Integratori di melatonina e dipendenza

pubblicato in: AltroBlog 0
Integratori di melatonina e dipendenza

La melatonina è un ormone naturale secreto dalla ghiandola pineale, o epifisi, che ci aiuta a
dormire. Possiamo anche assumerlo sotto forma di integratore. Vi invitiamo a scoprire se la
melatonina crea dipendenza o no.

Chi decide di assumere integratori di melatonina per combattere l’insonnia o la difficoltà a
conciliare il sonno potrebbe chiedersi se creano dipendenza.

Si tratta di una sostanza naturale che regola i nostri cicli sonno-veglia, dunque che ci aiuta a
dormire. Oltre a essere prodotta dal corpo (endogena), è possibile assumerla attraverso integratori
(esogena). Ma è una sostanza sicura? Crea dipendenza o provoca effetti negativi?

Cos’è la melatonina?

La melatonina è un ormone secreto naturalmente dalla ghiandola pineale, o epifisi, che si trova alla
base del cervello. Grazie al triptofano, aminoacido essenziale, la serotonina può essere convertita
in melatonina, importantissima nella regolazione del ciclo sonno-veglia.

Il rilascio di melatonina è legato all’ora del giorno. Ciò significa che aumenta al buio e
diminuisce quando c’è la luce (ecco perché gli integratori sono particolarmente indicati per i non
vedenti, i quali presentano alterazioni del ciclo sonno-veglia).

D’altra parte, il naturale rilascio di melatonina diminuisce con l’età, il che spiega perché neonati
e bambini dormono molto più degli adulti.

Melatonina come integratore (artificiale o sintetico)

Le persone che hanno difficoltà ad addormentarsi (insonnia) o altri disturbi legati al sonno possono
ricorrere alla melatonina artificiale o sintetica.

Questo ormone, di fatto, è disponibile come integratore. È possibile acquistarlo senza prescrizione
medica in erboristeria e farmacia; come tutti gli altri integratori alimentari, la loro vendita è
regolamentata.

La naturale produzione di melatonina aumenta con il buio.

La melatonina crea dipendenza?

La melatonina artificiale viene utilizzata sempre di più per combattere i disturbi del sonno,
secondo uno studio del 2018 pubblicato sulla rivista medica JAMA. Questo studio ha rilevato che in
quell’anno la popolazione americana assumeva più del doppio della quantità di melatonina assunta un
decennio prima.

Ma questa sostanza crea dipendenza? Prima di rispondere alla domanda, bisogna capire cosa si intende
per dipendenza da sostanza psicoattiva.

Secondo il DSM-5, la dipendenza da sostanza “è un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali e
fisiologici che indicano che la persona continua ad assumere la sostanza, nonostante la comparsa di
significativi effetti avversi a essa correlati”.

Quando una sostanza ci rende dipendenti, sentiamo letteralmente che “non possiamo vivere senza di
essa”, a livello mentale/psicologico e fisico (il nostro corpo la richiede). La suddetta sensazione
è alla base dei disturbi da dipendenza.

Secondo la MayoClinic, la melatonina è sicura per un uso a breve termine ed è improbabile che possa
causare dipendenza (a differenza di molti farmaci per i disturbi del sonno, come le benzodiazepine).

Secondo uno studio (2015) di Daniel Cardinali, della Pontificia Università Cattolica Argentina, la
melatonina potrebbe essere efficace anche nel trattamento della dipendenza da benzodiazepine.

Né dipendenza né insonnia da sospensione

Le attuali evidenze scientifiche non indicano una dipendenza da melatonina. Questa sostanza, dunque,
non provoca la sindrome da astinenza, insonnia da sospensione (o rebound) o alterazioni dello stato
di veglia durante il giorno.

La MayoClinic assicura anche che è improbabile che aumenti il bisogno di consumo a seguito di
assunzione ripetuta di melatonina (ovvero non genera tolleranza o assuefazione ) o che il giorno
dopo l’assunzione si manifesti un effetto sbornia.

D’altra parte, anche altri esperti del sonno e psicologi assicurano, su un articolo sul New York
Times, che la melatonina non crea dipendenza e al momento non ci sono prove del contrario.

Può essere difficile dire “basta”

Di rado la persona sviluppa sintomi da astinenza dopo aver interrotto l’assunzione di integratori di
melatonina. Tuttavia, sebbene non generino dipendenza di per sé, gli esperti assicurano che si
potrebbe andare incontro a qualche difficoltà se si decide di farne a meno.

Effetti collaterali degli integratori di melatonina

Lungi dall’eguagliare l’intensità degli effetti avversi di alcuni sonniferi o farmaci come le
benzodiazepine, la Mayo Clinic riporta:

Mal di testa.

Sonnolenza.

Nausea.

Vertigini.

Altri effetti collaterali meno comuni includono sentimenti depressivi a breve termine, confusione o
disorientamento, lieve ansia, coliche, irascibilità, ridotta vigilanza o pressione sanguigna bassa.

Quando assumere gli integratori di melatonina?

L’uso medico della melatonina è rivolto soprattutto al trattamento di alcuni disturbi del sonno,
come disturbi del ciclo veglia-sonno.

Risultano fondamentali il parere e e la supervisione di uno specialista, in questo caso medico di
famiglia, psichiatra o farmacista di fiducia. In linea generale, gli integratori di melatonina sono
consigliati a persone che:

Soffrono di jet-lag (un disturbo del ritmo circadiano).

Non vedenti.

Fanno turni notturni.

Con disturbi per cui la fase del sonno è ritardata.

Soffrono di insonnia o altri disturbi del sonno.

Secondo vari studi, la melatonina può essere assunta in caso di disturbi del sonno.

Può essere difficile smettere di assumere gli integratori di melatonina

Secondo le attuali evidenze scientifiche, la melatonina non genera di per sé dipendenza fisica o
psicologica. Tuttavia, se ci abituiamo a prenderla tutti i giorni, può risultare difficile
interrompere il consumo. Ma, insistiamo, non si tratta di dipendenza.

Alla luce di quanto detto, sebbene sia un prodotto sicuro, bisogna prestare attenzione, soprattutto
se si assumono altri farmaci che potrebbero interagire, come anticonvulsivanti, contraccettivi o
anticoagulanti.

Bibliografia

Cardinali, D. (2015). Estudios básicos y clínicos sobre la melatonina como ejemplo de medicina
traslacional. Ciencia e investigación, 3(2).

Li, J. et al. (2022). Trends in Use of Melatonin Supplements Among US Adults, 1999-2018. JAMA,
327(5), 483-485.

Stahl, S.M. (2002). Psicofarmacología esencial. Bases neurocientíficas y aplicaciones clínicas.
Barcelona: Ariel.

www.nytimes.com/es/2022/09/06/espanol/melatonina-adiccion.html

bit.ly/3r83R15

bit.ly/3rbe9xy

da lista mentem gg

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *