Incontrare il reale

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Incontrare il reale

di Osho

tratto da: Osho, The Beloved, Vol 1 # 3

“La realtà è qui. Dove stai andando? Si tratta del condizionamento di
molte vite di sogno, di desiderio, ciò che gli indù chiamano samskar.
Quella è diventata la tua unica realtà. La insegui non sapendo il
perché.”

Non conosci la tua essenza, non sai chi sei, non sai perché sei qui,
non sai perché stai correndo così velocemente. Dove stai andando?
Perché sei tanto in ritardo?

La realtà è qui. Dove stai andando? Si tratta del condizionamento di
molte vite di sogno, di desiderio, ciò che gli indù chiamano samskar.
Quella è diventata la tua unica realtà. La insegui non sapendo il
perché.

È diventata un’abitudine. Non puoi farne a meno, sei sempre in
movimento. La realtà è qui e tu sei sempre in movimento, per questo
non avviene l’incontro. Finché non avviene l’incontro, non sarai mai
felice. La felicità accade quando sei in armonia con la realtà. La
felicità è un’armonia tra te e il reale. Così, se sei infelice,
ricorda che devi esserti allontanato dalla realtà. Renditi conto che
per qualche ragione non sei in linea con la realtà.

Deve esserci un conflitto tra te e il reale e certamente non puoi
vincere contro il reale, non c’è modo. Hai provato in tutti i modi.
L’intera umanità ha provato in tutti i modi possibili ma non c’è modo
di vincere sulla realtà e contro la realtà. Devi seguire la realtà,
devi entrare in profondo accordo con la realtà, in armonia. Devi
diventare una nota nella grande orchestra della realtà, senza
combattere ma arrendendoti, sottomettendoti a lei, pronto a
dissolverti in lei.

Questo è ciò che i Baul chiamano amore: la disponibilità a dissolversi
nella realtà, a fondersi, a sciogliersi, la prontezza a essere uno con
la realtà.

Perderai qualcosa, i tuoi sogni, la tua individualità, il tuo ego;
perderai quella separazione. Scomparirai come una goccia d’acqua, ma
non c’è niente di cui preoccuparsi perché diventerai l’oceano. Non
sarai ciò che sei stato finora: ego confinato in una forma, in un
nome. I tuoi confini scompariranno. Non sarai un’isola, diventerai
parte del continente, e nel contempo il continente stesso.

Non si perde nulla perdendo se stessi. Resistendo si perde tutto… ma
noi non comprendiamo la realtà: se questa tenta di assorbirci, ci
sembra di morire.

Meditando profondamente, quando la realtà comincia ad assorbirti ti
spaventi perché ti sembra di morire. Assomiglia alla morte, ma non lo
è. È la porta per una vita più ricca, infinita ed eterna. Ma sì, in un
certo senso è morte, morte al passato, morte per te così come sei. Ma
in fondo che cosa sei?

Perché hai tanta paura di morire? Non hai niente da perdere, solo un
misero sé, verrà data alle fiamme solo una prigione, verrà bruciata
solo la struttura della sofferenza e dell’agonia. Non hai niente da
perdere, perché ti ci aggrappi? Ma ti ci sei abituato così tanto che
hai paura. Quando in profonda meditazione, per un caso fortuito, per
una coincidenza, ti avvicini a volte alla realtà e questa comincia a
diffondersi in te, ti spaventi e scappi.

Le tue interpretazioni devono finire. Devi imparare ad ascoltare il
reale, così, quando la realtà ti si avvicina, puoi darle il benvenuto.
Se il divino ti viene incontro, e tu non puoi muoverti verso di lui,
perlomeno non scappare. Sta venendo verso di te in milioni di modi.
Vuole sopraffarti, riprenderti. Non sei solo tu a cercarlo, anche lui
ti cerca. In realtà la tua è una falsa ricerca: dici di voler cercare
il divino, ma sono solo parole. Ti piacerebbe incontrarlo come per
caso, senza impegno. Non vuoi rischiare niente. Non vuoi pagare. Non
vuoi guadagnartelo. Lo vorresti gratis, ma non è questo il modo.

Dovrai perdere te stesso, dovrai perdere tutto. La gente non comprende
e quando il divino gli si avvicina – e si avvicina veramente, ho
osservato molte volte le sue mani sfiorarvi – fugge via.

E poi, quando sei lontano cominci a cercarlo e dici: “Come trovarlo?”.
Questo gioco è durato troppo a lungo, è diventato un’abitudine: quando
è lontano lo cerchi, quando ti si avvicina scappi. Devi smetterla di
agire così.

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