Impariamo ad essere noi stessi
di Marco Ferrini
Che collegamento esiste tra identità e personalità? Lidentità è paragonabile alle radici di un
albero, mentre la personalità è come il mutare delle foglie, il cui colore incessantemente varia nel
susseguirsi inesorabile delle stagioni. Lidentità sta al vero volto dellessere, come la
personalità sta allimmagine riflessa nello specchio.
La personalità è frutto di un compromesso tra quello che noi vorremmo essere o crediamo di essere e
quello che la società vorrebbe da noi. La personalità è una maschera che indossiamo e di cui spesso
neanche abbiamo coscienza: la scambiamo per la nostra vera natura e ci identifichiamo con essa,
perdendo memoria della nostra identità profonda.
Questultima ha caratteristiche eterne e inalienabili: è il sé che possiamo riscoprire oltre i
riflessi cangianti dellio, è non condizionato dallo spazio o dal tempo, di natura spirituale, con
piena consapevolezza e pervaso di beatitudine, quella gioia essenziale che non dipende dagli eventi
esterni e che rende completamente appagati.
Il sé accende quella luce interiore che permette di risolvere ogni problema, di superare ogni
ostacolo, di riscoprire benessere e armonia dentro e fuori di noi, attraverso il nostro collegamento
col Divino. Quando quella luce sfugge alla nostra visione, cè il baratro, il precipizio, una caduta
verticale: la discesa verso il mondo dei non valori.
I Veda, i sacri testi della civiltà dell’India pre-classica, indicano due tipi psicologici
fondamentali: gli illuminati (sura) e gli ottenebrati (asura). La ricerca della propria identità è
appunto il viaggio dalle tenebre alla luce, dal non essere allessere, dalla morte allimmortalità.
Il lavoro di perfezionamento della personalità è possibile solo nella misura in cui noi conosciamo
noi stessi profondamente, in modo da armonizzare limmagine che abbiamo costruito di noi con il vero
volto del sé.
Possiamo trasformare le nostre tendenze, superare i nostri limiti, curare i difetti del carattere
con una saggezza millenaria che ci educa ad una pratica di vita, fondata in primis sulla meditazione
come strumento di purificazione del pensiero, che forma e trasforma. Fino a quando finalmente –
oltre le nubi dell’ego – riusciremo sempre a scorgere il sole della nostra anima che risplende, in
comunione con l’Universo e con Dio.
Marco Ferrini (Matsyavatara das)
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