Industria alimentare e farmaceutica: il predominio degli interessi sulla salute pubblica
di T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell
da The China Study
Per cosa spende denaro ogni americano più volte al giorno? Per mangiare. E dopo aver mangiato per
tutta la vita, cosa facciamo noi tutti? Moriamo, un processo che solitamente richiede ingenti spese,
visto che cerchiamo di posporlo il più a lungo possibile. Siamo tutti clienti della fame e della morte, perciò cè una gran quantità di soldi da spendere e guadagnare.
È questo il motivo per cui lindustria alimentare e quella della salute in America sono fra le
organizzazioni più influenti del mondo. Gli utili generati dalle aziende che producono cibo e salute
sono sbalorditivi: molte industrie alimentari superano i dieci miliardi di dollari di introiti
annuali. La Kraft genera utili per circa trenta miliardi lanno; il gruppo Danone, unazienda
casearia internazionale con sede in Francia che gestisce il marchio Dannon, ha introiti pari a
quindici miliardi di dollari lanno. E naturalmente ci sono le grandi compagnie di fast food come
McDonalds, con più di quindici miliardi di dollari lanno, e Wendys International, con quasi tre
miliardi di utili lanno. Le spese totali per lalimentazione, compreso il cibo acquistato dai
singoli individui, dallo stato e dalle aziende, superano i settecento miliardi di dollari lanno.
Nel 2002 il colosso farmaceutico Pfizer ha prodotto utili per trentadue miliardi di dollari, mentre
Eli Lilly & Co. ne ha totalizzati più di undici; Johnson & Johnson ha ricavato più di trentasei
miliardi di dollari dalla vendita dei suoi prodotti. Non è unesagerazione affermare che più di
mille miliardi di dollari lanno finiscono in quello che scegliamo di mangiare e nel modo in cui scegliamo di curare le malattie e promuovere la salute. Ed è una cifra enorme.
Ci sono concorrenti agguerriti che si contendono i nostri investimenti in cibo e salute. Ovviamente
le singole aziende fanno ciò che possono per vendere di più, ma ci sono anche gruppi industriali che
lavorano per aumentare la domanda generale dei loro prodotti. Il Consiglio nazionale dei produttori
caseari, la Commissione nazionale per la promozione e la ricerca nella produzione casearia, la
Commissione nazionale per la promozione del consumo del latte liquido, lAssociazione internazionale
dei coltivatori di germogli, lIstituto americano dei produttori di carni, lAssociazione dei
produttori di succhi di agrumi della Florida e i Produttori uniti di uova sono esempi di questi
gruppi. Queste organizzazioni, che operano indipendentemente da ogni singola azienda, esercitano una
notevole influenza: le più potenti fra loro hanno bilanci annuali di centinaia di milioni di dollari.
Le aziende e le associazioni alimentari di cui sopra adottano qualunque metodo a disposizione per
esaltare lattrattiva dei propri prodotti ed espandere il proprio mercato. Un modo per raggiungere
lo scopo è dichiarare i benefici nutrizionali dei prodotti alimentari che vendono. Al tempo stesso,
queste aziende e associazioni devono salvaguardare i loro prodotti dallessere considerati dannosi
per la salute. Se un prodotto è collegato al cancro o a qualche altra malattia, i profitti e gli
utili tenderanno a volatilizzarsi, perciò gli interessi delle aziende alimentari impongono di
dichiarare che i loro prodotti fanno bene, o che perlomeno non fanno male. In questo processo la scienza della nutrizione diventa il business delle strategie di mercato.
Tratto da The China Study (Macro Edizioni, 2011)
T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell
The China Study – Libro
Lo studio più completo sull’alimentazione mai condotto finora. Sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.
Editore:Macro Edizioni
Data pubblicazione:Settembre 2011
Formato:Libro – Pag 399 – 17×24
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=1567
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