Intelligenza multifocale per essere felici

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Intelligenza multifocale per essere felici

La teoria dell’intelligenza multifocale spiega come viene costruito il pensiero a partire da alcuni
processi mentali. È possibile imparare a gestire i nostri pensieri fino a renderli costruttivi.

L’intelligenza multifocale è una teoria formulata dallo psichiatra e psicoterapeuta Augusto Cury.
Spiega come viene costruito il pensiero e gli effetti che questo ha sul benessere emotivo. È un
approccio esistenziale il cui obiettivo principale è imparare a usare la mente in maniera
costruttiva.

Il nostro modo di pensare – compresa l’elaborazione delle informazioni esterne – influenza
drasticamente la maniera in cui ci collochiamo nel mondo. A partire da questo, sviluppiamo i nostri
atteggiamenti e comportamenti.

Utilizzando bene l’intelligenza multifocale, quindi, è possibile gestire in modo soddisfacente la
produzione dei pensieri. Ciò si riflette in un atteggiamento di vita più costruttivo e orientato
verso obiettivi positivi.

“Il pensiero è il cavallo, la ragione il cavaliere”

-Aurore Dupin-

L’intelligenza multifocale

Si definisce intelligenza multifocale il risultato dell’interazione tra le strutture psicodinamiche
all’intero della nostra mente. Detto in parole più semplici, all’interno del cervello avviene una
serie di processi. Il modo in cui questi si collegano dà origine a ciò che chiamiamo intelligenza,
dal punto di vista della teoria multifocale. I processi coinvolti nell’intelligenza multifocale sono
quattro:

Costruzione del pensiero.

Trasformazione dell’energia psichica.

Autoformazione.

Organizzazione della memoria a partire dalla storia cosciente e incosciente.

Il Sé o l’Io è l’entità che dirige e amministra l’insieme di tali processi; ciò significa che
possono anche essere diretti in modo cosciente. Questa teoria sostiene che tale risultato viene
raggiunto mediante un’analisi critica che ci consente di vedere gli eventi da diversi punti di
vista. Permette, inoltre, di attribuire nuovi significati agli stimoli che ci colpiscono in senso
negativo.

Alla base della teoria

La teoria dell’intelligenza multifocale si basa sulla filosofia e sulla psicologia esistenziale,
oltre che sulla psicoanalisi archetipica. È una prospettiva che intende riscattare il pensiero
logico. Con questa premessa, si analizza in quale modo alcuni pensieri derivano da altri, in un
processo concatenato. La speranza è di poter intervenire su uno degli anelli della catena e quindi
generare un’inerzia.

Ciò che propone questa teoria, in breve, è di mettere in discussione, sfidare e affrontare in modo
critico i pensieri perturbanti che giungono alla nostra mente; pensieri che sono il risultato della
nostra storia emotiva, sia conscia che inconscia. Secondo questo approccio, i pensieri angoscianti o
l’ansia anticipatoria richiedono solo cinque secondi prima di produrre un segno sul nostro cervello.

Questa incisione permane nella corteccia cerebrale e apre in seguito una “finestra” o prospettiva
distruttiva. Per esempio, dobbiamo parlare in pubblico e iniziamo a pensare che il nostro discorso
andrà male? Ebbene, in soli cinque secondi verrà costruita una dimensione ad hoc. Cominceremo ad
anticipare una serie di situazioni negative, dando anche forma, in parallelo, a una catena di
emozioni distruttive.

Se a questo scenario, invece, opponiamo il pensiero razionale, saremo in grado di impedire
l’apertura di tale finestra. È quanto assicura la teoria dell’intelligenza multifocale. Con il tempo
e la pratica, inoltre, si acquisterà sufficiente abilità per impedire allo stesso pensiero negativo
di avviare tale processo. Esattamente a questo mira, dunque, l’intelligenza multifocale.

Allenare l’intelligenza multifocale

Augusto Cury propone alcuni esercizi che hanno il potere di allenare l’intelligenza multifocale. Si
tratta, in generale, di fare una piccola pausa che verrà sfruttata per prendere consapevolezza dei
pensieri all’origine delle nostre azioni. È ciò che viene chiamato gestione o amministrazione del
pensiero. Le azioni consigliate sono le seguenti:

Brevi momenti di rilassamento. È importante concedersi alcuni minuti per rilassare la mente, più
volte durante la giornata. Prendiamoci un paio di minuti per respirare e per dare un’interpretazione
costruttiva a quello che stiamo facendo.

Dare valore agli stimoli positivi. Significa allenare la nostra attenzione a concentrarsi di più
sugli aspetti positivi presenti nel nostro ambiente circostante. È un esercizio su cui tornare
diverse volte nel corso della giornata.

Attività costruttive e creative. Leggere, scrivere o fare arte in qualunque delle sue manifestazioni
oppure dedicarsi ad altre attività nobili, come curare una pianta o l’ambiente, aiuta la mente a
diventare più flessibile e costruttiva.

Riposo adeguato. Non bisogna mai rinunciare alle ore di sonno, per nessun motivo. Allo stesso tempo,
è importante effettuare una chiara separazione tra il tempo dedicato al lavoro e il tempo riservato
al riposo. Quest’ultimo è sacro.

Frenare i pensieri anticipatori. Prestare attenzione all’irruzione dei pensieri perturbanti e poi
analizzarli in modo critico.

Questi sono alcuni dei modi per educare il pensiero e, allo stesso tempo, per trasformare le
emozioni distruttive. Con il tempo, secondo questa teoria, il nostro impegno ci garantirà una vita
più intelligente, tranquilla e costruttiva.

da lista mente

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