essere
significativa per noi.

Solo così la ricorderemo meglio, solo così il cervello si mostrerà abile in questa gara decisiva…
Non esitate a mettere in pratica queste semplici strategie per imparare a sintetizzare nel migliore
dei modi.

Bibliografia

Cortés Pascual, A., Moyano Muñoz, N., & Quílez Robres, A. (2019). The Relationship Between Executive
Functions and Academic Performance in Primary Education: Review and Meta-Analysis. Frontiers in
psychology, 10, 1582. doi.org/10.3389/fpsyg.2019.01582

Jurado, Maria-Beatriz & Rosselli, Monica. (2007). The Elusive Nature of Executive Functions: A
Review of our Current Understanding. Neuropsychology review. 17. 213-33. 10.1007/s11065-007-9040-z.

link.springer.com/article/10.1007/s11065-007-9040-z

da lista mente gg

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *