IN UNITA’ COL CRISTO INFINITO
di Paramanhansa Yogananda
Quartiere Internazionale della Self-Realization Fellowship,
Los Angeles, California, 25 dicembre 1934.
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Abbiamo una percezione distorta della vita quando vediamo con gli occhi
della limitatezza e dell’egoismo. Se solo vedessimo con gli occhi di Dio!
Quando apriamo il nostro occhio interiore della saggezza dell’anima, noi
contempliamo l’onnipresente Luce di Dio. All’interno di questa Luce vi e’
la coscienza di Cristo, il “Figlio”, il puro riflesso di Dio ovunque
presente nell’universo.
Questa Coscienza Cristica, il Cristo Infinito, e’ l’Intelligenza di Dio e
l’Amore che bussa alle palpebre chiuse della nostra anima e ci esorta col
dirci che tutto cio’ che dobbiamo fare e’ osservare quella Luce interiore; e
cosi’ vedremo svanire totalmente l’ignoranza ed ogni diversita’ . Per colui
che ha aperto il proprio occhio interiore, tutto e’ Uno (2). Gesu’ si
riferiva a questa coscienza universale quando disse: ” Io e il Padre mio
siamo Uno “.( Gv. 10:30 ). Krishna parlo’ di quello stato di unione divina
in modo simile: ” Io sono la Causa di Tutto; da Me emerse tutta la
creazione: Considera l’insieme dei mondi come il mio Corpo Cosmico. Tu non
puoi vedermi con occhi mortali; percio’, Io ti d. una vista divina” ( B.G.
X:8 e XI:7,8).
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– Realizzate l’unica vita che pervade ogni cosa –
Nel riconoscere l’esistenza relativa delle diversita’ dobbiamo anche
realizzare spiritualmente che l’Unica Vita pervade ogni cosa, e non
semplicemente averne una mera conoscenza intellettuale. Non vi e’ che una
sola religione di Dio, una sola Verita’ sotto i diversi nomi di religione.
Lo stato di coscienza universale e’ assai piu’ difficile da ottenere senza
Auto-Realizzazione, senza cioe’ sapere che siamo delle anime, e che tutte le
anime sono parte dell’Unico Dio. La piu’ piccola onda, come anche la piu’
grande, tutte sorgono dal medesimo oceano. Pertanto, quando ci teniamo
spiritualmente fuori dalle parti e consideriamo impersonalmente qualsiasi
persona o religione, noi vedremo che ogni cosa e’ fatta di Dio.
Se non vediamo tutte le onde della creazione in questo modo, vi saranno
sempre delle differenze e i turbamenti e le difficolta’ che li accompagnano.
Nessun uomo, nessun profeta sara’ mai capace di cancellare tutte le
ineguaglianze e le divisioni che ci sono su questa terra. Quando pero’ vi
ritroverete nella coscienza di Dio, allora quelle differenze svaniranno, e
direte :
O, la vita e’ dolce e la morte e’ un sogno,
quando la Tua canzone fluisce attraverso di me.
La gioia e’ dolce e la pena e’ un sogno,
quando la Tua canzone fluisce e attraverso di me.
La salute e’ dolce e il male un sogno,
quando la Tua canzone fluisce attraverso di me.
La lode e’ dolce e il biasimo e’ un sogno,
quando la Tua canzone fluisce attraverso di me.
( dai Canti Cosmici di Paramansha Yogananda)
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– Cercate di vivere come visse Cristo –
Realizzate l’enorme potere spirituale e la bellezza dela vita di Cristo, e
cercate di vivere come egli visse. Cristo non ebbe nazionalita’. Egli amo’
tutte le razze come tutti figli di Dio. Cercate di sentire quella
fratellanza verso tutte le nazionalita’. La fratellanza non potra’ mai
divenire una realta’ se non la sentiamo nei nostri cuori: Un tale sentimento
puo’ essere acquisito soltanto attraverso l’Auto-Realizzazione e
nell’effettivo contatto con Dio nei nostri cuori.
Ogni cosa vi tradira’ se tradite Dio, dimenticandovi di Lui. Pertanto, e’
tempo di realizzare la vostra unita’ con tutto attraverso l’esperienza della
vostra identita’ con Dio.
Praticate quel sentimento di unita’ nell’immensita’ della vostra coscienza
espansa durante la meditazione. Siate risoluti su questo proposito.
Escludete il mondo intero nel silenzio della meditazione, per timore che il
piu’ piccolo pensiero della creazione di Dio attiri la vostra attenzione
lontano da Lui. Fate che nessun altro si avvicini a quell’intimo tempio. Nel
“sancta sanctorum” del vostro cuore deve essere venerato un unico potere,
una sola gioia, una sola pace- Dio. Quando avrete quella realizzazione
troverete il Cristo Infinito che battezza le vostre coscienze nell’unita’
dell’onnipresenza di Dio.
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Le mosche non distinguono lo sporco dal miele; esse svolazzano dall’uno
all’altro. L’ape, invece, e’ attratta soltanto dalla dolcezza del miele.
Similmente, vi sono esseri umani senza discernimento che, al pari delle
mosche, sono attratti dai desideri materiali, quale che sia impurezza.
Alcuni si sentono attratti da Dio e dalla meditazione una volta ogni tanto,
e sono sedotti nuovamente dalla vita materiale, allorquando sopraggiunge
qualche altra tentazione. Il devoto e’ come l’ape da miele. I devoti amano
soltanto cio’ che e’ bello e puro. Essi vedono, odono, odorano gustano e
toccano solo cio’ che e’ buono. Essi vogliono e sentono bonta’ e sempre
cercano il dolce nettare della presenza di Dio nella meditazione.
Ma, soprattutto, siate sinceri con Dio. Siate umili, affinche’ otteniate di
imparare ogni cosa dalle labbra di Dio, attraverso la ricettivita’
interiore. Scacciate dalla vostra vita tutto cio’ che vi trattiene
dall’andare verso Dio.” Se la tua mano ti offende, tagliala via”. (Mt,
9:43 ).
Rimuovete tutti gli impedimenti nel vostro sentiero- che niente ostacoli il
vostro sviluppo spirituale-.
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